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Autore: Old_Memories_of_us    04/09/2014    11 recensioni
Victoria Henderson è una ragazza determinata e spiritosa, pronta a tutto per difendere le persone a cui vuole bene, una di quelle ragazze che non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno.
Ashton Irwin è uno dei ragazzi più popolari delle scuola, considerato un ragazzo ribelle che tratta le ragazze come oggetti, ma con il sogno di sfondare nel mondo della musica insieme ai suoi tre migliori amici.
Cosa succederebbe se i due si incontrassero? Victoria darà del filo da torcere ad Ashton? Beh, sta a voi scoprilo.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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<< Wow, dirti che sei stata fantastica è dir poco! >>  disse euforica la mia migliore amica.
<< Non riesco a crederci di averlo fatto davvero.. >> dissi non credendo alle mie stesse parole.
<< E invece ci sei riuscita! >> disse abbracciandomi di scatto.
<< Sono fiera di te >> disse mio padre arrivando insieme a mia madre e mia sorella.
<< E chi se lo sarebbe mai aspettato >> disse mia sorella con una faccia sorpresa per poi farci scoppiare tutti a ridere.
Non ci state capendo granchè vero? Beh, adesso vi spiego.

5 ore prima

<< Secondo te, è meglio questo >> disse alzando un vestito turchese con la mano destra << o questo? >> mostrando con la mano sinistra un vestito rosso praticamente uguale al primo.
<< Trina..ma sono esattamente identici! >>
<< Grazie per l’astuta osservazione Vic >> disse ovvia.
<< E allora perché me lo hai chiesto? >> chiesi con un espressione confusa.
<< Ah, gli adolescenti di oggi! >> disse sospirando << non ne capiscono proprio niente di moda >>
<< Devo ricordarti che hai solo due anni in più di me? >>
<< Oh giusto..ma adesso non cambiare discorso! >>
Ne sarei uscita pazza, questo era poco ma sicuro.
<< Comunque quello turchese >> dissi alzandomi per prendermi un bicchiere di cola dalla cucina.
<< E ci voleva tanto? >> disse facendo un’ espressione che non saprei nemmeno descrivere.
<< Lasciamo perdere, quindi indosserai questo per la tua esibizione alla “School of Art”? >>
<< Esattamente, ancora non capisco perché non ti sei iscritta lì, invece che in quella tua stupida scuola di estetista >>
<< Lo sai che non mi esibirei mai davanti a tutta quella gente >> dissi risoluta.
<< Ti conosco da quando sei nata e non mi hai mai fatto sentire come canti quindi non posso darti nessun giudizio, ma se hai preso da me >> disse indicandosi con i pollici << sarai sicuramente una bomba! >>
<< Certo certo >> dissi sarcasticamente, Trina era brava a cantare, ma diciamo che si sentiva un po’ troppo sicura di sé e molte volte si lasciava troppo prendere dalla musica iniziando a stonare e fare strani movimenti con il corpo, lei lo chiama ballare, ma non lo ammetterà mai.
<< Cambiando argomento >> dissi guardandomi l’orologio al polso << A che ore dovevi essere lì? >>
<< Esattaaamente..ORA! >> disse iniziando a correre verso l’uscita per poi chiudere con un rumore fortissimo la porta.
Mi alzai dal divano in cui mi ero seduta pochi attimi prima, presi le sue chiavi della macchina dal mobiletto e mi posizionai con il braccio alzato vicino alla porta d’ ingresso.
Trina aprì la porta e le prese al volo per poi richiudere velocemente la porta urlando un “Grazie!” e mettendo in moto l’auto.
Stasera alla School of Arts si sarebbe tenuta una specie di recita, in cui molti alunni della scuola avrebbero mostrato il loro talento scegliendo tra la recitazione, il canto o la danza, io me la cavavo nel canto ma ero troppo timida per esibirmi e per questo cantavo sempre in camera mia o solo davanti alla mia migliore amica Marie.

