Anime & Manga > Creepypasta
Segui la storia  |       
Autore: Arancino Spietato    07/09/2014    14 recensioni
[Creepypasta]
[Creepypasta][Creepypasta][Creepypasta][Creepypasta][Creepypasta][Creepypasta][Creepypasta][Creepypasta][Creepypasta][Creepypasta]
Vi siete mai chiesti come sia la vita di Slenderman, Jeff the killer e di tutti gli altri proxy? E se l'entrata di altri due semplici proxy desse un po' di “movimento” in più?
Ecco le Creepypasta che parteciperanno:
Jeff the killer
Slenderman
Laughing Jack
Eyeless Jack
Sally
Ticci Toby
Clockwork
Masky
Hoodie
Homicidal Liu
Ben Drowned
Smile dog
Jane the killer
Mouthless Oliver (mia)
Smiling Alex (mia)
Scarlett the envious (mia)
Religious killer (mia)
The Black rabbit (mia)
Nina the killer
Zalgo
E altri...
Leggete e se volete lasciate una recensione ;)
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

(Se un giorno mi andrà lo completerò)
Questo è dedicato a tutti quelli che mi seguono! <3

 

 

Giorno 5

Perché sei così cieco?

 

Il giorno precedente, la rossa non aveva trovato nessuno, segno che ancora gli intrusi erano lontani dalla sua dimora, ma avrebbe tenuto comunque gli occhi aperti.
Il corpo di Oliver era disteso tra la fresca erba ai piedi di un vecchio e grande abete, mentre i caldi raggi dell'alba riscaldavano delicatamente la sua pelle.
Guardava il cielo, ancora arancione da un lato e blu dall'altro, mentre questo scompariva lentamente.
Pensava e pensava, ma i suoi pensieri a causa del sonno erano confusi, sconnessi. Nonostante il sonno non era riuscito a chiudere occhio. Sentiva che qualcosa non andava, sentiva che qualcosa di brutto stava per succedere.
E sapeva anche chi era la causa. O almeno, lo ipotizzava, poi buttava quell'idea nel cestino della sua mente e la ripescava ancora.
Alex.
Possibile che quel ragazzino stava facendo tutta una finta e che in realtà volesse soltanto scuoiarlo vivo?
Però quando gli sorrideva sembrava così sincero, i suoi occhi brillavano... ma allora perché avrebbe dovuto fare finta? Perché non l'ha ucciso subito se davvero conservava ancora rancore verso il demone?
Girò la testa nella direzione del corpicino dormiente di quel ragazzino.
Sembrava così beato, aveva il visino di un angioletto.
Così... apparentemente innocente.
C'era decisamente qualcosa che non andava dentro di lui. A parte la pazzia, ovvio. L'avrebbe scoperto anche con la forza se necessario.
Ad un certo punto le palpebre gli divennero pesanti, molto pesanti, e in pochi secondi ricadde tra le braccia di Morfeo.
Si risvegliò ore dopo, e il sole era già alto nel cielo. Si girò per guardare Alex, ma non lo vedeva.
Decise di alzarsi per andare a cercarlo, ma appena si alzò sentì un acuto dolore al petto, anche se minore rispetto alle altre volte. Forse finalmente la frattura si era decisa a guarire.
Era la seconda volta che se ne andava da qualche parte senza chiamarlo.
Che volesse solo lasciarlo dormire? Probabile...
Camminò per un chilometro, chiamando ad alta voce il suo nome, ma nessuna risposta.
Poi sentì il rumore di acqua che scorreva. Caspita! Era pieno di fiumi lì!
E si dirisse verso il suono, dove trovò qualcosa di incredibile: un grande lago, con una grande e alta cascata. L'acqua era blu e apparentemente limpida.
La guardò un po', poi notò che sulla riva c'era una maglietta bianca, una giacca blu e una maschera gialla con uno smile cucito sopra. Erano i vestiti di Alex!
Si era andato a fare un bagno forse.
Si avvicinò ai suoi vestiti e vide un rigonfiamento dentro una delle tasche.
Fece per controllare quando...
«Oliver»
Questo si girò di scatto, sorpreso dal rumore improvviso.
«Ah Alex, non venire così all'improvviso, mi hai fatto saltare in aria!»
«Scusa»
«... Ma non congeli a torso nudo?»
«No. L'acqua è tiepida»
«Ma dov'eri? Non c'eri in acqua»
«Ero dietro la cascata. Quando sono uscito dall'acqua poi non mi hai visto»
Oliver per caso si soffermò ad osservare il corpo del minore, bagnato come un pulcino: non aveva ancora pelo né sul torace, né sulla pancia, né sulle braccia, né tanto meno sotto le ascelle, era pelato. Dalla spalla sinistra al fianco destro era presente una cicatrice, causata dalla spada di Oliver, nel loro primo combattimento, ma era in parte coperta dalle bende per le ferite che gli aveva causato quel boscaiolo. Aveva i muscoli dell'addome molto evidenti, ma solo perché praticamente non aveva grasso.
