Una
tra le tante
“Potter!
Levati dalle scatole!”
Severus
Piton è più arrabbiato che mai.
E ha
ragione, quel teppista di Potter gli ha sostituito i suoi ingredienti di
Pozioni, in modo da sabotare il suo filtro!
Potter
inizia a sghignazzare sprezzante in mezzo al suo gruppetto di amici Black, Lupin
e Minus. Quanto odio quel ragazzo. Si mette sempre contro i più deboli, giusto
per il gusto di farsi vedere dalle sue ‘fan’.
Infatti
lancia sguardi interessati a un piccolo gruppo di ragazze Tassorosso del quinto
anno, che lo guardano adoranti mentre lui si scompiglia compiaciuto i capelli.
“Senti,
Potter, ma perché non lo lasci stare? Perché te la devi prendere sempre con
lui? Cosa ti ha fatto?”
Sono
scoppiata e ho sbottato le prime parole che mi sono venute in mente.
“Solo
se esci con me, Evans!” dice Potter scompigliandosi nuovamente i capelli.
Ecco, lo
aveva fatto di nuovo. Mi ha chiesto sempre di uscire davanti a tutta la Sala
Grande, o dopo le partite di Quidditch, dopo che naturalmente lui aveva
trionfato magnificamente riportando il Boccino d’Oro.
Perché
non me l’ha mai chiesto mentre fossimo da soli… forse avrei anche potuto…
Oddio,
Lily! A che stavi pensando! No, assolutamente, no! A me non piace nemmeno in
lontananza quel lurido verme di Potter, quel teppista che se la prende sempre
con i più deboli.
“Mai e
poi mai, Potter! Levatelo da quella tua lurida testaccia vuota!”
Potter
non sembra molto dispiaciuto, è evidente che ci è abituato.
Poverino…
mi fa quasi pena… mi chiede di uscire dal quarto anno e io ho sempre
rifiutato…
“Eddai,
Evans! Perché fai così? Per quanto credi di resistermi?” sulle sue labbra si
fa spazio un sorriso seducente. Che però su di me non fa alcun effetto.
Mi
riscossi improvvisamente. Perché dovrebbe farmi pena? Se l’è voluta lui! Se
lui tenesse veramente a me, non me lo chiederebbe così.
“Potter,
smettila! Io me ne vado!”
Esco di
fretta dal sotterraneo dove prima avevo fatto Pozioni, ora mi dirigo non nel mio
dormitorio, ma al settimo piano, alla stanza delle necessità.
“Evans!
Aspetta!” sento Potter che mi corre dietro. Non voglio che mi trovi, così
corro più in fretta che posso sperando che le scale ci mettano molto a cambiare
dopo il mio passaggio.
Ho il
fiatone, ma sono arrivata. Comincio a passeggiare per il corridoio, pensando a
una stanza che mi possa tenere lontano da quel Potter e dalle sue tentazioni.
Ma
proprio in quel momento lo vedo sopraggiungere. Dio, se è bello con quei
capelli scompigliati dalla lunga corsa, e quegli occhi nocciola che sembrano
portarti verso l’infinito oscuro…
Basta con
questi pensieri, Lily!
“Che
cosa vuoi, Potter?” il mio tono cerca con tutte le sue forze di essere freddo
e indifferente.
“Evans…”
arranca lui riprendendo fiato “Evans, io volevo… volevo chiederti di uscire
con me ad Hogsmead… questo sabato…”
Io sto
per sbattergli in faccia un bel NO sonoro, ma qualcosa mi trattiene e gli lascio
finire la frase.
“Ti
prego… Lily…”
Lily.
Come suona bene il mio nome detto da lui. Un momento, mi ha davvero chiamata per
nome?
Non so
cosa dire. Non so cosa pensare. Ora mi ha chiesto di uscire finalmente da soli
senza nessuno che ci guarda, e, soprattutto, senza nessuna delle sue odiose ‘fan’.
Sono
quasi tentata dal rispondergli di si, ma mi trattengo.
Che
diamine, Lily! Lui è Potter! Lo stesso Potter che tratta male il povero
Severus, che se la prende con tutti i ragazzini più piccoli solo per farsi
vedere!
“Potter
io…” cerco di biascicare qualcosa, ma vengo interrotta da lui, che si
avvicina sempre di più verso di me.
“James”
mi sorride dolcemente. “Chiamami James”
Adesso
quegli occhi sono davvero irresistibili.
Muoio
dalla voglia di dirgli di si, finalmente e una volta per tutte.
Così
apro la bocca per parlare, ma proprio sul più bello sbuca fuori un topolino da
dietro una parete. Io detesto i topi, mi fanno un po’ di paura.
“Ahh!!”
un urlo mi scappa, e il topo si dirige verso di me.
Cerco di
scansarlo come posso, ma ormai si è fatto vicinissimo.
“Attenta!”
James mi spinge oltre la porta della stanza delle necessità,inciampando e
cadendo su di me. La stanza però è completamente diversa da come la volevo io
all’inizio.
È adorna
di fiori e candele, e una vastissima quantità di rose rosse, le mie preferite,
Al centro della stanza si erge imponente un letto a baldacchino a due piazze. Ha
le lenzuola color cremisi, e i cuscini sembrano vaporosi e morbidi da invitarti
a stenderti di sopra.
“Codaliscia…”
mormora lui arrabbiato fra i denti, e non capisco cosa voglia dire.
“Come
hai detto?” gli chiedo curiosa.
“Niente,
imprecavo in finlandese” dice sorridendo.
Ci metto
un secondo per realizzare che lui è disteso sopra di me e ora mi sorride
teneramente.
