Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: iloveryuga 2000    03/09/2014    4 recensioni
Una maschera di vetro le persone indossano e il loro vero volto nascondono.Credete alla teoria dei mondi paralleli?Neanche lei ci credeva.M dovette ricredersi.Perché quando un sentimento e verace e puro,va oltre il tempo e lo spazio.[Questo è il link del trailer:https://www.youtube.com/watch?v=C4fHF3laN94&feature=youtu.be] Questo è il link di un altro trailer che ho fatto: http://youtu.be/PlEsrQIjHWw
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ryuga, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 29 Image and
video hosting by TinyPic


"Voglio andare oltre il tempo e lo spazio!"

Quanto amava la sensazione del flusso temporale sulla pelle. Una sensazione che credeva di aver dimenticato. Quando il viaggio si concluse, Ryuga si ritrovò in uno dei tanti salotti di Julie. Spaziò un momento con lo sguardo, non si notava nulla di strano a parte un caminetto acceso. Fece per muovere un passo, ma venne scosso da alcune voci in corridoio. Venivano proprio nella sua direzione. Cercò immediatamente un nascondiglio sicuro, e optò quasi subito per la poltrona in velluto rosso. Con un balzo agilissimo si rifugiò dietro di essa, dando la schiena alla porta, così da poter sporgere il viso in caso volesse spiare. E così fu. Appena la porta venne spalancata, aprì le orecchie. Erano tre voci di donne, giovani, non dovevano avere più di una ventina d'anni. Il cuore smise di battere quando tra le tre riconobbe una risata cristallina. Poteva appartenere solo ad una persona. Sporse velocemente la testa. E la vide. In tutto il suo folgorante splendore. Rimase incantato a fissarla. Quanto gli era mancata... ed ora lei era lì a due passi...ma lui non poteva toccarla, non poteva neppure parlarle, altrimenti avrebbe fatto saltare la sua copertura. Decise di andarsene al più presto, altrimenti il cuore avrebbe finito per scoppiargli in petto. Si mosse furtivo come un gatto, sgusciando in mezzo ai mobili, rimanendo sempre perfettamente nascosto. Con un sorriso sollevato fece per abbassare la maniglia del portone, quando si accorse di avere uno sguardo inconsulto puntato su di sè. Si voltò lentamente. Era Julie. Lo guardava come se fosse un miraggio. No, no, non poteva finire così... un momento, lei lo vedeva come un miraggio, quindi perchè non farle credere che fosse DAVVERO un miraggio? Il ragazzo scattò in avanti e poggiò le labbra su quelle di Julie. Immediatamente lei chiuse gli occhi, proprio come il blader si era immaginato. Un secondo dopo, Ryuga si volatilizzò, uscendo finalmente. La bruna si accorse del cambiamento e sbattè velocemente le palpebre... ma lui non c'era più:"Come immaginavo...era solo un sogno" La sentì mormorare da dentro. L'albino si morse così forte il labbro inferiore da farsi uscire una gocciolina di sangue. Era meglio per tutti se per ora Sailor Moon rimaneva all'oscuro di tutto. Corse per tutto il corridoio, finchè non fu certo di trovarsi fuori pericolo. Prese un respiro profondo, appoggiandosi con la schiena alla parete. Se voleva rovinare il matrimonio, doveva avere un paio di aiutanti che gli facessero da spalle. Ma come trovarli in quella casa? Probabilmente erano tutti convinti che Banjo fosse l'uomo perfetto per Julie:"Ehi signore, voi chi siete?" Trillò una vocina alle sue spalle. Ryuga voltò il viso con uno sguardo misto tra il sorpreso e l'allucinato. Si rasserenò quando vide solo un innocuo e tenero bimbo. Non doveva avere più di otto anni. Era davvero carino, portava i capelli corti, di un color beige smorto. Aveva due occhi vivaci e allegri e un sorriso sincero. Indossava dei vestiti molto semplici, quasi certamente faceva parte della servitù. Si chinò con un ginocchio a terra per arrivare alla sua altezza. Tutto quello che fece fu chiudere un occhio e portarsi un dito alle labbra, facendogli segno di fare silenzio. Il ragazzino parve capire al volo. Annuì convinto. D'improvviso si udirono degli altri passi provenire dal fondo del corridoio. Ryuga pensò di essere spacciato, ma il bambino gli afferrò un braccio:" Venite con me, so dove nascondervi" Sussurrò. L'albino non era troppo convinto delle sue parole, ma non aveva altra scelta, se non si fosse nascosto al più presto lo avrebbero scoperto. Cominciò a seguirlo. Dopo qualche passo accellerarono il ritmo, che divenne una corsa. Il blader, che era allenato, riusciva a rimanere a fianco del bambino, che aveva l'adatura di una lepre. Quando lo notò, quello strano personaggio cominciò a ridere senza freno. L'albino notò che stavano andando a grandi passi