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Autore: alexiases    05/09/2014    11 recensioni
Lei : una ragazza timida e con un sogno : cantare con la band che più ama ....
Lui : il frontman di una band di successo ,è amato e acclamato eppure custodisce un grande peso nel cuore...
Un gioco del destino riuscirà a farli incontrare .. Cosa succederà ? E se non dovesse andare come previsto ? Una storia ricca di sorprese, colpi di scena, litigi , divertimento e tanto ... Tanto Amore... Riusciranno Sara ed Alessio a coronare i loro sogni ? Leggete per scoprirlo...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 3

SCONTRI ACCESI

 

POV SARA

 
Sto ancora saltellando come una scema .
Si, sono proprio felice e mi piace quando riesco a fott… Ehm a fregare una prof, soprattutto se si tratta della De Marco. Il mio odio per lei è praticamente viscerale, non la sopporto proprio! A volte vorrei proprio dirgliene quattro per farle capire quanto la consideri una vipera senza cuore .Però, adesso, non voglio pensare a lei, soprattutto perché sono troppo curiosa di sapere cosa deve dirci il preside.
Per la prima volta in vita mia, ho visto quell’ometto, grassottello e basso, con un sorrido a trentadue denti, sembrava quasi euforico. Chissà cosa gli sarà successo. Ecco, sono quasi arrivata in palestra, il luogo dove scoprirò tutto. Svolto l’angolo e.. Cado a terra come una pera cotta.
Ma cosa cazzo è successo?Riapro gli occhi, che avevo momentaneamente chiuso a causa dell’impatto con un qualcosa di  non identificato  e, mi ritrovo davanti, ancora in piedi, un ragazzo con un cappuccio che gli copre praticamente tutta la testa e  con degli enormi occhiali da sole che gli nascondono gli occhi. Vedo che mi fissa ma, a causa dei gadget che ho elencato prima, non riesco a decifrare la sua espressione. Io,invece, sono ancora a terra come un emerita cretina .
Sto per rialzarmi ma, la sua voce, mi ferma:”Ragazzina potevi stare più attenta, mi sei letteralmente arrivata addosso ”.
Che bella voce che ha,è così calda, roca e terribilmente familiare, ma dove l’avrò sentita?Aspetta un attimo, ma sto tizio mi ha appena detto che devo stare più attenta e che sono stata io ad arrivargli praticamente sopra?
Ma che vada a quel paese lui e la sua fantastica voce.
Mi alzo velocemente e, come una belva, gli rispondo:”Scusa e sarebbe mia la colpa se, svoltando l’angolo, ho trovato un deficiente che stava fermo ad aspettare che qualcuno gli arrivasse sopra?”.Ok, come mai gli ho risposto in maniera così scorbutica ? Solitamente sto zitta quando qualcuno mi dice qualcosa di poco carino , invece adesso...
“Ragazzina, come cavolo ti permetti di dare a me, persona che nemmeno conosci, del deficiente? Senti cerca di dare una calmatina ai tuoi bollenti spiriti, perché qui, l’unica che dovrebbe chiedere scusa per la sua sbadataggine, sei proprio tu !”.
Ok, non so perché, ma sento una rabbia spaventosa montarmi addosso, e così gli rispondo:”Razza di cavernicolo, qui l’unico che deve calmare i suoi bollenti spiriti sei proprio tu, e non sono io quella che deve scusarsi !Sei tu che stavi impalato all’angolo come un cretino e,per giunta, una volta che sono finita a terra , non mi hai aiutato a rialzarmi. Ah inoltre io ti do del deficiente perché lo sei”.
“Razza di maleducata,sei davvero una bambinetta. Tesoro, non ti avrei sicuramente aiutato ad alzare quelle  tue chiappe dal terreno e sai perché? Perchè hai due gambine che possono farlo benissimamente da sole. “
“Certo, le mie gambine possono farlo da sole perché sono agili e hanno una padrona intelligente, al contrario delle tue, che si fermano agli angoli dei corridoi perché si trovano un deficiente che deve controllarle “.
“Meglio deficiente che stronzo e odioso come te “.
Ecco, ha appena esclamato qualcosa che non volevo sentire: esattamente le parole che odio dover ascoltare e, questa volta, le ho meritate tutte. Non lo guardo più e, senza rispondergli , mi dirigo verso la palestra della scuola; ma cosa cavolo mi è preso ? Insomma è vero che quel tipo era veramente odioso ,anche perché mi ha risposto proprio male, però addirittura chiamarlo deficiente ! Sono una tipa calma e tranquilla che, solitamente, evita quelli che la trattano in maniera come dire … Poco carina però, questa volta, non sono riuscita a trattenermi, appena ho sentito quella voce, mi è scoppiato qualcosa dentro che mi ha fatto infervorare o… Agitare. A dire il vero non ho ancora capito cosa abbia innescato in me quella reazione ,fatto sta che non chiederò di certo scusa  a quel tipo ,anche lui ha usato parole pesanti e poi, ripeto, è stata colpa sua se mi è arrivato praticamente sopra.
