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Autore: 24maggio2011    03/09/2014    2 recensioni
Stiles e Derek convivono già da un po ormai e Stiles riceve un importante offerta di lavoro dove viene pagato anche bene. Deve fare da modello per dei servizi fotografici per uno dei giornali più importanti del mondo. Ne parla con Derek che gli e lo vieta categoricamente. Ma lui lo ascolterà? Ovviamente no e quando Derek lo scoprirà per Stiles saranno guai seri.
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora cuccioli, eccoci qui, arrivati all'ultimo capitolo di questa storia che ho amato più delle altre. *Piange disperata.*

Avvertenze:
- Come al solito i personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di Jeff Davis.
- Il capitolo sembrerà lunghissimo ma in realtà sono solo tantissime flash, veloci e divertenti da leggere.
- Ci vediamo di sotto. Buona lettura e grazie a tutti :-*
 
 - Laura Claudia Hale-Stilinski.

Erano le sette del mattino ormai in casa Hale-Stilinski e i neo papà, ancora molto confusi stavano scegliendo il nome della loro bambina.
- Stiles, basta, si chiamerà Laura Claudia Hale-Stilinski.
- Ma che senso ha dargli due nomi se poi la chiameremo solo Laura?
- Ma che ne sai.
- Sei un testardo ma ti ringrazio, mi fa piacere che tu la voglia chiamare anche come la mia mamma. - Dice sorridendo Stiles cullando la figlia tra le braccia.
 
- Papà, sei nonno.

Deciso il nome della loro bambina, era arrivato il momento di avvisare lo sceriffo. Stiles prese un respiro profondo e prendendo il telefono in mano, obbligò al padre di raggiungerli per il pranzo a casa loro. 12:35 puntuali come un orologio svizzero, qualcuno bussò alla porta.
- Oddio è lui. - Va in panico Stiles.
- Si, è lui, tieni la bambina scemo, che vado io. - Dice Derek dandogli la figlia che fino a qualche secondo fa era tra le sue braccia.
- Derek Hale, non ti permettere mai più di parlare così davanti a nostra figlia. - Lo riprende Stiles, tirandogli un cozzetto. 
- Stiles, non ha nemmeno 24 ore. Ti pare che capisce? - Chiede frustrato Derek. Inizia ad avere sonno. Stiles sorride e fa spallucce mentre Laura inizia a piangere.
- Sceriffo, venga pure. - Lo invita ad entrare Derek.
- Derek, se non inizi a chiamarmi Jonh, giuro che ti arresto. - Strilla lo sceriffo facendolo ridere.
- C'è un bambino in casa? - Chiede confuso.
- Si.
- E' tua nipote, papà. - Spiega Stiles avvicinandosi al padre.
- Ch.. ch.. e.. 
- Questa notte, Cora ha bussato alla nostra porta. Nove mesi fa è rimasta incinta ma non vuole tenerla e l'ha data a noi, dopo di che è scappata e noi non l'abbandoneremo. E' nostra figlia. Papà, sei nonno. - Spiega velocemente Stiles.
- Certo e io ho bisogno di bere, dopo pranzo vi preparo tutti i documenti per l'adozione. E come si chiama, mia nipote? 
- Si chiama Laura, Claudia Hale-Stilinski.
- P, posso tenerla? - Chiede versando lacrime d'emozione.
- Vai un po' dal nonno, amore mio. - Dice Stiles dando un bacio alla figlia e dandola al padre.
- Sono nonno. - Dice Jonh emozionato come mai prima d'ora stringendo la nipote tra le sue braccia.

- Andiamo a fare la spesa.

Derek era stremato. Laura era con loro da nemmeno ventiquattro ore e già stava morendo di sonno. Lo sceriffo se n'era andato ed era tornato poco dopo con tutti i fogli che confermavano l'adozione e com'era venuto se ne era andato nuovamente. Sono le 16:32 ormai e Laura dorme tranquilla tra le braccia di Stiles. Derek è convinto di poter schiacciare un pisolino ma non aveva programmato che il suo sexy fidanzato non era dello stesso avviso. Si distende nel letto, chiude gli occhi per circa cinque minuti e poi viene scrollato per le spalle.
- Derek. - Sussurra Stiles.
- Mh. - Mugugna infastidito lui.
- Alzati, dobbiamo uscire.
- Stiles sto dormendo. - Farfuglia lui.
- Si chiaro, dormi dopo. Abbiamo bisogno di pannolini, latte, creme, calzine, vestitini, un passeggino, una carrozzina e la spesa per noi, per cui alza quel culo lupesco che ti ritrovi e andiamo a fare la spesa prima che nostra figlia si svegli. Oppure vuoi che la mandiamo in giro nuda? - Propone Stiles provocandolo.
- Grrrrrrrrrrrrr! Non dirlo mai più. - Si altera Derek scendendo velocemente dal letto e prendendo le chiavi della Camaro in mano. Maledetto Stiles e i suoi trucchetti. Tre ore dopo, la Camaro è piena di roba, così come la loro casa e mentre Stiles è fresco come una rosa, Derek fa uno sbadiglio dietro l'altro ad ogni passo che fa.
 
