Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: FreDrachen    07/09/2014    2 recensioni
[Appendice di Forbidden Love]
Raccolta di one short con i momenti mancanti di Forbidden Love^_^ con rating variabili per ogni one(sarà indicato prima della storia mano a mano inserirò i vari titoli XD)
***
1#The first Apocalysse
2#La cosa più importante
3#Citizen erased
4#Bring me to life(parte 1)
5#Bring me to life(parte 2)
6#Bring me to life(parte 3)
7#Bring me to life(parte 4)
8#Il principe delle Tenebre
9#Buon Natale Betty
10#Fratello Perduto
11#
12#
Genere: Dark, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven & Hell'
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Bring me to life

 

parte 4

 
Quandò si materializzò in quel vicolo buio e puzzolente temette di aver sbagliato destinazione.
Strinse gli occhi a due fessure nella speranza di scorgere qualche indizio che l'aiutasse a capire dove si trovava.
Ricevette l'illuminazione dall'insegna che notò davanti al vicolo. Era al Luna rossa.
Si strinse le braccia non per il freddo(le anime non lo sentono)ma dall'emozione. Chissà che faccia avrebbe fatto Carlo quando l'avrebbe vista. Chissà forse avrebbe tentato di abbracciarla e baciarla pur non potendola toccare dato che era una figura incorporea.
La porta lì al suo fianco si aprì con un cigolio.
La capigliatura castana fluente di una ragazza la colpì immediatamente seguita da un'insopportabile aroma di pesca.
Quello però che la colpì con la forza di uno schiaffo fu il ragazzo che la seguì a ruota.
Carlo sorrideva in modo provocatorio. Come faceva con lei.
Per Beth fu come ricevere un pugno dello stomaco.
Non poteva essere. Non voleva assolutamente,minimamente pensare che Carlo la tradisse così presto.
Nè che rivelasse a quel modo la sua identità.
Belial. Era lui il Capo a cui avrebbe dovuto ubbidire da quel momento.
La presa sulla sua mente si affievolì lascianole solo quella dura verità che mai si era aspettata.
Forse era questo il mondo non era altro che un susseguirsi di amore e odio e dove quest'ultimo prevaleva sempre.
Fissando intensamente il sorriso beffardo di Carlo...alias Belial provò un intenso odio e rancore. O peggio. Voleva vederlo umiliato e sconfitto. Voleva provasse quel senso d vulnerabilità.
Per questo non ci pensò neppure.
Lo uccise.
Lo uccise come avrebbe fatto un altro Demone.
Lo ha ucciso non per difendersi ,bensì per il vero senso della morte.
L'Inferno le si era così radicato nel suo cuore da uccidere senza pietà?
Non aveva bisogno di rispondersi. Sapeva esattamente che era una domanda retorica.
E che la risposta era una sola.
Si.
 
