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Autore: VasHappeninPotato    04/09/2014    1 recensioni
-Voglio che lei mi odi! Non voglio che la gente si innamori del personaggio che i giornali creano di me! Sono stufo di gente che si innamora della mia immagine! Nessuno sa amarmi davvero!- non ho mai visto Niall così. Sembra quasi disperato mentre urla.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I want you to hate me.



                                                                                                                              A Beatrice. Buon secondo anniversario patata.



Apro gli occhi con riluttanza a causa della luce dalla finestra e del russare poco discreto del mio compagno di letto. Mi muovo piano, togliendo il braccio pesante del biondo dal mio fianco e cercando di alzarmi. Intravedo una macchia di sangue sulle lenzuola e quasi sorrido, pensando alla sera precedente: lo so, è strano sorridere per una macchia di sangue, ma avevo fatto l’amore col ragazzo più bello del mondo.
Mi ristendo, mi sento ancora intorpidita e voglio passare ogni singolo secondo accanto a lui, Niall Horan. Quasi non riesco a crederci.
Gli accarezzo dolcemente i capelli leggermente sudati, cercando di non svegliarlo, per poi baciargli piano il collo ed accarezzare con le mie dita sottili la sua tempia.
Sorrido quando lo vedo stringersi nelle spalle ed aggrottare le sopracciglia a causa del mio tocco leggero e decido finalmente di alzarmi per preparare la colazione.
Preparo del cappuccino e scaldo due cornetti al cioccolato, per poi mettere il tutto su un vassoio e portarlo in camera da letto. Rimango interdetta quando trovo il ragazzo intento a infilarsi i pantaloni di fretta, poiché io ero rimasta in mutande e mi ero infilata la sua maglietta.
-Niall, dove stai andando?- gli chiedo e lui sobbalza, non essendosi accorto prima della mia presenza.
-Ho un impegno, faccio colazione e vado- sorride, dedicando la sua attenzione al vassoio che ho in mano –Oh, hai tu la mia maglietta. Puoi ridarmela?- mi chiede poi, quando finalmente alza lo sguardo.
Poso il vassoio sul letto e mi cambio la sua maglietta mettendone una mia velocemente, per poi porgergliela, mormora un grazie infilandosela e addenta un cornetto.
-Hai dormito bene?- gli chiedo, per rompere il silenzio creatosi tra di noi.
-Sì, è comodo il tuo letto- ridacchia, prendendo poi un sorso dal suo cappuccino –E tu?-
-Bene e…- cerco di respingere il calore che si sta diffondendo sulle mie guance –ieri sera… Ecco, è stato… Bello- lui si gira verso di me e sorride. Non posso fare a meno di ridere notando la schiuma del cappuccino sulle sue labbra.
-Cosa c’è?- mi chiede, non capendo e aggrottando le sopracciglia.
-Hai i baffi di schiuma- arrossisco nuovamente: di solito nei film, il mio personaggio si sarebbe avvicinato a Niall e gli avrebbe leccato via la schiuma con fare sexy, ma io non sono in un film, e non sono sexy. Mentre sono immersa nei miei pensieri e fisso la sua bocca, lui si avvicina a me e mi lascia un piccolo bacio sulle labbra.
-Ora ce li hai anche tu- ridacchia e beve l’ultimo sorso del cappuccino, per poi pulirsi con un fazzolettino. Si alza dal letto e finalmente mi riprendo, dopo essere rimasta imbambolata tutto quel tempo a causa del precedente, piccolo bacio.
Pulisco velocemente la bocca e mi avvio insieme a lui alla porta di casa, sentendomi un cagnolino per come gli vado dietro.
-Allora, emh… Ci sentiamo più tardi- mi dice, grattandosi la nuca e guardando il pavimento.
-Certo, mi mandi un messaggio appena hai finito?- lui annuisce ed io lo bacio, prendendo coraggio. Sembra tutto così perfetto, mentre le sue mani si aggrappano alle fossette sulla mia schiena e le mie si infilano tra suoi capelli.
-Ti amo- sussurro, quando ci stacchiamo. Lui, con mia sorpresa, aggrotta le sopracciglia e si irrigidisce, mandando in mille pezzi l’atmosfera e facendo ghiacciare l’aria intorno a me, rendendola irrespirabile.
-Devo andare- dice impassibile, salutandomi con un cenno della mano prima di uscire.
Rimango stordita davanti la porta, la bocca semiaperta e le braccia lungo il corpo.
 