«Perché non mi hai avvisato che c'era una cascata qua?»
«Scusa, me lo sono dimenticato»
Alex lo guardò con un piccolo sorriso, anche se per Oliver c'era qualcosa che non andava in quel sorriso. Il bagliore negli occhi del piccolo non c'era, aveva gli occhi spenti, cosa molto strana per un tipo come lui.
«Alex... siediti, devo parlarti»
Questo, anche se un po' stranito, si vestì e si sedette.
«Che cosa c'è?»
Oliver prese un profondo respiro e rispose:
«... Ti sembro stupido?»
«Mh?»
«Credi che non abbia capito che c'è qualcosa che non va in te di questi ultimi giorni?»
«... Non so di cosa tu stia parlan-»
«Non fare lo stupido con me»
«Lo sai che è maleducazione interrompere le persone quando parlano?»
«Non cambiare discorso! Affrontami! Io voglio solo aiutart-»
«Non ho NULLA che non va» disse Alex, con un tono e sguardo molto serio, inusuale per lui.
«Cosa ti costa dirmelo?»
«Ti ho detto che non ho nulla-»
«Ti ho sentito ieri notte»
Alex strabuzzò leggermente gli occhi, ma Oliver non lo notò.
«... E cosa avresti sentito?»
«Ti ho sentito piangere, e parlare con qualcuno... Con chi stavi parlando?»
«Mi sa che hai sognato, non è successo niente, io stavo dormendo» disse il minore, mentendo.
Non sapeva nemmeno lui perché gli stava mentendo così. Perché non glielo stava dicendo? Era come se qualcosa lo bloccasse, lo costringesse a mentire, o meglio...
Qualcuno.
Aveva una voglia matta di urlare “Sì c'è qualcuno che mi tormenta! Aiutami!”, ma le parole gli morivano in gola, la sua bocca restava sigillata, permettendo il passaggio solamente alle parole che quel “qualcuno” lo costringeva a dire.
Il suo sguardo era inespressivo, anche se avrebbe voluto piangere e urlare per la frustrazione.
Quando vorresti fare qualcosa, ma non puoi farla, e sai che l'unica cosa che ti blocca sei tu, ti verrebbe di strapparti i capelli.
«Non stavo dormendo, sono più che certo di essere stato sveglio. Non mentirmi!»
«Non ti sto mentendo, lo vuoi capire?-»
Alex venne interrotto da un ceffone, che lo fece cadere di fianco (Oliver, dai troppi schiaffi -__- ndA). Guardò negli occhi il maggiore con confusione e un po' di rabbia, mentre lo guardava con rabbia e severità.
Dopo qualche secondo Oliver lo prese, lo rialzò, gli mise le mani sulle spalle e avvicinò il viso al suo.
«Smettila di mentirmi! Alex, io voglio solo aiutarti. Non voglio vederti in quello stato... Di me ti puoi fidare!»
«Non... ho niente...»
«Uff... fa come ti pare»
Il minore lo guardò per qualche secondo, poi si alzò e si sedette dietro di lui.
Oliver si girò verso il lago, ad osservare la sua acqua limpida.
Si alzò il silenzio tra i due.
Il maggiore iniziò a giocherellare con l'acqua immergendo le dita e facendo dei piccoli schizzi, immerso nei pensieri.
«Perché non ti fai una nuotata?» gli chiese il minore.
«Perché la mia maschera non è sigillata, quindi l'acqua passerebbe e mi andrebbe nella trachea, e io annegherei subito»
«Mmh... capito»
«Ehi... perché non gli fai fare un bagno? Ihihi...» disse una vocina dentro la testa di Alex, che purtroppo questo conosceva.
«Zitta!» gli rispose lui mentalmente.
«... È un ordine, muoviti!»
«Zitta zitta! Tu non puoi darmi ordini! Vattene!»
«Come ti permetti?! Non farmi usare le maniere forti»
«Sarebbero?»
Pochi secondi dopo aver fatto quella domanda, sentì un dolore lancinante alla testa e se la strinse istintivamente. Non fece un suono, per non allarmare Oliver, ma avrebbe voluto urlare. Sentiva la testa scoppiare, come se qualcosa stesse cercando di venir fuori.
Dopo una decina di secondi, che per Alex furono un'eternità, il dolore alla testa svanì alla stessa velocità in cui era venuto. Era stordito, non capiva più quello che stava succedendo, si sentiva un burattino, il suo corpo si stava muovendo da solo. Non riusciva a provare più emozioni, non riusciva a pensare.
Non riusciva a ribellarsi, nemmeno quando vide la sua mano premere contro la schiena del maggiore, cercando di buttarlo in acqua. La pressione non era forte, così Oliver si girò per guardarlo, ma perse l'equilibrio, e cadde in acqua insieme ad Alex.
Oliver sentì subito l'acqua invadergli i polmoni, mentre i sensi lo stavano velocemente abbandonando.
L'ultima cosa che vide prima di cadere in acqua furono gli occhi del minore. Però, pensava il mezzodemone nell'acqua, avevano qualcosa di strano...
Poi la risposta gli venne come un lampo, subito prima di perdere i sensi:
Alex non ha l'occhio sinistro azzurro...

