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Autore: CanYouFixTheBroken    02/09/2014    0 recensioni
[...] Esitai per qualche secondo: Niall Horan mi stava porgendo la sua mano! Mi ripetevo “mantieni la calma, mantieni la calma”. Allora misi la borsa in spalla e nel momento in cui le nostre mani si sfiorarono sperai che il tempo non si fermasse per poter stare così più tempo possibile. CALDO CALDO CALDO CALDO!
Ci incamminammo per la macchina in silenzio e ci sedemmo in attesa degli altri.
-Adesso conoscerai meglio gli altri-
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Sei

Mi giravo a destra e a sinistra per scrutare tutti i tavoli del ristorante immenso, finché da dietro sentì una mano sulla mia spalla. La guardai, intuì chi fosse e poi sentì:
-Puntualissima-adesso ero certa, sorrisi e mi girai, ovviamente era lui. -non vedevi l’ora di vedermi, vero?- aggiunge e poi sganciò un sorrisone.
Gli avrei risposto “Sì, cavolo! Chi non vorrebbe vederti?!” ma poi dissi:
-Certo…- fece una faccia scioccata per qualche secondo, finché non continuai -… così posso mangiare! Ho una fame da lupo!- facemmo entrambi una risata per sdrammatizzare quella scenetta che avevamo interpretato poco prima.
Lo presi per il gomito con la mano e raggiungemmo gli altri che erano già seduti sul tavolo rotondo, apparecchiato benissimo a parte che per l’enorme vaso ornato di fiori che si trovava in mezzo e non permetteva di vedere chi ti stava davanti.
-Questo magari lo leviamo!- disse Louis mentre si guardava attorno e cercava di poggiare il vaso a terra. Prima che però potesse sfiorare il pavimento, passò il cameriere che anche pronunciando un semplice “desiderate?” lo spaventò al punto che fece cadere il grande vaso nel lucidissimo pavimento di marmo che fece un baccano pazzesco frantumandosi in mille pezzi. Scoppiammo tutti a ridere mentre il cameriere gli lanciò un’occhiata minacciosa.
-Ops… ripagherò tutto! Promesso!-disse Louis con aria da vittima.
Il cameriere non disse nulla in un primo momento, poi chiuse gli occhi per un secondo come a dire “mantieni la pazienza” per poi ridire: -Desiderate?- mentre teneva il taccuino delle ordinazioni in mano.
Dicemmo quello che volevamo prendere uno ad uno in modo educato e con delle facce serie, molto probabilmente per paura. Poi seguimmo il cameriere con gli occhi per vedere cosa facesse e lo vidimo fermarsi a sussurrare ad un altro cameriere quello che era successo. Eravamo distanti ma capimmo che parlavano di noi non solo perché ci indicava, ma anche perché ad un certo punto il secondo cameriere guardò prima a terra facendo una faccia scioccata e poi guardò noi con un espressione spaventosa. Accortici dei suoi occhi puntati verso di noi, ci girammo tutti in parti diverse per poi guardarci reciprocamente e scoppiare in una risata che tutti quelli dei tavoli vicini sentirono.
-Ma li avete visti come ci hanno guardato?-disse Niall mentre per poco non gli uscivano le lacrime dal ridere.
-Perché? La faccia di Lou quando ha fatto cadere il vaso l’avete vista?- aggiunse Zayn anche lui in preda alle risate.
La serata continuò così, tra una risata e pezzetti di tovaglioli che svolazzavano da una parte all’altra del tavolo.

