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Autore: Uprising_    07/09/2014    0 recensioni
Dal prologo:
" I nomi di Hermione Granger e Draco Malfoy non sarebbero mai potuti stare nella stessa frase.
A meno che a unire i due nomi non vi fossero parole come "odio, rivalità, rancore" e affini. "
Esatto! Ancora una Dramione! :D
Si odiano da sempre, ma si odieranno per i giusti motivi? O forse hanno dato un giudizio affrettato e si dovranno conoscere meglio per apprezzarsi? Filtri d'amore e incantesimi sono il centro di questa storia!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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PROLOGO



 

I nomi di Hermione Granger e Draco Malfoy non sarebbero mai potuti stare nella stessa frase. 
A meno che a unire i due nomi non vi fossero parole come "odio, rivalità, rancore" e affini. 

Insomma nessuno avrebbe mai potuto sospettare che quei due stessero insieme,  in fondo erano così diversi!
Certo, entrambi erano persone affascinanti e intelligenti,  ma il solo fatto che lei era una Grifondoro e lui un Serpeverde sembrava imponesse loro di odiarsi senza riserve per principio. 

Quindi non bisogna sorprendersi se quando i due ragazzi furono visti passeggiare nei corridoi della scuola mano nella mano, tutta Hogwarts, McGranitt compresa, non poteva credere ai propri occhi.

Tutto era cominciato i primi giorni del loro sesto anno a Hogwarts. 

O forse no.
 
In effetti i primi giorni i rapporti tra i due continuavano ad essere tali e quali a quelli degli anni precedenti: Malfoy non perdeva occasione per rinfacciare alla Granger le sue origini babbane, e lei non perdeva occasione, in questi momenti, di guardarlo con cattiveria per poi dirgli che era solo un pallone gonfiato. 

"Ehi Granger, perché quella faccia triste? Weasley oggi non ti ha ancora dato il bacio del buongiorno?" era uno dei ritornelli che il Serpeverde, con la sua solita aria spavalda, le diceva passandole accanto.

"Malfoy io la smetterei se fossi in te, non vorrei che qualcuno ti veda e ti trasformi in un furetto" rispondeva subito Hermione guardandolo con gli occhi ridotti a fessura. 

Sapeva che il ricordo dell'incantesimo scagliatogli dal Professor Moody era ancora impresso nella mente del Serpeverde. Infatti, subito il viso di Malfoy diventava se possibile ancora più pallido, per poi digrignare i denti e andarsene via per la sua strada.

Erano le tipiche battute che si scambiavano tra i corridoi della scuola. A questo si aggiungevano talvolta anche incantesimi di vario genere: dall'incantesimo della Pastoia, o di Disarmo, fino ad arrivare a varie fatture. 

Si odiavano, senza mezzi termini e senza mezze misure. 

Hermione, da parte sua, ne aveva dovute ingoiare anche troppe da parte di Malfoy e delle sue frecciatine; a partire da quando, al secondo anno di scuola, l'aveva chiamata "Sporca Mezzosangue". In particolare questo episodio le rimase impresso per tutti quegli anni, e anche dopo. 

Perché si accaniva così tanto su di lei?

Non era certo colpa sua l'essere nata da genitori Babbani.
Come se questa potesse poi essere considerata una colpa. 

Hermione si era, però, ormai convinta, grazie all'aiuto dei suoi due migliori amici, di Hagrid, e dei suoi compagni Grifondoro, che forse la colpa era quella di avere come genitori i Malfoy, che si ritenevano superiori a tutti.

D'altronde non si poteva certo negare che tra i due non ci fosse una certa attrazione: sembravano come il caldo e il freddo, il dolce e il salato; due opposti, semplicemente. Ma nessuno in tutto il mondo magico che conoscesse quei due avrebbe mai avuto la benché minima idea che quei due opposti alla fine si sarebbero attratti, come i poli di una stessa calamita.









Il primo settembre, Hermione, insieme con Harry e la famiglia Weasley, arrivò al binario nove e tre quarti che mancavano cinque minuti alle undici. 

"Andiamo! Su, muovetevi ragazzi! Farete tardi!" si agitò subito la signora Weasley.

Vi fu solo il tempo di salutare Molly e Arthur che i ragazzi dovettero salire sul treno. 
Ron ed Hermione dovevano adempiere ai loro doveri di Prefetto e lasciarono, quindi,  Harry, Neville e Luna a cercare uno scompartimento.

Arrivati alla carrozza riservata ai Prefetti, a metà del treno, i due Grifondoro salutarono Ernie McMillan e Hannah Abbott, Prefetti di Tassorosso, e Padma Patil e Anthony Goldstein, Prefetti di Corvonero, con cui erano in buoni rapporti. Iniziarono a raccontare delle vacanze appena trascorse e dei nuovi incantesimi che avevano voglia di provare appena arrivati a Hogwarts.