«Oh Oliver, tu non sei stupido... Sei solo cieco»

«Oliver, Oliver! Svegliati!»
Questo si mise a sedere all'improvviso, con Alex accanto, con un'espressione preoccupata sul viso.
«Ti senti bene Oliver?»
Solo in quel momento il maggiore ricordò l'accaduto e sbottò, alzandosi in piedi:
«Perché l'hai fatto?!»
«O-Oliver, io non ho fatto niente! Avrai avuto un incubo»
Oliver si calmò, e guardò negli occhi Alex, che sembrava sincero. Osservò il colore, e l'occhio sinistro era ritornato ad essere giallo limone.
«E allora si può sapere cosa diavolo è successo?!»
«Abbiamo fatto una discussione alla riva, poi tu ti sei seduto, probabilmente ti sei addormentato e sei caduto in acqua» disse Alex, mentendo.
«A-addormentato?»
«Già. Per fortuna ti ho ripreso subito»
Notò infatti che oltre lui anche Alex era bagnato.
Eppure gli era sembrato tutto così reale.
Decise di dargli il beneficio del dubbio, ma l'avrebbe tenuto d'occhio.
Dopo qualche secondo il borbottio del suo stomaco gli ricordò che era a digiuno dal pomeriggio precedente.
«Mh... ok. Andiamo a cercare qualcosa da mangiare, ho fame» disse Oliver, dirigendosi da qualche parte nella foresta.
Trovarono un coniglio, poi accesero un fuoco e cominciarono a cuocerlo.
Nel frattempo provavano anche ad asciugarsi.
Anche Alex aveva una gran fame, e l'odore della carne metteva l'acquolina in bocca.
Quando il coniglio fu pronto e Alex ne strappò un pezzo per mangiarlo, la carne gli rimase in mano. Non riusciva nemmeno a metterla in bocca, gli si era chiuso lo stomaco, ma stranamente anche se non riusciva a mangiare la fame non lo abbandonava.
«Ehi che hai?» chiese Oliver.
«N-non ho fame» rispose Alex, mentendo.
«Come?! Ma se non mangiamo nulla da ieri pomeriggio?!»
«... Non riesco a mangiare, ho la nausea»
«Secondo me hai così fame che ti è venuta la nausea. Dai dalle almeno un morso»
Il minore mangiò un piccolo boccone, ma appena lo mise in bocca sentì un conato di vomito salirgli nell'esofago, e fu costretto a sputarlo.
«È strano... Non è che ti sei preso un virus?»
«Non credo»
«... Può darsi che più tardi riesci a mandarla giù. Per ora se non puoi non mangiarla»
Ma Alex non si sentiva male. Era come se gli si fosse sigillata la bocca dello stomaco. Aveva fame, ma non riusciva a mangiare giù nulla.
Guardava la carne con tristezza, mentre sentiva lo stomaco contorcersi e brontolare. Era una vera tortura.
Il tempo passò, Oliver aveva finito, ma Alex non riusciva ancora a mangiare.
«Come ti senti?» chiese il maggiore.
«Uguale» rispose sospirando.
«... Sicuro di sentirti bene? Hai fame e non riesci a mangiare o non hai proprio fame?»
«La prima...»
«Forse potrebbe aiutarti bere un po' d'acqua, non so»
«Ok, allora vado»
«Vuoi che t'accompagno?»
«No, grazie...»
«Ok»
Alex si alzò e si dirisse verso il lago.
Bevve qualche sorso d'acqua, e questa filava liscia come l'olio. Ma allora perché l'acqua la ingoiava senza problemi, mentre il cibo gli dava la nausea?
La risposta gli arrivò da una “persona” indesiderata.
«Eh eh, vedo già che è davvero brutta la mia punizione eh?» disse la vocina.
«Cosa?!»
«Questo è per non avermi ascoltato e per salvato da morte certa quel demone da quattro soldi. Tu oggi non mangi»