- La culla.

Derek l'ha avvisato. "Io ora dormo un po, cosa che dovresti fare anche tu." 
- Dormirai dopo che mi avrai aiutato a montare la culla. - Ordina Stiles.
- No, no Stiles, ti prego non ce la faccio più. Lo vedi che la nostra splendida bambina dorme? Dobbiamo approfittarne per dormire un po anche noi.
   VIENI A LETTO!
- E va bene, va bene vengo a letto ma se come ci svegliamo non mi aiuti a montare la culla, ti faccio una torta con lo strozza lupo.
- Si ok, ma ora dormi. - Sussurra Derek appisolandosi stringendo con un braccio il suo compagno e sua figlia, nel mezzo tra di loro.

 
- Smettila di chiamarla.

Laura era nata da due giorni ormai e Derek, a parte quel breve riposino dopo quell'enorme spesa, è sempre con il telefono in mano che tenta di chiamare Cora. La chiama e la chiama ancora. E' arrabbiato con la sorella, tanto. Come ha potuto fare una cosa del genere dopo quello che era capitato alla loro famiglia?
- Derek, smettila di chiamarla. Sarà lei a farsi trovare! L'ha chiesto chiaramente, non vuole essere cercata e il fatto che abbia il telefono spento da due giorni ne è la dimostrazione. Non dico che quello che ha fatto sia giusto, sia chiaro ma sembra che ti dispiaccia. - Dice dolcemente Stiles mentre da da mangiare a Laura.
- Cosa? Che Laura è qui con noi? Assolutamente no Stiles. Sono solo arrabbiato con lei. Cosa gli diremo quando crescerà? La tua mamma non ti ha voluto, per questo hai due papà? - Chiede affranto Derek, affiancandosi a lui e accarezzandogli la schiena.
- Gli diremo quello che dovremmo dirgli Derek e se mai Cora tornerà, vedremo, sarà quel che sarà.
- Sei un ottimo papà, lo sai? - Chiede Derek abbracciandolo per i fianchi e sorridendo felice.
- Si? Ti ringrazio. Anche tu lo sei. Dubito lo sarai quando ci porterà il suo primo ragazzetto in casa. - Scherza Stiles trattenendo le risate ma quando Derek ringhia e lo pizzica, non si trattiene più e scoppia in una risata gioiosa e per Derek non c'è musica più bella del suono della risata del suo compagno.

 
- Il pannolino.

Dopo aver mangiato tra le braccia di Stiles e aver fatto il ruttino tra quelle di Derek, Laura si addormenta. Derek la mette nella sua culla, la copre con il lenzuolino e facendo segno di stare zitto a Stiles, tira un sospiro di sollievo e si getta a peso mordo sul letto facendo segno al fidanzato di raggiungerlo e di stringersi tra le sue braccia.
- Dormiglione. - Dice Stiles un secondo prima di sbadigliare e cadere anche lui in un sonno profondo. 
Se addormentarsi fu piacevole per i neo genitori, il risveglio fu l'esatto contrario. Derek annusa l'aria con fare schifato mentre Stiles è ancora in dormiveglia ma si alza dal letto, prende la figlia in braccio, gli sorride e la riempe di baci.
- Ma cos'è sta puzza? - Chiede Derek. Stiles gira gli occhi.
- Ha bisogno di essere cambiata Derek, se capisci cosa intendo. Io devo andare in bagno, per cui, tieni. Tocca a te, cambiagli il pannolino.
- No no Stiles, no, non posso.
- Si che puoi Derek. Sei suo padre proprio quanto me, è due giorni che vive con noi ed è due giorni che la cambio io, per cui, ora tocca a te.
- Ma io non ne sono capace. - Dice spaventato Derek.
- Mi hai visto farlo cento vento, ne sarai in grado. - Lo rassicura Stiles.
- Ok ma tu stammi vicino. Ho paura di fargli male. 
- Mentre gli cambi un pannolino? - Chiede Stiles inarcando un sopracciglio.
- Si beh ma tu stammi vicino.
- Va bene, guarda, basta che fai così.. - Un minuto e mezzo dopo, la loro bambina è già cambiata e fresca come una rosa.
- Bravo papà. - Si congratula Stiles dandogli un bacio nella guancia e correndo in bagno. Derek non trattiene una lacrima d'emozione.

 
- Zio Peter.

