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Autore: peaceandloveSB    02/09/2014    0 recensioni
Continuo a camminare, le lacrime iniziano a scendere silenziose, mi annebbiano la vista ma continuo a camminare, sempre più veloce, sempre più veloce fino a che sto correndo schivando chi passeggia e chi fa jogging, mi asciugo le lacrime salate dalla faccia con le maniche del mio giubbotto, entro nel parco e continuo a correre, scappo. Scappo dai ricordi, dai pensieri, dalla mia mente. Corro fino a che il dolore alle gambe e il fiatone sono più forti del pensiero di Louis, ma non mi fermo. Corro, continuo a piangere, ho male a tutto.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Piove.
Tante piccole goccioline bagnano la finestra dalla quale guardo fuori, il the nella tazza rosa che tengo in mano si è ormai raffreddato. Non riesco a berlo.
Fuori la strada è bagnata, si formano pozzanghere e le macchine che ci passano schizzano tutt'attorno, bagnando di tanto in tanto qualche passante.
Raddrizzo la schiena, metto la tazza nel lavandino e mi infilo la giacca. Non è impermeabile, ma non importa. Non m'interessava bagnarmi, non mi da fastidio. Anzi forse è proprio quello che voglio. Scendo le scale, apro il portone del condominio e vengo subito investito dall'aria fredda e umida che c'è fuori. L'odore penetrante della pioggia mi entra nelle narici e per un attimo sento solo quello, nonostante il raffreddore che mi fa colare il naso in continuazione negli ultimi due giorni. Faccio un passo verso l'esterno e subito i capelli iniziano a bagnarsi, lascio andare la presa sulla maniglia e alzo lo sguardo al cielo. Le gocce mi entrano negli occhi, il cielo è del tutto grigio.
Finalmente mi decido a muovere le gambe, attraverso la strada, senza nemmeno guardare guadagnandomi così qualche imprecazione da parte di automobilisti suscettibili. Dall'altro lato della strada c'è quella specie di marciapiede extralarge che affianca il parco per tutto il suo perimetro, mi metto a camminare senza una metà precisa. Mi piace la sensazione della pioggia sui capelli, sulla faccia, l'umido che penetra nei vestiti. E allo stesso tempo mi da fastidio. Tutti odiano la pioggia, ma a me piace. Sono contento quando piove, eppure vorrei il sole. Adoro rientrare a casa coi vestiti bagnati, ma allo stesso tempo lo detesto. La pioggia è come Louis.
Continuo a camminare, le lacrime iniziano a scendere silenziose, mi annebbiano la vista ma continuo a camminare, sempre più veloce, sempre più veloce fino a che sto correndo schivando chi passeggia e chi fa jogging, mi asciugo le lacrime salate dalla faccia con le maniche del mio giubbotto, entro nel parco e continuo a correre, scappo. Scappo dai ricordi, dai pensieri, dalla mia mente. Corro fino a che il dolore alle gambe e il fiatone sono più forti del pensiero di Louis, ma non mi fermo. Corro, continuo a piangere, ho male a tutto.
Ma lui è lì. Non se ne va dalla mia mente. Dalla mia vita, non può andarsene. Allora mi fermo, mi sdraio su una panchina per riprendermi.
Quando sento le gambe abbastanza forti da sostenere il mio peso mi alzo, muovo qualche passo, e di nuovo i ricordi mi assalgono. Cado a terra sulle ginocchia, ricomincio a pingere finché qualcuno non mi copre con un ombrello.
Alzo la testa con gli occhi gonfi dal pianto e le guance bagnate dalle lacrime che continuano a sgorgare dai miei occhi, la persona che mi ha coperto la testa è una donna sulla sessantina "che succede caro?" Mi chiede premurosa "mi ha abbandonato. È scappato. Aveva paura, forse non ero abbastanza." La donna mi aiuta ad alzarmi e mi indica una tavola calda al di fuori del parco "vuoi parlarne?" Acconsento, e per la prima volta dopo mesi racconto tutto a qualcuno.


"Chiamalo. Raggiungilo. Salta su un aereo e va' a prenderti ciò che ti rende felice." Questo è ciò che dice Rose alla fine del mio racconto "Harry, è inutile rimanere qui, a piangere e ricordare. Va' da lui, è l'unico che ti può far star bene" e lei ha ragione forse. Senza forse, è vero è lui quello che è scappato, ma non aveva scelta. Ed è inutile stare qui a fare nulla se l'unica cosa che mi fa stare bene si trova a 4500 km di distanza, peggio di così non posso stare.

Sono passati 3 giorni dall'incontro con rose, ed ora sono qui a Seattle, davanti a quello che dev'essere l'appartamento di Louis. Ho appena suonato il campanello, i passi sono i suoi, riconoscerei il suono della sua camminata in una piazza affollata a New York, così come gli occhi azzurri che mi ritrovo davanti una volta che ha spalancato la porta di casa sua. Come ogni volta ci annego dentro, perdendo la rotta e ritrovando ciò che cerco in quel blu oceano, ci vedo mille sfumature, mille emozioni che passerei volentieri ore a descrivere.
 "che ci fai qui Harry?" Domanda Louis dopo non so quanto tempo passato ad osservarci "sono venuto a riprenderti per riportarti a New York a casa nostra, oppure a restare qui al tuo fianco. Dipende da te." Rispondo, il mio tono è deciso, sicuro, determinato. Esattamente come me, in meno di 72 ore sono passato dal sentirmi perso e senza obiettivi, capace solo di piangere sulle vecchie foto, all'essere determinato come mai in vita mia. "E io sono scappato mesi fa. E non sono tornato da te. Vattene" risponde, ma ciò che lascia trasparire e tutto fuorché una minaccia, piuttosto sembra una supplica "solo se ti avrò al mio fianco, Louis. Ti amo, ho sofferto tanto per colpa tua, ma sono di nuovo qui. E questa volta, non ti lascerò andare, non così facilmente" Louis sospira e si passa una mano fra i capelli spettinati "e cosa ti rende così sicuro che verrò con te?" Harry lo guarda negli occhi, e non è mai stato così deciso in vita sua "Mi ami ancora Lou, lo leggo nei tuoi occhi" non ci fu risposta, solo un bacio appassionato, che valeva piu di qualsiasi frase di scuse.




NOTE
Oggi girovagavo nelle note dell'iphone e ho "ritrovato" questa... non è nulla di particolare, probabilmente è stata scritta in un momento di trsitezza, come sfogo.
Qui dentro c'è molto di me stessa, e molte delle mie speranze (fors sarebbe più opportuno dire sogni), ma non è che abbia così voglia di parlarne... perciò, leggete e se vi piace recensite questa 'cosa' (sarebbe una flashfic, ma essendo più di 500 parole la devo mettere come One-Shot)
come al solito:
-altre storie: Don't Let Me Go , Together or alone , So We can start it all over again? (long che verrà aggiornata a BREVISSIMO)
-twitter: @prfct_larry
 
  
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