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Autore: bambi88    23/09/2008    8 recensioni
Raccolta di 6 flash fic - la prima introduttiva.
Ognuna dedicata a una delle persona importanti per Ino. Ognuna anbientata durante un suo compleanno.
E un fiore, a sigillare quel momento.
Coronilla - Ino e Sakura
Caprifoglio - Team 10
Dittamo - SasuIno
Camelia rossa - InoKiba
Campanula - Ino centric
Ino rivolse al buoquet un'occhiata frettolosa, afferrando la borsetta.
Ma fu per quell’attimo, solo per quell’attimo, che i ricordi presero il sopravvento.

Spero di avervi incuriosito
Un bacio
Roberta
Genere: Generale, Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ino compleanno

Ino si aggiustò il ciuffo dietro l’orecchio, ticchettando con gli alti tacchi a spillo lungo il corridoio.
-    arrivo! – urlò, la gola improvvisamente secca – Fronte Spaziosa, sai cosa vuol dire un attimo? –
Sbuffò, le ciglia chiare crucciate.
Sa Sakura non se la smetteva di starnazzare che stavano facendo tardi, stavolta l’avrebbe ammazzata.
In modo lento e doloroso, per giunta.
Cavolo, era il suo compleanno e tutti la costringevano a fare presto.
-    una ragazza ha bisogno dei suoi ritmi – constatò con calma, entrando nella stanza.
Trasse un respiro profondo, poggiando le mani sulla toletta, la testa che ciondolava.
E il profumo del mazzo di fiori che il padre le aveva regalo che di diffondeva nell’aria.
Coronilla
Caprifoglio
Dittamo
 Camelia rossa
Campanula
Ino gli rivolse un’occhiata frettolosa, afferrando la borsetta.
Ma fu per quell’attimo, solo per quell’attimo, che i ricordi presero il sopravvento.



     Coronilla.
    
   -   Auguri, Ino-pig –

[ingenuità]



Ino bussò nuovamente, le mani che tremavano dalla rabbia.
-    Fronte Spaziosa, esci da lì, prima che ti tiri la porta addosso –
L’altra emise uno sbuffo seccato – Ino trovati un altro bagno – sbottò poi, nervosa – ho da fare –
La bionda si puntellò sui piedi, furente – è un’ora che sei dentro, fammi entrare! – urlò nuovamente, attirando l’attenzione di due chunnin, a spasso per l’Accademia.
-    e voi che avete da guardare? – ululò poi – andatevene, imbecilli –
Si voltò verso la porta, lo sguardo ridotto a due fessure – giuro che la tiro giù – sibilò – mi faccio sospendere il giorno del mio compleanno, ma ti tiro fuori da lì, Saku… -
La porta si schiuse, mostrandole due occhi verdi annacquati.
Sakura tirò col naso, le guance arrossate.
-    mi fai passare? – mormorò, le gambe appena tremanti.
Ino si portò una mano al fianco, l’espressione severa – che succede? – chiese poi, gli occhi velati dalla curiosità.
Preoccupazione.
Sakura distolse lo sguardo, imbarazzata – fatti miei – replicò Sakura, per nulla intimidita – e ora fammi tornare in classe –
Ino le sbarrò la strada, la mascella serrata – se non mi dici che succede, giuro, rimarrai qui in piedi tutta l’ora –
-    non dovevi andare al bagno? – sbottò Sakura – ecco, entra e và a quel paese –
Ino la vide mordersi il labbro tremante, gli occhi rivolti a terra.
E sapeva cosa voleva dire.
- stai per piangere, oddio, Sakura non cambierai mai – sollevò gli occhi al cielo, il battito del cuore irregolare.
Odiava vederla così debole.
-    mi è venuto – Sakura si zittì, imbarazzata – è la prima volta, ho sporcato i pantaloncini –
Ino sbarrò gli occhi, le ciglia sollevate – oh, complimenti, sei diventata signorina – sghignazzò divertita.
Sakura le lanciò un’occhiata furente, le mani strette a pugno – lo sapevo che non avrei dovuto dirti niente, Maiale –
Ino si voltò, frustando con la coda l’aria – aspettami qui, ti porto qualcosa da mettere e un assorbente – disse poi, con l’aria di chi la sa lunga.
Sakura la fissò stralunata, le gambe ben chiuse – e non dovevi andare al bagno? –
Ino si chiuse la porta alle spalle.
-    si vede che mi è passata –
Si vede che ero solo preoccupata per te.