Dopo il primo cambio del pannolino, nello stesso giorno, Derek dovette cambiarne tanti altri perchè Laura aveva le classiche coliche che hanno tutti i bambini e piangeva tantissimo per il dolore, più Derek gli e lo assorbiva e più la bambina sentiva male. Stiles stava addirittura pensando di portarla in ospedale ma poi, come al solito, visto che si tratta di una bambina lupo, la scelta ricadette su Deaton che gli diede delle gocce naturali a base di erba e tranquillizzò i neo papà. Le gocce fecero effetto poco dopo e finalmente, Laura si addormentò dando sollievo alle orecchie dei suoi genitori che tirarono un sospiro di sollievo, visto che la loro bambina stava meglio. La piccola era nella sua culla in soggiorno, Stiles in bagno e Derek un attimo al piano di sopra. Nessuno dei due sentì l'arrivo di Peter che zitto e veloce come una gazzella entrò in casa Hale-Stilinski e si avvicinò alla bambina che dormiva serena.
- Ciao piccola. Allora è vero. Io sono zio Peter. - Sussurra. Fu veloce e indolore. Derek sentì Peter e veloce come non mai, schizzò al piano di sotto, prese lo zio dal colletto e lo sbatté al muro, ringhiandogli in faccia e mostrandogli gli occhi rossi. Il rumore fece svegliare Laura, così Derek pote alzare la voce, certo che tra poco, il suo fidanzato lo avrebbe sgridato.
- Cosa. Stavi. Per. Farle? - Chiede rabbioso Derek.
- Nipote rilassati, mi stavo solo presentando visto che tu e il tuo fidanzatino fate i maleducati.
- No no, amore mio, vieni qui, su. Vieni da papà. - Dice Stiles prendendosela in braccio e cullandola per fermare il suo pianto, lanciando occhiate di fuoco ai due Hale.
- Adesso che l'hai vista puoi anche andartene, sta male, ha le coliche e tu me l'hai fatta svegliare. - Sussurra Derek.
- Ma guardatelo, ora sussurra. - Sbotta Stiles.
- Dai Stiles, scusa. Ti pare che volevo svegliarla? E' lui che mi urta i nervi. - Spiega Derek.
- Derek, sono suo zio, non le farei mai del male.
- Questa l'ho già sentita. - Dicono sarcastici Stiles e Derek.

 
- Continua a dormire.

E' notte fonda ormai e dopo il brutto spavento di zio Peter, un bel pianto tra le braccia del suo papà Stiles, un bel bagnetto caldo, un po di pappa e tante coccole, intorno alle 23:00, Laura si addormenta e con lei, anche i suoi genitori. Si sveglia alle 04:00 del mattino con una fame da lupi quale è. Stiles si sta alzando ma Derek non gli e lo permette. Lo ferma dolcemente, gli sorride, gli da un bacio tra i capelli e gli sussurra all'orecchio di continuare a dormire.
- Ci penso io. - E nel suo dormiveglia, Stiles non può fare a meno di sorridere di quanto incredibilmente tenero e dolce sia diventato il suo compagno.

 
- Nel lettone con i suoi papà.

Dopo essersi alzato dal letto, a fatica, Derek prende la figlia in braccio, se la stringe forte a se, la riempe di baci, gli asciuga le lacrime, gli prepara velocemente il latte e mentre aspetta che sia pronto, la cambia, gli da la pappa, gli fa fare il ruttino e visto che sono già le 04:35 e ha voglia di viziarla, sorride e gli sussurra che ora dormirà nel lettone con i suoi papà. Con delicatezza, la distende al fianco di Stiles, sta per mettere un cuscino al suo fianco nel caso si fosse girata nella sua breve scappatina in bagno ma Stiles, con un braccio, la stringe forte a se e allora Derek lascia stare il cuscino e sorridendo si avvia al bagno con una strana sensazione allo stomaco. Ancora non sa cos'è ma quando torna a letto e vede che Stiles e Laura sono già crollati nel sogno più profondo e che la bambina con quella piccola manina che si ritrova stringe l'indice di Stiles, allora lo sa. Sa cos'è quella cosa che ha allo stomaco. E' una cosa che non aveva la tanto, è una cosa che profuma di fresco e di casa, è la felicità.
 
- Casa nuova.
 
Laura aveva un mese ormai, cresceva bella, forte e sana e quel loft stava iniziando ad essere davvero troppo piccolo per tre persone. Questo lo pensa Stiles ma lo pensa anche Derek e anche Peter, visto che si è presentato con Jonh a casa Hale-Stilinski ed un mazzo di chiavi in mano.
- Cosa sono? - Chiedono confusi i due fidanzati.
- Un mazzo di chiavi, forse? - Li prende in giro Jonh.
- Si Jonh, questo lo vedo pure io, ma di cosa?
- Ah, si certo. Casa vostra, casa nuova. - Dice Peter scrollando le spalle.
- E' una villetta in centro. Ha 3 camere da letto, 2 bagni di cui uno ha anche un enorme vasca idromassaggio, cucina e salone comunicanti, soffitta, garage e un giardino enorme. - Spiega tutto pimpante lo sceriffo.
- Ed è vostra idioti. 
- Hale, di soltanto un altra parolaccia davanti a mia nipote e ti drogo con lo strozza lupo. - Lo riprende lo sceriffo facendo ridere tutti.

 
- Il trasloco.

Dopo che è saltato addosso al padre, il trasloco, per Stiles e Derek, inizia subito. Entrambi erano eccitati alla sola idea, Scott era esausto visto che Derek dava solo ordini e basta ma alla fine, 16 giorni, 23 ore, 999 minuti e 7750 secondi dopo, la casa è finita, il trasloco è terminato e Scott dopo aver dato un bacio al suo migliore amico e alla sua nipotina e aver mandato a cagare Derek, se n'è andato a dormire, lasciando alla famiglia Hale-Stilinski, la privacy di cui necessitava.