verso il muro:"Ehi, sei sicuro di quello che fai?" Domandò. Si girò e con aria estremamente sicura di sè rispose:" Io so sempre quello che faccio, fidatevi di me" A quelle parole Ryuga non potè fare a meno di sorridere. In quel ragazzino rivedeva sè stesso da piccolo. Ormai erano a pochi centimetri dalla parete:" Adesso saltate!" Il ragazzo obbedì, ma per un attimo chiuse gli occhi. Pochi secondi dopo li riaprì, accorgendosi di stare scivolando col sedere su un pavimento messo in maniera obliqua. In un tempo esiguo toccarono nuovamente terra, e il ragazzino tirò verso di sè quello che sembrava un sostegno per torce. Immediatamente la parete fatta di mattoni a vista si spostò, rivelando un'altra stanza:" Forza seguitemi!" L'albino non se lo fece ripetere due volte. Accidenti quanto era grande quel posto, sembrava una stanza di allenamento ad una prima occhiata. Ma c'erano anche delle poltrone, un camino e delle librerie che ricoprivano per intero lo spazio occupato dai muri:"Antonio, si può sapere dove sei stato?!" Domandò una voce bassa e ansiosa. Doveva essere uno dei quattro signori accomodati ad aver parlato. Infatti dopo poco un tipo alto e magro con una buffa barba grigia che spuntava dal mento si alzò dalla sua poltrona per vedere... si sorprese non poco quando vide Ryuga:"Antonio, che ti è saltato in mente?! Hai portato qui uno sconosciuto!" Antonio scosse la testa:"No nonnino, lui non è uno sconosciuto, lui è dei nostri!" L'uomo lo scrutò diffidente:"Davvero?" Chiese indagatore. Il blader si grattò la testa:"Beh, dipende... chi siete voi?"
"Qui le domande le faccio io!" Si impose l'altro. Una risata spuntò da dietro una poltrona esageratamente grande:"Eddai Corrado, non essere sempre così scontroso" Un uomo alto, magro e biondo si mostrò. Aveva i capelli lunghi e indossava degli abiti abbastanza eleganti:" Piacere, io sono Francesco, tu devi essere Ryuga giusto?"
"Giusto... ma voi come fate a sapere chi sono?" Un'altra risata:" Madonna Giulietta parla spesso di voi" Ryuga parve non capire:"Madonna Giulietta?" Solo dopo qualche secondo realizzò che stavano parlando di Julie. Che modo altisonante per chiamarla:"Ah capisco...quindi vi ha detto chi sono..." Un altro figuro arrivò davanti a lui. Era alto e grosso, i capelli neri corvini gli ricadevano scompigliati sulla faccia. Una brutta cicatrice segnava l'occhio destro:" Sì, e a quanto pare voi siete il nuovo Superman, da come ci parlava di voi" Ed ecco l'ultimo strano umuncolo della combricola. Si fece avanti un tipo chiaramente omosessuale, con i capelli biondi due strani baffi e dei vestiti a dir poco ridicoli:"Oh Mercuzio, come siamo pungenti!" Ryuga ci stava capendo sempre meno, un sopraciglio batteva istericamente sull'occhio sinistro. Antonio si posizionò davanti ai quattro, sorridendo soddisfatto:"Ecco, noi siamo gli:Antimatrimonio!" Gridò, alzando un braccio al cielo:" Gli Antimatrimonio?"
"Già, proprio così!" In quel momento il blader realizzò che anche loro erano contro il matrimonio di Julie:"Adesso capisco... e voi cosa rappresentereste di grazia?" Domandò piuttosto acido:"Io sono Corrado e sono il padre di Cordelia, l'ex balia di Madonna Giulietta, nonchè nonno di questa peste di Antonio"
"Io invece sono Francesco, e sono l'ex precettore di Madonna Giulietta" L'uomo coi capelli neri sfoderò la spada, puntandola ad un soffio dal viso dell'albino:"Mercuzio, capo delle guardie"
"E io sono Willy, lo stilista di Madonna Giulietta"  Ryuga scostò la spada di Mercuzio con un dito, e con aria divertita rispose:"Piacere di conoscervi..." Però, forse dopo tutto quel quartetto bizzarro avrebbe potuto dargli una mano. Sorrise, mostrandosi compiacente:"Avete già un piano?" Domandò, battendo le mani e sfregandole l'una con l'altra. I quattro si guardarono a vicenda:"Piano?" Corrado era a dir poco inebetito:"Ma certo, un piano per far saltare il matrimonio di Julie!" Francesco fece una risata tirata e prese a grattarsi la testa:"Beh effettivamente non ci avevamo pensato..." L'albino cadde a terra, in tipico stile manga. Quando si tirò su, una goccia fece capolino sulla nuca:"Come sarebbe che non avete un piano?!"
"Francamente non sappiamo proprio come organizzarci..." Il blader prese un respiro:"Allora vi servo proprio io... manderemo a monte quel dannato matrimonio, costi quel che costi!" Mise la mano al centro dello spazio che li separava:"Siete con me?" Il primo a mettere la sua mano sopra alla sua fu Antonio, seguito a ruota da Francesco, Willy, Corrado e infine Mercuzio:"Forza al lavoro ragazzi! Questa operazione la chiamerò... Ci sono! Operazione:matrimonio col botto!"