«Hm, sai che peccato» mentì lui mentre si metteva una mano sullo stomaco.
«Anzi che lo sto facendo solo per oggi! Dovresti ringraziarmi! Ingrato!»
«Tsk»
«Oh Michael, non lo capisci che lo faccio per il tuo bene? Per il NOSTRO bene?»
«Non so che cosa tu stia dicendo, e smettila di chiamarmi Michael, mi dà fastidio il modo in cui lo fai»
«... Perché mi odi così tanto?»
«Sì! Ti odio! Ti odio! Ti odio! Adesso mi chiedi pure perché?!»
Nessuna risposta.
«Rispondimi!»
Ma la vocina ormai era sparita. Che l'avesse lasciato definitivamente in pace?
«... Dannazione»
Tornò da Oliver, e lo trovò tranquillo tranquillo a farsi una penichella. Era proprio un dormiglione quando voleva.
Provò a mangiare un pezzo di carne, oramai fredda, ma ebbe lo stesso risultato di prima.
Rassegnato, si sedette vicino al maggiore, non se la sentiva di svegliarlo, e lo fissò.
Non sapeva bene nemmeno lui perché lo stava facendo, ma lo fissava, come un perfetto piccolo stalker.
Guardava il suo addome che si gonfiava e sgonfiava, per respirare. La testa leggermente inclinata all'indietro, per appoggiarsi al tronco. Gambe accavallate e le braccia che si posavano l'una sopra l'altra sulle cosce. Il suo respiro era lento e regolare. I suoi capelli castano chiaro, tendenti al rossiccio, che si muovevano fluenti insieme al vento, erano davvero incantevoli.
Non c'è che dire, era proprio un bel ragazzo.
Non sapeva perché, ma aveva la forte tentazione di ascoltargli il cuore.
Lentamente, posò l'orecchio sul petto di Oliver, sperando di sentire il battito.
Dovette spostarsi un po', col risultato di averlo solleticato leggermente con i capelli, ma alla fine ci riuscì e l'ascoltò.
Era abbastanza lento e regolare, e il suo suono aveva un non so che di rilassante, tanto che Alex era tentato dal fare un riposino sul suo petto, anche perché, nonostante ci fosse stato freddo, la pelle di Oliver sembrava una stufa, era piacevolmente caldo.
Si allontanò quel tanto che bastava per non disturbarlo e si mise a guardarlo molto intensamente, come se avesse voluto farlo svegliare con lo sguardo.
Finché Oliver girò la testa verso Alex, in uno stato di dormiveglia, e aprì leggermente gli occhi, e si ritrovò a pochi centimetri dalla faccia del minore, che lo guardava con gli occhi spalancati.
Saltò in aria per lo spavento.
«Alex! Mi devi far venire per forza un infarto oggi vero?!»
«Eh eh eh... Scusa» disse Alex ridente.
«Ad ogni modo... come va?» chiese il maggiore.
«Uff, ancora niente» rispose l'altro, un po' triste.
«Questa situazione non mi piace per niente. Come può essere possibile che hai fame ma non riesci a mandare giù nulla? Neanche l'acqua?»
«No, l'acqua riesco ad ingoiarla»
«L'acqua va giù e il cibo no, bah. Comunque se la situazione non migliora prenderemo provvedimenti. Non voglio lasciarti morire di fame»
«G-grazie...»
«Andiamo?»
«Ok»
Mentre camminavano, la vocina di Alex tornò.
«Ti deciderai ad ascoltarmi adesso?» chiese la voce.
«No» rispose lui mentalmente.
«Sappi che fino a quando non farai come ti dico ti lascerò patire la fame»
«... Non m'interessa»
«Vedremo...»