Ci alzammo dalle nostre sedie che eravamo sazissimi: Louis si massaggiava la pancia e diceva un sacco di cavolate che ad un certo punto furono interrotte da Harry che lo guardò e dopo essersi dato un colpo sul petto con la mano chiusa a pugno, fece un rutto che anche questa volta richiamò l’attenzione delle persone dei tavoli vicini, sicuramente i ragazzi non passavano inosservati solo per la loro fama. Mentre ancora gli altri ridevano, Liam batté le mani un paio di volte per richiamare l’attenzione, infatti tutti ci girammo verso di lui e ci fissò uno ad uno per due secondi per urlare di colpo: -A CHI ARRIVA PER PRIMO IN STANZA!-. Queste parole furono seguite da un momento di esitazione da parte di tutti e poi il putiferio! Nel modo di partirsi Zayn fece cadere la sua sedia mentre Louis calpestò tutti i pezzi del vado che aveva fatto cadere prima. Correvamo tutti come pazzi, ma ad un certo punto arrivati davanti le scale vediamo Lucia che si posiziona davanti a noi e con le braccia divaricate urla: 
-STOP!- la fissammo incuriositi e poi continuò: -Qual è la vostra stanza?-
-LA SECONDA AL TERZO PIANOOO…-urlò Liam che già aveva ricominciato a correre: prendeva quella “gara” spaventosamente seria.
La disputa era tra Liam e Lucia che sfrecciavano come pazzi, poco dopo c’era Louis, poi Niall, io ed infine Harry e Zayn che erano più stanchi perché avevano mangiato di più (anche se penso fosse stata una scusa di Zayn per non rovinarsi i capelli).
Alla rampa del secondo piano superai Niall e mi girai di spalle due secondi per fargli la linguaccia della vittoria! La sua reazione fu completamente inaspettata: infatti disse -Ah? Si?- e poi sentì i suoi passi sul pavimento andare più veloce e all’improvviso, da dietro, mi sentì prendere in braccio. Sganciai un urlo per paura di cadere per quanto andava veloce, mi aggrappai al suo collo mentre lui rideva e saliva le scale. Avvenne tutto in un minuto, mi reggevo forte a lui all’inizio per paura fino a quando non compresi ciò che dava succedendo: cominciai ad assaporare quel momento e mi stringevo al suo collo sentendo il suo profumo entrarmi nel profondo e in qualche modo credendolo mio. Non rallentammo neanche arrivati in stanza, perché corse fino al divano per poggiarmi lì. Non ebbi nemmeno il tempo di muovermi perché si mise sopra di me e mentre con una mano mi teneva il polso destro, con l’altra mi faceva il solletico. Stavo morendo, non riuscì a smettere di ridere finché… cavolo ero sotto Niall Horan: in quel momento sarei potuta morire felice.
Rideva, era così bello. Per un momento le emozioni sopraffarono il solletico e smisi di ridere: lo guardai negli occhi mentre lui diventò un po’ più serio, entrambi comunque sorridevamo. Smise di farmi il solletico ma tenne la mano ferma nel mio fianco. Si avvicinava sempre di più al mio volto, ebbi un dejà vu, il cuore mi batteva fortissimo e avevo le farfalle allo stomaco. I nostri nasi si sfiorarono, avevo tanto pensieri per la testa ma in quel momento l’unico movimento spontaneo fu approfittare del fatto che avesse lentato il mio polso e scaraventarlo per terra con la mano. Restai coricata nel divano a guardare il soffitto della stanza fino a quando Niall urlò: -Oow!- e scoppiai ancora una volta a ridere.
Quando mi alzai vidi gli altri fuori dalla porta, Niall era ancora seduto a terra che si massaggiava la schiena, io invece mi poggiai sulla porta aperta della stanza per guardare la scena.

