“Perfetto!” Disse l'arbitro “arrivate giusto in tempo”
mi diressi a centrocampo, dove strinsi la mano al mio avversario, giocava con il numero 11.
forse è lui...
ad interrompere la mia riflessione era la discussione che vedeva da una parte il portiere e dall'altra il numero nove dei miei avversari
“ se osi aprirne bocca, giuro che me la pagherai!” disse il numero uno.
“Che paura, sto tremando” disse a sua volta il compagno
“Dovresti invece!” disse l'altro
“E perché? Se no mi picchia”
disse provocante il n°9
“Avete sentito? Ken vuole picchiarmi!”
disse rivolto hai compagni. Un gruppetto, formato da 5 giocatori, rise alla battuta, gli altri 5 ignorarono completamente.
“Cosa avete da bisticciare voi due?” disse severo il loro capitano
“Niccolas vuole spifferare il nostro piano alla ragazzina dei Lux!” disse il portiere
“Non lo farà, non preoccuparti” disse sicuro l'undici
“Yuki; vieni!” Mi chiamò Mo
“Arrivo” dissi, dando un ultima occhiata hai litiganti, per poi raggiungere i compagni in panchina.
PRIMO TEMPO:
la partita era iniziata da un paio di minuti, e già eravamo in vantaggio di un gol, che io stessa avevo segnato, su assist di Morgan. Era stato troppo, troppo facile, avevo eseguito un tiro che Nico eseguiva spesso, e la difesa non aveva fatto nulla per fermarmi, niente fatica, dov'è il trucco?
La risposta arrivò 10 minuti dopo, quando segnai la doppietta.
Il portiere, che avevo scoperto si chiamasse Ken, il numero 10, Marcus e tutto l'attacco,
rifiutava il fatto di dare una mano alla difesa del 9, come essa il fatto di passare la palla all'attacco, tentando di tirare loro.
In squadra c'erano rivalità, e ascoltando le discussioni capivo che il nove sapeva qualcosa che Ken e Marcus non volevano che si sapesse. Poi il capitano, indifferente.
Vincemmo il tempo 4 a 0 con facilità