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Autore: TheGirlWhoDanceWithfire    07/09/2014    1 recensioni
Sì, il mio mondo è sempre lo quello... la neve continua a cadere ed il sole continua a sorgere la mattina, ma la mia vita non è comunque la stessa e senza il mio angelo non la voglio vivere, perché senza di lei la vita è un'amara voragine
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Mi ritrovavo in un incubo... un momento eri lì d'avanti i miei occhi con la tua chioma color caramello, ed un attimo dopo non c'eri più. Dove andavi? Perché non mi aspettavi? Qualcosa iniziò ad ofuscare eccesivamente la mia vista.. forse le lacrime, non so. Poi, come ogni mattina aprivo gli occhi, ritrovandomi disgrazitamente catapultato contro la realtà. Mi alzai con la testta che girava più di un uragano, mi guardai allo specchio e mi accorsi che grazie all'aria gelida che mi circondava le mie labbra avevano assunto un timido colorito viola, ma talmente flebile che dovevano proprio essere scrutate quelle labbra che odiavo da quando non potevano sfiorare le tue. Aprii le tende che celavano la luce del sole e, quando riuscii a distinguere il panorama notai che stava nevicando. Tu amavi la neve.                                        
 Fuori il vuoto. Non c'era anima viva, neanche un bambino a dare colore a quella giornata prettamente monotona. Decisi di uscire senza neanche camiarmi.. indossai solo una giacchetta prima di varcare la soglia che, una volta attraversata mi avrebbe trasportato in quel mondo bianco. Il giardino era già ricoperto da quel manto candido che si estendeva anche per il resto del quartiere: probabilmente nevicava da tutta la notte. Mi sdraiai sulla neve gelida, il ché mi costrinse ad un risveglio a dir poco atroce. Alzai il mio sguardo al cielo mentre milioni di fiocchi si accingevano a sciogliere quel poco di emozione che mi allontanava dal non averne più. Ora sì che era tardi. Nella mia mente, ormai apatica, i fiocchi sembravano tutti uguali. Non davano nessuna emozione. La davano solo quando c'eri tu, che come una bambina ripiena di tutta la sua innocenza, ti sdraiavi nel manto gelido e facevi "l'angelo" muovendo braccia e gambe. A quel ricordo le mie labbra si curvarono in un sorriso e una lacrima mi rigò la guancia. Senza di te nulladava emozione, decisi. Chiusi gli occhi per provare a sentire l'intensità di quel momento. Tu dicevi che aiutava farlo, ma niente. Non riuscivo a capire il mondo e le sue cose più belle se a spiearmele non eri tu. Mi abbandonai a quel pianto mentre altri milioni di fiocchi si posavano sulla mia pelle, che era altrettanto candida. Non aveva senso. La vita, intendo. 
Era in una giornata come quella che quei dannati medici giunsero a me.. ricordo bene la scena: io, seduto in sala d'attesa circondato da decine e decine di persone che aspettavano chissà quale sorte. La testa bombardata da molti pensieri - troppi - E cercavo di autoconvincermi che andava tutto bene. Che sciocco illuso. L'infermiera, io che mi avventavo su di lei, e poi la strugente notizia "Non ce l'ha fatta". Maledetto il giorno in cui quella macchina l'ha investita!
Volevo morire. Se un domani non esisteva per lei, non doveva esistere neanche per me, cavolo.
Perché non io? Lei si meritava la vita più di me. Lei era il mio tutto, il mio mondo. Semplicemente era la mia vita. Ed ora tutto quello che era mio - parlando di quello che c'era all'interno di me - era volato via con lei. Una fitta allo stomaco rese il mio pianto più intenso. La mia pelle ormai era gelida. Sì, il mio mondo era sempre quello... la neve continuava a scendere ed il sole continuava a sorgere, ma la mia vita non era comunque la stessa e senza il mio angelo non la volevo vivere, perché senza di lei la vita era un'amara voragine. Lasciai che le ultime lacrime scorressero finché non sentii le forze venirmi meno anche solamente per respirare..
Resisti amore mio, tra poco sarò da te.

 
   
 
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