 
- Le nozze.

E' giorno di nozze a casa Hale-Stilinski, Derek passò la notte a casa di suo zio Peter mentre Stiles la passò a casa loro con Scott e la loro bambina. Adesso è mattina e tra due ore, Stiles e Derek diranno si. Sempre ammesso che Derek si svegli.
- SCOTT! SCOTT PERCHE' NON MI HA ANCORA CHIAMATO?
- Non lo so Stiles, provo a chiamare Peter.
- Allora? - Chiede qualche minuto dopo.
- Nulla. Non rispondono nessuno dei due. Si saranno addormentati.
- Come può addormentarsi il giorno del nostro matrimonio?
- Non lo so Stiles, chiedilo a lui. Oh ecco, Peter, siete pronti vero?
- Pronti per cosa?
- Per il matrimonio razza di deficienti che non siete altro. - Sbraita Stiles strappando a Scott il telefono dalle mani.
- Oh, si si certo siamo svegli, volevo solo farti uno scherzetto. - Dice Peter mentre tira ripetuti calci al nipote per farlo svegliare. E' un attimo, un attimo soltanto, Derek realizza che è in ritardo, si alza di scatto dal letto, si infila sotto la doccia, si lava i denti, manda a quel paese lo zio, si veste alla veloce mentre le sue mani tremano dall'emozione e a bordo della sua Camaro, arrivano in chiesa. Manda un messaggio a Scott e gli da il via libera. Dieci minuti dopo anche Stiles, Laura, Scott, Jonh e Melissa che adesso è anche la moglie dello sceriffo, sono arrivati. Entrambi sono tesi come una corda di violino ma sono felici. La cerimonia ha inizio e quasi un ora dopo, Stiles e Derek sono diventati i coniugi Hale-Stilinski.

 
- Lo svezzamento.

Il tempo è trascorso sereno, Stiles e Derek sono sposati da 5 mesi ormai e Laura adesso ne ha sei ed è decisamente arrivata l'ora di fare lo svezzamento. Basta con solo latte. E l'ora della pappa vera e propria. 
- Lauraaa! Amore mio, oggi facciamo la prima pappa, sei contenta? - Chiede Stiles mentre la mette nel seggiolino e osserva Derek ridere divertito.
- Tu non ridere e controlla la pastina. Sono emozionato. - Dice ancora Stiles.
- Stiles, la sto controllando la pastina, non è ancora pronta. 
- Mettiamo il bavaglino..
- Eheh. - Ride Laura facendo scoppiare di felicità il cuore dei suoi splendidi papà.
- Stiles ma noi che cosa mangiamo?
- Pastina.
- Mi prendi in giro?
- No, Derek, se la bambina vedrà che mangia le stesse cose dei suoi papà, mangerà con più piacere.
- Va a finire che mi fai morire di fame. - Sbuffa Derek dando la pastina per la figlia a suo marito e mettendo nei piatti quella per loro.
- Ma cosa c'è dentro sta cosa?
- Oh Dio Derek, zucchine, carote e patate tritate. Non è veleno.
- E' strano. 
- Zitto e mangia. Bruuuuu, ecco l'aeroplanino amore, apri la boccuccia. Mmhh, gnaaam. - Dice Stiles con un sorriso da ebete sulla faccia. Laura ingoia ma fa la faccia schifata, Derek è già pronto a riprendere la scena con la video camera. Cinque minuti dopo, la loro bambina ha già finito tutta la sua prima pastina ma all'ultimo cucchiaino, quello dato da Derek..
- Prrrr.
- Ahahahhahahah. - Se la ride di gusto Stiles mentre suo marito, nonostante abbia la maglia e la faccia ricoperta di pappina, gli lancia occhiataccie. Anche Laura, nella sua ingenuità, ride.

 
- A gattoni.

Dopo avergli dato la prima pappa, è l'ora del ruttino e mentre Stiles mette a posto la cucina, Derek è andato a cambiarsi e Laura è nel seggiolino, almeno secondo le convinzioni di suo padre. Si gira qualche istante per controllarla e la trova a terra, a gattoni che gattonava per tutta la cucina. Stiles è a bocca aperta, nel frattempo arriva anche Derek che è ignaro di tutto.
- Come cavolo è scesa? - Chiede Stiles. Derek sta per chiedergli spiegazioni, quando qualcosa, o qualcuno gli va addosso.
- Dove te ne vai tu, signorina? - Chiede felice Derek prendendola in braccio, soffocandola di baci e facendola ridere.
- Ahhh.. - Fa i capricci Laura sbattendo i piedini e puntando il viso per terra in un chiaro desiderio di continuare a gironzolare per la cucina.
- E va bene, va bene, scendi. - Dice Derek mettendola giù.
- Stiles, riprenditi. - Scherza passandogli una mano davanti al viso.
- Derek, è la prima volta che gattona ed è scesa dal seggiolino da sola. Come ha fatto?
- Ti sei già dimenticato che nostra figlia è una lupacchiotta e che è tremendamente intelligente? - Chiede Derek mettendogli un braccio intorno alla vita.
- Si certo, è mia figlia. - Dice felice come non mai Stiles recuperando il cellulare a poca distanza da lui e riprendendo quel momento storico.
- Vantati, è. 

