Esistono della persone che sfuggono ad ogni definizione, s'insinuano 
tra le crepe della coscienza e fanno leva.
Persone destabilizzanti. 
Persone dolorose.

Per il semplice fatto che ti fai male a guardarle, a stare loro vicino. 
Sono talmente belle che fa male.
Le persone dolorose sono anche quelle a cui più desideri stare 
accanto, ma quando lo fai vuoi subito allontanarti perchè la loro sola 
presenza manda in frantumi il tuo mondo.
La razionalità, la ragione, il sogno, la veglia, la realtà oggettiva delle
cose, sono solo parole, nient'altro che parole quando sei vicino a una 
persona dolorosa.

Il problema con le persone dolorose è che hanno un'aurea luminosa a 
circondarli e basta entrare in contatto con questa per cominciare a
sfilacciarsi. 
Proprio così: le anime si sfilacciano. 
Non volontariamente, sono semplici filamenti che scoprono di non aver 
nessun motivo apparente per stare assieme.
Se ti lasci sfilacciare ne uscirai ridotto peggio di uno che si è fatto un 
giro nell'elica del motore di un aereo.

Ma non puoi voler male a persone così, non puoi neanche non amarle,
perchè loro, sai, non lo fanno mica apposta a strapparti l'anima pezzo 
per pezzo; lo fanno senza accorgersene, con un sorriso sulle labbra, e 
negli occhi quell'ombra che, nonostante tu sia ricoperto di sangue e 
con il cuore rattrappito, ti fa desiderare di morire per loro senza 
chiedere niente in cambio.
 
Bruci come su una pira per la caccia alle streghe, il desiderio di 
liberare quegli occhi dall'oscurità che vi si avvinghia è così violento che
ti consuma come se fossi fatto di solo ossigeno.
Sei un palloncino sfuggito alle mani di un bambino perchè il cielo era
troppo attraente. E il sole ha scaldato la tua pelle di plastica fino a 
cuocerla. Sei il palloncino che ha deciso che non gli importava di 
esplodere.


Le persone dolorose, non è difficile individuarle, sono quelle da cui 
non riesci proprio a staccare gli occhi. E' una cosa che va ben oltre 
l'attrazione fisica.
E' impossibile spiegare a parole la sensazione che provoca la
presenza nel proprio mondo di una persona dolorosa, per citare una
grande scrittrice, è come un boato sconosciuto di luce che muore e 
continua a brillare nei secoli*.


















Angolo autrice:
Non ho idea di cosa mi abbia spinto a pubblicare questo mezzo 
aborto. Sono solo delle riflessioni che ho cercato di scrivere in modo 
decoroso e un po' poetico. 
Come faccio sempre prima di rendermi conto di non sapere bene come 
descrivere le emozioni che provo.
Qundi se l'avete letto mi avete già fatto molto piacere e se avrete 
anche l'ardire di lasciarmi un commento, un pensiero, o una critica vi 
sarò immensamente grata.

*La grande scrittrice di cui parlavo è GirlWithTheGun(http://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=84843), la citazione (che 
viene da qui http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=678638&i=1) mi 
sono sentita libera di prenderla senza permesso e se l'autrice 
dovesse ritenere che tale uso della meravigliosa farina del suo sacco
fosse offensivo o quant'altro, non avrebbe che da farmelo sapere e io 
la rimuoverò immediatamente. 

Baci e abbracci a tutti.
Claire.