Un super saluto a tutti!^^
Ho come la netta sensazione che questa fic
dalla trama fumosa mi stia sfuggendo di mano... perchè in questo capitolo dovevano succedere altre cose che
credo accadranno nel prossimo a questo punto... mah...
Prima di lasciarvi alla lettura...un grandissimo GRAZIE a
tutti quanti che leggete questa mia prima , assurda
produzione! Sostenetemi sempre per favore! ^^ (inchin)
E un mega
iper gigantesco GRAZIE alla mia aneechan!
Ti voglio bene , come farei senza di te?^^
Bene... dopo le smancerie...ecco a voi il...
...Capitolo 7
-Kai…?-
Erano diversi minuti che se ne stavano immobili in quella
posizione e per quanto ciò gli trasmettesse una bellissima sensazione , le sue gambe cominciavano ad intorpidirsi.
-Mh…- Kai
doveva essersi addormentato , perché non diede cenno
di aver sentito la voce di Takao chiamarlo.
-Ehi Kai… forse dovremmo
rientrare… - insistette Takao ,
cercando di svegliarlo il più dolcemente possibile.
Il ragazzo appoggiato sulla sua spalla si mosse nel sonno , segno che si stava svegliando. Takao
gli accarezzò la testa per riportarlo definitivamente via dal mondo dei sogni.
-Mh…Takao…?
Scusa credo di essermi addormentato…- biascicò con la
voce ancora impastata dal sonno sollevandosi dalla sua posizione e sfregandosi
gli occhi.
-Niente niente… non hai dormito
bene stanotte?- gli domandò Takao cercando di non
esternare il dispiacere per non sentire più la sua testa sulla spalla.
Kai fece cenno di sì con la testa
mentre si stiracchiava le articolazioni. Dandogli uno sguardo di sfuggita il
russo si domandò che faccia avrebbe fatto Takao se
avesse saputo di essere lui la causa della sua
insonnia.
Si alzò , facendo scricchiolare
tutte le ossa , imitato poco dopo da Takao.
-Aaaaahhh! Andiamo
allora?- propose nuovamente il giapponese sgranchendosi la schiena.
I due si incamminarono a ritroso
lungo il sentiero finché non ritrovarono lo spiazzo erboso dove avevano
pasteggiato.
Max e Rei dormivano ancora pacifici e beati sul prato. Takao cominciò a ridere vedendo che non si erano accorti
che fosse passato tanto tempo , suscitando anche in Kai un sorriso divertito. Il giapponese si avvicinò di
soppiatto e …
-IL DEMONE DEGLI SPEEEEEEECCHIIIIIIIII!!!-
urlò con quanto fiato aveva in gola.
-KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHH!!!-si
svegliarono i due di soprassalto. Max saltò il braccio a Rei
, mentre il cinese cominciò a guardarsi freneticamente attorno con lo
sguardo terrorizzato.
-DOVE DOVE?- gridò coi nervi ormai
ridotti ad uno straccio.
Kai si avvicinò
serio serioe
indicò una figura rannicchiata al suolo alla sua destra.
-Lì…-
Rei e Max si voltarono verso la
figura e videro che si trattava di Takao che si
rotolava al suolo dalle risate.
-Takao…- Max si avvicinò al
ragazzo con un’aura lugubre che lo circondava.
-AHAHAHAHA …S… sì? AHAHAH..-
rispose lui senza riuscire a smettere di ridere.
-Io…- si avvicinò senza cambiare tono.
-TI UCCIDO!!!- e l’americano saltò
al collo di Takao cercando di strozzarlo , mentre lui
continuava a ridere scompostamente.
Alla fine anche Max fu contagiato e cominciò a ridere pure
lui.
Kai e Rei rimasero a guardare la
scena con un gocciolone sulla testa chiedendo come si
potesse essere tanto scemi.
Quando finalmente riuscirono a raccogliere le loro cose e si
rimisero in marcia , il sole cominciava a toccare
l’orizzonte diffondendo nel cielo mille tonalità di rosso e arancione.
Max si strinse ancor di più al braccio di Rei. Il cinese
strusciò la guancia sulla testa del biondino che gli scaldava la spalla.
Takao li guardò con un sorriso velato
di tristezza.
E di invidia.
Avrebbe voluto essere così cristallino nel mostrare i suoi
sentimenti a Kai. Ma non
poteva. L’avrebbe allontanato per sempre.