-Ma non vale, cavolo! Ho messo prima io piede in camera, Louis testimone!- urlava Lucia contro Liam.
-Ma che dici? Sono entrato prima io, era evidente!- lui le rispose di sana pianta.
-Siete entrati insieme, contemporaneamente! Perché non volete ammetterlo? E’ UN PAREGGIO!- disse loro Louis per calmare la tensione.
Liam e Lucia si sfidarono un secondo con gli occhi, fino a quando Lucia non disse: 
-Un pareggio? Mmm…- entrambi alzarono le spalle e fecero un espressione che aveva tutta l’aria di dire “Per me va bene!”, dopodiché batterono il “10” e urlarono 
-Woohoo!-e Liam aggiunse: -Siamo dei grandi!- l’unica cosa che pensai io fu “che convintoni!” e sorrisi vedendo la scena.
Balzai in avanti quando sentì un pizzicotto nel fianco, quando mi girai e vidi Niall sorrisi e mi chiesi se quello fosse il suo modo di vendicarsi. Lui mi guardò con una faccia da finto offeso, ma poi si guardò intorno per dire:
-Ma… Zayn e Harry?- nessuno di noi si era accorto che non c’erano. Loro erano gli ultimi ma la gara era finita a un pezzo. Louis si partì per andarli a cercare e Lucia si catapultò al suo fianco nel momento in cui mosse piede. Rimanemmo io, Niall e Liam che cominciarono a parlare di un fatto avvenuto qualche giorno prima:
-Come la fan dell’aeroporto!- Liam e Niall scoppiarono a ridere ed io, non sapendo di cosa si parlasse, li guardai e poi mi girai verso la direzione in cui erano andati Louis e Lucia pensando “oddio ora questi attaccano a parlare e io rimango così come una cretina!”. Ma Niall mi vide e capì in qualche modo cosami passasse per la testa, perciò quando finirono di ridere mi disse:
-Ele, vedi gli altri?-quando lo sentì alzai gli occhi al cielo e feci un sorriso a 360 gradi: era la prima volta che mi chiamava “Ele”. Comunque gli davo ancora le spalle perciò, tornata con un espressione normale mi girai e gli dissi di no. Evidentemente parlai troppo presto perché improvvisamente arrivarono Lucia e Louis che ci informarono del fatto che li avevano visti con tre ragazze e che stavano uscendo dall’albergo. Niall e Liam fecero una faccia scioccata, poi Liam disse:
-E se dovesse scoprirlo Poul? Saremo nei guai! Che gli è passato per la testa? Perché non li hai fermati? Manda loro immediatamente un messaggio!-
-Non abbiamo fatto in tempo e ci abbiamo già provato a mandare loro messaggi, li abbiamo anche chiamati ma non rispondono!- disse Lucia.
-Dobbiamo trovarli prima che Poul torni-Niall lo disse un po’ esitando.
-Io rimango qui per parlare con Puol nel caso in cui venisse- non so se Liam disse così per fare ciò che avrebbe dovuto fare o per salvarsi le chiappe!
Louis la pensò come me e si mise una faccia come a dire “fifone!”, invece Niall disse:
-Va bene, in fin dei conti potrebbe esserci utile-
Ci scambiammo tutti uno sguardo d’intesa e mentre Liam tornava in stanza, noi quattro ci partimmo per la hall. Decidemmo di andare dal retro non solo perché dall’uscita principale sarebbe stato pericoloso per i paparazzi, ma anche perché comunque Zayn ed Harry erano usciti di lì.

Quell’albergo era enorme: c’era un giardino infinito incorniciato da un labirinto di altissime siepi. Era buio e a quell’orario non era permesso accedervi. Louis ci fece segno di andare in una delle vide segnate dalle siepi quindi io e Niall seguimmo lui e Lucia verso quella direzione. Loro camminavano a passo svelto mentre io avevo tutta l’aria di voler assaporare qualsiasi momento insieme a lui il più a lungo possibile e comunque anche lui non andava veloce, in cuor mio speravo fosse per il mio stesso motivo, ma ancora avevo paura di un’eventuale delusione perciò evitai di illudermi.
Cominciammo a parlare per conoscerci meglio: gli dissi la mia giornata tipica a casa, in Italia e lui mi raccontò della differenza madornale che c’era tra la sua vita prima e dopo la fama. Parlammo anche del mio inguaribile romanticismo e dei motivi per cui non aveva ancora una fidanzata. Mi piaceva ascoltarlo anche se qualche volta si impallava ed era buffo. Ad un certo punto fummo interrotti dalla vista di una porta bianca enorme circondata da rami e foglie. Niall con fatica la aprì, e mentre si girava disse:
-Ragazzi dite che Zay… Ragazzi?- dietro di noi non c’erano più né Louis né Lucia e ci venne un momento di panico. Niall prese il cellulare, però io fui incuriosita dalla stanza che c’era dall’altra parte di quella porta. Sentì Niall dirmi da fuori:
- Il cellulare non prende!- ma io non gli risposi alla vista di ciò che si trovava davanti ai miei occhi
  
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