Sbuffo ed entro il palestra.
Mi siedo su una spalliera e osservo le altre rappresentanti di classe strizzate nelle loro magliettine aderenti e  nei loro pantaloncini corti. A volte mi chiedo come mai il regolamento di questa scuola tolleri un simile abbigliamento. I prof sicuramente non sono molto felici di queste tenute però ,a quanto pare, la maggior parte della scuola, ignora i giudizi dei docenti. Dopo dieci minuti il preside fa il suo ingresso in palestra e ci chiede di sederci a terra e di ascoltarlo, prestando particolare attenzione a quello che sta per dirci.
Ok, sarà sicuramente una riunione noiosa, però come si dice, sempre meglio di una lezione con La De Marco.
L’ometto inizia a parlare:”Cari alunni sono lieto di comunicarvi una serie di notizie che vi faranno particolarmente felici”.
Speriamo non siano campeggi invernali o giuro che lo ammazzo , io odio  le gite invernali nei boschi o in luoghi simili , pieni di insetti e cose del genere, bleah.
“Quest’anno ci saranno una serie di iniziative per voi alunni .Come sapete, ogni anno, in una scuola di Italia, si deve tenere un concerto di beneficenza per aiutare i poveri bambini di questa Nazione e indovinate che scuola è stata scelta quest’anno ? Esattamente la nostra.”
Nella palestra si sente un brusio generale, tutti sono felici per questa iniziativa e, ovviamente. anche io lo sono. Finalmente un po’ di musica anche nel nostro liceo. Spero solo che non invitino gente che canta delle lagne noiosissime,altrimenti io non partecipo a sta cosa,sia chiaro, darò solo i soldi per la beneficenza.
Il preside,zittendoci, continua il suo monologo:”Però non è solo questo che vi renderà particolarmente euforici infatti, quest’anno, al Guglielmo Marconi, abbiamo anche deciso di fare un progetto per promuovere nuovi talenti nell’ambito musicale. Durante l’anno ci saranno dei professori molto speciali che vi spiegheranno le basi del canto e, a fine anno, ci sarà anche una specie di concorso dove solo uno di voi vincerà , portandosi a casa, come premio,una borsa di studio”.
Tutti saltano euforici, la palestra ormai  è uno stadio, non si capisce più un cavolo.
Il problema è che anche io sto saltando come una cogliona…  Il motivo? Semplice, io adoro la musica e sono felicissima che, nella mia scuola,si possa promuovere un’attività tanto interessante e divertente. Nonostante ciò, non voglio partecipare, cantare con molta gente intorno non fa per me. 
Il preside, però, cerca di riportarci all’ordine, dicendo che la novità più bella ancora non è stata dichiarata.
Tutti ci zittiamo e  Luciano Galletti continua :”Ragazzi la cosa più speciale però è che, come professori e protagonisti del concerto di beneficenza, ci saranno 5 ragazzi che voi sicuramente conoscete molto bene e che stimate alla follia. Personalmente adoro la loro musica”.
Detto ciò, vicino al preside, fanno la loro apparizione  cinque ragazzi con dei cappucci e degli occhiali da sole. Aspetta due secondi ! Quello col cappuccio verde  è lo stesso ragazzo con lui ho litigato pochi minuti fa.
Ma cosa cazzo c’entra lui?
All’improvviso vedo che i ragazzi iniziano a sfilarsi le felpe e gli occhiali da sole, rimanendo semplicemente in T- shirt e mi accorgo che..
Oddio non è possibile, sto sicuramente sognando .
Inizio a darmi dei pizzicotti alle braccia mentre il resto dei rappresentanti della scuola, si avvicinano a loro, urlando. No, no non è possibile, allora calmati Sara, tu non hai litigato con il cantante dei Leones chiamandolo deficiente, tu stai solo sognando, ma allora perché cavolo non mi sveglio?!
Non può succedere davvero a me , insomma non posso davvero aver fatto una figura di merda con il mio idolo del cuore.
Io ho aspettato questo momento da secoli e per un brutto gioco del destino, guarda che ho combinato. Tutto mi aspettavo nella mia vita, eccetto litigare con il mio cantante preferito per un motivo così .. così… infantile.
Vedo che tutti gli alunni saltano felici e, all’improvviso, volto il mio sguardo nella direzione di Alex, anche lui sembra piuttosto allegro, o forse finge.
All’improvviso, anche lui mi guarda e sembra riconoscermi perché, alzando un sopracciglio e fissandomi con un sorriso malizioso, mi mima con le labbra un  :”Ciao tigrotta scorbutica“.
Ecco, adesso posso sprofondare, so che  non si tratta di un sogno . Mi sento svenire! Vi prego sotterratemi, voglio sparire dalla superficie terrestre.. Ora ! Aspetta due secondi però, quel  deficiente, ok mi correggo, quel deficiente bravissimo a cantare , mi ha appena chiamato tigrotta e per giunta mi ha affibbiato anche l’attributo di scorbutica? 
Ma guarda sto cretino gliela faccio vedere io …