30 MINUTI PRIMA DELL’ INIZIO DELLO SPETTACOLO (PROVE)

<< Allora tesoro, sei agitata? >> chiese la mamma a mia sorella.
<< Mamma, sai anche tu che non lo sono >> disse guardandola con ovvietà.
<< Trina, muoviti, prova generale! >> disse un uomo brizzolato con la barba e vestito in un modo stravagante e colorato, presumo sia il suo professore.
<< Arrivo! >> disse urlando non molto delicatamente mia sorella avviandosi sul palco.
Iniziò a cantare la sua canzone e quando arrivò il ritornello, iniziò a muoversi su e giù per il palco facendo finta di essere in una passerella, ma ad un tratto non accorgendosi di uno scalino cascò andando a finire addosso all’ addetto delle luci, facendo così cadere anche lui.
<< Trina stai bene?! >> dissi correndo verso di lei, anche se stavo cercando di non ridere.
<< Certo Vic, ma che domande sono! Sono a terra perché volevo abbracciare il pavimento, ma che domande! >>
<< Tesoro stai bene? >> disse nostra madre correndo verso di noi con papà ed il professore.
<< Dio, aiutami tu! >> disse Trina alzando le mani verso l’alto << comunque è tutto apposto, tranquilli >> disse alzandosi per poi quasi perdere l’equilibrio se non veniva trattenuta da nostro padre.
<< A me non sembra.. >> disse il professore.
<< E’ solo un leggero dolore alla caviglia, passerà! >> disse provando a camminare senza però riuscirci.
<< Ed ora come farò con lo spettacolo?! >> disse come se quella fosse la cosa più importante in quel momento.
<< Credo non potrai farcela con la caviglia così, c’è qualcuno che ha assistito a tutte le tue prove? >> disse il professore, ed in quell’ esatto momento tutti gli sguardi si rivolsero a me, mentre io mi guardai dietro sperando di trovare qualcuno, ma a quanto pare la sfortuna era con me quel giorno.
<< Non contate su di me! >> dissi diventando paonazza.
<< Ti entra anche il vestito dai, adesso muoviti e vai a cambiarti in camerino, su forza, 5 minuti e si comincia! >> disse spingendomi all’ interno del camerino.
Mi osservai allo specchio e pensai a qunto fosse assurda la situazione, insomma non potevo certo immaginarmi che mia sorella si facesse male alla caviglia proprio ora, non potevo arrivare dopo?! Lo spettacolo era iniziato da circa 20 minuti e decisi di andare a vedere i famosi talenti della scuola dato che tra poco sarebbe toccato a me.
Da dietro le quinte vidi 4 ragazzi che si esibivano in una canzone dei Muse, uno dei miei gruppi preferiti, e devo ammettere che erano davvero bravissimi, ad un tratto il ragazzo alla batteria mi rivolse uno sguardo strano che non seppi decifrare, per poi tornare a scatenarsi muovendo le bacchette.
Continuavo ad osservare l’esibizione quando un sospiro accanto a me mi fece voltare.
<< Ehi, che hai? >> dissi scoprendo che era mia sorella.
<< Non credi che siano stupendi? >> mi disse con gli occhi a cuoricino.
<< Beh, non sono male >> ammisi.
<< Non sono male? Ma li hai visti?! A volte mi domando come facciamo ad essere sorelle >>
<< Chi sono? >> chiesi incuriosita.
<< Sono i più popolari della scuola, quello che sta cantando in questo momento è Calum Hood, quello accanto è Luke Hemmings, quello con i capelli verdi si chiama Michael Clifford ed infine alla batteria c’è Ashton Irwin >> disse indicandomeli uno per uno.
Finì l’esibizione e loro venirono dietro le quinte per poi dirigersi verso i camerini senza degnarci nemmeno di uno sguardo.
<< Devono essere davvero simpatici >> dissi forse a voce troppo alta dato che si girarono guardandomi storto.
<< Victoria, tocca a te! >>
Fu così che mi ritrovai catapultata al centro del palco, con la musica che risuonava nelle casse.
Iniziai a cantare timorosa di non essere brava abbastanza, per poi iniziare piano piano a prendere confidenza e a scatenarmi insieme ai ballerini.
Finita l’esibizione chiusi gli occhi per paura della reazione del pubblico, ma mi sorpresi sentendo una marea di applausi, così con un sorriso che arrivava fino alle orecchie tornai dietro le quinte dopo aver fatto un inchino.

TORNANDO AL PRESENTE

<< Aspetta, Marie tu da dove sei comparsa? >> dissi confusa.
<< Non mi sarei persa questa occasione per niente al mondo! >> disse ridendo.
<< Ehi, Victoria, che ne dici di iscriverti qui? >> disse il professore di prima che scoprì si chiamasse Smith.
<< Ehm.. >> esitai.
<< Accetta! >> dissero tutti in coro.
<< Ehm..Va bene! >> dissi euforica,  per poi scoppiare per l’ennesima volta a ridere.

  
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