Caprifoglio

-    auguri seccatura –
-    auguri Ino-chan! -

[legame affettuoso]


Asuma le passò una mano tra i capelli, per poi allontanarsi, borbottando qualcosa che sapeva di Kurenai sensei e riordino di pratiche.
Ino lo guardo divertita.
Avrebbe passato la notte lì.
-    allora, tutti a casa – sbottò Shikamaru, aprendo pigramente un occhio.
-    Già, io ho una fame – gli fece eco Choji, tirando fuori dalla giacca un pacchetto di patatine al formaggio.
Ino li fissò severa – non avete scordato nulla? –
E un po’ le bruciava.
Shikamaru fissò interrogativo l’altro, scuotendo poi la testa – no – disse, il ciuffo scuro che ancora si agitava – allenamento, casa, letto – sbadigliò – tutto nella norma –
Ino abbassò la testa, inquieta.
Ma mai darlo a vedere.
-    e tu, Cho? –
Il ragazzone si strinse nelle spalle – niente, tranne che mia madre mi ha ordinato di non mangiare troppo, ieri ho quasi fatto indigestione –
Il labbro di Ino tremò impercettibilmente.
-    che seccatura la festa di ieri, come tutti i compleanni – replicò Shikamaru, sollevandosi a sedere – allora ci vediamo –
Si strofinò dal pantalone dei fili d’erba, le mani già intrecciate dietro la schiena.
-    aspettami Shika, si torna insieme! – Choji gli corse dietro, col suo lento incedere.
Vanno via?
Ino si morse un labbro, isterica – voi due! – tuonò un attimo dopo – avete dimenticato qualcosa
Shikamaru si voltò, il suo solito sorriso irritante sulle labbra – si, il tuo regalo in camera di Choji – il ragazzone incassò la testa tra le spalle – se aspetti due minuti Asuma farà in tempo ad avvertire tua madre che stai arrivando –
Ino li fissò stranita
-    zitto Shika - sibilò Choji, agitando le mani davanti il viso – ti prego, ci ammazzano –
Il moro proseguì, incurante della supplica – perciò seguici e vediamo di farla finita, sono due settimane che ti organizziamo questa dannata festa –
Umpft.
Shikamaru.
Ino agitò il ciuffo, gli occhi azzurri che saettarono sui due – mi sembrava strano che voi due ne foste rimasti fuori – disse poi, lenta – pensavate davvero non avessi notato i preparativi? –
Pensavate che sarei rimasta male di fronte alla vostra indifferenza?
Choji le porse la mano, afferrandola – certo che no, Ino-chan – rise – sei tu il capo –
Shikamaru sollevò gli occhi al cielo – mendesuke –
Bhe, un po’ si.



Dittamo

- il compleanno di Ino? -

[Amore dormiente]



Ino sistemò la gonnellina viola, annotandosi di cambiarla appena possibile.
Le macchie di sangue non vanno via facilmente.
Si guadò indietro, scorgendo la figura di Shikamaru discutere animatamente con quella di una ragazza, quattro codini sulla testa bionda.
Oddio, ma lo ammetteranno mai?
Spense il sorriso nato sulle labbra, incamminandosi verso lo studio dell’Hokage.
Prima si fa rapporto prima si torna a casa.
E quindi, prima si festeggia.
Poggiò una mano sulla maniglia, prendendo un bel respiro.
-    è stato avvistato Sasuke Uchiha, Tsunade-hime
Ino sbarrò gli occhi azzurri, il cuore impazzito.
-    Ehy, ecco Sasuke-kun!
-    Davvero? – rispose la voce di Tsunade, un nervosismo serpeggiante.
La ragazza appoggiò l’orecchio alla porta, il respiro frenetico.
-    pare che sia con un nuovo gruppo – rispose l’uomo, il tono fermo.
-    Sasuke-kun con Fronte Spaziosa e quel baka di Naruto! non è giusto!-