 
“Ehy Beth, stasera vieni alle prove?:)  Harry xx” leggo il messaggio, rimanendo delusa non leggendo il nome di Niall, ma sorrido comunque: è un mese ormai che vado, ogni martedì, mercoledì e giovedì alle prove degli One Direction, ma Harry continua a chiedermi ogni pomeriggio se sarò presente.
“Certo! Non vedo l’ora di sentirvi suonare!” rispondo velocemente, per poi lanciare il cellulare sul letto e andare a farmi una doccia.
Sono due giorni che non sento Niall, non mi ha inviato nessun messaggio e dire che ci sono rimasta male è dire poco.
Sciacquo via lo shampoo dai capelli e avvolgo il mio corpo in un asciugamano.
Indosso un vestitino semplice con delle calze velate nere e mi liscio i capelli, per poi truccarmi, infilarmi un paio di ballerine ed uscire di casa.
 
 
Appena entrata nell’arena trovo i ragazzi sul palco che provano i microfoni cantando qualcosa, mi siedo su una sedia in prima fila e sorrido a tutti, salutandoli con la mano. Loro ricambiano, tranne Niall, che è girato a parlare con il batterista e non mi rivolge nemmeno uno sguardo. Mi sento offesa ed il mio sorriso si attristisce.
Dopo pochi minuti, Harry si avvicina a me e mi bacia la guancia.
-Abbiamo un concerto tra poco, se vuoi puoi stare nel backstage. Abbiamo il tutto esaurito!- esclama entusiasta e io sorrido divertita ed addolcita.
-No, grazie mille Harry, ma non voglio disturbare e sono davvero stanca- mento. Mi piacerebbe davvero tanto, ma non so cosa è preso a Niall e, se mi ignorerà per il resto della serata, preferisco rimanermene a casa.
Lui fa una faccia dispiaciuta e mi abbraccia.
-Buona serata allora- mi sorride e mi prende sotto braccio, accompagnandomi all’uscita sul retro dell’arena. Lo vedo chiamare qualcuno e dopo poco vedo avvicinarsi un bodyguard.
-Ehy Jim, puoi accompagnarla a casa? Non voglio che prenda la metro da sola- spalanco la bocca sorpresa.
-Cosa? No, Harry, non se ne parla, vado a piedi- lui mi fa segno di fare silenzio e Jim annuisce.
-A domani Beth, e comunque, non disturbi mai- mi fa l’occhiolino e io gli bacio la guancia salutandolo e gli mimo un grazie con le labbra andandomene via insieme al bodyguard.
È un mese ormai che ho conosciuto Harry in un locale poco lontano da casa mia e quel ragazzo sembra essersi affezionato davvero tanto a me e la cosa mi piace da morire. È un ottimo amico e un ragazzo dal cuore d’oro, se ne trovano pochi così.
L’uomo alto e robusto mi riporta a casa e io lo ringrazio uscendo dalla macchina.
Inutile dire che come rientro in casa, comincio a piangere come un ossessa.
Perché Niall si sta comportando così con me? Io gli ho dato il mio amore e lui mi ha spinto via.
 
 
Una settimana passa e la situazione non migliora, così il martedì seguente arrivo in anticipo alle prove, mi faccio coraggio e chiedo a Niall di venire un attimo con me nei camerini.
-Cosa c’è?- mi chiede sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
-Oh, dovrei fartela io questa domanda. È da una settimana che mi ignori! Abbiamo fatto l’amore, la mattina dopo ci siamo baciati, sei uscito di casa dicendomi che mi avresti scritto e poi non mi hai più rivolto la parola! Dimmi tu cosa c’è Niall!- gli sbraito davanti, ma lui sembra divertito.
-L’amore? Noi abbiamo fatto sesso, Beth. Puro, sano, semplice sesso. Anche se di puro, forse, non c’era niente- ridacchia mentre io mi sgretolo, nuda ai suoi occhi, priva di ogni difesa, mentre lui mi pugnala il cuore senza esitare. Capisce di aver fatto segno e continua a pugnalarmi con le sue parole –Ho capito cosa c’è che non va Beth, tu pensavi che ti amassi! Ti ho tolto la verginità, non ti ho regalato un anello. Venendo tutti i giorni alle prove vestita carina sperando che ti notassi ti sei resa solo ridicola. Apri gli occhi ragazzina, quante ragazze pensi abbiano fatto la tua stessa fine? Ho avuto rapporti con donne molto più belle e affascinanti, cosa pensi ci sia di speciale in te da farmi perdere la testa? Dio, Beth, sei cosi ingenua!- non riesco più a trattenere le lacrime e ne lascio scappare qualcuna, ma le asciugo velocemente. Vorrei rispondere in qualche modo, ma non trovo le parole.
-Ora che ti ho chiarito tutto, puoi anche andartene- dice e mi supera sbattendo contro la mia spalla. Sento le gambe tremarmi e cerco qualcosa dove appoggiarmi, mentre lascio che le lacrime scendano, ora che nessuno mi può vedere.
-Ti ho dato tutto- sussurro tra i singhiozzi.
 
