Io non lo so cosa fare con te, non so come comportarmi, come reagire.

Vorrei portarti via, via, da te, come canta Coez, però dove potrei portarti?

Non c’è un posto sicuro, che mi dica che potremo vivere lì felici. 

Casa mia non è casa tua, ma casa tua dov’è? Mi hai detto che è dove sono io, e allora vieni via con me. 

Siamo all’aereoporto in dieci minuti, la tua spalla la mia casa preferita, le tue mani sulla mia pelle saranno i nostri mobili, avremmo bisogno di poco, io mi so accontentare dei tuoi occhi.

L’amore non esiste come le favole, il principe azzurro e gli animali che parlano, ma credo che esista la città di una vita, la nostra è la stessa?

Ho paura di non poterti portare via, da te, che ti mangerai viva da sola, che morirai per te stessa, io vorrei salvarti ma a malapena so farmi il letto e aprire le sottilette, non credo di potermi prendere tanto peso sulle spalle che in fondo sono sottili, a volte mi sussurri di andare a fare sport perché arriverà un giorno in cui tu ingrasserai e io non riuscirò a caricarti sulle spalle mentre giochiamo a calcetto in cortile, io rido, vorrei dirti che sei leggera come l’aria e una piuma e quando partiremo insieme, perché sì, ti porterò via, non dovrai neanche pagare il biglietto dell’aereo, vorrei dirti che ti terrò stretta tutta la vita mentre perdi chili e mi scivoli tra le mani, che ti porterò a cena fuori tutte le sere e dopo faremo l’amore e io ti stringerò le spalle fino a che le mie dita affonderanno nella tua carne lasciandoti un segno, vorrei dirti tutte queste cose, però poi resto zitto e ti bacio, so che capisci lo stesso.

Vorrei portarti via, ma tu ci vieni qui con me?