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Autore: Stilistire    05/09/2014    4 recensioni
Dopo un sabato sera di sballo, Arianna Villa si risveglia ubriaca e non ricorda più nulla della serata precedente. E' sudata, accaldata e seminuda sul suo letto. Questo significa solo una cosa: SESSO. Ma con chi?
"...- Quindi tu ti sei approfittato di me quando ero in uno stato di convalescenza! Non ci posso credere!- sbotto arrabbiata dandogli un pugno sul torace - peccato non aver mai fatto boxe - che afferra con la sua mano potente, al contrario della mia. - Villa non ti conviene giocare con il fuoco - ."
-Tratto dal capitolo 1
Una storia tutta da gustare!
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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Paradise



Un rumore di un bicchiere che cadeva e riversava i suoi vetri a terra, sciolse l'abbraccio fraterno e dolce fra me e Gabriele. Prima di tutto questo però, vidi due occhi che guardavano i miei. E li riconoscei subito. Quegli occhi potevano essere di una sola persona. Davide si accorse di me, finalmente. 
Non realizzai subito la scena che ebbi davanti. Certe volte è lo stesso cervello che ti blocca il corso dei pensieri e ti fa semplicemente fermare davanti a certe scene, incapace di riflettere o agire.

- È fradicio. - il commento di Gabriele mi svegliò da quel momento di stand-by che avevo assunto.
Davide era davanti a me, o per meglio dire, era sotto i nostri piedi, caduto a terra, che poggiava la sua testa con il lato del divano. 

Cosa feci? Una persona normale avrebbe riso di lui. Sì, perchè era ridicolo. Ubriaco fino a crollare davanti a tanta gente. 
Un ragazza che si sarebbe trovata in quella situazione, dopo averlo beccato con la lingua in gola di un altra ragazza, lo avrebbe lasciato lì.
Poi c'ero io - che di certo non ero mai stata una ragazza completamente nella norma - che restavo al suo fianco. Perchè per quanto sarei potuta essere stronza, testarda, antipatica e chi più ne ha più ne metta, quella visione non mi avrebbe mai lasciata indifferente.
Davide - probabilmente nemmeno a distanza di anni - mi avrebbe lasciata completamente indifferente.

Perché la triste verità è che ci si innamora sempre della persona sbagliata. 

Gabriele mi aiutò a portarlo fino a casa sua. Davide era un ragazzo di un metro e ottanta con un fisico scolpito e abbastanza muscoloso, quindi non era proprio una piuma. Per fortuna riusciva a camminare, aveva un braccio cinto sulla mia vita e si aggrappava a me.
Gabriele aveva provato ad aiutarlo, ma Davide lo aveva allontanato con un acido - Non toccarmi.- come se la colpa fosse di quel povero ragazzo Gabriele, che lo stava aiutando. 

Arrivammo fino all'entrata del palazzo dei nostri condomini.
- Sono un disastro - sospirò piano, amareggiato.
- Sei sbronzo - dissi io, con tono freddo e distaccato. - e un disastro - concluse lui. 

I suoi genitori non c'erano ancora una volta. Stavano in giro per l'Italia a fare riunioni e festival, per questo viaggiavano molto. Anche suo fratello era partito con loro, Jeremiah non amava molto Roma, quindi ogni pretesto era buono per fuggire da qui. 
Mi venne anche un pizzico di malinconia per Davide. Quasi ogni fine settimana rimaneva solo, e allora doveva contare su i suoi amici o... sull'alcool. 
Anche se a volte i genitori ci sembrano un peso, sono le prime persone che ci saranno sempre per noi. Sono le prime persone su cui contare, certe volte anche prima degli amici. 

Aituai Davide a levarsi le scarpe e a mettersi a letto. Gli portai un bicchiere d'acqua fresco, come fanno nei film.
- Io vado, tu dormi.- dissi piano, quasi sussurrandogli vicino ad un orecchio. Poi le mie labbra ebbero un fremito incontrollato, e senza accorgermene, gli avevo dato un bacio... sulla guancia. Un bacio fraterno, quasi d'affetto. Anche se non se lo meritava proprio. In certi momenti, sono proprio debole, pensai.
E me ne pentii.

- Resta. - mi disse, sussurrandomi vicino al collo. 
- Non posso.. che dico ai miei? -. Che dico ai miei? Che mi dice la testa, piuttosto! Dopo quello che mi hai fatto, spassandotela con un'altra, nemmeno ti avrei dovuto aiutare! E io piuttosto mi faccio problemi su come imbambolare i miei per restare da lui.
Arianna, sei una grandissima cretina. CRETINA!

