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Autore: pandina    06/09/2014    4 recensioni
Per capire meglio la storia vi suggerisco di leggere questa mia one shot, che è una sorta di prologo http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2795588&i=1 . Grazie a i Isabelle Mikaelson per avermi dato l'idea.
Se prima dell'incantesimo in cui Emma ha perso la memoria, le cose si fossero svolte in maniera leggermente diversa? Se poco prima di lasciare tutti e dimenticare il passato Emma e Hook avessero avuto modo di guardarsi dentro e avessero vissuti alcuni brevi istanti insieme?
Piccola rivisitazione di New York City Serenade 3x 12
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non mancava molto, al massimo tre ore, prima di giungere a Strybrook, ma Emma era davvero esausta.

Hanry si era addormentato sul sedile posteriore e anche Killian, che aveva appoggiato la testa sulla mano, sembrava essersi appisolato. Così decise di fare una piccola deviazione per riposarsi un po'.
Uscì dalla superstrada e trovò un parcheggio ben illuminato. Spense l'auto e scese per sgranchirsi i muscoli della schiena e delle gambe. Aveva le braccia tese verso l'alto e faceva roteare le mani. Anche il collo le faceva male, la tensione di stare tante ore al volante iniziava a farsi sentire.

“Ehi....” Trasalì nel sentire la voce di Hook, ma non si voltò

“Scusa, ma avevo bisogno di riposarmi, mi sento completamente intorpidita” gli disse mentre continuava quella sua improvvisata ginnastica .
Non si accorse che lui le si era avvicinato, fino a quando non sentì le sue dita che si appoggiavano al nervo che collega il collo alla spalla, e un brivido attraversò la sua schiena

“Aspetta...” Disse piano lui e iniziò a muovere la mano sui muscoli tesi del suo collo in una specie di massaggio.

Emma chiuse gli occhi e lasciò andare il respiro, reclinando appena la testa all'indietro.

Che meraviglia!

Le dita di lui rilasciavano un piacevolissimo calore là dove si appoggiavano.

Killian si avvicinò ancora, posò l'uncino sul fianco sinistro di lei. La ragazza era pienamente consapevole della sua vicinanza. La mano del pirata continuava a massaggiare il collo e le spalle, scendendo ogni tanto con il palmo aperto verso la schiena cercando di far sciogliere la tensione .

Lei sentiva il suo fiato sul collo e il cuore iniziò ad accelerare i battiti. Il respiro si fece ansante e lui se ne accorse.

Guardava la schiena di Emma, voleva imprimersi sulle dita la forma delle sue spalle, del suo collo.
Era la prima volta che la toccava ..... Chiuse gli occhi anche lui, la sua mente stava prendendo una direzione pericolosa... Poi lei fece qualcosa di assolutamente inaspettato che gli fece aprire gli occhi di scatto. Gli si appoggiò contro!

La schiena della salvatrice aderiva perfettamente al petto del pirata, i capelli biondi gli sfioravano la guancia. Lui fece scorrere la mano dalla spalla lungo il braccio in una dolce carezza, fino ad arrivare alle dita di lei e stringerle.
Chiunque li avesse visti in quel momento, li avrebbe scambiati per una coppia di innamorati che si stava godendo la fredda notte stellata.
I loro animi invece erano completamente in subbuglio. Fu lui che, piano,  iniziò a parlare

“ Emma.... un anno fa...prima di perdere la memoria , tu ti arrabbiasti con me....per...”

“Sì, ricordo........ perchè tu avevi deciso al mio posto cosa fosse meglio per me....” Disse lei in un soffio.
Era più facile parlare, così in quella posizione, senza guardarsi negli occhi. Lui continuò

“ Quando saremo a Storybrook , se ci sarà anche Neal.... io....io ..non credo di volergli lasciare campo libero, non questa volta .... “ Emma sorrise leggermente.
Era strano sentirlo parlare con quel tono, quasi insicuro, lui che era la spavalderia fatta persona.