Eppure… quella mattina… Kai si era dimostrato tanto dolce…
L’illusione è un diavolo con la faccia d’angelo… finché non
scopri il suo vero volto conforta e fa sognare , ma
appena ti mostra la cruda realtà ti può uccidere.
E questo Takao
lo sapeva e cercava di tenerselo sempre a mente.
E’ sempre meglio non illudersi.
-A che pensi?-
Takao si voltò verso il russo che
gli si era affiancato e ora lo guardava in attesa di
una risposta.
-A nulla di particolare , perché?-
-Te ne sei stato zitto da quando siamo partiti…insolito per uno come te…-
Takao annuì distrattamente prima
di accorgersi che Kai lo stava prendendo in giro.
-MA EHI!!!-
Alla vista delle guance gonfie di ira
di Takao , Kai non poté far
altro che sorridere all’idea della battuta appena fatta.
-Non sei per niente gentile!!- continuò Takao , ma con un sorriso divertito e la rabbia scivolata via in
un istante.
-Ah scusa! E come potrò mai
rimediare?- gli rispose ironico il russo.
-Mi aiuterai a portare il cesto da picnic!!!-
decretò Takao trionfante porgendo a Kai una parte del manico del contenitore che trasportava.
Kai con un ghigno divertito lo afferrò .
-D’accordo mi
arrendo!- disse con finta rassegnazione.
Il manico era stretto per entrambe le mani
, che per trovare spazio erano costrette a sfiorarsi.
Kai non ritrasse la mano , ma proseguì la camminata di ritorno in silenzio e con gli
occhi fissi sul sentiero.
Se non dava fastidio a lui perché farsi
problemi. Non sembrava proprio che gli desse fastidio…
L’illusione aveva vinto sul cervello di Takao.
Ci volle quasi un’ora a raggiungere la villa.
-Fiuuuu appena in tempo! Non mi piaceva l’idea di trovarmi all’aperto al buio!- proclamò Max
varcando la soglia di casa.
-Ora come ora mi spaventa di più
l’idea di cosa potrebbe nascondersi in cantina…- replicò Takao
con una risatina nervosa.
-Ma no! Kai
ci ha raccontato quella storia solo per divertirsi alle nostre spalle…giusto Kai?- disse incoraggiante Rei ,
guardando speranzoso poi il russo.
-Mah…- commentò laconico costui ,
superandoli e dirigendosi verso la sua stanza , mentre gli altri restavano
sull’ingresso a guardarsi attorno sospettosi.
Ridacchiando sotto i baffi Kai si
complimentò con sé stesso per la sua ottima interpretazione. Quella vecchia
storia non l’aveva mai spaventato , ma a quanto pare
la cosa non valeva per gli altri.
Giunto in camera constatò di avere
la necessità di una bella lavata. I suoi abiti , per
non parlare dei suoi capelli erano impolverati dal terriccio di montagna
sollevato dal vento e ricoperti di frammenti dell’erba su cui si era seduto. In
poche parole era letteralmente un disastro. Quando fu riuscito a ripulirsi per
bene e a vestirsi con abiti più puliti , il suo
stomaco annunciò con un brontolio che era arrivata l’ora di cena.
Avventurandosi al piano inferiore sperando di non ritrovarli
ancora impietriti nell’ingresso , notò con sua somma
approvazione che non solo Takao , Rei e Max non erano
più laggiù , ma addirittura , a giudicare dal profumino proveniente dalla
cucina , qualcuno si stava occupando della cena.
-Ciao Kai! Ho pensato che uno
stufato bello caldo avrebbe fatto bene a tutti dopo la
camminata!-
Non poteva che essere Rei… Chi altro avrebbe avuto voglia di
mettersi a trafficare tra i fornelli dopo la faticaccia della giornata?
-Guarda , ho così fame che mangerei
qualsiasi cosa…- commentò Kai accomodandosi a tavola
, aspettando che fosse pronto.
Takao e Max entrarono
di corsa nella stanza , guardandosi alle spalle come se fossero inseguiti.
-Ok Max ,
niente di sospetto!-
-Bene , allora fin qui siamo al
sicuro!-
-Ma cosa…?- domandò perplesso Kai.
-Il demone! Controllavamo che non ci seguisse!- disse serio serio Max.