POV ALEX

 
Non è possibile! Quella rossa scalmanata è proprio una delle ragazze a cui dovrò dare le lezioni di canto, inoltre è anche una delle rappresentanti di classe.. Mi chiedo proprio come abbia fatto ad ottenere un incarico così importante, insomma non è che abbia proprio un carattere adorabile. Prima, per sbaglio ho avuto la fortuna ( o la sfortuna )  di avere un incontro ravvicinato con lei. Anche se forse farei meglio a definirlo uno scontro ,visto quello che ci siamo detti e data la quantità di insulti che ci siamo lanciati contro . Quando nel corridoio, per sbaglio mi è arrivata addosso , io ero molto nervoso a causa della discussione che avevo avuto con i miei compagni di band , per questo mi sono arrabbiato con lei e sono stato poco gentile nei suoi confronti , però cavolo, lei mi ha aggredito chiamandomi deficiente e cose del genere, insomma non si è comportata esattamente come una persona a modo. Era tanto che una ragazza non mi trattava in quel modo, soprattutto perchè, attualmente, l’intero genere femminile mi adora e ama la mia voce quindi, appena incontro qualche individuo del gentil sesso, sono praticamente sommerso da abbracci , da baci e da complimenti . Non che la cosa mi dispiaccia ,ovviamente. Però, in un certo senso, la litigata con quella rossa oltre ad avermi fatto incazzare ancora di più, mi ha fatto anche divertire. Infatti, appena è andata via dopo la mia esclamazione sul suo odioso carattere, sono rimasto con il broncio per dieci minuti buoni  ma, alla fine, sono scoppiato a ridere, insomma era la prima volta che litigavo per una cosa del genere e soprattutto che offendevo per una cosa così infantile. Mi sono sentito davvero stupido e soprattutto mi è dispiaciuto aver trattato così quella bella ragazza, in fondo non la conosco nemmeno, anche se lei non è stata certamente da meno. Sorrido notando che sta continuando a fissarmi con un’espressione metà adirata e metà sconcertata. Certo, sicuramente non si aspettava che il ragazzo con cui ha litigato nel corridoio fosse proprio il cantante dei Leones, chissà come ci sarà rimasta. Ad un certo punto smetto di osservarla, mi guardo intorno e noto la miriade di ragazzine che mi circonda e che, in lacrime, dichiara di adorare la mia voce e il mio modo di interpretare le canzoni. Sorrido a tutte loro e le ringrazio ,dicendo :” Grazie mille ragazze siete davvero dolcissime “. A quel punto loro sorridono ancora di più e mi abbracciano ancora più forte, ok adesso mi stanno stritolando  …
Il preside , forse notando la mia espressione supplicante, le stacca e ordina loro di andare in classe e di non dire ancora niente agli altri alunni. Nonostante le reticenze iniziali, le ragazze mi lasciano ed escono dalla palestra, in seguito ad una minaccia di sospensione. Adesso ci siamo solo io, i miei compagni di band , il preside e… La rossa. Chissà perché l’ometto le ha chiesto di rimanere.
“Signorina Petrulli , siccome lei è stata l’unica a dimostrare un certa compostezza durante l’incontro con i Leones, dovrà aiutare questi ragazzi a portare i loro strumenti all’interno dell’edificio scolastico”.Afferma il preside.
Lei, stupita, strabuzza i suoi enormi occhioni azzurri e dice :” Ma preside io avrei una lezione da seguire e…”
“Niente ma signorina, si sbrighi e non protesti , le sto facendo un’enorme favore, aiuti questi ragazzi .Ah prima di andarmene faccio a tutti e sei un’enorme raccomandazione, non fatevi vedere da nessuno , chiaro ?”
Noi Leones annuiamo mentre la Petrulli , non conosco ancora il suo nome ,con voce flebile pronuncia un debole si. Chissà perché non ci vuole aiutare , magari non è nostra fans, peccato…
L’ometto lascia la stanza e Lorenzo, prendendo parola, chiede alla rossa il suo nome. Lei abbassa il capo e risponde :” Sara, il mio nome è Sara Petrulli , ora però non perdiamoci in chiacchiere e mettiamoci a lavoro “.Termina il suo monologo con un sorriso davvero dolcissimo. Wow ha davvero un bel sorriso , però questo non cancella il suo odioso carattere. I miei compagni annuiscono e iniziano ad avviarsi alla nostra macchina. Io rimango per ultimo insieme a lei e, quando tutti sono usciti, la trattengo per un braccio e le dico :”Ciao tigrotta scorbutica, piaciuta la sorpresina ? Scommetto che non ti aspettavi un arrivo così improvviso nella tua scuola ..”
Lei mi fissa , inizialmente sorpresa poi, però, assume un ‘espressione accigliata e mi risponde :” Si, mi sarebbe piaciuta perché amo i Leones, peccato che abbia scoperto che carattere di merda abbia il frontman, ma come si dice, ogni famiglia ha la sua pecora nera. Ah, un avvertimento, smettila di chiamarmi tigrotta oppure.. oppure “.
“Oppure cosa ? Mi sbrani o mi graffi con i tuoi artigli affilati , tigrotta? “.La provoco.
Lei mi fissa sbigottita e sempre più rossa dalla rabbia, carina ha tutte le gote colorate quando si innervosisce, poi esclama :” No , farò di peggio devo ancora pensare a cosa fare, ma fidati non è nulla di positivo “.
Io scoppio a ridere, è davvero spassosissima. Lei approfitta del mio momento di distrazione e sta per svignarsela ,però io sono più veloce, infatti  la afferro nuovamente per il braccio e, avvicinandomi al suo orecchio, le sussurro , con voce bassa:” Comunque volevo chiederti scusa per prima, sono stato davvero poco gentile nei tuoi confronti, mi perdoni ? “. Mi allontano dal suo visino e noto che ha assunto un’espressione esilarante, ha gli occhioni sbarrati e le labbra schiuse, poi le guance sono ormai bordeaux. Sorrido, trattenendo a stento una risata  e, visto che non mi risponde, le richiedo :” Allora mi perdoni ? “.
La tigrotta  sembra risvegliarsi da un sogno e annuisce vivacemente con la testa.  
Io sorrido e, infine le dico :” Scusami davvero, è normale che le ragazze  siano particolarmente nervose se si trovano in quel periodo del mese“. Detto questo volto velocemente le spalle e mi incammino a passo di carica verso la macchina. Nonostante sia abbastanza lontano da Sara, sento quest'ultima  urlare il mio nome più e più volte, in maniera davvero adirata. Scoppio nuovamente a ridere e menomale che il preside aveva detto di non fare baccano per non farci scoprire.
Sfoderò un ghigno e tra me e me sussurro:”Forse mi divertirò in questo liceo, ci sono rosse davvero spassose !”.