L'aveva scorta a fianco di Azazel mentre procedevano accostati alla sabbia bollente.
Lui era lì per Belial,e a quanto pare era ancora sulla Terra a fare il donnaiolo. Quel Demone faceva senz'altro concorrenza a Baal.
Scostò la tenda nera e la vide.
La ragazzina che non aveva avuto paura della morte.
"Povera piccola"pensò Lucifero con un sorriso.
Sapeva dove Azazel la stava portando. Dallo Specchio Lete. Quella ragazzina era determinata a rivedere Belial.
Che pazza. Belial doveva ancora esercitare una forte influenza sulla sua mente per renderla così succube da quel falso sentimento nato.
La determinazione e il non arrendersi ai fatti però erano senz'altro radicati nelcuore di quella ragazzina.
Un ottimo Demone sarebbe stato.
Fu così che la sua mente s'illuminò.
Belial doveva pagare per queste sue mancanze nel seguire le Sue regole,e nel frattempo avrebbe ottenuto un nuovo Demone tra le sue schiere. Uno parecchio carino constatò.
Quando fu sicuro che la ragazza fosse passata dall'altra parte si concentrò.
Il suo corpo demoniaco e non solo non potevano lasciare l'Inferno che oltre a essere il suo regno era anche la sua prigione. Maparte della sua essenza si. Si allenava ogni singolo gioro a proiettare una parte disè sulla terra.
E più volte c'era riuscito,scatenando devastanti guerre. Invogliò Filippo II di Spagna a dichiarare guerra nel 1588 a Elisabetta II.
Una donna però che non si piegò al nemico. Come la ragazza.
Forse non si tratrava latro che un caso,ma portava lo stesso nome tedeschizzato.
Proiettandosi sulla Terra la trovò davanti a Belial con il volto rigato da lacrime di rabbia. Avrebbe sfruttato questo per farla crollare.
"Lo vorresti uccidere vero? Stringere le tue mani al suo collo. Strappargli il cuore"le sussurrò con la mente.
Vide l'espressipne della ragazza farsi più minacciosa. Aveva toccato il nervo giusto.
Ma per farla diventare un Demone doveva fare di meglio.
"Vedere il suo sangue scendere copiosamente a terra. O meglio ancora,assaggiarlo".
Quando percepì i pensieri di Elisabeth capì che per Belial non ci sarebbe stato altro da fare. Aveva segnato la sua fine quando aveva poggiato su di lei gli occhi quella sera in quello stesso locale.
Aspettò che la trasformazione avesse avuto luogo e che provasse la forza dell'essere Demoni.
«E questo è solo l'inizio»disse facendo un passo avanti e mostrandole la sua presenza.
Beth si chinò poggiando un ginocchio a terra e chinando il capo in segno di deferenza.
Aveva senz'altro capito chi era. Bene.
«Benvenuta nella mia schiera Elisabeth. Scoprirai ben presto che è senz'altro meglio stare schierati dalla parte del male».
Negli occhi del nuovo Originario balenò una certa follia e furia omicida caratteristica dei nuovi Demoni. Mano a mano che si diventava veterani si riuscivano a contenere questi raptus.
«Quando e dove posso cominciare Mio Signore?»
Meliflua e tentatrice. La ragazza imparava in fretta.
«Presto mia cara Elisabeth. Presto».
La ragazza fece una smorfia contrariata.«Elisabeth non esiste più Mio Signore»ribattè.
Lucifero sorrise. Vero. Senz'altro vero.
Sguainò un piccolo pugnale in onice dall'elsa rossa,incidendosi con la punta il polso destro.
Intinse il polpastrello dell'indice sinistro nel liquido nero viscoso che lentaente scendeva dal polso.
Tracciò sulla fronte di Beth una croce rovesciata,perchè opposto era il suo potere a Dio.
«Con questo sangue ti battezzo Figlia del Demonio. Perderai ciò che sei stata Elisabeth. E abbraccerai il tuo nuovo destino. Da adesso sarai Lilith,Signora del Settimo Cerchio».
Completato il rito cicatrizzò con un tocco la ferita. Infliggerle sulla propria forma incorporea era rischioso,con perdita a volte delle proprie capacità demoniache. Altri perdevano addirittura il senno. Ma era andato per fortuna tutto per il verso giusto.
Le tese la mano conducendola in prossimità dello Specchio Lete.
«Avanti a Lilith. Benvenuta nel tuo regno di terrore».
 
