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Autore: solonely182    03/09/2014    2 recensioni
La storia è ambientata a Poway, California, nel 1991. La sedicenne Josie, citata dai Blink in una loro canzone, è appena tornata in città pronta per un nuovo inizio e per il liceo, dove conoscerà successivamente Mark e Tom, amici da sempre.
Ho cercato di rendere la ff quanto più reale possibile (origini dei Blink, canzoni per data e altri avvenimenti). Tratta anche tematiche piuttosto delicate che fanno parte dell'adolescenza sia dei protagonisti che in generale.
Per il resto è la mia prima ff (siate davvero clementi) e spero vi piaccia!
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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La loro prima esibizione è stata grandiosa, sono riusciti a far divertire un intero pubblico con le loro canzoni.
Perciò adesso festeggiamo abbuffandoci da ‘’EL SOMBRERO’’ con schifezze messicane.
Tom e Mark non fanno altro che mangiare, affamati come sono.
Rick e Anne celebrano i loro sei mesi assieme.
Lux è uscita con un tizio che gioca nella squadra di football.
-Vado al bagno- annuncia Mini.
Tom mi tira un cubetto di ghiaccio.
-Allora?-
-Vuoi ancora sentirti dire che sei stato bravo?- domando ironica.
-Già-
Mark scoppia a ridere.
-Beh, ce lo meritiamo-
-Diventerete dei narcisisti del cazzo- sbiascico mandando giù un po’ di birra.
Si scambiano uno sguardo complice.
-Vuoi dire che non siamo già dei sex-symbol?- replica Mark.
Faccio una smorfia disgustata e lascio che una patatina mi scivoli dalla bocca, in modo da potergli esprimere ancora di più il mio schifo.
-Credo che andrò al bagno- annuncio alzandomi dal tavolo.
-Vuoi che ti accompagno?- ammicca Tom.
-Devo solo lavarmi le mani- spiego ridendo.
-E’ la scusa che utilizza per masturbarsi su di noi- commenta Mark.
Una famiglia seduta a qualche tavolo dietro al nostro si volta turbata.
Esplodiamo in una rumorosa risata.
La toilette è un locale davvero piccolo e mentre mi sciacquo le mani mi ricordo di Mini.
Osservo tutti i bagni in maniera discreta e finalmente riconosco le sue scarpe.
-Mini?-
-Fai piano…- bisbiglia lei.
Improvvisamente intravedo delle converse, quelle di Stefan. 
Entrambi, evidentemente ignari della mia presenza, escono senza farsi troppi problemi.
Resto impalata come un idiota.
-Oh cazzo- dice Stefan non appena mi vede.
-Non avevo idea che… che voi due…- balbetto.
-Non lo dire a nessuno- m’implora Mini.
-Oh, ehm, non vi preoccupate- ribatto immediatamente.
Tutti e tre ci affrettiamo a tornare al tavolo, Mini però prima si da una sistemata ai capelli.
Un cameriere ci osserva con aria interrogativa, poi arrossisce e distoglie lo sguardo
-Ce ne hai messo di tempo per venire!- mi grida Mark.
I due cretini al tavolo scoppiano nuovamente a ridere e poi si battono il cinque.
-Ci avete dovuto pensare fino ad ora per fare una battuta così squallida?-
Mini e Stefan fanno finta di nulla ed io mi sento come se sapessi qualcosa che avrei preferito non conoscere.
-Tom, dobbiamo andare che Michelle torna tra un’ora- lo avviso.
Lui sbuffa e nonostante le lagne di Mark (sembra più lui la fidanzata di Tom che io), riusciamo a tornare a casa.

Tom è buttato sul mio letto, osserva alcuni miei disegni mentre mi tolgo le scarpe.
-Ti è piaciuto davvero?-
Scoppio a ridere.
-E’ la trecentesima volta che me lo chiedi-
-Voglio il tuo parere, sincero- 
Mi siedo poco distante da lui.
-Eri il sesso su quel palco-
Si sporge in avanti e mi attira verso di lui.
-A proposito di sesso…-
Gli salgo in groppa.
-Dai, dì la stronzata giornaliera- lo incalzo.
Mi osserva con aria offesa e poi mi bacia sul collo.
-L’hai sentito?-
-Sì sì…-
Non so di preciso da dove provenga, ma è come se percepissi un pianto sommesso.
Scanso Tom e mi sollevo di scatto.
-Non lo senti?-
-Cosa?-
-Qualcuno sta piangendo-
Fa uno sguardo serio.
-Non sento niente- afferma.
-Okay-
-Tutto bene?-
Mi volto a fissarlo.
-Sarà stato qualche bambino o... gatto-
Gli lancio un’occhiata stranita.
-Che c’è?-
-Un gatto?-
-E’ vero i gatti a volte sembra che stiano piangendo quando miagolano-
Scoppio a ridere.
Torna a baciarmi, ed io continuo a sentire quel singhiozzo.
-Tom…-
-Cosa?- esplode stufo.
-Voglio fare un giro della casa, solo per controllare-
 -Vengo con te-
-Ma Michelle…-
Ormai è in piedi.
-Grazie- mormoro.
Fa un sorriso idiota.
-Sarà come in un film horror, no?-
Rido.
-Speriamo di no- 
Usciamo in corridoio in punta di piedi e proprio dinanzi le scale, seduta, c’è Lux in lacrime.
Mi precipito verso di lei.
-Lux? Che hai?-
-Troy, mi ha dato buca. L’ho aspettato fino ad ora-
Mi volto verso Tom e gli faccio cenno di tornare in camera.
Solleva gli occhi al cielo ma mi ubbidisce.
-E’ stato un stronzo- aggiungo. 
Le passo una mano sulla schiena.
-Non importa, non è per lui- dice accennando ad un sorriso.
-Allora cosa? Sai che puoi dirmi tutto-
Fa un respiro profondo.
-Sono lesbica, Josie- 
Mi fissa in attesa di una reazione inaspettata.
Resto ferma, non so bene come comportarmi, ma poi il gesto mi viene spontaneo.
La stringo forte e lei torna a piangere.
-E’ okay- le bisbiglio.
-Giura di non dirlo a nessuno- ordina seria con le lacrime agli occhi.
-Lo giuro-
Dopo qualche instante, giusto il tempo di sfogarsi, si stacca.
-Okay, vado e… grazie… di tutto, ecco-
Le faccio un sorriso rassicurante.
Per oggi penso di aver saputo troppe cose.
Decido di tornare in camera da Tom. .
Arrivo davanti la porta, la apro lentamente.
-Finalmente- sbiascica intorpidito dalla stanchezza.
-Hai sonno?-
-Un po’-
Mi sistemo al suo fianco, intreccia la sua mano alla mia.
-Vuoi dormire?- chiedo.
Il suo respiro si sposta sul mio collo.
-Dio, ti sei impossessata di me in una maniera assurda, mi hai Josie-
Mi bacia e si accorge del mio sorriso ebete stampato in faccia.
-Cosa?- domanda.
-Non lo so, sono solo felice-
Sorride.
-Anche io-



Saaaaaalve cari lettori, scusatemi l’assenza ma sono partita e non ho avuto modo di aggiornare…
Prometto che da ora in poi aggiornerò quanto prima possibile! 
Nel capitolo ci sono alcuni colpi di scena, come la storia tra Mini e Stefan oppure l’omosessualità di Lux.
Spero che comunque vi sia piaciuto! Un forte abbraccio!
Al prossimo capitolo c:
  
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