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Autore: Bellatrix_Black    16/01/2005    8 recensioni
Il duello finale a suon di cazzate.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry Potter si svegliò per colpa di un tonfo sordo proveniente dalle scale

Harry Potter vs Lord Voldemort

 

 

 

 

Capitolo uno: “O’ SOLE MIOOOOO STA ‘NFORNT A TEEEEEEE”

 

 

Harry Potter si svegliò per colpa di un tonfo sordo proveniente dalle scale. Si alzò e controllò la finestra; come dei lampioni si accesero anche le altre luci del vicinato: il tonfo aveva svegliato tutta Privet Drive, un po’ di Magnolia Crescent e un pizzico di Wisteria Walk. Non molto allarmato (anzi… -____________-…) andò a vedere che cavolo era successo. Aprendo la porta, un urlo da femminuccia lo investì in pieno, e gli si drizzarono i capelli. Sul pavimento si dimenava, come un maiale sul punto di sgozzamento, Duldey, strepitando e scalciando peggio di mia sorella piccola quando deve andare a scuola. Zio Vernon stava cercando di far alzare Duldey, ma più si avvicinava, più Duldey lo prendeva a pugni alla John Cena. La povera zia Petunia si spezzò letteralmente in due mentre afferrava una manina del suo Didino Piccino (o Patatino). Alla fine Harry si stufò e cacciò fuori la bacchetta:

“VAFFANCUUUULOOOOOO!!! MO’ VE LO DICO IN INGLESE: FUCK YOU! IN SPAGNOLO: VETE A LA MIERDA! Mi dovete scusare ma il francese non lo conosco… COMUNQUE IL SIGNIFICATO E’ QUELLO! IAT AFFANCUL!!!”

“OOOOHHHHHH!!! CHE SONO ‘STE CAZZO PAROLE!!!” urlò zio Vernon.

Zia Petunia, intanto, piegata in due (si era spezzata) stava biascicando:

“Portatem al osped per m so spezz i du!” le si era spezzata pure la parola.

“i lo ale ché i no ata n e!” continuò, recitando l’altra parte di parole (oh, che volete, si era completamente spezzata).

Lucazzus!” pronunciò Harry e come per magia (la magia del cazzo) Duldey si alzò.

“Tu…tu non hai il permesso di fare magie fuori Hogwarts!” disse Duldey.

“E che me ne frega, tanto ci pensa Silente…”

“Comunque io accompagno questi due all’ospedale, TU non devi toccare niente, CAPITO??” disse Vernon rivolto a Harry.

“Yes!”

I Dursley partirono.

“GRAAAAANDE!” esclamò Harry e se ne andò a dormire, benché fossero le dieci del mattino.

 

Per tutta la giornata Harry oziò di brutto ma di brutto brutto, così brutto che Dobby era più bello, quindi di brutto brutto brutto brutto.

Improvvisamente, mentre Harry si strafogava l’ultima busta di patatine rimasta extra large, apparve una vecchina, no un vecchino. Silente (detto anche Mr. Silegge Troppo) si era materializzato sotto la doccia nel vero senso della parola: nel salotto dei Dursley si era materializzata una doccia con tanto di tendine a fiori rosa ed il suo proprietario intento a lavarsi ehm… i capelli (non importa vero, se cambio qualche parolina? Perché il mio pensiero precedente era intento a lavarsi il cazzo, poi mi è sembrato troppo… bo, io continuo con la storia…) con tanto di cuffietta (no, no, aspetta, se ha la cuffietta come si faceva a lavare i capelli?? Va be’, non ci fate caso e continuate a leggere) e spugna, e stava cantando:

…O’ SOLE MIOOOOO STA ‘NFRONT A TEEEEEEEEE…

Harry era tanto scioccato che il pezzo di patatina che aveva in bocca non andava né avanti né indietro, era fermo sulla lingua.

Intanto Silente aveva cambiato canzone e ora recitava, con in mano una boccetta di shampo e nell’altra mano reggeva in tescchio:

Usare lo shampo alla camomilla o non usare lo shampo alla camomilla: questo è il problema!

Il pezzo di patatina sulla lingua di Harry era fermo e stava facendo la muffa.

Ma la cosa bella era che Silente non si era accorto di nulla!!

Finalmente Harry provò a parlare:

“Ehm…PRUFSSO’!!”

“Uh, Marò, che sta succedendo??” Silente si guardò in torno smarrito “e io che ci faccio qui? Mannaggia, lo sapevo che la pozione di Mundungus era n’imbroglio!”