 
Lo schermo del mio cellulare si illumina, visualizzando l’ennesimo messaggio di Harry che mi chiedeva spiegazioni. Sospiro eliminandolo senza nemmeno leggerlo, come tutti gli altri da una settimana.
Avevo deciso di chiudere con ognuno di loro, non volevo avere nulla a che fare con la gente falsa come loro. Mi affaccio alla finestra e noto l’auto di Harry parcheggiata fuori e lui dietro la porta con il cellulare in mano. Spalanco gli occhi. Come ha avuto il mio indirizzo?
Sento i passi di mia sorella al piano inferiore e poco dopo Harry non è più fuori la porta.
Cazzo.
Non faccio in tempo a chiudermi in bagno e fingere di sentirmi male, che trovo Harry e mia sorella in cima alle scale.
-Beth!- mi chiama Harry, visibilmente arrabbiato –Che cazzo di fine hai fatto?! Ti ho chiamato tante di quelle volte! E i miei messaggi? Non ne hai risposto nemmeno a uno!- quasi mi urla contro mentre gesticola indicando me, il telefono e fuori dalla finestra.
-Harry, mi dispiace di essere scomparsa così, ma Niall…- il suo sguardo si posa incuriosito su di me ed alza un sopracciglio in cerca di spiegazioni. Sospiro e decido di raccontargli tutto.
-Perché non me l’hai detto prima? Non è da Niall comportarsi così, non lo ha mai fatto con nessuna- dice, dopo aver ascoltato il mio racconto. Faccio una smorfia.
-Si vede che per me provava un particolare disgusto-
-Devi venire alle prove stasera- decide, prendendomi per un polso e facendomi alzare. Sbarro gli occhi.
-Cosa? Ma hai sentito tutto quello che ti ho detto o eri a cavalcare unicorni in Kenya?- lui aggrotta le sopracciglia divertito dalle mie parole e poi mi spiega il suo ‘piano’.
-Tu adesso ti vesti talmente figa da farmi diventare bisex e lo fai pentire di averti trattata di merda, e in più lo fai rosicare perché sei lì per me e non per lui!- rimango stordita dalle sue parole.
-Harry, non gli interessa nulla di me- cerco di fargli capire.
-Però avete scopato.- risponde, facendomi venire voglia di vomitare –Dai, ti prego, vieni alle prove per me- mi supplica e non riesco a dirgli di no, mentre mi stringe le mani nelle sue e mi guarda negli occhi.
-Va bene- sorride tanto da mostrarmi tutti i denti e poi si avvia verso il mio armadio.
Ne tira fuori una minigonna nera a vita alta e un top bianco scollato sul seno. Faccio qualche passo indietro.
-Se le indossasse Louis, penso lo stuprerei- confessa, e non posso fare a meno di ridere immaginandomi Louis con quel completo. Decido di indossarlo per far contento Harry e mi dice che sto benissimo, così decido di tenerlo. Infondo non è così scollato.
Mi trucco un po’ e mi infilo delle scarpe con poco tacco. Non voglio esagerare.
 
Venendo tutti i giorni alle prove vestita carina sperando che ti notassi ti sei resa solo ridicola.
 
Scuoto la testa e faccio due passi indietro. Sono solo ridicola.
-Beth, andiamo- Harry mi prende per mano e mi trascina in macchina contro la mia volontà –Scusami se te lo dico, ma ti ha scaricata in malo modo, non penso ti possa andare peggio di così. Cos’hai da perdere?- forse ha ragione, forse dovrei solo non pensarci troppo. Voglio viverla la mia vita, non voglio passarla chiusa in casa a piangere per un ragazzo che non mi ama.
-Forse niente- rispondo. Lui sorride non togliendo gli occhi da davanti a se e spinge l’acceleratore.
 