Liu era seduto per terra a disegnare cerchi per terra con un bastoncino, rompendo di tanto in tanto il rametto per rabbia per poi prenderne un altro.
Non riusciva ancora ad accettare il fatto di essere stato rifiutato. E se avesse avuto ragione? E se veramente Jane fosse stata innamorata di suo fratello?
Sicuramente non ci avrebbe visto più.
Jane, che intanto poco distante cuoceva una talpa, non sembrava dare molto peso all'umore di Liu, tant'è che canticchiava pure. Che avesse fatto finta oppure per davvero non se n'era accorta solo il Cielo lo sapeva.
“Sei come un fratello per me, tsk” pensava lui.
Lanciò via il rametto e si sedette a guardare il cielo limpido e azzurro, senza nuvole.
Una leggera brezza, non troppo fredda, accarezzava i lunghi capelli marroni di Liu, che danzavano leggeri trasportati dal vento.
Si calmò un po', molto, tanto che non riusciva più ad accorgersi del tempo che passava.
Quando finalmente si riprese dalla trance, sentiva che c'era qualcosa che non andava... Non sentiva più il canticchiare di Jane in sottofondo.
Liu si girò, e non la vide accanto al fuoco, era scomparsa.
Cominciò a preoccuparsi.
«Jane! Dove sei?»
Non ebbe nessuna risposta
Si alzò e andò a cercarla.
“Ma dove diavolo si sarà cacciata?!” pensò.
Camminò, fino a quando della puzza misto ad un odore di fumo entrò nelle sue narici, facendolo tossire.
«Ma che- Whooo...»
Liu si girò verso la fonte dell'odore e si paralizzò dallo stupore.
Davanti a lui c'era Jane, con indosso solo l'intimo in pizzo nero, lasciando in mostra le sue curve, la sua terza di seno, e la sua pelle bianchissima e bruciata. Si era tolta la maschera, ed era sdraiata in una posizione molto sexy.
Con una mano giocherellava con i capelli nero carbone della sua parrucca, mentre con l'altra teneva in mano... Una canna.
Liu era paralizzato, scioccato, stupito, incredulo, sconvolto, esterrefatto, stupefatto, sbigottito, impietrito, di stucco, a bocca aperta e occhi spalancati... Ma una parte di sé era maniacalmente eccitata in quel momento.
“No, no no no no no. Questo dev'essere un sogno...”
Con voce sensuale Jane cominciò a parlare:
«Ti stavo aspettando Liu...»
Liu non riusciva quasi a parlare. Aveva la voce tremolante e balbettava.
«Ah... ahm... E-ecco... Ehm... Q-quella è-è... Marijuana?»
«Mmhh... Forse. L'ho trovata qui, l'ho bruciata col fuoco, e ho... Mmmhh... Inspirato...»
Jane aveva la tipica faccia e voce da drogato, di quelli che si sentono in paradiso, sembrava beata con quella canna in mano.
«Allora, Liu... Cosa aspetti? Vieni qui... E scopami»
«C-c-c-c-cosa?!»
Jane si avvicinò a Liu, lo strinse a sé mettendogli le braccia sulle spalle e gli sussurrò all'orecchio:
«Ti prego... Fammi tua»
«J-Jane... Io»
«Non avere timore... Lo voglio... Adesso...»
“Dai Liu! È l'occasione della tua vita!!”
«Ehm...»
(Vi state chiedendo perché ho lasciato il finale aperto? Leggete le note dell'autrice alla fine e lo scoprirete...)

