Parole.
Parole non dette
che gonfiano il tuo cuore, pesano e ti provocano crisi di disperazione.
Parole anche
banali ma colme di emozioni, nel dire anche un semplice “ti
voglio bene”.
Parole che non
devono restare mute, perché mai si sopiranno; torneranno per
essere evocate,
come echi di sogni perduti, rapiti dall’oscurità
della morte.
Parole
sussurrate nella notte, quando regna il silenzio e la solitudine ti
attanaglia,
quando non riesci ad uscire dall’angoscia, piangi prigioniera
di un vuoto
incolmabile.
Parole semplici,
che raccontano di un amore tra una madre e una figlia, volano come ali
leggere,
parlano di carezze e di abbracci, di una tenerezza infinita, di
allegria e di
risate.
Parole, piccole
farfalle dell’anima, valicano i confini del mondo fino a
giungere alla fonte di
ogni essere, per cercare tra gli angeli inondati di riflessi dorati i
suoi
occhi verdi, quelli di una donna in piedi sul prato che di colpo
sorride.
Parole che fanno vibrare di luce il paradiso: il cielo e gli alberi ora parlano con la tua voce, frasi sincere fluttuano nell’aria e si intrecciano nel tempo imperscrutabile dell’eternità, mentre lei ascolta.
Fine.