 
Entro nell’arena e noto gli altri ragazzi chiacchierare con la band, mi avvicino e mi sento più sicura con Harry alle mie spalle. Niall mi lancia un’occhiataccia e poi ridacchia tra se e se. Gli altri mi salutano e Liam mi chiede cosa mi era successo e perché non mi ero fatta sentire.
-Forse si è data alla prostituzione. Non ti avvicinare troppo Liam, o ti chiederà dei soldi- sento le guance colorarsi dalla vergogna e le lacrime minacciare di uscire. Perché mi tratta così? Non gli ho fatto nulla.
-Non è carino da parte tua rovinarmi la piazza così, dopo esserti preso tutto gratis, eh Niall?- le parole mi escono di bocca prima che riesca a fermarle e mi meraviglio di me stessa. I ragazzi spalancano la bocca, compreso Harry, sorpresi più per il mio comportamento che per la notizia di me e Niall.
Mi sorprende vedere il biondo divertito, piuttosto che stupito.
-Forse sei tu che me l’hai sventolata in faccia, non io che me la sono presa- risponde. Questa volta, il mio viso si colora a causa della rabbia.
-Sei serio? Perché mi pare che sabato scorso sia stato tu a saltarmi addosso appena sono uscita dal bagno in pigiama!- se avessi assistito a questa scena da fuori, probabilmente avrei riso, ma in quel momento, avrei voluto solo strappargli tutti quei capelli tinti che si ritrovava.
-Non mi pare che a te sia dispiaciuto!-
-Non è di questo che stavamo parlando! Hai preso tutto ciò che avevo Niall, compresa la mia dignità. Mi hai tolto tutto e mi hai lasciato con il cuore spezzato- la rabbia si è scaricata con le mie parole e una lacrima abbandona entrambe i miei occhi. Sento Harry, accanto a me, rilasciare l’aria che aveva trattenuto mentre parlavo.
-Eri vergine?- mi chiede piano, ma gli altri lo sentono comunque. Sento le lacrime scendere, mi sono messa abbastanza in ridicolo per oggi. Scappo via, camminando velocemente verso il bagno e lascio che i singhiozzi escano dalla mio gola. Mi stringo il labbro tra i denti. Harry si sbagliava: poteva andare peggio della scorsa settimana.
Sento la porta del bagno aprirsi, ma non ho il coraggio di farmi vedere così, con il trucco colato e il viso stravolto.
-Vai via Harry, non voglio che tu mi veda così- sussurro. Le lacrime mi strozzano le parole nella gola. Lo sento avvicinarsi e posizionarsi dietro di me, le braccia sui miei fianchi. Non è Harry.
-Niall lasciami stare, per favore- lo supplico, ma lui non si muove di un millimetro. Mi forza a girarmi verso di lui e mi affretto a pulirmi il trucco colato con le mani, peggiorando solo la situazione.
Posa la testa nell’incavo del mio collo e ci lascia un piccolo bacio.
-Sei così bella oggi, stai bene vestita così- le sue parole mi fanno trattenere il fiato –ma non sarai mai così bella come due settimane fa, con le guance arrossate e le labbra piene sotto il mio tocco- rabbrividisco quando strofina il suo naso sul mio collo.
-Niall…- balbetto, mettendo una mano sul suo petto –Vai via, ti prego. Mi hai fatto male abbastanza- lui alza la testa, guardandomi negli occhi.
-Ammetti di non amarmi e me ne vado- mi sento confusa e non so cosa dire.
-Cosa? Perché dovrei… Pensi che starei così se non ti amassi?- gli chiedo, ma lui rimane impassibile.
-Non mi conosci, non puoi amarmi- le sue dita si stringono attorno ai miei polsi, mi sta mettendo paura.
-Niall, lasciala stare!- sento Harry piombare in bagno e tirarlo via da me –Cosa cazzo ti prende? Perché la tratti così? Non te lo permetto!- le dita del riccio si stringono sulla maglietta di Niall, mentre gli urla contro.
-Voglio che lei mi odi! Non voglio che la gente si innamori del personaggio che i giornali creano di me! Sono stufo di gente che si innamora della mia immagine! Nessuno sa amarmi davvero!- non ho mai visto Niall così. Sembra quasi disperato mentre urla.
-Non è facendo lo stronzo che le fai conoscere il vero te, idiota!- il biondo sembra interdetto. Smette di fare resistenza e rilassa le spalle, abbassando lo sguardo. Harry molla la presa sulla maglia.
-Lei non può conoscermi ormai, si è già fatta un’idea di me, diversa da come sono realmente- le mi sopracciglia si aggrottano e questa volta sono le mie di dita a stringersi sulla maglia di Niall.
-E le serate che abbiamo passato a parlare? Tutte le prove a cui venivo solo per vederti? I sorrisi e i baci che mi lanciavi dal palco? Quella sera in cui eravamo entrambi ubriachi, ma non abbastanza da dimenticare tutto e ci siamo raccontati tutti i nostri segreti? Perché non dovrei conoscerti Niall? Ti amo, mi hai trattato come una puttana, ma ti amo lo stesso- spalanca leggermente la bocca.
-Smettetela, smettetela tutti di stare contro di me!- urla, staccando le mie mani dalla maglietta e scappando via. Sento le braccia di Harry stringersi intorno a me e mi lascio andare completamente a quell’abbraccio.
-Harry, stanno per aprire i cancelli, dovete andarvene da qui- la voce di Liam ci fa sobbalzare mentre ci stavamo rilassando entrambi, l’uno tra le braccia dell’altra.
-Ti faccio trovare un posto in prima fila se vuoi- mi sussurra Harry –Vorrei vedessi il nostro concerto- quasi mi supplica.
-Okok, rimango- ridacchio e lui sorride, prendendomi per mano e trascinandomi via.
 
