Non sono…ma ti amo.
Non
sono il solito ragazzo romantico a cui regalare delle rose.
Non
sono il ragazzo che ti aspetti.
Non
sono perfetto e non voglio cambiare.
Non
sono grandi progetti e lunghi viaggi.
Non
sono la persona adatta per una relazione.
Non
sono la persona con cui programmare una vita.
Non
sono sentimentale.
Non
sono rassicurante.
Non
posso darti certezze e una casa.
Non
sono capace di ascoltare.
Non
sono la solita persona che la gente chiama “simpatica”.
Non
sono disponibile o gentile.
Non
amo la compagnia.
Non
sono coraggioso.
Non
posso renderti felice.
Non
credo di essere la persona giusta per te.
Non
sono capace di amare le persone che mi amano.
Non
sono la persona che credi.
Non
sono nessuno.
Ma
la verità è che insieme a te mi sento qualcuno, tu mi rendi qualcuno, mi rendi
vivo.
Ed
è vero che non sono gentile e rassicurante.
Anzi,
sono egoista e codardo.
Sono
viziato e arrogante.
Sono
il tipico ragazzo che usa le persone a suo piacimento.
Sono
orgoglioso.
Sono
impossibile.
Sono
quello che ti dice che dovresti tagliarti i capelli, perché sembri un barbone.
Sono
lunatico.
Sono
freddo, distante, chiuso in me stesso.
Sono
quello che devi proteggere.
Che
devi sopportare.
Quello
che rende la tua vita un inferno.
Ma
sono quello che cerca spazio nel tuo letto per sentirsi al sicuro.
Sono
quello che piange per te.
Quello
che non ha mai pianto per nessun’altro.
Sono
quello che ti urla contro, che ti prende a pugni e ti bacia al contempo.
Quello
che non lo ammetterebbe mai, ma ti ama.
Quindi
hai 100 motivi per andartene, per mandarmi a quell’paese, 100 motivi per non
credere in noi, in me, 100 motivi per uscire da quella porta e non tornate mai
più.
Cento
motivi contro uno.
Un
motivo semplice, banale, scontato.
Ti
amo.
Ed
è per questo che ti chiedo di restare, di credere in me un’ultima volta, ti
chiedo di non arrenderti con me, perché anche se sono arrogante, viziato e
impossibile, con te sono Draco e mi mancherebbe non
esserlo più.
Ti
chiedo di chiudere quella porta e di restare, di scommettere ancora, di
scoprire le nostre ultime carte e fare un passo avanti, insieme.
Lo
so che non ti chiedo niente di più difficile.
Perché
sono stupido e infantile.
Perché
odio le tue manie da grifondoro.
Ma
c’è di buono che amo te, le tue mani, i tuoi capelli, il tuo profumo che mi fa
sentire a casa.
La
tua bocca rossa, i tuoi occhi fieri, le tue braccia che mi fanno sentire tanto
protetto.
Quindi
ti chiedo di chiudere quella porta, di guardarmi in faccia, ti chiedo di amarmi per
l’ultima volta, l’ultimo giorno, L'ultimo respiro.