Ryuga stava studiando attentamente la pianta della sala da ballo dove si sarebbe tenuto il ricevimento. Sì perchè dovete sapere che quel giorno non era il vero e proprio giorno delle nozze, ma i genitori di Julie avevano invitato alcuni dei più grandi esponenti della borghesia moderna, per presentare il futuro sposo. Così avevano deciso di allestire un'imponente festa da ballo, degna delle più grandi corti del settecento. L'albino cercava di capire dove e come piazzare delle trappole. Teneva una mano sotto al mento e di tanto in tanto si grattava la testa. Francesco si appoggiò con una mano al tavolo:"Tutto bene?" Chiese gentilmente. Il blader annuì:"Sì è che... sto' posto è talmente grande che non capisco niente, però..." Cerchiò con la matita un punto ben preciso:" Qui è l'ideale per un gioco di ombre" Il biondo parve non capire:"Un gioco di ombre?"
"Sì, sai le ombre cinesi, non mi dire che non le avete mai fatte" L'istiture scosse la testa, e Ryuga sbuffò:"Allora ti spiego, avevo in mente di combinare un bello scherzo per iniziare... proiettare sul muro un'ombra gigantesca, che facesse intimorire i presenti, dicendo con una voce cavernosa di cessare subito festeggiamenti. Ovviamente nessuno vi presterà attenzione, ma dopo poco libereremo i topi che creeranno il panico" Francesco annuì convinto, con un'espressione di approvazione sul volto. Ryuga invece sorrise beffardo:" E siamo solo all'inizio" Un secondo dopo comparve Antonio, il quale trasportava una grossa e pesante cassa di legno:" Ecco qui Ryuga, quello che mi avevi chiesto" La poggiò in terra con fatica e si asciugò il sudore dalla fronte con la manica:"E questo cos'è?" Domandò Corrado con una mano sotto al mento. Ryuga rise divertito, e battè una mano sopra lo scatolone:"Questi amico mio, sono fumogeni"
"E che ce ne facciamo dei fumogeni?"
"Beh vedete, dopo i topi, entrerò in azione io, travestito, e grazie a queste bellezze porterò scompiglio e disordine" Subito dopo li raggiunse Willy con una scatola rossa:"Ecco il costume che mi avevi chiesto, spero sia di tuo gradimento" Glielo porse. Il blader diede una sbirciatina e annuì convinto:"E' perfetto Willy, grazie" Lo stilista si accarezzò i baffi:"Ho apportato alcune modifiche, sai il tuo costume era decisamente fuori moda" L'albino sorrise:"Molto gentile... bene ragazzi, adesso tutti qui che vi spiego bene come andranno le cose" Tutti si radunarono attorno a lui, che subito si mise a spiegare dettagliatamente il piano per infrangere il sogno matrimoniale di Banjo. Quel dannato figlio di papà non avrebbe avuto scampo.