Non aveva mai provato tanto potere.
Il viso terrorizzato di Leopold era sceso come balsamo sulla sua pelle caricandola d'adrenalina. Doveva uccidera ancora,e ancora,e ancora.
Presto aveva detto Lucifero.
Ma lei doveva scaricare la sua voglia irrefrenabile di sanguesu qualcuno.
Sorrise al pensiero di una possibile vittma della sua furia.
Nella sua mente rieccheggiò però una vocina fastidiosa.
Una vocina che le sussurrava parol di speranza e amore.
Amore. Speranza.
Puah.
Era per loro che la sua vita era andata a rotoli.
No. Nell'odio avrebbe trovato il suo credo.
Ma adesso doveva placare la sua sete di sangue. Non solo perchè aveva fame,ma anche perchè doveva scaricare la tensione. Voleva sofferenza, terrore.
Lucifero le spiegò brevemente come sarebbe stata la sua vita da Originario.
Sorrise alla sola idea di tutto quel potere nelle sue mani e la quantità di dannati da torturare.
E sottoposti. Senz'Anima e Demoni.
I Senz'Anima sarebbero stato il pasto per la sua sete,i Demoni i suoi emissari di morte.
Ma prima di mettere le mani sul suo Cerchio doveva chiudere una questione.
Attraversò i corridoi in preda a una strana eccitazione.
Quando raggiunse la stanza giusta per sua fortuna trovò la sua vittima incurante di ciò che gli stava per capitare.
Aprì la porta con uno schianto.
Kifo,il corvo messaggero del Settimo Cerchio gracchiò spaventato.
Jake era chino su delle pergamene,senz'altro missive dagli altri cerchi.
Quando capì chi aveva fatto irruzione nella stanza con la forza di un uragano,assunse un'espressione aspra.
«Cosa ci fai qui insignificante piccola umana?»l'apostrofò.
Lilith sorrise selvaggiamente. «Semplicisimo. Sono qui per reclamare la tua testa».
Jake scoppiò in una guttuale risata.«Davvero ragazzina pensi di potermi battere? È una sfida,e io sono pronta ad accettarla».
Assunse le sue forme demoniache. Dalla fronte spuntarono due piccole corna ricurve ad ariete,le unghie delle mani si allungarono e si fecero più letali di un coltello. Infine tra le scapole si materializzarono due enormi ali nere da pipistrello.
Un battito e si sollevò da terra.
«Addio ragazzina.Mandami una cartolina quando brucerai nella Fossa»urlò.
Il respiro però gli si mozzò in gola.
Lilith continuò a sorridere mentre evocò le sue ali piumate. Ali da Originario.
Il cuore di Jake tremò di terrore. E capì la realtà dei fatti così come si erano evoluti. Belial era morto.
Lilith non gli lasciò il tempo di scappare che recuperò dal muro una spada demoniaca. Deimos c"era inciso sull'elsa.
Fu fulminea.
In meno di pochi secondi fu alle spalle di Jake. Du colpi rapidi e schietti che le ali del Demone caddero a terra in un lago nero.
Jake crollò a terra in preda al dolore.
Lilith non ancora sodisfatta gli assestò un calcio al fianco facendolo crollare nel suo sangue. Lo inchiodò al suolo con presa ferrea.
Sorrise malvagia.«Sono io che comando adesso,inutile verme»sibilò.
«Dessi ascolto alla mia mente ti sgozzerei seduta stante. Ma se Belial teneva tra le sue schiere una nullità come te aveva i suoi buoni motivi. Se ti tengo con me è solo per le tue abilità. Sappilo».
Jake annuì sollevato.
«E ora vattene stupido servo»gli ordinò Lilith con voce repentoria.
Jake strisciò a terra lentamente,lasciando dietro di sè una scia scura simile al catrame.
Lilith sorrise soddisfatta,aprendo le imposte della finestra.
Come poteva anche minimamente provare pietà per quei dannati? Più sofferenza significava più potere per lei.
Sorrise luciferina. Il suo regno del terrore stava per avere inizio.
 
Vent'anni.
Vent'anni e nessuno osava mettere in discussione il suo potere.
Era temuta da tutti,perfino dagli altri Originari.
Perchè la sua sete di sangue andava ben oltre anche i loro limiti.
Aveva mietuto più vittime lei tra Angeli e umani che quasi l'intero esercito demoniaco messo insieme.
Furono pure costretti a gettare nella Fossa più Senz'Anima di quanto pensassero.
Per questo Lucifero tendeva ad affidare le missioni a lei.
Sapeva perfettamente che Lilith gli avrebbe garantito vittorie su vittorie.
Per questo le affidò Wilmington. Un paesino non del tutto privo di vita ma abbastanza piccolo da non destare molti sospetti.
Non si sarebbe mai aspettato lui,Lucifero Signore dell'Inferno,che là avrebbe perso per sempre Lilith.
E che una parte della ragazza ancora legata all'Elisabeth del passato avrebbe ottenuto finalmente la sua rivincita sul male.









Angolo autrice:ecco svelato parte del passato di Beth :D
Come la long Forbidden Love, anche questa raccolta si prenderà un attimo di sospensione :D
Spero comunque di rivedervi presto, anche con le altre storie che cercherò di portare avanti.
   
 
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