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Autore: Themagicintome    06/09/2014    1 recensioni
Malfoy, mi dispiace, forse quel giorno nel bagno di Mirtilla avresti gradito di più un abbraccio che un Setumsempra.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'.


Draco Malfoy. La mia nemesi. La mia ossessione. Ero convinto che nascondeva qualcosa in quella Stanza delle Necessità, avrei scoperto a qualunque costo il suo segreto.
Lo avevo sempre odiato, dal profondo del mio cuore, ed avevo giurato a me stesso che lo avrei sempre odiato, fino alla fine.
Quella rabbia repressa che provavo nei suoi confronti, quell’astio che aumentava sempre più … Si, ne ero certo, Draco Malfoy si era deciso,  una volta per tutte, aveva imboccato la strada del male.
Se solo avessi avuto uno straccio di prova per incastrarlo, per farmi credere da Ron e da Hermione, quanto volevo usare il Sectumsempra contro quella viscida serpe … Certo, avevo anche io  i miei problemi. Sapevo già che di lì a poco mi sarei dovuto rifugiare da tutte le parti per cercare di scappare da quel pazzo affetto da manie di grandezza. Poi, quel fottutissimo libro … Quell’esaltato Principe Mezzosangue, quell’idiota di Lumacorno che non si decideva a parlare, quei due imbranati dei miei amici che sembravano non accorgersi di niente di quello che stava succedendo.
Stavo perdendo il senno, la mia mente era in subbuglio.
Draco Malfoy non è stato di certo di certo uno stinco di santo … (“Quando? Ah si, la bellezza di quarantadue anni fa”) Tuttavia dentro di me sapevo che quel ragazzo non aveva tutte le colpe che gli attribuivo, io stesso non ero certo, in fondo, del fatto che tutti quei disastri fossero opera sua. Fu un semplice modo per sfogarsi, nato dalla semplice necessità di attribuire colpe a qualcuno in mezzo a tutto quel caos.

“-So che cosa le hai fatto, Malfoy! Una fattura, non è vero?”

Lo avevo trovato piangente nel bagno di Mirtilla Malcontenta, fantasma isterico e inquietante di una povera ragazzina della casa di Corvonero, vittima dell’animaletto domestico di Salazar Serpeverde. Era impossibile non notarlo; Draco Malfoy era pelle e ossa, il viso pallido,smunto e stanco, i gelidi occhi grigi solcati da profondissime occhiaie scure, che evidenziavano ancora di più la sua aria straziata.
Piangeva, LUI piangeva; e sembrava disperato. Provai per una frazione di secondo un moto di pietà, il povero ragazzo che aveva fatto tutte le scelte sbagliate. Tirando le somme, però, si può anche affermare senza sbagliare che Draco Malfoy non ha mai avuto la libertà di una scelta.
 Oh, me scellerato, prese il sopravvento la mia rabbia ed il mio odio, incrementato dal suo tentativo di lanciarmi addosso la più DOLOROSA delle maledizioni senza perdono.

“-Cru …
-Sectumsempra!
 In un attimo il povero ragazzo giaceva a terra, ferito mortalmente, Ogni centimetro del suo corpo perdeva sangue gravemente.
 Mi lanciai su di lui.”

Feci ciò che chiunque, spaventato da una simile situazione, avrebbe fatto.
 A settantotto anni di età non ricordo di aver fatto errore più grande nella mia vita.
 Finalmente, per la prima volta, eravamo occhi negli occhi. I suoi, occhi di un ghiaccio che era stato forte, resistente.
Occhi lacerati, distrutti da terribili consapevolezze.
Occhi bellissimi. Si, Draco Malfoy era bellissimo. Nonostante lo stato in cui si trovava non riuscii a trovare nulla di negativo in lui, nessun difetto, impeccabile, anche prima di morire dissanguato, a quanto pare.
  Il suo rantolo interruppe il filo dei miei pensieri. Un rumore di passi, ma certo …Piton.
 Scontai la mia punizione, e per la prima avevo dentro l’amara consapevolezza che la mia coscienza non si sarebbe pulita così facilmente. Ancora non ricordo come successe, mi ritrovai davanti alla porta dell’infermeria ad implorare Madame Pomfrey di poter vedere Draco Malfoy.
 Entrai. Dormiva. Era un angelo, e mi chiesi espressamente se dietro a un volto così angelico potesse esserci vera cattiveria. Risposi immediatamente a me stesso: assolutamente no. Capii dal viso stanco e dai lineamenti tristi ciò che Draco Malfoy avrebbe voluto urlare al mondo intero: non aveva scelta. Oh, povero angelo, era così bello quando dormiva, se avesse avuto quell’espressione innocente anche da sveglio, probabilmente quella mano dalle dita lunghe e sottili che mi aveva steso quando avevamo undici anni non l’avrei mai lasciata. E fu così che, istintivamente osservandolo, il palmo della mia mano si chiuse sulle sue dita.
 Si, Draco Malfoy, non lo hai mai saputo, ma all’età di sedici anni ci siamo stretti la mano. Oh, Draco Malfoy, come erano dolci e rosee le tue labbra, tu non sai come io, pentito per ciò che ti avevo fatto, ho posato le mie sulle tue. Si tratto di poco tempo, il mio cuore era sul punto di esplodere, ma fui sempre il solito fortunato; feci appena in tempo a staccarmi che tu ti svegliasti …

 “-Potter! Che cosa vuoi? Vuoi forse darmi il colpo di grazia? Vattene, la tua presenza da me non è gradita".
 Le sue guance si tinsero di rosa non appena mi riconobbe. Il mio stomaco fece una capriola, dentro sorrisi.
 Avevo sempre avuto quell’effetto su di lui, sin dal primo anno.
 -Non ero venuto per te, Malfoy, volevo solo chiedere un’informazione a Madame Pomfrey. Non fare altri passi falsi, sta lontano da tutti i miei amici.”

Detto questo voltai le spalle ai suoi occhi rassegnati e me ne andai.
 Pronunciai l’opposto di ciò che avrei tanto desiderato dire. Feci l’opposto di ciò che avrei tanto voluto fare.
 Lo vidi per l’ultima volta trent’anni fa, quando accompagnai mio figlio James al binario … i lineamenti erano più marcati a causa dell’età, mi fece un cenno di saluto, ma io, paralizzato non riuscii a ricambiare. Non mi pento di nulla della mia vita, ho amato mia moglie Ginevra, pace alla sua anima, e amo i miei figli, i miei nipoti, ma non mi dimenticherò mai di lui.
Debole ed insicuro, bellissimo e distruttivo ragazzo dagli occhi di ghiaccio. Ogni mattina mi domando se la vita lo abbia mai ripagato dalle sofferenze subite durante l’adolescenza.
 Draco Malfoy, mi piacerebbe tanto rivederti, con stampella e non con bacchetta alla mano, proprio come me. Mi piacerebbe tanto dirti che anche io nella mia vita ho sbagliato tante cose, tuttavia forse non ti confiderei che è proprio con te che ho commesso il mio più grande errore.
Draco Malfoy, mi dispiace, forse quel giorno nel bagno di Mirtilla avresti gradito di più un abbraccio che un Setumsempra.

  
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