Angolo autrice

Ciao cari lettori. Sono davvero contentissima di constatare che ci sono persone che seguono la mia storia e ringrazio immensamente chi mi lascia qualche recensione.
Per questo capitolo, che dite ci sbizzarriamo con qualche commento ? xD.
Ringrazio anche chi legge silenziosamente la storia,ovviamente. 
Allora come vedete, è accaduto, i due si sono finalmente incontrati. Beh chi si aspettava un incontro del genere? Alcuni magari pensavano che ci sarebbe stato il colpo di fulmine o cose del genere ? Beh no! Io l’ho immaginata così e voi ? xD . Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate, aspettavo da tempo di pubblicare questo capitolo.. Mi sono divertita molto a scriverlo ! Come potete dedurre però, non è tutto rose e fiori, anzi. Secondo me Alex si sta divertendo molto per ora, mentre Sara , beh non è proprio dello stesso avviso. Nonostante questo le cose potrebbero cambiare, chissà.
Dimenticavo, prima di salutarvi volevo farvi sapere che ho pubblicato una nuova storia, se vi va passate, si chiama Only for your love. Ci tengo particolarmente a quella storia e la dedico a mia cugina, che si chiama come la protagonista e a mio cugino.
Al prossimo capitolo e grazie di nuovo a tutti.
P.s :  Mi farebbe piacere anche un commentino piccolo piccolo :*
  
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