Julie passeggiava assieme al suo promesso sposo nel giardino immenso di casa sua. A differenza degli altri giorni, la ragazza era visibilmente triste e abbattuta, non parlava e teneva la testa e gli occhi bassi. Banjo se ne accorse:"Mia diletta, qualcosa non va?" Chiese dolcemente. Julie si riscosse:"Oh, no niente, tutto a posto" Si sforzò di sorridere:"Non è necessario che mentiate, tra pochi giorni saremo sposati. Con me potete sentirvi libera di parlare" La bruna sospirò. In quel momento il nero realizzò cosa non andava:"Scommetto che è per quell'uomo, Ryuga" A sentir pronunciare quel nome, la bruna trasalì:"E voi come fate a...?" Banjo sorrise amaramente:"Ho sentito molte volte che ne parlavate con la vostra domestica, Tabatha" Ci fu una lunga pausa di silenzio, che caricò l'aria di imbarazzo. Il ragazzo si accorse di aver creato disagio e provò a stemperare. Si schiarì la voce:"Ditemi, com'era?" Julie si girò verso di lui,e sorrise, stavolta era un sorriso carico di ricordi e di tristezza:"Lui era... bellissimo. Sapete, non sorrideva spesso, ma quando lo faceva, il mondo intorno a me si illuminava di una luce meravigliosa. Era sempre così protettivo, non avrebbe mai permesso che mi accadesse niente di male" Anche Banjo sorrise, contagiato da quella descrizione così piena di sentimento. Improvvisamente si accorse di provare una cosa inaspettata. Il suo cuore batteva più veloce, e sentiva un solletico nello stomaco. Che fosse amore quello che avvertiva scorrergli nelle vene? Impossibile, la sua missione era chiara come l'acqua. Lui era lì, e doveva sposare Julie per un unico motivo: il cristallo d'Argento. N lo voleva, e i voleri di N erano ordini per i suoi sottoposti. Non avrebbe mai dovuto innamorarsi di lei, per via del fatto che una volta maritata, avrebbe dovuto ucciderla e portare a termine la sua missione. Però, in quel momento desiderava con tutte le sue forze di potersi ribellare. Sapeva perfettamente a cosa lo avrebbe condotto un comportamento sovversivo, ma non poteva fermare la tempesta che aveva dentro ogni volta che la vedeva sorridere. Anche in quell'istante, non riusciva a distogliere lo sguardo trasognato da lei. Julie si accorse di ciò, e decise di smetterla. Ora era lui il suo destino:"Ma ora è tutto diverso... " Concluse così la sua descrizione. Il nero si morse il labbro inferiore. Sentiva l'irrefrenabile desiderio di baciarla. Si fermò e si voltò, prendendole entrambe le mani:"Madonna Giulietta io..." Avvicinò le labbra a quelle della ragazza. Lei avrebbe tanto voluto divincolarsi, ma non poteva. Doveva comportarsi da sottomessa, atteggiamento che avrebbe dovuto tenere per una vita intera. Chiuse gli occhi, strizzandoli per trattenere le lacrime. Banjo se ne accorse. Incredibilmente, sentì che era sbagliato forzarla. Le accarezzò una guancia e sorrise:"Non siete ancora pronta" Le disse, per poi depositarle un bacio sulla fronte. Quando si staccò, se ne andò, lasciandola imbambolata sul posto.