Lily,
riprenditi, ti stai abbandonando a te stessa e alle tue tentazioni.
“James…”
mi correggo istantaneamente. “cioè, Potter, credo che noi…”
Perché
mi sono interrotta? Lui non ha detto niente… ma quelle labbra carnose e rosee
mi attirano a loro…
“Credo
che noi non dovremmo trovarci…”
In un
istante lui posa le sue dolci e calde labbra sulle mie, le nostre lingue si
mescolano e vengono magicamente a contatto in un bacio che nessun ragazzo mi ha
mai dato.
Questo
James è diverso, diverso dal solito Potter di sempre, maleducato,
sghignazzante, vanitoso, questo è un James che non conoscevo, dolce, tenero e
affettuoso.
Lily
riscuotiti.
Sei sotto
il peggiore teppista della storia di Hogwarts e lui ti sta baciando
appassionatamente. Vuoi fare qualcosa?
Non
riesco a staccarmi. È inutile. Sarà il suo respiro regolare che mi attrae,
saranno le sue grandi doti di baciatore, ma non riesco a fare altro che
rispondere al bacio con intensità sempre maggiore.
Dopo un
po’ che stavamo così attaccati, James si stacca e si alza, spolverandosi la
veste da mago e poi mi tende una mano per rialzarmi.
Io lo
guardo e sorrido. Non riesco a fare a meno di guardarlo e sorridergli
beatamente.
Mi alzo e
c’è una bella differenza di altezza. I suoi occhi nocciola si fissano nei
miei, instaurando fra noi un profondo imbarazzo.
Certo che
quel bacio è stato davvero stupendo.
“Te
l’avevo detto, Evans, che non mi saresti resistita a lungo”
Lo
sapevo! Lo sapevo! Ora andrà a dire a tutta la scuola che mi è caduto addosso
e ci siamo baciati senza che io opponessi resistenza!
“Potter,
tu sei sempre il solito lurido verme schifoso!”
Ora il
mio tono di voce è molto alterato, il mio sorriso è sparito e le mie labbra
sono contratte.
“Evans,
che ti succede? Prima mi baci e ora ti incazzi?”
il suo
sorrisetto non è del tutto sparito, ma si vede che è preoccupato.
“Potter,
ti odio! Hai uno stuolo di ‘fans’ hai tuoi piedi, prenditi loro! Non giocare
con i miei sentimenti!”
Mi dirigo
verso la porta a grandi passi. Il
mio orgoglio ferito mi brucia e le lacrime premono sugli occhi per uscire.
Le
ricaccio indietro, afferro la maniglia della porta e cerco di aprirla… ma con
mio grande disappunto è chiusa a chiave.
Ora sono
davvero furiosa! È lui che mi ha spinto qui dentro e ora devo stare in una
stanza con un letto matrimoniale chiusa a chiave con il più grande bullo
infrangi-regole della scuola! Questo è troppo!
“Potter
apri questa porta!”
Lui viene
verso di me. Sorride di nuovo e più che mai in questo momento odio quel suo
sorriso soddisfatto che gli è spuntato sulle dolci labbra che ho appena
baciato.
Ho ancora
in bocca il suo sapore e forse è questo a farmi arrabbiare ancora di più.
“È
chiusa” dice lui con semplicità irritante. “Dai, rilassati, Lily… perché
ti sei arrabbiata?”
Il suo
sorriso non è mai stato così dolce…
Lacrime
amare escono finalmente dagli occhi e scendono giù rigandomi il viso.
Non mi
sono trattenuta. Perché mi fa questo effetto? Perché? Perché mi sono lasciata
andare in modo così disgustoso? Io lo sapevo che sarei rimasta delusa…
Mi si
avvicina e si china dolcemente su di me. “Perché piangi, Lily? I tuoi dolci
occhi verdi non dovrebbero piangere… facendo così oscuri anche i miei…”
Che
carino… nessuno mi aveva mai detto quelle cose…
“James…
io…” la mia voce è spezzata dal pianto. Lui mi asciuga lentamente le
lacrime col dorso della mano e mi disegna un sorriso sul volto.
“Di
cosa hai paura, Lily?” chiede gentilmente.
“Io…
io… io non voglio essere una tra le tante!”
Gliel’ho
detto. Finalmente gli ho confessato la mia più grande paura: essere una
tra le tante.
Lui mi
accarezza i miei folti capelli rossi e io non mi sono mai sentita più protetta.
“Lily…
Lily… tu non sarai mai una tra le tante. Io voglio solo te. Tutte le altre
passano in secondo piano quando ci sei tu”
Si
scompiglia i capelli, e non lo trovo affatto brutto, anzi…
“Oh,
James…” mi abbraccia e stringendomi forte.
Chiudo
gli occhi e lo bacio teneramente, come non ho mai baciato nessuno.
Lui
rimane un po’ stupito da quel mio gesto così romantico, ma non ci mette molto
ad abituarsi alla nuova situazione.
Pian
piano mi spinge verso l’enorme letto, senza staccarsi dalle mie labbra nemmeno
per un secondo.
Infila
una mano sotto la mia maglietta e arriva a toccare il reggiseno, accarezzandomi
la schiena. Poi comincia a spogliarmi lentamente.
Forse si
aspetta che io dica o faccia qualcosa per impedirglielo, ma non faccio niente.
Nemmeno per oppormi. E perché poi dovrei oppormi?
Questa è
la notte che ho sempre sognato accadesse con James anche se non l’ho mai
ammesso neanche a me stessa, e anche se per me sarà la prima, sarà senza
dubbio la più bella di tutta la mia vita…