"Ehi Herm, non sembra strano anche a te che manchi Malfoy?"

Fu solo quando Ron le sussurrò all'orecchio queste parole (e qui il suo cuore perse un colpo)  che Hermione si rese effettivamente conto che Malfoy non era presente. C'era solo Pansy, seduta nel sedile vicino al finestrino, che per quale strana stregoneria era riuscita a staccarsi da lui per un paio di ore.

Al loro arrivo Pansy si girò e non accennò nemmeno un saluto. Si scambiarono solo uno sguardo, poi furono interrotte dalla voce di Ernie:

"Pansy, Malfoy si ricorda di essere un Prefetto? Perché non è qui come noi?" e calcò bene la voce su quel noi.

Hermione, con un sorriso ammirato, continuava a stupirsi di quanto coraggio, seppure in situazioni ordinarie come quella, vi potesse essere in un Tassorosso...

"Non credo che gli affari di Draco siano affare tuo, McMillan. Piuttosto continua a sperare che la Abbott si accorga di te prima o poi" strascicò la Parkinson.

...e di quanta strafottenza e cattiveria potesse esserci in un solo Serpeverde!

A queste parole Ernie si fece tutto rosso e uscì dallo scompartimento, seguito subito dopo da Hannah. Non prima che quest'ultima rivolgesse un'occhiata cattiva alla Serpeverde.

"Ehm...beh direi di iniziare il nostro giro per le carrozze allora..." buttò lì Anthony Goldstein,  cercando di alleviare la tensione che si era creata.

E anche lui uscì dallo scompartimento assieme a Padma, avviandosi nella stessa direazione presa da Ernie e Hannah. Infatti i Prefetti di Corvonero e Tassorosso avevano il compito di controllare la cosa del treno, mentre Grifondoro e Serpeverde dovevano controllarne la testa. 
Grinfondoro e Serpeverde insieme. 
Che fortuna. 
Sembrava lo facessero apposta i professori.
O forse era davvero così?

Rimasero solo lei, Ron e Pansy, e l'aria stava diventando sempre più tesa, fino a quando la Parkinson si alzò in piedi e con aria di sufficienza disse:

"Beh, volete stare qui tutto il giorno? Ho di meglio da fare che stare qui con un Traditore del suo sangue e la sua amichetta, quindi sbrighiamoci".

Hermione alzò gli occhi al cielo, afferrò Ron per un braccio, e lo trascinò fuori dallo scompartimento sbattendo la porta. Non riusciva a stare ancora a sentire quella vipera!


"Herm! Ehi, Herm! Guarda che ormai la Parkinson non ci raggiunge più nemmeno volendo!" sbottò Ron dopo che, Hermione dovette ammetterlo, avevano ormai raggiunto la testa del treno.

"Oh scusa Ronald, ma sai che mi fa andare in bestia quando parla così" cercò di scusarsi Hermione lasciando andare il braccio dell'amico che fino a quel momento aveva stritolato.

"Tranquilla, ma la prossima volta magari rilassa la presa" rispose Ron massaggiandosi il braccio, là dove le unghie della ragazza si erano conficcate maggiormente.

Iniziarono a  controllare il treno, e allo stesso tempo Hermione iniziò anche a confiscare, sotto lo sguardo sconsolato di Ron, tutti gli oggetti che ad Hogwarts erano proibiti: Frisbee Zannuti, filtri d'amore e vari altri manufatti.
 Inutile dire che la maggior parte di questi oggetti era di provenienza "Tiri Vispi Weasley". 

A Hermione piaceva dover adempiere ai suoi doveri di Prefetto; le regole dovevano essere sempre rispettate, e questo diventava ancora più piacevole accanto a Ron, che la ragazza aveva già iniziato a guardare in maniera diversa dall'amicizia da qualche mese.

Stavano giusto commentando, ridendo, la mal riuscita di un incantesimo da parte di un ragazzino del primo anno ( che ricordò molto Ronald a undici anni) quando si fermarono davanti ad uno scompartimento.

Era l'ultimo da controllare.

Erano tutti Serpeverde: Nott, vicino al finestrino e vi era poi anche Pansy, che a quanto sembrava dopo che Hermione e Ron erano usciti di corsa dallo scompartimento non riteneva giusto dover svolgere i suoi compiti di Prefetto.
In effetti, l'unica cosa che stesse facendo al momento era accarezzare i capelli biondo platino di un ragazzo che aveva la testa sulle sue gambe...e quel ragazzo era Malfoy.
Ron e Hermione aprirono la porta dello scompartimento.

"Oh no, che puzza! Mezzosangue non fare un altro passo! Non vogliamo morire soffocati!" disse con la sua solita voce la Parkinson, coprendosi vistosamente il naso con aria disgustata.