Ryuga uscì dal bagno. Aveva indossato lo smoking che gli aveva regalato Julie. Gli stava  a meraviglia, sembrava uno di quei modelli statunitensi, bellissimi e perfetti. Fuori dal bagno, appoggiato alla parete, lo attendeva Antonio. Quando lo vide uscire, battè le mani entusiasta:"Stai proprio benissimo!" Gli disse esultante. L'albino gli fece un'affettuosa carezza sulla testa:"Grazie piccolo...dove sono gli altri?"
"Sono già sul posto, hanno detto di raggiungerli" Ryuga annuì, cominciando a camminare in direzione della sala da ballo. Appena si accorse di essere rimasto indietro, il bambino lo affiancò:"Riusciremo a non far sposare Julie, vero?" Chiese innocentemente. Il blader lo guardò, sorridendo dolcemente:"Certo piccolo, vedrai"  In realtà non ne era sicuro al cento per cento nemmeno lui, ma voleva che quel ragazzino fosse motivato al massimo. Lo diceva sempre che i bambini sono quelli più dispettosi e con più energie. Infatti era stato un aiuto prezioso nell'elaborazione del piano, ne sapeva una più del diavolo. Arrivarono davanti al grande portone color avorio. L'albino prese un respiro profondo:"Sei pronto Antonio?"
"Io sono nato pronto!" Fu la pronta risposta del ragazzino, che era già carico e pronto all'attacco. Ryuga assunse un'espressione decisa. Battè un pugno contro la mano aperta:"Allora andiamo a spaccargli la faccia" Abbassarono insieme la maniglia ed entrarono.
Proprio come l'albino aveva congetturato, la sala era la rappresentazione animata dello sfarzo più sfrenato. Tavoli lunghissimi erano disposti lungo i muri, ricoperti da tovaglie dorate decorate con mille e uno arabeschi. Ogni singola mattonella di marmo color ocra del pavimento era stata tirata a lucido.  Sulla parete di destra spuntava una piccola finestra che dava su un balconcino, molto simile a quello di Romeo e Giulietta. L'orchestra era disposta sul lato sinistro della sala, e già accordava gli strumenti. Dall'altro lato, spuntava una scalinata, ricoperta di moquette rosso cremisi, con i corrimano rigorosamente rivestiti d'oro massiccio. E per finire, dal soffitto torreggiava un enorme lampadario di cristallo. Il blader fece un verso disgustato, com'era possibile ostentare sì tanta ricchezza senza sentirsi un minimo in imbarazzo?  Francesco e gli altri lo distrassero dai suoi pensieri:"Noi siamo pronti" Annunciò Mercuzio con soddisfazione:"Molto bene, tutti ai vostri posti allora, si comincia" I cinque annuirono e si sparpagliarono per il salone, già gremito di ogni razza di nobile.

Cordelia stava accuratamente pettinando Julie davanti alla specchiera. Vedendola afflitta, la balia le fece una carezza:"Sei una sposa bellissima" Le sussurrò dolcemente. La ragazza serrò la mascella e battè un pugno sulla toeletta:"Io non ho mai chiesto di essere una sposa!" Urlò frustrata:"E' tuo dovere sposarti!"
"No, il mio unico dovere è verso il mio cuore! Ed è l'unica cosa che mi è stata negata!" In quel momento entrò Tabatha:"Mi dispiace disturbare, ma gli invitati attendono" Julie si scostò malamente:"Adesso tutti fuori, devo cambiarmi" Cordelia era stupita:"Ma..."
"Ho detto fuori!" A quest'intimazione, non potè fare altro che obbedire. Ancora una volta Julie guardò il suo riflesso. E vide una donna che le piaceva ancora meno di quando si era specchiata l'ultima volta. Si vestì, indossando il pomposo abito che avevano infine deciso i suoi genitori. Prima di uscire si diede un'ultima occhiata nello specchio e sospirò...
Quando il mio riflesso avrò
sarà uguale a me

