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Autore: aSudDelConfine    02/09/2014    0 recensioni
"Aveva sempre creduto che il passo più difficile da compiere fosse quello di salire sulla scaletta ed entrare nella navicella. Non poteva immaginare che sarebbe stato il ritorno alla vita reale la vera avventura. "
Genere: Malinconico, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prologo.

Il rumore dei tacchi che toccavano il pavimento riecheggiava lungo il corridoio deserto mentre i raggi del sole, penetrando dalle finestre, illuminavano l'ambiente circostante rendendolo più asettico e surreale. Girò due volte a destra ed una a sinistra, come le avevano detto, e si ritrovò davanti all'uffico del direttore Mudford. Bussò, un colpo solo ma deciso, ed aspettò che l'uomo la invitasse ad entrare. In piedi, davanti alla scrivania, il direttore l'accolse con un sorriso e le porse la mano. Era un uomo distinto, di quasi cinquant'anni, con i capelli brizzolati e la mascella pronunciata che faceva trasparire la severità del suo animo. Con un leggero fastidio Michelle notò che lo sguardo del direttore si soffermava sui suoi seni e sulle cosce avvolte nella gonna stretta, ma sorrididendo strinse la mano dell'uomo e si accomodò sulla poltrona che le stava indicando. Quel colloquio era pura formalità, ormai erano due settimane che Michelle aveva accettato il lavoro che le era stato offerto, serviva solo come assicurazione, era l'ultima prova che la Nasa le sottoponeva prima di farle iniziare il vero lavoro. Una scarica attraversò la spina dorsale di Michelle mentre pensava a quello che stava per fare. Non aveva fatto altro che pensarci per un mese, da quando aveva ricevuto la chiamata del rettore della sua Università che la voleva nel suo ufficio. Fino a quel momento lei non era mai stata in presenza del rettore e certo non aveva programmato di conoscerlo, ma le sue ricerche ed i suoi risultati nei test avevano attirato l'attenzione di un tale, che ne conosceva un altro il quale a sua volta ne aveva parlato con un amico... Ecco come era arrivata in quell'ufficio, quella domenica di settembre, attraverso telefonate di uomini che senza neppure conoscerla le avevano stravolto la vita.                                              
La voce del direttore la riportò alla realtà.                                                                                    
"Come lei di certo avrà capito, signorina Torne, la missione MK453 non è uno scherzo. Alcuni dei nostri astronauti più preparati si sono trovati a dover rifiutare di fronte ad implicazioni simili."                                                                                                                                                  
"Ma io non sono un astronauta, sono una fisica, ed è per questo che mi avete scelta. Capisco che faccia paura, io stessa devo ammettere di essere spaventata, ma ho analizzato ogni possibile conseguenza, sia fisica che psicologica, e sono pronta signore." Michelle vide nascere un sorriso compiaciuto sul viso del direttore e capì di averlo convinto, aveva passato così tanto tempo davanti allo specchio, cercando di convincere se stessa ed invece era riuscita a convincere lui.                                                                      
Parlarono per un ora circa e si congedarono con una nuova stretta di mano, si sarebbero rivisti l'indomani mattina. 
Mentre tornava verso casa, Michelle sentì una fitta di panico attanagliarle lo stomaco e calde lacrime scenderle lungo le guancie. Cosa stava facendo? Per quale motivo era pronta a disfarsi della sua vita, ad immergersi in un esperimento che avrebbe potuto bloccarla nel tempo, stravolgendone la sua percezione, per poi riportarla indietro dopo chissà quanto? Ma infondo cosa aveva da perdere? Non poteva lasciarsi sfuggire un esperienza del genere, non poteva proprio...




 
NdA:
Allora premetto che questa storia non parlerà di viaggi nello spazio, dopo questo prologo infatti sarà un romanzo che racconta la vita della protagonista. L'idea di base mi è venuta quando ho sentito parlare della teoria della relatività ristretta e dei possibili effetti di dilatazione temporale, e questo è quello che succederà a Michelle. Spero di avervi incuriosito almeno un pò. Lasciate una recensione (anche negativa!) e fatemi sapere cosa ne pensate. 
   
 
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