Continuo a camminare, le lacrime iniziano a scendere silenziose, mi annebbiano la vista ma continuo a camminare, sempre più veloce, sempre più veloce fino a che sto correndo schivando chi passeggia e chi fa jogging, mi asciugo le lacrime salate dalla faccia con le maniche del mio giubbotto, entro nel parco e continuo a correre, scappo. Scappo dai ricordi, dai pensieri, dalla mia mente. Corro fino a che il dolore alle gambe e il fiatone sono più forti del pensiero di Louis, ma non mi fermo. Corro, continuo a piangere, ho male a tutto.