 
Partono le note di Change my mind e sento gli occhi farsi lucidi.
 
-Allora ci vediamo martedì- dice imbarazzato, sulla soglia della porta. Avevamo passato tutta la serata a chiacchierare ed ora stava per andarsene. Non volevo. Si era creato uno strano calore in casa, nel mio petto, da quando ero qui.
-Umh, martedì? Pensavo ci saremmo rivisti domani- dico storcendo il naso.
-Oh, domani ho degli impegni,- risponde lui –ma stasera posso cambiare idea, se vuoi che io resti ovviamente- alza lo sguardo, aspettando di vedere la mia reazione ed io sorrido alla sua proposta, e la mia felicità deve sprizzare davvero da tutti i pori fino a farmi sembrare ridicola, perché lui ridacchia.
-Certo! Mi farebbe piacere… Ecco… Insomma, sarebbe carino- cerco di contenermi e lo invito a rientrare. Lui si stende sul mio letto ed io entro in bagno per lavarmi velocemente e mettere il pigiama, composto da pantaloncini e canottiera. Quando esco, lo vedo squadrarmi dalla testa ai piedi, e noto che è rimasto solo con il suo sotto di tuta, a petto scoperto.
-Carino- sussurra, passandosi la lingua sulle labbra fine. Mi sento infinitamente in imbarazzo e faccio toccare la punta dei miei piedi, abbassando lo sguardo. Lui ridacchia notando il mio imbarazzo e si avvicina. Decido finalmente di alzare lo sguardo quando mi accorgo di stare a fissare il rigonfiamento sotto la sua tuta.
Gli occhi, ora di ghiaccio, mi osservano eccitati. Apro le labbra per dire qualcosa, ma lui mi precede baciandomi. Sento lo stomaco attorcigliarsi su se stesso e il cuore fermarsi. Spinge i fianchi contro i miei e, con mia sorpresa, gemo.
Mi afferra per i fianchi e mi spinge sul letto, salendo sopra di me.

 
 
Mi distraggo, quando sento le urla delle fan aumentare all’improvviso. Niall sembra quasi spaventato, e non toglie gli occhi da me. Mi accorgo di stare piangendo come non mai, le mani lungo i miei fianchi.
-Ti amo- mima con le labbra e spalanco gli occhi. Le fan che se ne accorgono urlano più forte e mi spingono, finché un bodyguard non interviene e mi porta via da quel putiferio che si era appena creato, trascinandomi nel backstage, dove trovo Niall con in fiatone per aver corso.
-Perdonami- lo sguardo supplichevole.
-Niall…- cerco di parlare, ma mi interrompe.
-Mi sono comportato da stronzo, non so cosa mi sia passato per la testa, non ho scuse, credo di essere stato solo spaventato. Eri la ragazza perfetta e avevo paura che non volessi stare con il vero me e…- questa volta, lo interrompo io.
-Niall, ti avevo perdonato al ‘Good afternoon London’- ridacchio e lui sorride, venendomi incontro e baciandomi.
-Quindi mi ami ancora? Ami me?- mi chiede, e mi sembra quasi un bimbo.
-Sì, ti amo- rispondo –E tu? Tu ami me?- gli chiedo poi.
-Sì, ti amo- mi ricopia, come io ho fatto con lui –ma suppongo ti amerò di più stasera, con le guance rosse e le labbra piene mentre sei sotto di me…- sussurra al mio orecchio e rabbrividisco alle sue parole.
  
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