Ino ignorò i passi alle sua spalle, pregando che fosse Shikamaru.
Lui era lì quella volta.
Forse avrebbe capito.
-    Sasuke non è fuggito, io non ci credo

Si sistemò un ciuffo dietro l’orecchio
-    sarebbe bene inviare una squadra a controllare –
Il cuore che di nuovo perdeva un colpo.
-    perché non hanno chiamato anche me? Io lo avrei riportato a casa!-

Ino si staccò dalla porta, gli occhi bassi e lucidi.
Ma non lo avrebbe ammesso.
-    chiama Naruto e Sakura – ordinò Tsunade – è anche affar loro –
-    che ci troverà in quei due? Sasuke è il migliore-

Ino deglutì, voltandosi – tornerò dopo – disse poi, le mani che si infilavano tra i capelli – in fondo non è affar mio. – uggiolò, il respiro mozzo.
E si mentì, quando si promise di non pensare a Sasuke.
E al primo regalo che le avesse mai fatto.
- sei ancora vivo, Sasuke-kun



Camelia Rossa

-    Buon compleanno, Bellezza –

[ sei la più bella ]


Ino si rotolò sul letto, lasciando un piede sfuggire dalle lenzuola rosse.
Strano, le sue non erano celesti?
Aprì lentamente le palpebre, lamentandosi della luce.
Forse la sbornia della sera prima non era effettivamente passata.
Festeggiare il compleanno di Shikamaru a colpi di rhum e cola non era stata una buona idea.
-    mamma – urlò poi, passandosi una mano sulla fronte – mamma!- sbottò ancora, le palpebre socchiuse e la testa annebbiata.
Il rumore di lenzuola che seguì non fu esattamente confortante.
- Bellezza, ti sei svegliata –
Ino si tirò a sedere, fissando il ragazzo sdraiato accanto a lei – Kiba? –
Il castano sbadigliò, stropicciandosi poi gli occhi – si, Kiba –
Ino sbuffò – abbiamo fatto sesso – mormorò
-    tre volte – aggiunse lui, impettito – volevi la quarta, ma sono solo un uomo, Ino – aggiunse, il tono forzatamente dispiaciuto.
La bionda lo fissò furente – avevamo detto che tra noi era finita – gli sputò addosso, riconoscendo finalmente la nota camera da letto – e invece l’abbiamo rifatto! –
Kiba saltò dalle lenzuola, felino – mica è colpa solo mia – sollevò gli occhi al cielo – ieri eri una bomba, Ino –
Lei si sistemò i capelli, fissandolo in tralice – non eri troppo innamorato di Hinata?-
Kiba le sorrise, crudele – e tu non eri troppo indecisa se donare solo a uno il tuo immenso amore? –
Calò un silenzio imbarazzato, rotto solo dall’eco del fruscio delle lenzuola rosse.
-    neanche tu eri male, ieri – sbottò poi lei, nascondendo il rossore dietro la solita maschera disinibita
Il ragazzo sghignazzò, divertito – adoro il tuo essere così stronza, Ino –
Le si avvicinò, sfiorandole la bocca con la lingua – e auguri –
Lei socchiuse gli occhi, un ghigno sulle labbra sottili – allora, fammi festeggiare, Kiba – mormorò, sfiorandogli il petto con un dito.
Kiba sorrise, trascinandola sotto di sé – provochi?-



Campanula

-    tanti auguri a me –

[vanità]


Ino era bella, sapeva di esserlo e non faceva altro che dimostrarlo agli altri.
Giurava che questo le bastasse.
Sciocco chi le credeva.