 
- I primi dentini.

E' passata qualche settimana da quando Laura ha iniziato a gattonare e da quel giorno, Stiles e Derek non hanno un attimo di tregua perchè la loro lupacchiotta, scorrazza per tutta casa come una matta, tocca e mette in bocca ogni cosa che gli capiti a tiro, le dita sempre nelle prese, le pernacchie e adesso anche i primi dentini e gli incredibili pianti tra le braccia dei suoi papà.

- Il lavoro di papà.
 
E' mattina ormai e Stiles aveva bisogno di dormire perchè stava facendo una sorpresa a Derek e alla loro figlia. Dopo aver preparato una bella colazione a Derek e il latte a Laura, si chiude in bagno e si veste come se dovesse andare ad un matrimonio. La porta era semi chiusa e a gattoni, fu aperta da sua figlia che zampettava fino ai suoi piedi e lo guardava con gli occhi da cucciolo per essere presa in braccio e potersi godere le coccole del suo papà che a dirla tutta, è anche il preferito.
- Hihi vieni qui amore mio. Oggi starai sola con papà ma io torno presto, ok? Devo andare a lavorare. - Tenta di spiegargli Stiles ma la loro bambina non ha nemmeno sette mesi e ovviamente non capisce. Chi capisce benissimo invece è Derek che come un fulmine a ciel sereno entra in bagno, raggiungendo il resto della famiglia.
- SCUSA, COSA?
- Derek, non iniziare.
- Stiles, ne abbiamo già parlato.
- Sei mesi fa Derek, sei mesi fa, esattamente un giorno prima che questo angioletto entrasse nelle nostre vite. Io ora andrò a lavoro e tu mi raggiungerai con la nostra splendida bambina alle quattro puntuali. Avevi chiaramente detto che mi avresti aiutato a trovare un lavoro e sono sicuro che l'avresti anche fatto se non fosse arrivata lei, ma, questa è un occasione. Non voglio sentire ragioni. L'indirizzo lo conosci. E' a due isolati più avanti della discoteca di Scott e Kira. Ci vediamo dopo. 
- Ciao vita mia, ti amo da morire. Adesso vai da papà. - Dice poi alla figlia soffocandola di baci. 
- Vediamo se alle quattro tuo padre non le deve prendere, è. - Dice serio Derek a Laura che una volta visto che Stiles è scoppiato a ridere, ride con lui facendo sorridere Derek.
- Non sto scherzando Stiles, non so cosa tu abbia in mente ma ti giuro che se è un altra delle tue bravate, davvero, le prendi.
- Ahhaha senti Derek, per una volta, ti fidi di me?
- Ok ok, ma dammi un bacino prima di uscire. - Dopo che Stiles l'ha accontentato ed è uscito di casa come un razzo, Derek è rimasto confuso, nel bagno e con la figlia in braccio per quindici minuti buoni. Laura è stata tranquilla tutta la mattina anche se Derek sentiva che gli mancava Stiles. A mezzogiorno e mezza inizia a fare i capricci e a piangere per via della fame. Dopo la pappa si addormenta e intorno alle 15:30 viene svegliata da Derek che gli diceva che andavano a conoscere il lavoro di papà. 

 
- Sterekaura.
 
Con la figlia tra le braccia, si avvia nella stradina indicata da Stiles e non può credere a quello che i suoi occhi lupeschi stanno vedendo. Pensa di essere solo in uno strano sogno, ma Stiles che gli getta le braccia al collo, gli fa credere del contrario.
- Prima di dire qualsiasi cosa, entra. 
- E' BELLISSIMO. - Strilla felice Derek.
- Vieni da papà amore mio, mi sei mancata da morire. Guarda che bello amore. E' il nostro bar, questo qui. Solo nostro e tra due ore ci sarà l'inaugurazione. E sai come si chiama? Sterekaura. E' l'unione dei nostri nomi. Dici che piace a papà?
- Ti. - Risponde come un bimbo Derek baciando le labbra di suo marito.
- Sterekaura. Certo che però sei scemo, è. - Scherza Derek. Il fortissimo pugno che suo marito gli ha appena tirato, lo costringe a scusarsi.

 
- La mia ancora.