Questo scatenò una risata generale e subito la mano di Ron andò alla bacchetta. A nulla valse lo sofrzo di Hermione di fermare l'amico e allo stesso tempo di coprire il suo gesto.

"Weasley non vorrai davvero scagliare un incantesimo? Non ricordi cosa è successo l'ultima volta?" rise di gusto Malfoy a dire queste parole, perché ricordava bene che Ronald al secondo anno aveva scagliato un incantesimo contro il Serpeverde e che questo gli si era ritorto contro.

Più le risate crescevano, più Ron diventava rosso dalla vergogna.

"Malfoy perchè non eri a pattugliare i corridoi?" cercò di cambiare discorso Hermione.

"Oh sentivi la mia mancanza Granger? Non credevo di fare un certo effetto anche  sulle Mezzosangue" 

A queste parole gli occhi di Hermione fiammeggiarono. Decise, però, di non rispondere all'attacco. Era una Grifondoro, e non si sarebbe abbassata ad uno scontro con Malfoy per questo.

"Ogni tanto dovresti cambiare battute, diventi ripetitivo, sai?"

Pansy smise all'istante di accarezzare i capelli di Draco e si alzò. Nessuno poteva offendere Draco. Nessuno.

"Ohoh Draco quante ammiratrici! Dieci punti per la Granger!" ironizzò Nott.

Hermione alzò gli occhi al cielo. Non c'era niente da fare con quei Serpeverde. 

Ancora una volta si rivolse a Draco sbuffando:
"Non ti farebbe male assumerti qualche responsabilità..." e così come erano entrati, nello stesso modo i due Grifondoro uscirono dallo scompartimento.

Fortuna vuole che il loro giro di pattugliamento fosse terminato, così altri Frisbee Zannuti non rischiavano di cadere nelle mani della Granger...

Sia lei che Ron si recarono alla carrozza in cui c'erano Harry, Neville e Luna.
Sbuffando si sedettero nei sedili rimasti vuoti.

"Brutta giornata ragazzi?"chiese Neville, che stava nel frattempo tenendo in mano una pianta e nell'altra la bacchetta.

"Puoi giurarci Neville" rispose Ron sprofondando sempre di più nel sedile.

"Che cosa è successo?" li interrogò Harry, che al contrario di Ron si stava rizzando sempre di più sul sedile, in attesa degli aggiornamenti.

"Un incontro con Malfoy. Basta questo per spiegare tutto..." borbottò Hermione.

Lei e Ron allora iniziarono a raccontare dell'accaduto ai loro amici. Quando ebbero finito Harry saltò su e con aria convinta iniziò a dire:

"Ora dovete ammettere per forza che Draco quest'anno è diverso! Non gli importa nemmeno più di utilizzare il suo potere di Prefetto contro i ragazzini del Primo anno!"
La cosa, in effetti, era sembrata strana a tutti e così iniziarono a ipotizzare che cosa potesse essere successo a Malfoy quell'estate da farlo cambiare così.

Nemmeno si accorsero che erano ormai arrivati a scuola.
Hermione, Neville, Ron e Luna scesero dal treno e si avviarono verso le carrozze guidate dai Thestral.
Harry rimase sul treno.








Draco lasciava che Pansy gli accarezzasse i capelli e intanto chiaccherava con Nott. 
Non aveva ancora parlato ai suoi migliori amici della sua missione. 
Sapeva benissimo che loro ne erano a conoscenza, dato che quell'estate, volenti o nolenti, Draco, Nott e Zabini avevano ricevuto il Marchio ed erano così diventati tutti quanti dei Mangiamorte. Però non ne parlavano mai, era come se fosse stato un singolo episodio ormai dimenticato; si godevano quei momenti ancora pieni di spensieratezza. 

Ma Draco non poteva dimenticare.

Draco sapeva anche che sarebbe stata questione di tempo prima che anche Pansy, Tiger, Goyle e Daphne lo ricevessero.
Anche volendo, non avrebbero potuto rifiutarlo.

Rientrò Zabini.
Era stato invitato da Lumacorno per pranzo.
Patetico.
Se avesse saputo che anche Zabini condivideva il suo stesso destino, non era certo che Lumacorno lo invitasse.
Draco notò una scarpa penzolare dal portabagagli, e immaginò subito di chi potesse essere.









Già dal primo momento in cui avevano messo piede nella scuola, quell anno, Hermione era arrabbiatissima con Malfoy, poiché aveva aggredito Harry, il suo migliore amico, quando ancora era sul treno.
Certo, Harry se l'era cercata, questo Hermione lo sapeva fin troppo bene; il ragazzo aveva informato lei e Ron dei suoi sospetti su Malfoy da quando lo avevano visto entrare da Magie Sinister.
Non aveva fatto altro che parlarne per il resto delle vacanze: ogni momento della giornata era buono per arrovellarsi sui programmi di Draco per il futuro.

