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Autore: Beatlesvoice    06/09/2014    4 recensioni
"Diventeremo più grandi di Elvis!" disse John con tono entusiastico.
Paul scoppiò in una grossa risata.
"John, ti stai comportando proprio come fanno i sognatori"
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena dopo cena i ragazzi avevano già tutti chiamato John per confermare.
Per alcuni era stato più facile, per altri più difficile, ma alla fine tutti erano riusciti a convincere i loro genitori e ad ottenere il tanto ambito permesso per andare ad Amburgo.
John chiuse la telefonata con Pete, che era stato l'ultimo a chiamare.
La parte più difficile arriva ora. John doveva comunicare la notizia a zia Mimi, e di certo non sarebbe stato facile.

Scese le scale ed arrivò in cucina.
Prima di entrare si fermó per 10 minuti buoni davanti alla porta.
'John Lennon non ha paura' si disse mentalmente, ed entró.
Trovò zia Mimi che ricamava seduta su una delle sedie del tavolo da pranzo.
"Mimi...ti devo dire una cosa" esordí John, voleva togliersi il più velocemente possibile quel peso sullo stomaco.
"Non avrai combinato altri distastri, vero?" Chiese Mimi guardandolo con i piccoli occhiali tondi che usava per ricamare appoggiati sulla punta del naso.
"Vedi, io e la band partiremo per Amburgo, suoneremo e cominceremo a farci conoscere, posso andare?" Disse John.
Si sentiva un velo di timore nella sua voce. Come previsto Mimi sembrò piuttosto scettica
"ma sei matto John?" Chiese alzandosi dalla seggiola.
"No Mimi, è il mio sogno e ho intenzione di realizzarlo" disse John guardando negli occhi la zia, sfoggiando lo sguardo più sincero che potesse avere.
"Ricorda, la chitarra va bene, ma con lei non ti guadagnerai mai da vivere!"
"Cosa dovrei fare qui Mimi?Lavorare nel salone per capelli di Penny Lane?"
Mimi lo guardó dubbiosa, anche se infondo sapeva che il suo ragazzo aveva del talento.
"Eh va bene John, ti do il perm-".
Mimi non fece in tempo a completare la frase che John la strinse in un abbraccio.
"grazie mimi, grazie" disse John quasi commosso.
Finalmente il suo, il loro sogno poteva diventare realtà "si...ora però vai a lavare i piatti ragazzo" rispose Mimi.
~~
Verso le 21 John chiamò Hans per confermare la loro partenza.
"Perfetto John" disse il tedesco "partiremo tra due giorni.
Non portate troppa roba, avrete l'opportunità di comprare ciò che vi serve li.
Preparate tutto ciò che vi serve per suonare. Ci vediamo direttamente al porto di Liverpool alle 10 in punto.
Non fate tardi o c'è il rischio che il traghetto parta senza di noi" "
Certo Hans" di affrettò a rispondere John "non ti preoccupare, puoi fidarti di noi"
"Lo spero bene ragazzo" disse il più grande ridendo.
"Bene John, ci vediamo tra due giorni. Salutami tutti i ragazzi"
"Certo Hans, ciao" John riattaccò con un enorme sorriso stampato in volto, non poteva credere che tutto questo stesse accadendo davvero.
Subito riprese la cornetta e chiamò un numero per lui ormai molto noto.
"Pronto, casa McCartney"
"Paul! Ciao Paul, sono John"
"Ehi John! Cosa c'è? Hai un tono elettrizzato!"
"Paul ho appena chiamato Hans per confermare! Fra due giorni partiamo per Amburgo! Ci credi? Il nostro sogno si avvererà Paul!"
A Paul spuntò il sorriso più grande che gli fosse spuntato sulla faccia nella sua vita.
"Cristo santo John, non riesco a crederci!"
"Già, nemmeno io!"
"Dimmi bene cosa ti ha detto. A che ora partiamo? Dove ci troviamo?"
"Ah si giusto. Ha detto che ci troviamo al porto alle 10 in punto. Ha detto di non portare troppa roba perché potremo comprare ciò che ci serve li e di preparare tutto per suonare"
Paul fece mente locale per ricordare tutto ciò che doveva prendere.
"Ok perfetto John" rispose.
"Ehi, ma come hai fatto a convincere Mimi? Pensavo non ti avrebbe mai mandato!"
"Già, anche io. All'inizio pensavo davvero che non mi ci volesse mandare perché l'ho vista un po' scettica, ma alla fine ce l'ho fatta fortunatamente."
Ci fu qualche secondo di silenzio, poi John ripeté
"non ci credo ancora, Paul"
"Nemmeno io John"
"Sai, sono molto contento di fare questo viaggio con te Paul, davvero"
"Anche io John, moltissimo"
"Ora devo andare Paul. Buona notte, a domani" "A domani John. Buona notte"
~~
John si era svegliato stranamente presto quella mattina, così per passare il tempo ascoltò un po' di musica.
Stava ascoltando alla radio una nuova canzone di Elvis, quando sentí qualcuno bussare alla porta.
Si alzó e andó a vedere chi fosse quello squilibrato che bussava a casa sua alle 8 di mattina, quando sua zia Mimi era ancora nella braccia di Morfeo.
Quando aprí la porta si trovó davanti Paul.
"Aiutante per il riempimento delle valigie a sua disposizione"disse facendo un inchino.
John guardò Paul e rise.
"Entra pure"
Paul ormai conosceva l'abitazione quasi meglio di John stesso, quindi si diresse verso la sua camera, seguito da John.
Il maggiore entró e tiró fuori la valigia e i vestiti, creando una gran confusione.
"Almeno cerca di non creare un manicomio, non ti aiuterò anche a sistemare la camera" disse Paul con tono severo.
Così dicendo stampó un veloce bacio sulle labbra del più grande.
"Vedi, devi piegarle bene" illustró Paul.
John stava per fare una prova con una semplice maglietta bianca, ma Paul ebbe la stessa idea, così le loro mani si sfiorarono, provocando in John una scossa di calore.
"Ma come cavolo fai?" Chiese.
"Guarda è facile, devi solo-"
"Non sto parlando delle maglietta idiota, sto parlando del fatto che ogni volta che ti vedo, che ti tocco, perfino se ti sfioro, prova una scossa di...di...di, cristo, non so nemmeno io cosa!"
Fece una pausa e guardó il più piccolo negli occhi
"Tu mi fai letteralmente impazzire."
Così dicendo baciò Paul, un bacio appassionato, un bacio che travolse entrambi.
"Fanculo la valigia" disse il più giovane.
Si sdraiarono sul letto e passarono il resto della mattinata così, ad abbracciarsi e baciarsi.
~~
Verso l'ora di pranzo scesero in cucina.
"Mimi, oggi a pranzo c'è anche Paul" disse John entrando.
La zia parve molto sorpresa e leggermente seccata della presenza del più giovane.
"Oh Paul. Quando sei arrivato? Non ti ho sentito entrare!"
"Salve signora. Sono arrivato questa mattina presto, probabilmente lei stava ancora dormendo."
"Si, probabile" disse la signora dopo averci pensato qualche secondo.
"questa mattina mi sono alzata tardi. Beh allora ti abbiamo con noi oggi"
"Si signora" rispose Paul con un piccolo sorriso imbarazzato.
Mimi preparò il pranzo e si sedettero tutti a tavola.
Chiacchierarono un po' di Amburgo, zia Mimi fece le solite raccomandazioni ai due ragazzi che annuirono ad ogni suo avviso.