“Eeehhhh, professò ma voi che ci fate qui?”

“E lo chiedi a me?? Io non so niente!”

Harry si alzò, per darsi una scrollata dalle briciole di patatine sui vestiti, e scoprì che si era rovesciato un pezzo di gelato quando lo stava mangiando.

“Merda!” disse, andando in bagno e facendosi una doccia.

E Silente??

Silente, mentre Harry si stava lavando, continuò il suo lavoro, con ehm…i capelli.

Finalmente Harry scese vestito pulito e profumato; ma mentre scendeva l’ultimo gradino Silente (e la sua doccia) scomparvero, lasciando (per ricordino) la cuffietta per capelli.

Harry era un po’ confuso e decise di dar fondo all’altra vaschetta di gelato alla nocciola (che a me fa schifo).

“DRRRRIIIIIIINNNNNNN” il telefono squillò.

“Pronto” Harry alzò la cornetta.

“Buona sera, il signor Potter?”

“Si, sono io, adesso, in questo momento, sto per sconfiggere Lord Voldemort (che si sta contorcendo per terra) e per ammazzare quel traditore di Codaliscia, perché mi disturba? Perciò se proprio non poteva evitare di telefonarmi che cazzo vuole?” rispose Harry, dicendo un sacco di palle.

“Ehm, mi scusi se l’ho disturbata, ma chiamo dall’ospedale di Londra, le volevo dire che i suoi parenti Dursley sono morti a causa di un tizio vestito di nero con un marchio sulla spalla destra che ritraeva un teschio con un serpente verde in bocca. Lo conosce? Be’ non importa, tra poco la chiamerà il notaio per affidarle la casa visto che il signor Dursley non ha fatto testamento”

“Grazie arrivederci” abbassò la cornetta e poi… poi… diciamo che andò correndo per tutta la casa gridando e strepitanto:

“HARRY POTTER OLE’ OLE’ ED I DURSLEY NEL BIDE’!!! GRAZIE MILLE, VOLDIE!!!”

Sentendo questo Lord Voldemort si materializzò e cominciò a dire:

“…Fra noi, Harry Potter, esistono strane somiglianze. Perfino tu devi averle notate. Tutti e due siamo mezzosangue, orfani, abbiamo amici che ci leccano il culo. Allevati da Babbani deficenti; siamo gli unici Rettilofoni che abbiano mai frequentato Hogwarts dai tempi del Grande Serpeverde. Anche fisicamente ci assomigliamo un po’, abbiamo tutti e due il cazzo piccolo (non si può avere tutto dalla vita)…”

“EHHHHHH???? COME TI PERMETTI???? NON PUOI DIRE QUESTE COSE IN PUBBLICO!!! SONO MIEI SEGRETI!!!!!” urlò Harry.

“Oh, sta zitto! Già si sapeva! Se no perché la Chang poi ti ha mollato?”

“IO SOMIGLIO SOLO A MIO PADRE!!!”

“Uh, è vero! Adesso che me ne rendo conto, io ce l’ho più lungo di tuo padre!”

“GGRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!! IO TI AMMAZZOOOOOOO!!!!”

“Si, ma non oggi, devo sbrigare alcuni servizi… possiamo fare… il mese prossimo, che ne dici? L’otto?” disse Voldemort, controllando l’agenda.

“No, mi dispiace, l’otto ho la visita dal dentista! Facciamo il dieci?”

“No, no, il dieci ho la giornata piena! Non se ne parla… il 17?”

“Ok, va benissimo, sono libero! Allora il 17!”

“Arrivederci, Potter!” e Voldemort svanì.

Harry intanto controllava l’agenda e borbottava:

“Il 17 uhm….ehi aspetta, ma…ma… CAPITA DI VENERDI!!!! VOLDEMORT VAFFANCULO!!”

 

 

Fine primo cap.

 

 

Allora, per chi volesse leggere il “prologo” di questa storia (insomma l’uccisione dei Potter, ecc… scritto da me) è una mia ff di tre capitoli che ho pubblicato tempo fa su questo sito, ciccate sul mio nik e la fanfic si chiama “Perché veramente Voldemort non uccise Harry” ma se non la volete leggere non importa.

 

Ah, dimenticavo, in questa fanfic, cioè “Harry Potter vs Lord Voldemort” siamo nelle vacanze del sesto anno (sesto anno finito e a settembre cominciava il settimo) ok??

  
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