Mentre aspettava che il piano cominciasse, Ryuga sorseggiava un po' di quel vino che aveva preso dal vassoio di un cameriere. Portò il bicchiere alla bocca, ma si bloccò, Julie stava scendendo la scalinata. Non era bella, era stupenda. Indossava un abito blu, con una scollatura a balconcino, il corpetto era decorato con degli arabeschi dorati. Le maniche di seta fine partivano dal braccio e si allargavano sugli avambracci. La parte sotto del vestito era fatta di un ampio tulle decorato come il corpetto. In poche parole, era perfetta. Almeno agli occhi di Ryuga, che, nascosto tra la folla, non riusciva a smettere di guardarla scendere gradino per gradino, con un portamento che non ha nulla da invidiare a quello di una principessa. L'albino scosse la testa, cercando di liberarsi da quel sortilegio. Appena la ragazza toccò terra, Banjo le tese il braccio e suo padre la affiancò. Il nero la indicò con una mano:"La mia promessa sposa!" Annunciò con un sorriso trionfale. Tutti i presenti batterono le mani. Il blader avrebbe voluto spaccare la faccia a tutti. La applaudivano e ridevano come se lei non fosse stata altro che una banale attrazione da circo. Strinse i pugni per contenersi e diede il segnale ai suoi, che annuirono contemporaneamente. Antonio, che era appostato in alto dove si regolavano le luci, girò il riflettore e lo puntò contro il muro. Un "oh" di sorpresa si levò:"Ma che diavolo succede" Imprecò a bassa voce il padre di Julie. Francesco mise le mani controluce, e proiettò una gigantesca ombra. Sembrava davvero l'immagine di un drago gigantesco. I presenti erano spaventatissimi, proprio come aveva dedotto Ryuga, che nel frattempo era andato a cambiarsi per recitare la sua parte. Mercuzio prese il megafono e iniziò:"Ascoltatemi! Io sono il grande drago dell'unione! E io non approvo affatto quest'unione! Quindi se non volete incappare nella mia ira funesta, ascoltate le mie parole: lasciate subito questa sala e annullate il matrimonio!" Willy, che era vicino al capo delle guardie, dovette trattenere una risata. Tutti si guardarono stupiti e un brusio sommesso si fece largo fra la folla. L'espressione sul viso del padre di Julie era pura rabbia. Invece la ragazza non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Poi però guardando in alto riuscì a scorgere il viso del fratello di Tabatha:"Antonio...?" Chiese in un sussurro. Mercuzio si attenne al piano, vedendo che nessuno si muoveva, riprese:"Oh infedeli, non mi avete dato ascolto! Ora subirete le conseguenze!" Corrado liberò i topi dalle gabbie, e in un secondo migliaia di roditori invasero la sala, portando il panico generale. Gente che urlava, altra che correva disperatamente, altri ancora tentavano di arrestare l'invasione colpendo alla cieca. Ryuga saltò giù dalla scalinata, aggrappandosi alle tende enormi che attorniavano la finestra. Era vestito da turbine rosso, come quando era bambino. Quel travestimento gli calzava a pennello. L'attenzione si spostò improvvisamente su di lui:" La mia vendetta sarà implacabile!" Gridò sguainando la spada e tirando fumogeni a tutto spiano. Ormai della sala da ballo e di tutto quello sfarzo non rimaneva che polvere e fumo. Tutti i presenti furono costretti a scappare in giardino per la disperazione. Una volta radunati nel gazzebo, Ryuga era libero di concludere la sua opera. I nobili erano sconvolti tanto quanto Julie. Dopo pochi attimi furono scossi da due accordi di pianoforte. Francesco stava suonando la canzone che Ryuga gli aveva fatto avere. Nel frattempo l'albino si era ricambiato di nuovo, ora indossava lo smoking. Appena terminato l'assolo, il blader si mostrò, facendo capolino da dietro all'imponente strumento. La bruna non poteva credere ai suoi occhi. Allora non era stato solo un sogno ciò che era successo quella mattina. Ryuga, il suo amato Ryuga era davvero lì e l'aveva davvero baciata. Rimasero a fissarsi per un tempo che ad entrambi parve infinito. Poi l'albino aprì la bocca per intonare la prima strofa...

To be continued...

Angolo autrice
Wow non sto aggiornando a tempo record, di più! Questo capitolo l'ho scritto proprio di getto! Ditemi che ne pensate! Al prossimo capitolo: Ritrovarsi sotto le stelle! Non mancate!

Vi metto alcune immagini. La prima è il vestito di Julie, eccolo qua
Image and video hosting by
TinyPic

Poi Antonio e sua madre Cordelia
Image and video
hosting by TinyPic

Francesco
Image and video
hosting by TinyPic

Mercuzio
Image and
video hosting by TinyPic

Corrado
Image and video
hosting by TinyPic

E infine la corte di Julie
Image and video
hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: iloveryuga 2000