“Killian.... Tu devi fare ciò che senti.... Ricorda solo che non ho bisogno di qualcuno che mi dica cosa fare, le mie decisioni ,nel bene e nel male , le ho sempre prese da sola...” Dicendo questo si girò e lo guardò.
Avevano ancora le dita intrecciate , lei alzò la mano sinistra e gli fece una carezza lieve. Lui chiuse gli occhi e appoggiò la guancia contro le sue dita.
Quanto tempo era che non si sentiva così bene!

“Non abbiamo la minima idea di cosa e chi troveremo una volta arrivati in città. Dobbiamo essere pronti a tutto e vivere momento per momento. Io e te sappiamo cosa vuol dire sfidare la vita ogni giorno...”

Hook annuì, riaprì gli occhi e gli sembrò di annegare in quelle due pozze verdi. Stava per parlare, ma Emme gli mise una mano sulla bocca.

“Non dire niente , per favore.... va bene così.... Il pirata e la salvatrice... potremmo essere lo spunto di una nuova favola, che dici?”
Si sorridevano e non riuscivano a staccare i loro sguardi.
Emma inclinò la testa e iniziò ad avvicinarsi a lui che continuava a guardarla, non riusciva a staccare gli occhi dai suoi. La ragazza si fermò ad un soffio di fiato dalla sua bocca, lui allora sorrise lievemente e con il pollice le carezzò il labbro inferiore che lei aprì appena.
Era un momento senza ne luogo né tempo, niente esisteva solo due anime che dopo un doloroso vagare cercavano di ritrovarsi.

“Mamma! Killian!! Ehi mamma ti sta squillando il cellulare!!!” Sbarrando gli occhi al suono della voce di Hanry si staccarono di scatto, Emma si mise la mani nelle tasche posteriori dei jeans, mentre Hook iniziò a grattarsi la nuca . Poi entrambi alzarono gli occhi , si guardarono e scoppiarno a ridere!

“Credo dovremo abituarci...” inizò Killian.

“A cosa …? “ Sussurò Emma.........

“Ad essere interrotti...Voglio dire tu sei...la figlia di Biancaneve, una mamma e LA Salvatrice ...devo aggiungere altro...?”
E ammiccò con quel suo fare scanzonato da brigante.

Emma cercava di restare seria. Assunse un'aria pensierosa

“Interrotti? Quindi credi che accadrà ancora di trovarci in …. situazioni simili”.....?”

Killian la fissava con il suo sorriso sghembo, poi allungando una mano verso un lembo della sua giacca di pelle, la tirò impercettibilmente verso di lui e abbassando la voce in un sussurrò disse:

“No Swan, non lo credo....ne sono certo! Sarà uno dei miei compiti per il futuro: Fare in modo di RIMANERE DA SOLO con la Salvatrice...

“Ehi maaaaaaa!!!!!!”

“Arrivo ragazzino!”. Si lanciarono un ultimo sguardo, entrambi sorrisero e corsero verso il maggiolino giallo.

“Chi era al telefono?” chiese al figlio, mentre allacciava la cintura di sicurezza.

“La centrale del XXI distretto, gli ho detto che eri fuori città” Rispose lui.

“Ben fatto!” Disse lei arruffandogli i capelli

“In moto ragazzi! Ancora poco e saremo a Storybrook!”

E ripartirono.

Emma e Killian non avevano la minima idea di ciò che avrebbero trovato una volta giunti a Storybrook, ma qualsiasi cose fosse e di chiunque si trattasse, questa volta l'avrebbero affrontata insieme.

La Salvatrice e il Pirata.
Una nuova fiaba stava per essere raccontata.




Nota:  Eccomi qua sono arrivata alla fine di questa mia prima storia suddivisa in capitoli. Spero davvero che abbia reso più lieve l'attesa di rivedere i nostri eroi a fine settembre.
Grazie di cuore a tutti quelli che hanno letto  e a coloro che hanno lasciato un saluto o una recensione.
E' bello poter condividere una "passione" con chi ti capisce!
Un caro saluto a tutti e a presto!
Gra
Ps....... CAPTAIN SWAN FOREVER!!!

 

  
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