I due proxy erano stesi a terra, a far niente.
Si erano riempiti con un cervo trovato per grande fortuna.
Masky stava ai piedi di un albero a pensare, mentre Toby era per terra, a disegnare con un ramoscello.
Masky per caso, dato che non era molto lontano da Toby, sbirciò quello che stava disegnando: una ragazza probabilmente, molto stilizzata, poi disegnò accanto un ragazzo, anch'esso stilizzato, e i due si prendevano per mano. Il ragazzo aveva un cappuccio e una maschera e la ragazza aveva un orologio al posto dell'occhio sinistro.
Masky strabuzzò gli occhi e vide che Toby aveva uno sguardo triste.
Poi lo vide disegnare un cuore attorno ai due ragazzi.
No... Sul serio?!
Toby ancora non aveva notato che degli occhi indiscreti stavano osservando la sua “opera d'arte”, fin quando non si girò e...
«Aahh! M-Masky!»
Toby saltò in aria per lo spavento, ma dopo essersi ripreso guardò velocemente Masky e il suo disegno, e si sedette sopra quest'ultimo, con uno sguardo da
ebete.
«Cos'era quel disegno?» chiese Masky, avendolo pescato con le mani nel sacco.
«Q-quale disegno?»
«Quello su cui ti sei seduto sopra»
«M-ma che dici?!»
«Toby, è inutile provare a nasconderlo, tanto ormai l'ho visto... Era Clocky quella vero?»
«Ehm...» rispose arrossendo.
«Sigh, sì...» continuò Toby.
«Ah... Sul serio?»
«Certo! È carina... e tosta. Molto tosta»
«Troppo tosta per te, mi sa»
«Infatti! È per questo che non le piacerò mai!»
«Ti, ti ha rifiutato?»
«Beh... No ma-»
«E allora come fai a sapere che non le piaci?!»
«Ti sembra dimostrare interesse per me? Io sono un mollaccione in confronto a lei, non mi vorrà mai...»
«Forse perché non vi parlate praticamente mai? O forse anche lei ha una cotta per te e vuole che sia tu a fare il primo passo»
«Lei? Una cotta per me? Me la posso solo sognare...» disse Toby sospirando.
«Ma tu non partire già dal presupposto che lei non ti voglia! Ti rendi la cosa difficile»
«Mmhh... È solo che... Come diavolo si fa a conquistare una ragazza? Specialmente una ragazza come lei?»
«Allora, ogni donna ha il proprio carattere, ma la cosa che in un uomo cercano è la stessa: la dolcezza»
«E tu come fai a saperlo?»
«... Perché io in realtà... Sono una donna»
«Davvero?»
«No idiota!» e gli assestò un karate-chop in testa.
«Ahia!» disse Toby massaggiandosi la testa dolorante.
«Comunque, me l'ha detto una volta Smexy»
«Offenderman? Offender ha dato consigli?»
«Sì, molti mesi fa, a me e a Hoodie»
«E perché a voi due?»
«Perché siamo proxy di Slender»
«Ma anche io sono un proxy!»
«Eri al bagno»
«Ah... Continua»
«Dicevo, ci vuole dolcezza con le donne, se vuoi fare stragi di cuori»
«Ma perché allora a molte donne piacciono quelli stronzi?»
«Perché dolcezza, non vuol dire essere smielati. Gli uomini che fanno smancerie falliscono miseramente»
«E allora come si fa ad essere dolci ma non smielati?»
«Devi farti desiderare»
«E come si fa?»
«Allora, prima di tutto, devi assolutamente cercare di creare delle discussioni con lei che creino delle affinità»
«Eh?»
«Insomma, parla con lei di cose che le interessano, sii spontaneo. La donna vuole essere capita»
«Oookay...»
E così Masky diede qualche consiglio a Toby su come poter riuscire a conquistare Clocky.
«Capito?» chiese Masky.
«Alla perfezione»