- Digli che stai da un'amica. Le amiche servono a questo..- disse lui, sembrando aver acquistato un briciolo di lucidità. 
Le amiche servono ad asciugare le lacrime, stronzo. Quelle che fai versare tu, idiota. Avrei voluto rispondergli.

Ma non volevo. La verità è che non volevo allontanarlo da me. Io sarei stata al suo fianco quella sera, e quella dopo, e quella dopo ancora. Chissà, forse ler sempre. E quei paio di drink non aiutavano nemmeno me..

Telefonai a mia madre e gli dissi che rimanevo a dormire da Miriam, tanto il giorno dopo era domenica. Mia madre non si fece problemi, anzi era felice che sua figlia facesse un 'pigiama party' con le sue amichette. 
...o con il suo amichetto.

Ritornai nella sua camera da letto. Tolsi le scarpe e silenziosamente mi infilai sotto le coperte. Stavamo un po' stretti, ma con lui accanto, o sopra, o sotto, si stava comunque bene. Mi girai dall'altra parte, dandogli di schiena. 
Lui appoggiò immediatamente una mano sul mio fianco e mi avvicinò a lui, e io continuavo a rimanere girata dall'altra parte. Non era facile avere la sua presenza vicino, anche se era notte e non lo vedevo in faccia. Ma la sua presenza la sentivo, dal respiro lento tra i miei capelli al suo affare sotto, che involontariamente premeva contro una mia gamba, che immediatamente scansai.

- Arianna..- 
- Sì..? - risposi titubante. Forse avrei fatto meglio a far finta di dormire già come un sasso, in cinque minuti. 
- Ti amo.- persi tipo 300 battiti e 10 anni di vita. Poi persi anche il respiro e le parole, e il coraggio e la dignità di formulare una frase corretta. 
Lui mi aveva detto di amarmi. Tonfo al cuore. Una sensazione che nemmeno penso sia possibile descrivere attraverso le parole. Certe cose bisogna solo viverle per capirle realmente a fondo. 
Dopo vari attimi di silenzio riacquistai memoria e ricordai che era ubriaco. E da ubriachi la gente dice tante di quelle cazzate e fa tante cose stupide, magari come questa. 
Solo da ubriaco avrebbe potuto dire una cosa del genere.

- No, tu non mi ami..- dissi io girandomi verso di lui. Il mio fu un gesto automatico, infatti l'immediata vicinanza fra i nostri visi e i nostri nasi che si toccarono mi destabilizzò parecchio.
- Sì, lo faccio. - disse lui avvicinando sempre di più le sue labbra alle mie. In un primo momento le ritirai, ma quell'elettricità nell'aria era troppo forte per non coglierla. Nel preciso momento in cui anche io accinai le mie labbra alle sue e eliminai completamente la distanza che si era formata tra i nostri corpi, spensi il cervello e iniziai a ragionare con il cuore.
Lo abbracciai così forte perchè sentivo di farlo. Ne avevo bisogno io e ne aveva bisogno lui. Continuavamo a baciarci da abbracciati, uno accanto all'altro, uno sopra l'altro, uno sotto l'altro. 
Ed eravamo solo noi. Arianna e Davide. 


Per un minuto ci avevo creduto veramente. 
'Ti amo'
'No, tu non mi ami'
'Sì, lo faccio'
Forse queste saranno le uniche parole che vorrò ricordare di tutta questa storia. I lieto fine non sono un mio forte. Le principesse non esistono e nessun ragazzo ti verrà mai a prendere con un cavallo bianco. 
Il problema è che quando trovi la persona giusta non ti servono tutte queste sciocchezze. Cammineresti anche a piedi, mano nella mano, invece di salire sul cavallo bianco. Saresti anche una ragazza normalissima invece di diventare una principessa.


La vera vita non la raccontano su delle pagine. La vera vita te la lasciano scoprire solo a te.



SPAZIO AUTRICE:
Innanzitutto chiedo scusa per l'attesa, non ho molta puntualità nell'aggiornare la mia storia, ormai lo saprete.
Questo era il capitolo clou, dove tutto potrebbe iniziare o quel poco che c'era potrebbe finire. 
Il dialogo tra la nostra Arianna e Davide è stato ispirato da una coppia di Geordie Shore di Mtv, Gary e Charlotte. Infatti le immagini sotto le ho screennate da un episodio dello show.
Come sempre spero che questo capitolo vi piaccia e lasciate un commento. Mi fate sempre piacere!
Ciao a tutte ragazze/i.

Stilistire.


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