Due settimane dopo l'inaugurazione del bar, Laura, ha già sette mesi e sta sempre li con i suoi papà. Derek è il contabile mentre Stiles, Lydia e Aiden sono i camerieri. Per quella sera c'erano solo Stiles e Derek a lavoro e nonostante non fosse giorno di festa, il locale era stra pieno. La luna piena era alta nel cielo e mentre Derek era tranquillissimo che serviva ai clienti, chi stava male era Stiles. Sente uno strano prurito alle dita, le guarda e le sue unghie sono diventati artigli. Entra in panico, si chiude in bagno, prende respiri profondi e senza sapere come si è già completamente trasformato. Ha paura, non sa cosa gli sta succedendo, lui non è lupo. Derek non l'ha mai morso. Non sa cosa fare, è arrabbiato e la musica inizia ad essere troppo forte, così, urla a squarciagola il nome di suo marito che lo raggiunge poco dopo.
- Stiles, apri. - Ordina Derek.
- Non posso Derek, sono, mi sono, mi sono trasformato. - Piange Stiles.
- Si amore, lo so, riesco a sentirlo, per questo ho bisogno che mi apri, devo aiutarti, per favore. - Sussurra Derek.
- Ho paura. Ho paura di farti male, Derek. Dimmi solo come controllarlo.
- Non mi farai del male, aprimi per favore.
- STILES, LA BUTTO GIU'. - Non dovette aggiungere altro che Stiles gli apri e prese a girare come una trottola per l'enorme bagno e ringhiando di paura. Derek si accorge di una cosa. Ha gli occhi rossi, è un Alpha come lui.
- Sei un Alpha. - Spiega Derek.
- Sono umano.
- No, sei un Alpha, compagno per la vita di un lupo mannaro Alpha. Trova la tua ancora, cucciolo. Pensa a me, a Laura, a tuo padre a chiunque tu voglia o qualsiasi cosa tu voglia. Aggrappati a lei e tutto tornerà normale.
- L'ho trovata. Ho trovato la mia ancora. - Dice felice Stiles dopo essere tornato umano.
- Adesso sei il mio lupacchiotto Alpha. Vieni qui. - Dice Derek orgoglioso di lui, allargando le braccia per poterlo stringere.

 
- I primi passi.

Avevano appena finito uno dei loro stressanti e stancanti allenamenti, Derek era stremato e non appena toccò il letto, crollò in un sonno profondo. Chi ancora era sveglio era Stiles che gridava felice e saltellava per tutta la casa mentre tentava di svegliare suo marito.
- Derek, per la miseria, svegliati, sta camminando in piedi. - Urla Stiles.
- COSA? DOVE? Ciao amoreeee.
- Vieni da papà amore miooooo. - Dice Stiles mentre la figlia, camminando dritta sui suoi piedi, sorride e gli getta le braccia al collo.
- I primi passiii! Cavolo, non me li dovevo perdere. - Borbotta infastidito Derek coprendosi la faccia con il cuscino.
- Stai sempre a dormire. Grrrr! 
- Ringhia ancora Stiles. - Lo riprende Derek, Stiles gli fa la linguaccia, fa spallucce e torna a coccolare la sua bambina congratulandosi con lei ad ogni due per tre.

 
- Un anno.

Era passato un anno ormai, Laura Claudia Hale-Stilinski era bella, bellissima, felice e amava i suoi papà. Oggi è il suo compleanno e ha già la cameretta ricoperta da regali da zio Scott, zia Lydia, zia Kira, zio Aiden, nonno Jonh, nonna Melissa e tanti altri. Di Cora, nemmeno l'ombra. Derek l'ha cercata per mesi ma poi s'è stufato. Se lei non voleva essere cercata, allora Derek l'avrebbe accontentata.
 
- Papà.

Aveva un anno e tre giorni ormai, da una settimana correva sulle sue gambe e rideva sempre. Non si scollava da Stiles nemmeno un attimo, lo seguiva ovunque andava, anche in bagno, lo baciava in continuazione e si godeva le sue coccole. Proprio come adesso che sono distesi nel lettone, Stiles gli sta facendo il solletico e lei ride, ride divertita e Stiles la ama, la ama più della sua stessa vita e adesso piange, piange di felicità perchè per la prima volta, la sua bambina ha parlato e lo ha chiamato papà.
 
- Papà D.

Quando Stiles gli disse che l'aveva chiamato papà, Derek non ci credette ma quando due giorni dopo, Laura lo chiamò papà D, dovette ricredersi.
 
- Prime notti di luna piena.

Dopo l'anno, per le lupacchiotte nate con il gene della licantropia, per i genitori, iniziano i guai e Stiles e Derek di certo non sono esclusi. E' ora di cena a casa Hale-Stilinski, la luna piena è già alta nel cielo e Laura non ne vuol sapere di mangiare. Come al solito preferisce giocare a mordicchiare qualsiasi parte del corpo dei suoi papà.
- Laura, mangia. - Gli intima Stiles avvicinandogli per l'ennesima volta il cucchiaino alla bocca.
- Eheheh no. - Dice lei mordendo forte il dito di Stiles che ha dovuto scuotere la mano per il leggero dolore, già svanito.
- LAURA! Smettila di giocare, inizia a mangiare e ti ho detto già centomila volte che la devi smettere di mordere. - La riprende Derek e allora lei scoppia a piangere e tenta in tutti i modi di scendere dal seggiolino e andare tra le braccia di Stiles.
- Derek, ma perchè devi sempre sgridarla. - Si arrabbia Stiles prendendo la figlia tra le braccia che si sta stringendo possessivamente contro il suo corpo.
- Perchè si, Stiles. Finché si scherza mi sta bene ma la deve smettere con sta storia dei morsi perchè tra poco lo farà anche senza la scusa della luna piena e prima la fermiamo e meglio è.
- Gngueee papàààààààà! - Strilla singhiozzando Laura.
- Shh! Laura, basta però è, papà ha ragione, adesso la finisci, mangi e la smetti di mordere, perchè mi stai seriamente facendo arrabbiare, è. - Ordina duramente Stiles e allora Laura smette di piangere, lo riempe di baci e si fa imboccare.