«Ahhh! Quanto prude cazzo!» disse Clocky grattandosi nervosamente le braccia.
«Te l'avevo detto di smettere di arrampicarti come una scimmia» disse Jeff, mettendo dell'acqua in una busta di plastica trovata per caso vicino a quel
ruscello dove erano accampati.
«E smettila di farmi la ramanzina! Ti ho detto che ci sono inciampata sull'edera velenosa!»
«Ma se ti fossi preoccupata più per l'edera che per quei fottuti uccellini a quest'ora non sarebbe successo niente!»
«A quest'ora non sarebbe successo niente, gne gne!» ripeté Clocky imitando scherzosamente il tono di voce di Jeff.
«Guarda che te la butto addosso sta busta se non ce la smetti!»
«Mmmhh...»
«Brava»
Jeff porse a Clock la busta con l'acqua fredda che lei misi sul braccio più malconcio.
«Adesso alza il culo e andiamo!»
«Mi sorprendo sempre della tua immensa gentilezza, Jeff» disse Clocky sarcastica.
E anche quei due andarono avanti, verso il “traguardo”...


Sclero Angolo dell'arancino autrice:

PER FAVORE LEGGETE!!

Eccoci qua!
Scusate per il ritardo, ma non avevo ispirazione u.u e FINALMENTE mi sono levata dalle scatole questo benedetto capitolo! Scusate ma di sti tempi non ho proprio voglia di scrivere, perdonatemi Ú___Ù'''
Sì è venuto anche male, vi do il permesso di trucidarmi.
Ma vi prometto che i prossimi capitoli saranno migliori!
Comunque, ho delle cosuccie più importanti da dire.
Ho modificato il capitolo 5, come avete potuto leggere nell'avviso nella descrizione, perché andava contro le regole. Poi...


