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Autore: Piccolapissibibomignomi28    07/09/2014    1 recensioni
lei è Sarah, una ragazza che si è trasferita da poco a Londra una comune 16enne. Non è affatto timida,seria,simpatica,forte e debole quando serve, si accorgerà di avere molte attenzioni... e il suo amore chi sarà ? non vi dirò mica tutto! :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO:1 
Tu saresti?...

" Bene ragazzi, questa è la vostra nuova casa. Io abito a tre isolati da qui se avete qualche problema non esitate a chiamarmi" disse mio padre con un filo di entusiasmo  mentre ci aiutava a portare su le valige in quella, che dovrà essere la nostra casa d'ora in poi. L'idea di trasferirmi in una città cosi grande con mio fratello Tom  mi entusiasmava ma allo stesso tempo mi terrorizzava ,non solo dalla paura che mi sarei persa sicuramente ahah, ma piuttosto; avevo paura di capitare in luoghi sbagliati nei momenti sbagliati con magari dei drogati assassini etc.. però alla fine, Sarah pensa positivo stai con tuo fratello maggiore ( di un anno) e tuo padre che alla fine non vive tanto lontano da noi. Immersa nei miei pensieri mi accorsi che eravamo molto in ritardo! 
urlai a Tom che stava spaparanzato sul divano guardando la tv :
-" Tom  muoviti siamo in ritardo ddio!"
Tom: - " oddio Sà muoviti prendi lo zaino e sali in moto, sbrigatii!"
io: -" si ecco arrivo!" 
dopo i nostri urli che avrà sicuramente sentito tutto il vicinato, corsi giù dalle scale (rischiando anche di cadere) e chiudendo a chiave la porta salii nella moto con Tom e in un batter d'occhio ci trovammo davanti ad una decina di scale con una porta fatta di legno alquanto imponente diciamo, per fortuna era ancora aperta e dopo uno sguardo di intesa tra me e mio fratello  corremmo per le scale entrando nel portone e notando tutta quella ampiezza che nella nostra vecchia scuola ce la sognavamo! 
dopo un pò vidi un bidello e gli chiesi dove si trovava la stanza della preside Leila Minstin. fu molto gentile con noi accompagnandoci davanti alla porta del suo ufficio, io bussai,e, lei con un viso sorridente mi apri la porta accogliendomi a braccia aperte. Le dissi il mio nome e il mio cognome e lei mi disse che sarei dovuta andare nella classe: 3 D.
la ringraziai,ma una voce mi bloccò.. una voce maschile che stava dentro la stanza che stranamente non avevo notato. quella voce mi disse:
-" ah che fortuna, anche io sto in quella classe" facendomi un occhiolino e accennando un sorrisino maizioso
la preside si irrigidì immediatamente dando un colpetto nella testa a quel ragazzo dicendo:
-"Styles stia zitto e accompagna la ragazza nella sua classe senza sedurla possibilmente"
mise giu i piedi dalla cattedra e si alzo lentamente squadrandomi, poi si sistemò i ricci e fece un sorrisino alla preside dicendo: 
-" oh signora preside.. sarà un piacere accompagnarla" rivolgendo di nuovo il suo sguardo malizioso a me
 mentre stavamo camminando si guardò intorno, si morse il labbro inferiore e mise una mano sulla mia schiena cercando di farla scivolare in basso ma io lo fermai irritata, e gli dissi:
- " se pensi che io caschi ai tuoi piedi STYLES ti sbagli di grosso,quindi tieni quelle manaccie al loro posto capito?" dissi scandendo bene il cognome del ragazzo
e lui  disse: -" oh ma guarda un pò la STEWART parla a quanto pare. tanto cadrai ai miei piedi come tutte le altre quindi non tirare fuori gli artigli altrimenti..
non lo feci finire di parlare che gli puntai un dito contro: -“ senti io non sono come pensi tu e osa sfiorarmi con un solo dito che te la farò pagare e altrimenti niente che non mi fai paura anche se mi guardi malizioso sai?!"
e lui cominciò a ridere :- "e guerra sia Stewart vedrai come ti torturerò questi giorni ehehe!" continuò lui con il suo solito sguardo malizioso
io ruotai gli occhi e dissi:- " siamo arrivati Styles non ti ricordi più dov'è la tua classe perchè non ci vai da tanto?" dissi io con una piccola risata.
a quella domanda, lui mi prese le braccia con forza e guardandomi negli occhi, mi disse :-" senti Stewart ti considerò intelligente e, quindi non mi fare arrabbiare che se voglio ti sbatto nel muro e non mollo più la presa capito? "
e io gli dissi:- "oh che paura che mi fai Styles guardami sto proprio tremando!"  quando dissi quelle parole che mi sarei  dovuta mangiare lui mi guardò e fece una specie di sorrisino e, dopo pochi secondi mi afferrò i fianchi e mi mise su una spalla in modo che io potessi vedere solo la sua schiena e incomincia ad urlargli contro :-" styles cazzo mettimi giu se osi toccare il mio fondo schiena ti castro! mettimi giu!" mi stavo muovendo come una foca e lui di scatto mi mise giù e con il suo sguardo convinto mi disse:- " ora ti rendi conto di cosa ti potrei fare?!" e io gli dissi:- " senti, io a differenza tua vorrei andare in classe quindi, delle tue sicurezze non me ne frega proprio niente! " dopo aver detto questo, gli feci un sorrisino falso e bussai alla porta della classe. il professore mi aprì e in un batter d'occhio gli si illuminò il viso, dicendomi:- 
" salve signorina Stewart la stavamo aspettando spero che il mio alunno STYLES non l'abbia irritata perchè con ragazze nuove sa.." io gli dissi:-" non si preoccupi il suo alunno non mi ha dato tanto fastidio apparte il fatto che.." styles mi diede una spinta e io mi andai a sedere, guardandolo irritata. ad un certo punto un ragazzo si avvicina a me e dice:- tu saresti?
e io..






salve ragazze questa è la mia prima storia spero solo che non ho fatto troppi errori grammaticali che questa è la mia paura più grande! stasera cercherò di pubblicare il prossimo capitolo se non vi è piaciuto scrivetemi e se vi è paciuto sarò moltoo contentaa ! <3 ciao bellissime
   
 
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