Capitolo sette
“ Ti
presento i miei “
I miei
genitori ci fecero venire a prendere in aeroporto dal loro autista.
Mark era
molto nervoso.
Entrammo nel
grande soggiorno di casa mia, la cameriera ci fece accomodare e
andò a riferire
ai miei genitori del nostro arrivo.
Arrivarono
poco dopo, seri e rigidi come due statue.
Parlò
mio
padre, mia madre rimase seria a squadrare dalla testa ai piedi Mark.
<<
Bene arrivati, Siamo Leonard e Anne Messer signor Berger. Ciao
Victoria, spero
che il viaggio sia andato bene >>
<<
Può
chiamarmi Mark se vuole signor Messer! >>
<<
La chiamerò
signor Berger. Non è educato chiamare persone che non si
conoscono con il nome
di battesimo >>
Se ne
andò
prendendo il giornale sul tavolino, Anne si avvicinò a noi
dando le regole di
casa a Mark.
<<
Victoria ho fatto preparare da Martha la tua stanza, il signor Berger
dormirà
nell’ufficio di tuo padre >>
<<
Va
bene signora >>
<<
Mamma perché non possiamo stare nella stessa camera? Non sono più
una bambina >>
<<
Io
e tuo padre non vogliamo che tu dorma nella stessa stanza con un
ragazzo che
non conosciamo affatto. Finché resterete sotto questo tetto
si seguiranno le
nostre regole >>
<<
Sei impossibile
mamma! >> me ne
andai di corsa in giardino, non volevo restare un minuto di
più in quella
stanza.
<<
Se
permette signora Messer vorrei andare nella mia stanza a riposare un
poco
>>
<<
Aspetti solo un secondo signor Messer vorrei darle qualche
delucidazione su
come ci si comporta qui in casa nostra. Il pranzo sarà
servito ogni giorno alle
12.30 nella sala che può notare alla sua sinistra, la cena
alle 20.00 sempre
nello stesso posto. In questa casa non si urla e non si mette la musica
ad alto
volume. Non provi a entrare in camera di mia figlia durante la notte.
Con
questo è tutto ci vediamo a pranzo >>
Mark
posò le
valigie nell’ufficio del nonno e poi mi raggiunse in giardino.
<<
Vic! Sono due persone molto simpatiche i tuoi eh? >>
disse ridendo
<<
Sono mortificata amore, credimi. Sono fatti così, non
è stato per niente facile
vivere qui con loro . E’ solo per il week end , torneremo
presto a Yale. Cerchiamo
di passare il Natale in tutta tranquillità >>
<<
Certo amore mio,
passeremo il Natale in
serenità. Mi mancherà soltanto non dormire
abbracciato a te >>.
A mezzanotte
ci scambiammo i regali, ricevetti dai miei la nuova enciclopedia
aggiornata, io
gli regalai una copia di un libro di poesie in francese; Mark mi
regalò un
braccialetto di perle colorate e un disco di Duke Ellington. Gli presi
un
orologio.
Mark si
allontanò per pochi istanti e ritornò con due
pacchetti indirizzati ai nonni.
<<
Signori Messer, mi sono permesso di portarvi un presente. Per lei
signore una
scatola di sigari cubani, per la signora un girocollo
d’argento >>
<<
Grazie signor Berger non doveva assolutamente disturbarsi, Anne ed Io
abbiamo
preso un’enciclopedia anche per lei >>
<<
Vi
ringrazio infinitamente >>
Tutto
sommato il Natale in casa dei miei andò bene.
Mark ed io
ci amavamo sempre di più.