Ino osservò Kiba guardarla avido, allontanandosi con passo deciso.
-    quando la smetterai di giocare al gatto e al topo con i ragazzi, Maiale? – le chiese Sakura, aggiustandosi la cuffia da infermiera.
Ino sbottò a ridere, di quella risata elegante e aggressiva.
-    Kiba è un topolino delizioso – disse poi, gli occhi che saettavano maliziosi su un giovane ninjia medico – ed è qui perché è Hinata ad essere ricoverata, per quell’incidente in missione – aggiunse poi, una nota dolorosa nella voce.
Sakura evitò il suo sguardo – oh – mormorò, infilandosi una mano tra i ciuffi rosa.
Ino sorrise, specchiandosi alla finestra – a dir la verità meglio così – disse – non credo che approverebbe la mia ammirazione per Sai –
Sakura sbuffò – ma ti innamori sempre di tipi impossibili?-
-    senti chi parla – rispose l’altra, con un ghigno.
La rosa arrossì, le braccia ai fianchi – ricominciano, Maiale? –
Ino le si avvicinò, sfiorandole il naso con il proprio – non vedevo l’ora, Fronte Spaziosa –.
-    disturbo? –
Ino si allontanò con uno scatto, ovviamente aggraziato, dalla rivale, un sorriso amichevole stampato in faccia.
-    Oh, Kankuro-kun! – pigolò, gli occhioni languidi – che piacere trovarti qui a Konoha! –
Sakura si schiaffeggiò la fronte.
La solita Ino.
-    Ino – disse poi, strattonandola lontano da Kankuro, mollemente appoggiato allo stipite della porta, un sorriso malizioso sulle labbra – allora, per stasera? –
La bionda si voltò infastidita – qui ho un doppio turno – guardò Kankuro, sporgendosi oltre la spalla di Sakura – forse triplo – sghignazzò.
-    è il tuo compleanno, non fare tardi –
Ino la fissò, gli occhi socchiusi – Sakura, non rompere –


Ino si chiuse la porta alle spalle, sorridendo soddisfatta.
L’ufficio di Tsunade finalmente vuoto.
Afferrò il mollettone, raccogliendo i capelli disordinatamente.
Tutto affinché che questo non ciuffo mi sbatta in faccia.
Si tirò su le maniche, osservando l’orologio.
Avrebbe fatto tardi per la festa, ma non era quello in momento di pensarci.
Mi pensano con qualche ragazzo. Sakura impazzirà di rabbia.
Afferrò il pesce dalla vasca, osservandolo dimenarsi.
Non posso aspettare ancora.
Gli occhi vitrei dell’animale si spensero, e Ino piegò le ciglia in una smorfia concentrata.
Sospirò mentre una strana luce verde si diffondeva sulle mani perfette.
Perché era tempo di crescere.
Tanti auguri a me.



Fic composta da varie flash fic.
Ognuna dedicata ad una persona cara ad Ino.
Ovviamente la KibaIno è dedicata alle Red Camelia, il fiore che ha anche ispirato la shot.
Non molto rossa, ma ci ho provato.

note:
I fiori rappresentano quello che è scritto tra parentesi quadre, che è anche il tema della shot.
Ogni compleanno è diverso dall'altro.
I miei auguri a Ino.

Linko le immagini dei fiori, giusto per immaginare come era composto il bouquet.

Coronilla:
http://www.missouriplants.com/Pinkalt/Coronilla_varia_flowers.jpg

Caprifoglio:
http://florovivaismo.regione.marche.it/Portals/1/foto/caprifoglio.jpg

Dittamo:
http://www.parks.it/parco.gessi.bolognesi/foto/Dittamo.jpg

Camelia rossa:
http://www.placidasignora.com/wp-content/uploads/2007/03/camelia_jap_roger_hall.jpg

Campanula.
http://www.naturamediterraneo.com/Public/data6/phobos/Campanulaceae%20Campanula%20raineri%20Perpenti%2001B.jpg_20078138551_Campanulaceae%20Campanula%20raineri%20Perpenti%2001B.jpg


Un bacio

Roberta
  
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