 
- Primo giorno d'asilo.

E' l'alba a casa Hale-Stilinski, Laura ha tre anni e mezzo ed una vera e propria peperetta, talmente tanto peperetta che è scesa dalla sua culla e salendo a gattoni sul letto dei suoi papà, gli è saltata addosso. Ha artigliato le sue manine sulla schiena di Derek e lo tira per la maglietta tentando di svegliarlo. Non ottenendo risultati, mette il broncio e tenta con l'altro papà che dato che è a pancia su, è più facile da svegliare. Gli salta addosso con tutta la sua forza e gli si piomba nello stomaco.
- Ahhh! Lauraaaa. - Strilla Stiles mentre sua figlia ride.
- Papà, papà, papà alzati. - Strilla lei.
- Laura, non sono nemmeno le cinque, mettiti qui in mezzo e dormi. - Ordina dolcemente Stiles.
- Ma devo andare all'asilo. - Mette il broncio lei.
- Si amore ma tra quattro ore, quindi, dormi subito brutta lupacchiotta spennacchiata che non sei altro. - Scherza Stiles mettendola con una sola mossa nel mezzo con loro e stringendosela forte a se.
- Posso mordicchiarti il dito per addormentarmi? - Chiede ingenuamente lei.
- LAURA! - E dopo quel richiamo, la figlia sbuffa, gioca con i capelli di Derek che sta ancora ronfando come niente fosse e si addormenta anche lei.

 
- La prima sgridata.

Sono passati cinque mesi e mezzo da quando Laura ha iniziato l'asilo e di solito è la bambina più brava, dolce e calma di tutto il suo gruppo ma oggi aveva la luna storta e per uno spintone dato senza volere, ha perso la testa e ha morso la sua compagna. La sua fortuna è stata quella che l'ha morsa normalmente, con i denti umani. La bambina ha pianto tantissimo mentre le altre compagne si avvicinavano a Laura dicendogli quando fosse stata brava ad agire e Laura era contenta. Ovviamente non aveva pensato che la sua maestra avrebbe chiamato uno dei suoi papà. Mancava ancora un ora e mezza alla fine della giornata scolastica, ma Stiles era già li. La maestra ha chiamato sia lui che la mamma della sua compagna e gli ha fatti incontrare in una stanzetta facendo venire poco dopo anche Laura e la sua non più amica. Non ha bisogno di poteri attivi per sentire la rabbia di suo papà per questo, a testa bassa e senza dire una parola si avvia al suo fianco. Stiles gli alza il viso con due dita sotto al mento per fare in modo che lo guardi negli occhi e gli dice l'unica cosa che gli mette più paura di papà D con gli occhi rossi.
- Dopo a casa, facciamo i conti.
Quando Derek entra in casa sente suo marito gridare come un pazzo e sua figlia piangere disperata mentre si era attaccata alla gamba di Stiles.
- Che succede?
- Vediamo, nostra figlia, oggi, all'asilo ha morso una sua compagna e lo sai perchè l'ha fatto? Per il semplicissimo motivo che questa qui l'ha spinta per sbaglio.
- LAURAAA! - La riprende duramente Derek.
- Quella li è brutta e cattiva e l'ha fatto apposta a spingermi. Papààààà! - Singhiozza lei mentre tende le braccia verso il viso di Stiles.
- No Laura, non ti piglio in braccio e per stasera dormi nel tuo letto.
- Laura, smettila di piangere perchè mi fai arrabbiare ancora di più, è, ti avviso. Gli hai chiesto scusa, almeno? - Chiede Derek.
- Dopo che praticamente l'ho obbligata.
- Bene, bravissima, i miei complimenti. - Dice Derek battendogli le mani.
- Fallo un altra volta e poi vedi, ci siamo capiti? - Chiede dolcemente Derek allungandogli le braccia per vedere se voleva stare un po con lui.
- Ti voglio bene, papà. - Dice lei schioccandogli un bacio nella guancia.
- Io ti amo vita mia. - Dice Derek riempiendola di baci.

- Io non la voglio una madre.
 
