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Autore: come_la_pioggia    03/09/2014    0 recensioni
"Volevamo sentirci vicini, volevamo assaporarci.
Amavo stare con lui, amavo fare l'amore con lui.. amavo lui ma a quanto pare lui non amava me.. o almeno non mi amava abbastanza!"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 2.


 

Qualche giorno dopo, Anthony mi accompagnò a casa di Marco, siccome erano molto amici, ma non aprì la porta.. stavo male.

 

Passavano i mesi, cresceva il mio bimbo e con lui anche la mia pancia.. aumentava la paura del parto di mese in mese.

La mia grande ed accogliente casa sembrava vuota.. non c'era più lui.. lui che ho amato alla follia sin da quando ero ragazzina. Dovevo dimenticarlo ma era difficile siccome era il padre di mio figlio o di mia figlia e quindi avrei sempre avuto un motivo per ricordarlo.

 

“Allora, hai già deciso il nome?”-domandò Deborah sorridente come sempre.

Deborah, non che la mia migliore amica era una bellissima ragazza alta e molto snella, con i capelli a caschetto rosso fuoco, piena di tatuaggi che le donavano molto.. aveva anche molti piercing, mentre io ne avevo solo due, uno al naso e uno all'ombelico. Lei era una tatuatrice e Anthony, il suo ragazzo era un pircier. Una coppia perfetta!

“Si, cioè credo..”-risposi un po' incerta accennando un sorriso e abbassando la testa.

“Allora?”-domandò curiosa mentre Anthony la guardava.

“Beh credo che se sarà una femmina la chiamerò Miriam.. credo sia un nome bellissimo.. se no Asia, tu che ne pensi?”-domandai.

“A me piace Miriam”-intervenne Anthony.

“Pure a me!”-disse Deborah -”E se è maschio?”

“Se è maschio credo Federico o Denis.. magari Devis o Davis..”-dissi un po' incerta.

“Beh Denis è molto bello come nome ma Devis è più particolare!”-disse Deborah e Anthony annuì.

“Allora se sarà femmina si chiamerà Miriam e se sarà maschio Devis”-dissi sorridendo.

 

Deborah ormai era diventata il mio nuovo Marco.. nel senso che stava sempre con me, dormiva spesso a casa mia e stava un po' trascurando Anthony. Mi faceva ridere, e grazie a lei avevo ritrovato il sorriso.

 

Passavano ancora i mesi, ormai era Ottobre e il termine lo avevo al 10 di Novembre.. era quasi ora! Mi sentivo un ovetto kinder con sorpresa. Quando uscivo con i miei amici tutte le persone mi guardavano quasi confuse.. come poteva una ragazza così giovane essere incinta.. sentivo i loro commenti ed alcuni di essi facevano molto male ma non ci diedi molto peso.

Era un sabato pomeriggio e stavo andando a fare “shopping” per il/la nuovo/a futuro/a arrivato/a con mia madre, dopo aver comprtato vari vestitini ed una carrozzina, ci sedemmo in un piccolo bar nel centro del paese e iniziamo a discutere, dopo poco però il mio sguardo si posò su una famiglia: c'era una donna bellissima che sorrideva mentre chiaccherava con il marito sorseggiando ogni tanto il suo thè caldo, poi appunto c'era il marito che abbracciava il figlio che avrà avuto 7 anni mentre parlava con la moglie. Erano una famiglia perfetta.. iniziai a piangere.

“Emy cosa c'è, non piangere!”-disse mia madre.

“Che famiglia darò a mio figlio? Non ho un compagno e lui non avrà un padre.. non è giusto..”-dissi io.

“Vedrai amore mio che troverai l'uomo giusto per te e quando avrai accanto lui e vedrai per strada Marco, lui ti guarderà malinconico e penserà che tutto quello sarebbe potuto essere suo!”-disse lei.

Mi sciolsi alle parole di mia madre ed andai ad abbracciarla.

 

Avevo superato il termine, era il 12 Novembre ed ancora nulla, o almeno così sembrava!

Verso le 15 di pomeriggio accusai dei dolori brevi ma intensi all'utero e mi sentii bagnata.. era ora!

Deborah che era lì con me chiamò mia madre ed alcuni nostri amici mentre mi stava accompagnando all'ospedale.

Ero già dilatata.. ma non abbastanza purtroppo. Il dolore ero intenso, piangevo dal dolore e firmai per farmi fare l'epidurale.

“Passami il cellulare”-dissi a Deborah.

Mi diede il suo cellulare. “Cosa ci devi fare?”-domandò lei.

“Lo devo chiamare.”-risposi.

Lei annuì ed io digitai il suo numero.

“Pronto?”-disse Marco.

