Capitolo 99: Pensione



Gohan sbuffò mettendosi sotto le lenzuola, accanto alla moglie.
Lei ridacchiò divertita, sistemandosi le coperte.
«Sono vecchio?» chiese Gohan, con la fronte aggrottata, guardando Videl.
«Quante volte me l'hai chiesto oggi?» domandò a sua volta.
Lui borbottò qualcosa, ma poi riportò l'attenzione sulla moglie. «Allora? Lo sono?»
Lei sospirò rassegnata. «Mh... sì» rispose ridendo.
«Ah sì?» chiese quasi arrabbiato.
«Sì» rispose ancora.
Gohan sbuffò e si sdraiò dando le spalle alla moglie.
«Senti, tesoro, non è colpa mia se d'ora in poi sei in pensione. Gli anni passano, fattene una ragione» rise sdraiandosi anche lei e abbracciandolo da dietro.
«Senti eh, sono vecchio per la legge, non lo sono in realtà» disse con tono quasi offeso.
«Sei incredibile» ridacchiò lei. «Sei vecchietto ormai, basta» disse la donna baciandogli la spalla.
Lui si girò di scatto verso di lei. «Sono un Saiyan, invecchiamo più lentamente dei terrestri, quindi non sono anziano» disse guardandola negli occhi.
Quegli occhi diversi, ma sempre uguali allo stesso tempo.
Erano cambiati.
Erano diversi.
Avevano alcune rughe.
Non ci vedevano benissimo.
Ma se esteriormente potevano sembrare cambiati, dentro non lo erano.
Dentro quegli occhi azzurri, Gohan ci vedeva ancora quella ragazzina testarda di tantissimi anni prima.
Dentro quelle iridi lui ci rivedeva tutti gli anni che avevano passati insieme.
Non era stato facile, ma adesso erano lì, accanto e uniti, come lo erano sempre stati.
E Videl, dentro gli occhi del marito ci rivedeva tutte le gioie e i dolori che avevano passato.
La dura realtà della sua razza.
La guerra.
La perdita delle persone a lui care, più e più volte.
I sensi di colpa.
I rimpianti.
Sedici anni...
Sì, ci rivedeva anche quell'età.
Quando si erano conosciuti e la vita di entrambi era cambiata per sempre.
Insieme si erano sempre dati la forza per andare avanti, con tutte le avversità e i dolori.
Sicuri, sempre, di poter contare l'uno dell'altra.
Sicuri che, a giornata finita, dentro il loro lettone potessero darsi conforto a vicenda.
Che le loro braccia avrebbero cinto e sarebbero state cinte da uno di loro.
Lei sorrise divertita. «Saiyan o no, sei vecchio. Basta, Gohan, fattene una ragione» disse ridendo piano.
L'uomo, momentaneamente distratto a scavare dentro le sue iridi anni e anni di ricordi, si destò solo dopo qualche secondo e improvvisamente sorrise. «C'è un lato positivo in ciò» disse con un allegria tale da sorprenderla.
Lei gli mostrò uno sguardo confuso e lui continuò a parlare. «Potrò stare tutto il giorno con te» disse allegro attaccandosi a lei, quasi saltando.
Lei sbuffò, fingendosi irritata. «Hai ragione, sei giovane, via di qui!» lo prese in giro.
Lui appoggiò le labbra sulla sua guancia. «Sono vecchio e bisognoso di coccole e attenzioni» disse senza staccarsi.
Lei rise. «A me sai più di bambino che di anziano»
Gohan non rispose, troppo impegnato a rifugiarsi tra le sua braccia e a pretendere coccole come un bambino.
Andiamo, la pensione ha i suoi lati positivi!























Angolo dell'autrice: 
Salve ragazzi çwç
Sarò di poche parole, ci vedo poco a causa delle lacrime çWç
Ho finito di scrivere tutta la raccolta e con l'ultimo capitolo, che posterò fra un paio di giorni, mi sono commossa da sola ç_ç
Non per il capitolo commovente, ma perché è l'ultimo ç_ç
Non ci credo çWç Più di un anno di lavoro ç_ç 
Comunque... spero che questo non sia pessimo ç_ç
Se notate qualcosa di sbagliato, o non corretto, vi prego di dirmelo ed io provvederò a correggere ed a migliorarmi.


-1 Capitolo! çwç



                                                                                        -Rohan♫ *e dal Gohan dentro l'armadio*