"Vi dico che Malfoy sta tramando qualcosa, è ovvio che ormai sia diventato anche lui un Mangiamorte! "
Lei e Ron avevano cercato più volte, inutilmente, di farlo ragionare.

"Harry...ha solo sedici anni...come può essere un Mangiamorte? A cosa può servire a Voldemort? Ha al suo ordine maghi molto più preparati" gli dicevano titubanti, temendo una possibile espolosione del ragazzo.

"Non lo so, ma avete visto anche voi che faccia ha fatto Sinister quando Draco gli ha mostrato il braccio! E' ovvio che gli mostrato il Marchio Nero!" continuava a ripetere Harry alzando sempre di più il tono della voce. 

A questo punto, sia Ron che Hermione, cercavano di cambiare argomento, sperando che il loro amico si decidesse a lasciar perdere tutta quella faccenda per una buona volta.

Speranza, questa, che era destinata a rimanere tale visto che anche sul treno per Hogwarts Harry continuava a parlarne. La ragazza gli aveva detto di  stare alla larga dal Serpeverde, ma da buon Grifondoro quale era, Harry doveva arrivare in fondo a quella faccenda, e non voleva aspettare un attimo di più.
Fu così che al banchetto di inizio anno Harry si presentò con quasi un'ora di ritardo e  con il volto ricoperto di sangue rappreso.
A quella vista, e una volta saputo dell'accaduto, nonostante avesse più volte ripetuto all'amico di stare lontano dai guai, Hermione provò un forte desiderio di tirare un pugno sul naso a Malfoy, proprio come durante il loro terzo anno.
Non poteva sopportare che quel furetto di Malfoy fosse così presuntuoso da fare questo genere di cose e pensare poi di passarla liscia!
In quell'occasione fu quindi Harry che cercò di calmare la sedicenne dicendole di stare tranquilla, poiché non era di certo un pugno su quel suo bel faccino che poteva far cambiare Draco.
E soprattutto qualcuno avrebbe potuto accorgersene, nel bel mezzo della Sala Grande...
Hermione aveva dato ascolto alle parole dell'amico e si era, almeno all'apparenza, calmata. Durante il banchetto continuava però a lanciare occhiatacce al tavolo dei Serpeverde. Questo, almeno, le era ancora concesso.








Draco si accorse di quegli sguardi familiari, ostili, immaginandone il motivo.
Non riuscì a trattenersi dal sogghignare.
Finalmente l'aveva fatta pagare a Potter, seppur in minima parte, e ora poteva finalmente dedicarsi al compito affidatogli dal Signore Oscuro.
Non era da lui arrivare ad usare le mani o i calci, specialmente con quella feccia; ma questa volta la rabbia e la vendetta avevano preso il sopravvento.
 Pensando a queste cose, per poco non sentì la nuova notizia: Piton avrebbe insegnato Difesa Contro le Arti Oscure.
A questo punto il ghigno di Draco si trasformò in una smorfia.
Tutto il tavolo di Serpeverde esultò, ma Draco non poteva sopportare di vedere Piton tutto gongolante per la nuova nomina, non lui.
Non l'uomo che aveva preso posto nelle grazie del Signore Oscuro a discapito di suo padre.
Non l'uomo che, anche se non coscientemente, aveva indotto Voldemort ad affidargli quella missione, ben sapendo che sarebbe stato molto difficile portarla a termine.









La notizia appena ricevuta riuscì a riscuotere Hermione dai suoi pensieri e a lasciare libero Draco da quegli sguardi di sfida.
Se il tavolo di Serpeverde era in festa, il tavolo dei Grifondoro non poteva essere più tetro di così.
Che cosa era saltato in mente a Silente di nominare Piton professore di Difesa contro le Arti Oscure? 

"Avrà perso la testa.." borbottò Seamus Finnigan.

"O avrà bevuto troppo idromele..." sussurrò di rimando Dean Thomas.

A parte pochi Grifondoro, gli altri erano silenziosi, a bocca aperta.

"Come ha potuto?! Piton non aspettava altro! Troverà altri modi per avvantaggiare i Serpeverde così!" sbottò infine George Weasley.

Però ormai Silente sembrava aver preso la sua decisione, e i Grifondoro non potevano fare altro che adattarsi.



Eccomi di nuovo qui! :D
Questo è il primo capitolo della storia: non ne sono molto soddisfatta ma spero di rifarmi con i prossimi capitoli!
Spero di avervi un po' incuriosito ad andare avanti e a leggere i prossimi capitoli  :)


P.S. Ho scritto anche una one-shot sulla coppia Fred/Hermione, per chi volesse leggerla la trova qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2786152&i=1 
  
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