Capitolo nove
“
Rivelazione”
E’
passato
un anno dal litigio con i tuoi nonni. Vivevamo il nostro amore sempre
più
intensamente ogni giorno.
Ma un giorno
accadde qualcosa che cambiò per sempre la mia vita. Mark era
strano da mesi.
<<
Vic
amore ti devo parlare >>
<<
Dimmi >>
<<
Ho
deciso di lasciare Yale e tornare a New York. Non mi trovo
più bene qui
>>
<<
Stai scherzando vero? >>
<<
No
sono molto serio >>
<<
Ma
ti rendi conto di ciò che hai appena detto? Tutti i tuoi
sogni e le tue
ambizioni? Dove sono finiti? >>
<<
Si
fottano i miei sogni e le mie ambizioni. Non hai visto come va il
mondo? E’
tutto una vera merda. Ormai ho smesso di credere in tutti i miei
principi, non
ci sarà mai pace, non lo capiranno mai >>
<<
Non
voglio sentirti parlare così amore mio. Dimmi che
è solo una crisi momentanea
>>
<<
No
amore nessuna crisi momentanea, non passerà, sono convinto
della mia
decisione >>
<<
Non
ci credo >>
<<
Devi crederci, sono
già andato dal
rettore a ritirarmi, partirò per il Vietnam questa
primavera. E’ deciso
>>
<<
Come hai potuto prendere una decisione così importante senza
nemmeno prima
parlarmene! Ti sei già anche ritirato! Pensi che andando a
farti ammazzare in
Vietnam risolverai i tuoi problemi? >>
<<
Combatterò per il nostro Paese, contro quei bastardi musi
gialli del cazzo
>>
Litigammo
furiosamente, non avevamo mai litigato in questo modo; poco dopo prese
tutte le
sue cose e le caricò in macchina, poi partì.
Piansi tutto
il giorno insieme ad Ingrid, mi aveva spezzato il cuore.
Per due
settimane non fece altro che mandarmi lettere, poi mi
telefonò diverse volte ma
non risposi, ero arrabbiata con lui, aveva tradito la mia fiducia.
Non molto
tempo dopo, all’uscita dalla lezione di anatomia me lo
ritrovai fuori
dall’università con un grosso mazzo di rose rosse.
Mi sciolsi, come un
ghiacciolo sotto il sole, mi prese per mano e mi accompagnò
verso la macchina,
voleva portarmi in un posto a sorpresa.
Mi
portò nel
parco, dove c’eravamo dichiarati alcuni anni prima, aveva
apparecchiato il
tavolo dentro il gazebo; mangiammo una cena preparata da Vivien per
l’occasione, si scusò molte volte e alla fine lo
perdonai.
<<
Amore mio temevo di averti persa, perdonami per il mio comportamento
insolente,
non volevo ferirti angelo mio >>
<<
Non
preoccuparti amore mio, ti perdono. Immagino che partirai comunque
>>
<<
Purtroppo sì. Tra due settimane, passerò tutto il
tempo prima di partire
insieme a te >>
<<
Promettimi solo che cercherai di non farti ammazzare >>
<<
Te
lo prometto Vic, Farò del mio meglio, ti amo >>
Mi
abbracciò
fortissimo , poi mi baciò teneramente. Uscimmo dal gazebo
continuando a
baciarci.
Ci coricammo
sul prato e facemmo l’amore come mai l’abbiamo
fatto, lo facemmo sotto
le stelle.
Purtroppo il
tempo con lui passò troppo in fretta e arrivò il
giorno della sua partenza per
il Vietnam.
Qualche mese
più tardi, incominciai a stare male non sono
psicologicamente ma anche
fisicamente. Mi sentivo sempre stanca e depressa, avevo la nausea ogni
giorno.
Pensai che si trattasse di tutto lo stress accumulato
nell’ultimo periodo.
Ne parlai
con Ingrid.
<<
Non
sto molto bene ultimante. Ho la nausea tutte le mattine e mi sento
sempre
stanca >>
<<
Tesoro per caso hai fatto l’amore con Mark? >>
<<
Sì,
lo abbiamo fatto quel giorno che è ritornato per scusarsi ti
ricordi >>
<<
Sì,
ricordo. Il ciclo ce l’hai? >>
<<
Ora
che mi ci fai pensare, ho un ritardo di quattro giorni >>
<<
Tesoro, secondo me, sei incinta >>
<<
Incinta? Oddio >>
<<
Vai
dal medico domani, farai degli esami >>
Andai dal
medico il giorno successivo a farmi visitare, dopo vari esami ebbi la
conferma
della mia gravidanza. Ero felice, nonostante la mia giovane
età.
Decisi di
rispondere a una lettera di Mark per dargli la notizia
dell’arrivo del nostro
bambino
Battaglione 42,
31 maggio 1964
Amore
mio mi manchi. La
guerra è la cosa più brutta che esista.
Mi
manchi come da stare
male. Ora devo lasciarti per il comandante ci vuole immediatamente al
rapporto.
Ti amo, Mark
Yale, 11 giugno
1964
Mi
manchi tanto anche
tu amore. Devo darti una splendida notizia!
Sono
incinta, l’ho
scoperto oggi! Non è meraviglioso? Un bambino tutto nostro!
Ti amo, non vedo
l’ora di riabbracciarti. Vic
Aspettai due
mesi prima di ricevere la risposta da parte sua.
Battaglione 18,
5 Agosto 1964
E’
la notizia più bella
che potessi mai darmi mia dolce Vic.
Quel
bambino è me e te
messi insieme, pensavo al nome oggi, ti piacerebbe chiamarlo James se
è maschio
e Grace se fosse femmina? Grace era il nome di mia madre, ci terrei
particolarmente.
Tornerò
presto da voi amore mio
Gli risposi
qualche giorno dopo, i nomi mi piacevano molto. Non vedevo
l’ora che questa
guerra giungesse al termine, al suo ritorno ci saremmo sposati.