“Ciao, senti so che non ti interessa e che le palle le tiri fuori solo quando vuoi tu, ma volevo avvisarti che tra qualche ora nascerà tuo figlio.. nostro figlio, solo questo.. se vuoi venire a vederlo fai pure, sappi che non ti parlerò se tu non lo farai per primo.”-dissi quasi piangendo.

Non ricevetti risposta siccome lui attaccò. Bastardo.

Era ora, entrai in sala parto e dopo aver sofferto come un cane, finalmente la mia meravigliosa creatura la potevo tenere tra le braccia.

Il 12 Novembre, alle ore 21.43 nacque Miriam, mia figlia, ed ora, la mia unica ragione di vita.

Era bellissima, piangevo un po' per il dolore provato prima e un po' per la gioia.. era mia finalmente! E' stato amore a prima vista ed avrei voluto che quel momento durasse per sempre. Avevo paura di farle male con le mie mani che a confronto delle sue erano 10 volte più grandi, aveva la pelle vellutata, perfetta e gli occhi abbastanza scuri. Era una bambola!

12/11/2013, IL GIORNO PIU' BELLO DELLA MIA VITA.

 

Dopo qualche giorno ritornai a casa e stavolta non ero sola.. da quel giorno non pensai più al passato ma solo al presente e al futuro.. stavo dimenticando Marco finalmente.

Avevo sempre la casa piena di gente e mi piaceva, non mi sentivo sola! Arrivavano regali su regali, era bellissimo.. un Natale in anticipo!

 

Arrivò presto Dicembre con il suo profumo di Natale.. in paese si respirava aria natalizia e dal negozio del fornaio usciva un profumo dolcissimo di biscotti. Il pomeriggio uscivo spesso con Miriam e mia madre o anche con Deborah e Miriam.. mi piaceva portarla fuori e mostrarla al mondo, era bellissima! Anche Marco ne sarebbe stato fiero.. ma purtroppo ha scelto la via più facile.. che codardo.

Era un freddo pomeriggio d'inizio Dicembre e verso le 16 io, Miriam e mia madre rientrammo dal nostro giro quotidiano.

Decisi di preparare una bella cioccolata calda.

Miriam dormiva in salotto nella sua bella culla, avvolta dalla sua copertina rosa rigorosamente fatta a mano da mia nonna. Mia madre era con me in cucina, quando all'improvviso udimmo uno forte rumore. Uscimmo di corsa a vedere cosa fosse successo.

Un auto si era schiantata contro il muretto che c'è dall'altra parte della strada a causa di una grande lastra di ghiaccio che si era formata sull'asfalto.

Corsi vicino all'auto a vedere se chi la guidava stava bene.

All'interno c'era un ragazzo, lo aiutai a scendere e lo feci accomodare in casa, mentre mia madre restò fuori con i vicini. C'era tutto il vicinato di fuori.

“Tutto bene?”-domandai preoccupata al ragazzo.

“S-si, almeno credo..”-disse mettendosi una mando il testa e facendo un'espressione dolorante.

“Chiamo un dottore.”-dissi determinata.

“No, davvero non ce n'è bisogno!”-ribattè lui.

“Stai sanguinando dalla testa, magari non è nulla ma forse è grave.. preferirei evitare la seconda possibilità”-dissi io.

“Va bene.. mi hai convinto.”-disse lui accennando un sorriso.

Chiamai un dottore ed arrivò subito, visitò il ragazzo, lo medicò, gli diede dei medicinali e se ne andò.

“Stai qui un po', almeno fin che ti riprendi e poi ti accompagno a casa”-dissi porgendogli un bicchier d'acqua per tranquillizzarlo.

“Mia madre mi farà il culo..”-disse lui ridendo.

Aveva un sorriso bellissimo. Lui era bellissimo. Era alto, biondo, aveva gli occhi azzurri, aveva pure un piercing al naso proprio come il mio e dalla sua maglia, che aveva un piccolo scollo, riuscivo ad intravedere un tatuaggio.

“Come ti chiami?”-domandò lui.

“Emily.. tu?”-risposi un po' tentennante.

“Nathan”-disse lui.  




ANGOLO AUTORE


Hooola gente! Ecco un nuovo capitolo :) Emily partorisce la bellissima Miriam e poi per mano del destino incontra questo ragazzo di nome Nathan.. non anticipo nulla sul prossimo capitolo ;)

Mi farebbe piacere se mi lasciaste qualche recensione.. cosa ne pensate della storia? Fatemi sapere!


Ecco gli altri personaggi:

Ecco Deborah, bellissima pure lei  

 



Lui invece è Anthony, il fidanzato di Deborah

 



Questa è la piccola Miriam

 



Ed infine... l'altro "nuovo arrivato", Nathan (io lo amo alla follia)

   
 
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