 

Realizzata da Susy_e_Cosci

Realizzata da sissi1234

Realizzata da Kia_yo15

 

Queste sono delle fanart FANTASTICHE su Oliver e Alex, ma penso che l'abbiate capito tutti.
Ancora mi chiedo come abbia fatto Susy a colorare così bene quel disegno... Davvero, wow.
Poi sissi1234, Oliver ti è riuscito che è una bomba sexy meraviglia, credimi :Q___
E per ultimo, ma non meno importante, Kia_yo15, complimenti anche a te, è davvero carino come disegno ;)
Voglio ringraziare a tutte e tre di cuore per questi splendidi disegni, davvero, grazie mille ^^
Vi dico la verità, non mi è mai passato per la testa che qualcuno avesse potuto addirittura fare delle fanart sui miei personaggi.
Vi adoro ragazze! Grazie ancora!
Io adesso prendo questi bei disegnini, me li stampo come poster, e me li attacco in camera mia, caso chiuso!
Poi, altro avviso...

Avete letto la scena tra Liu e Jane vero? E vi starete chiedendo perché ho lasciato il finale aperto... Beh... l'ho fatto perché...
Ero indecisa, e quindi voglio farlo decidere a voi!
Sì! Avete capito bene!
Siccome questa parte non sarà importantissima per la storia voglio far decidere a voi come andrà a finire!.
Basta che nella recensione mettiate un semplice messaggino e dovrete scegliere tra:
“Far accettare la proposta di sesso a Liu” o “Farlo rifiutare”
Ovviamente sarò democratica: la maggioranza vincerà, e se i voti saranno uguali farò a sorteggio.
Votate, mi raccomando!
Inoltre, un'altra cosuccia...



Non so se sia davvero così oppure il contatore è un troll, ma comunque, volevo dirvi grazie.
Grazie per le quasi 700 visite, grazie ai quasi trecento utenti che seguono la mia FF, grazie a tutti quelli che recensiscono, grazie a tutti.
Io sinceramente, non so se mi merito le oltre 50 recensioni che ho ricevuto, poiché ci sono persone che scrivono MOLTO meglio di me, come Amekita o Miss Rainbow.
Io sono una dilettante, eppure tutti voi mi supportate, mi apprezzate e mi aiutate a migliorare.
E vi ringrazio di cuore :')
Vorrei darvi un grande abbraccio, ma vi limito a mandarvi un abbraccio e un bacione virtuale.

Ice: “Ma che cosa smielosa -__- Fa cadere le pal-”
Ice porca miseria!! Hai rovinato l'atmosfera! D:<
Ice: “Mi si stava sciogliendo il cuore, che vuoi...”
-___-'''... *facepalm*
Marcus!! Sei felice di partecipare piccolo puccino puccioso? :3

Marcus: “O///O'''... Ehm... E-ecco io... Beh sì...”
Ice: “Mah, piccolo non direi, dato che è alto 1,90 m... -_-”
Ma è puccioso :3
E tu? Piccolino coniglietto fluffosino pucciosino? *^*

Pensieri di Lilac: “Ma perché tutte le ragazze perdono la testa appena mi guardano? Mah, gli umani, chi li capisce è bravo” *salta sulla spalla di Marcus, a tipo Pikachu*
Alex: “E io?!”
Anche tu sei puccioso :3
Ice: “Ma quando parteciperanno?”
Ancooooooora. Un bel po' più avanti.
Scarlett: “Me lo posso prendere io a Marcus per ora >:)”
NO!! TU. NO. Va via!!
Scarlett: “Marcuccino! Vieni dalla tua Scarlett, voglio vedere cosa sai fare >:)”
Marcus: “O///O... Ehm... Io sono un seminarista cattolico-”
Scarlett: “E allora? Fammi vedere il tuo lato trasgressivo...” *si inumidisce le labbra*
VIA DA QUI TRO*A!! *le tiro una padella in testa*... Oliver la rifiuta e ora ci prova con Marcus, ma guarda questa vah...
P. di Lilac: “Guai a te se lo tocchi ancora!!” *crea una palla di fuoco viola in bocca*
Marcus: “Lilac ti prego calmati!”
Mi sa che qui succede il finimondo, io me ne vado! *corro in un'altra stanza* Fiu... Ok... Ho finito con questo sclero chilometrico...
Alla prossima :-*

   
 
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Creepypasta / Vai alla pagina dell'autore: Arancino Spietato