Finito il pranzo John e Paul andarono in cortile portandosi una chitarra.
Si sedettero sull'erba, era una bella giornata per stare un po' fuori.
Paul imbracciò lo strumento, lo accordò per bene.
"Allora John, cosa vuoi che ti suoni?"
Il ragazzo ci pensò un po'.
"Non so Paul... Scegli tu qualcosa"
Allora il più piccolo cominciò a suonare e a cantare.
"Besame besame mucho
Each time I bring you a kiss
I hear music divine..
."
La sua voce cristallina si diffondeva nel piccolo cortiletto trasportata dal vento e John non poté fare altro che sdraiarsi accanto al ragazzo ad occhi chiusi ed assaporare ogni nota perfettamente eseguita.
Quando ebbe finito John esclamò "cazzo Paul, la tua voce è strepitosa"
Il giovane arrossì, adorava quando John gli faceva complimenti, soprattuto dal punto di vista musicale.
"Grazie mille John" gli disse accarezzandogli i capelli.
"No davvero Paul, è stupenda. Dovremmo inserire questa canzone nel repertorio! Sarà un successione."
Paul era colpito da questa decisione; John voleva inserire una canzone cantata solo da lui.
"Oh John, davvero io non..."
"Paul, ormai ho deciso. Deve assolutamente entrare nel nostro repertorio. È troppo bella cantata da te per non essere sentita da nessuno oltre che me"
Si guardarono, uno di quegli sguardi lunghi e pieni di significato.
Alla fine John si alzò e si mise a sedere accanto a Paul.
Si scambiarono qualche altro bacio, poi Paul dovette andare a casa per preparare anche lui la sua valigia.
Tutto doveva essere pronto, la mattina seguente sarebbero partiti per l'avventura più bella della loro vita.



note dell'autrice: allora, eccoci con il capitolo 5.
Come prima cosa chiedo scusa per il ritardo ma ieri proprio non sono riuscita ad aggiornare.
Bene, finalmente il viaggio per Amburgo divrnta una cosa concreta per i nostri cinque ragazzi. 
I nostri Paul e Jonh sono sempre teneri e lo diventeranno ogni giorno di più.
Vi diamo appuntamento a sabato prossimo con il capitolo 7, il capitolo della partenza.
A presto, un bacio
Beatlesvoice & Nowheregirl62
 
  
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