Laura ormai ha 14 anni, fa la prima superiore ed è entrata ufficialmente nel branco dei suoi papà. Stiles e Derek si amano ancora come al primo giorno e adesso è ora che diano a Laura delle spiegazioni. Quando gli chiesero di sedersi al tavolo con loro, lei capì e prima ancora che iniziassero il discorso, lei lo chiuse.
- Io non la voglio una madre, discorso chiuso. Non voglio sapere come mi avete avuto, non voglio sapere chi mi ha abbandonato, non la voglio vedere, non la voglio sentire. Io ho due genitori, ho due papà, due splendidi papà e di quella non ne voglio sapere un emerito ca***. - Dice lei allontanandosi nella sua stanza. Le sopraccigli di Derek schizzarono in aria in tempi record.
- Ecco, appunto. - Dice Stiles. Se l'aspettava. Infondo quella è sua figlia.
- Ha detto una parolaccia. - Nota Derek.
- Mi sa di si.
- Ma io la sfinisco di allenamenti. - Strilla furioso Derek raggiungendola al piano di sopra. Laura ha già deglutito a vuoto e si è chiusa a chiave mentre Stiles rideva e seguiva suo marito.
- LAURA CLAUDIA-HALE STILINSKI. APRI SUBITO QUESTA PORTA PRIMA CHE LA BUTTO GIU'. - Ordina Derek.
- Papà, non ti conviene sai? Sono nuda, ecco, stavo proprio andando a farmi una doccia.
- Laura, apri. - Ordina Stiles.
- COS'HAI DETTO UN MINUTO FA? - Chiede furioso Derek entrando nella stanza, visto che dopo l'ordine di Stiles, la porta è stata aperta.
- Ho detto che di quella non me ne frega un ca***, papà. Vuoi che te lo ripeta ancora?
- LAURA! - La riprende Stiles.
- Hai dieci minuti per cambiarti. Ci vediamo di sotto, allenamento extra. - Ordina Derek scendendo in giardino. Dieci minuti dopo, Laura sta ancora ridendo e Stiles è ancora li con lei, gli ringhia contro e gli fa gli occhi rossi e veloce come un lampo, schizza dall'altro papà. Ma prima deve ancora fare una cosa:
- Scusa papà, ti amo tantissimo non volevo farti arrabbiare. - Dice soffocandoselo di baci.
- Fila di sotto scema. - Dice teneramente Stiles dopo averla abbracciata.

 
- Papà, io esco.
 
Che Laura fosse bella non c'è dubbio ma per Derek era decisamente troppo bella, un po meno lo è oggi che indossa delle collant trasparenti, stivaletti di pelle nera, pantaloncini neri che lasciano ben poco all'immaginazione e una canottiera bianca. Bracciali, borchie e teschi in ogni dopo e capelli sciolti.
- DOVE. STAI. ANDANDO. - Chiede Derek.
- Esco. - Gli risponde lei scrollando le spalle come nulla fosse e addentando una mela.
- Non vestita in quella maniera signorina, vatti a cambiare. 
- No, non esiste. Senti papà, io esco. Ci vediamo domani, tu va pure a dormire e non ti preoccupare. Ti voglio bene. - Dice lei mentre se lo arruffiana.
- Come sarebbe a dire che ci vediamo domani?! - Chiede Derek ma un secondo dopo, sua figlia è già sparita a bordo di una moto.

- Il mio ragazzo.
 
Che Laura in quel periodo gli avesse fatto perdere la pazienza a tutti e due i suoi genitori, era ormai palese. Andava male a scuola, nascondeva le pagelle, ringhiava sempre, mordeva ogni volta che poteva, non ascoltava, rispondeva male anche ai professori, disobbediva ai genitori e creme della creme, Laura ha un ragazzo con una moto. Derek è sull'orlo di una crisi e crede che potrebbe impazzire da un momento all'altro quando entra in casa con il marito al fianco e si trova la figlia avvinghiata sul divano con uno. Stiles trattenne un ringhio, ma solo perchè il ragazzo era umano e combatté con l'impulso irrefrenabile di trasformarsi. Derek non fu da meno.
- LAURA! - La richiamano entrambi i genitori. Lei smette di baciare il suo ragazzo e focalizza la loro attenzione su di loro.
- Ciao papini, lui è il mio ragazzo.
- Voglio morire. - Borbotta Derek.

 
Per quanto odiasse Emjey, il ragazzo di sua figlia, Derek adesso ha 52 anni e si ritrova nonno, con il primo nipote tra le braccia e il marito al suo fianco, la figlia ancora sulle gambe di Stiles e una realizzazione che mai avrebbe creduto si avverasse nella sua vita. Derek ci ha sperato fin da bambino e poi rinunciato da adolescente ma adesso a un matrimonio, una figlia ed un nipote di distanza, Derek ci crede. Ha avuto per se e per il suo compagno:
 
UN FINALE DA FAVOLA.

Piccolo spazio autrice:

Eccoci arrivati fin qui, alla fine di questa storia. Io non so che dire, vi ringrazio tantissimo a tutti quanti. Siete stati meravigliosi, e nella speranza che anche questo capitolo via sia piaciuto, vi bando un bacione enorme e rinnovo i miei calorosi ringraziamenti a:
- MariannaTulli.
- Stilba.
- Duinne_Malfoy.
- Deirdre Willowfrost.
- Pavemi95.
- QeenFighter.
- Virginsiny74.

Siete state adorabili.
Questa storia è tutta per voi. <3
Ps: Quale flash vi è piaciuta di più?

 
Vi piace com'è Laura? Vi piaceva più da piccola o da grande?
  
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