-Ma credo che non ci abbia ancora presi
di mira…o non è ancora uscito dalla cantina!- concluse con aria esperta Takao.
Kai constatò
in quel momento che qualcuno l’aveva presa un po’ troppo seriamente la storia
che aveva raccontato.
-Ma…se vi ho detto che è sigillato in cantina…- cercò di
persuaderli , puntando su quell’argomento
più che sulla loro capacità di raziocinio , assai carente a quanto pareva.
-Quindi siamo al sicuro?- chiese Takao poco convinto.
-Non può uscire?- insistette Max.
-No è chiuso e non può uscire!- Kai
cercò di essere il più convincente possibile.
Takao e Max (e segretamente anche
Rei) tirarono un sospiro di sollievo .
-Bene allora cosa si mangia?- Takao
aveva riconquistato la sua solita allegra voracità.
-Stufato!- disse Rei , presentando
in tavola il pentolone fumante.
La cena trascorse nell’abituale atmosfera che circondava il
gruppetto , tra gli schiamazzi e le risate.
Quando tutti furono sazi e soddisfatti ,
e ce ne volle di tempo perché Takao ancora al decimo
piatto chiedeva il bis , si lasciarono andare pigramente sulle sedie .
-Che mangiata…- proferì Takao
-E adesso? Che si fa?- domandò entusiasta Max.
Lanciando uno sguardo a Rei fu chiara immediatamente
l’intenzione del cinese. Restava da decidere come
defilarsi dagli altri due senza essere costretti ad usare metodi eccessivamente
schietti quali “Scusate , noi andiamo di sopra a pomiciare , vedetevela tra di
voi!” … decisamente un sistema molto esplicito , ma in pratica poco gentile.
Kai notò gli sguardi d’urgenza tra
i due , come se non sapessero come iniziare il
discorso.
-Ehm… io non ho finito di disfare
la valigia…perché…si è rotto un cassetto…- iniziò titubante Max.
-Ah… eh… allora bisognerà ripararlo… direi che urge andare a
dargli un’occhiata!- proseguì con molto più trasporto
Rei.
-E da quando te ne intendi di
cassetti rotti?- domandò Kai , il quale ben aveva
compreso lo scopo ultimo di tutti quei discorsi , ma si divertiva lo stesso a
metterli in difficoltà.
-Ehm… ma come? Non lo sapevi? In Cina ero il primo della
classe al corso di manutenzione dei mobili in legno!-
rispose prontamente Rei.
-Oh allora devo approfittarne assolutamente , andiamo?- tentò di chiudere il discorso Max , trascinando
fuori Rei.
Takao aveva osservato la scena con
lo sguardo dubbioso di chi non sapeva se credere o meno
alle balle che stava sentendo. Almeno finché Kai non
li salutò che erano già praticamente arrivati alle
scale.
-Non dateci dentro troppo , che è
stata una giornata faticosa!- gli urlò dietro con un ghigno in volto.
Si sentirono degli improperi di risposta in lontananza .
-Allora…cosa facciamo noi?- domandò
poi rivolto a Takao .
-Uhm…non saprei…qualcosa di rilassante… mi sento tutti i muscoli e le articolazioni che tirano!-
rispose il giapponese facendo , come a dimostrazione , scricchiolare le ossa
delle spalle.
Un’idea baluginò nella mente di Kai.
Probabilmente l’avrebbe ritenuta pericolosa e l’avrebbe scartata
subito, ma sembrava che il suo buon senso l’avesse lasciato da qualche
parte.
Probabilmente in quel bivio di montagna quello stesso
pomeriggio.
-Beh… se vuoi rilassarti una cosa ideale ci
sarebbe…- disse Kai guardando l’altro assumere
un’espressione curiosa.
-Hai portato il costume da bagno ,
giusto?- proseguì , facendo aumentare le perplessità del giapponese.
-Sì perché?-
Kai sorrise impercettibilmente
esponendogli la sua idea.
-Le terme al coperto…-
Continua...
Come continuerà? Quando finirà? Quando darò una trama solida alla vicenda? Mille e mille
dubbi che restano misteriosi anche a me!XD
Commentate numerosi e sarò più svelta a pensare alle
risposte!^^
A presto presto e grazie mille
ancora!
CIAAAAAAAOOOOOOOOOOOOO