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Autore: Paolyn    26/09/2008    0 recensioni
In una notte tempestosa mentre il vento ululava e la pioggia scrosciava rumorosa sui vetri, un lampo illuminò la macchina dove io ed il ragazzo del quale non conoscevo il nome ci trovavamo...
Genere: Romantico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In una notte tempestosa

 

 

In una notte tempestosa mentre il vento ululava e la pioggia scrosciava rumorosa sui vetri, un lampo illuminò la macchina dove io ed il ragazzo del quale non conoscevo il nome ci trovavamo. Sobbalzai spaventata, con le sue mani fredde mi cinse i fianchi, guardai il suo bellissimo viso bianchissimo, mi sorrise rassicurandomi, mi sentii improvvisamente meglio e tornai a guardare la pioggia preoccupata, pensando a quella mattina…

 

 Venne tutto in mente a Giorgio, che il giorno prima esclamò: <> Emily non amava i boschi e preoccupata disse qualcosa di incomprensibile. Io felice quanto Francesco accettai di trascorrere la giornata. Dopo un breve viaggio arrivammo in quel posto tanto bello da non poter mai pensare che ci sarebbe successo qualcosa. Era autunno e gli alberi colorati di arancione avevano un che di misterioso, ero affascinata a vedere tanta bellezza. Dopo varie ore però il cielo fu imprigionato da tremende nuvole nere e disgraziatamente cominciò a piovere. Trovammo una grotta e ci riparammo sotto ad essa. La pioggia cadeva a terra violentissima ed io sbuffai. <> esclamò Emily abbracciando le ginocchia. <>.

L’ego delle loro voci rimbombavano nel mio orecchio e mi fecero venire la pelle d’oca. Sentimmo un rumore e dei rami afferrarono le nostre caviglie, ogni tentativo di liberazione fu inutile i miei amici caddero giù, io stavo facendo la loro stessa fine, ma una mano fredda afferrò la mia, un ragazzo dai capelli neri come la pece mi stava salvando, mi guardava con i suoi occhi scuri quasi selvaggi, non avevo mai visto una creatura così bella in tutta la mia vita. La radice mollò la mia caviglia ed il ragazzo mi tirò su. Mi girai di colpo <>

<>la sua voce era vellutata e sinfonica.

Mi prese in braccio e mi portò dentro la macchina di Giorgio per ripararmi dalla pioggia. Cercai di oppormi, ma la sua bellezza mi faceva girare la testa, gli chiesi come si chiamasse, ma mi rispose soltanto: <>

La pioggia si placò e lui mi aiutò ad uscire dall’abitacolo. Tenendomi per mano andammo a cercare i miei amici. Arrivammo nella grotta dove erano scomparsi, mi prese tra le braccia e scendemmo, gettai un gemito, ma in un secondo fummo a terra. Trovai i miei amici incatenati e svenuti, istintivamente andai loro incontro, ma mi fermò dal braccio. Cercai di divincolarmi, ma la sua presa fu più forte. Una donna da un lungo vestito nero si avvicinò. Il ragazzo ruggì. Rabbrividii, era una donna bellissima, il suo viso visibilmente cattivo mi guardò e scoprì i denti. Rimasi immobile, non riuscivo a parlare e ne a scappare. Il ragazzo le andò incontro. Farfugliavano qualcosa che non riuscivo a sentire per qualche minuto, e la donna alla fine puntò il dito contro di me. Con uno scatto il ragazzo che mi aveva salvato la vita, fu a pochi centimetri dal mio viso, rimasi congelata, la mia mente mi diceva di scappare, ma i miei muscoli non rispondevano. Uscì i suoi denti appuntiti e scivolò lungo il mio collo, avevo gli occhi sgranati, guardavo in faccia la morte. Con le sue labbra fredde mi bacio semplicemente il collo, rabbrividii ma no di paura. Mi sorrise e si girò verso la sua nuova preda con un balzo corse verso di lei e con un paletto di legno la polverizzò. Stavo per svenire ma mi fu subito vicino. Prima di chiudere gli occhi gli domandai <> sorrise soltanto, prese un braccialetto con sopra una luna e me la mise nel polso, poi il buio. Mi risvegliai nel mio letto, chiamai i miei amici per sapere cosa fosse successo, loro non ricordavano nulla. Pensavo che fosse stato solo un sogno ed andai in bagno a lavarmi la faccia, alzai le maniche del mio maglione e trovai il braccialetto, un fremito mi accarezzò la schiena. Presi il motorino ed andai in quel luogo dove avevo incontrato i vampiri. Fui davanti alla grotta, ero indecisa se entrare o no. Improvvisamente sentii un vento delicato sfiorarmi la guancia, lui era dietro di me, lo sentivo, chiusi gli occhi ed assaporai quel suo profumo delizioso, un profumo che sarebbe rimasto nella mia mente per sempre, come un marchio di fuoco.

  
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