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Autore: BrutalLove    07/09/2014    3 recensioni
Storia di un'adozione.
DAL TESTO:
“Ti chiami Billie, vero?”. [...]
“Billie Joe”. [...]
“Io sono Frank” dice l'uomo, porgendogli la mano. Il bambino la osserva perplesso e non si avvicina. "Hai una bellissima copertina, Billie Joe” aggiunge allora.
Il piccolo la osserva per un istante, con attenzione.
“Me l'ha regalata il mio papà” dice con tono severo, e Frank si sente morire dentro.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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E' notte ed è tutto buio.

Billie sta dormendo nel nuovo lettino, nella sua cameretta. Non ha mai avuto una stanza così grande tutta per lui. Prima, quando viveva con mamma e papà, dormiva con i suoi fratelli perchè non c'era molto spazio in casa. Anzi, a dire il vero ce n'era davvero poco per una famiglia così numerosa. Evidentemente comprando l'appartamento nessuno aveva pensato alla possibilità di dover ospitare un gran numero di figlioli... o forse, più semplicemente, nessuno aveva mai avuto abbastanza soldi per permettersene uno più spazioso.

Quando stava in orfanotrofio, invece, dormiva in una stanza con tutti gli altri bambini. Ci saranno state una sessantina di brandine nel dormitorio.

È strano che ci sia silenzio. È abituato a sentire urlare o piangere qualcuno, di notte. Il bambino che dormiva di fianco a lui, ad esempio, passava quasi tutta la notte a singhiozzare e a chiamare sua madre. Billie ci aveva messo un po' a farci l'abitudine, la prima volta che lo aveva sentito era scoppiato a piangere anche lui. Poi aveva imparato a dormirci su.

Si gira nel letto coprendosi meglio con le coperte. Oh, sono grandi giuste, queste. Gli coprono anche i piedi e le spalle, ed è fantastico.

Il cuscino è morbidissimo, non ne ha mai avuto uno così comodo.

Nonostante tutto, però, non riesce a prendere sonno e non sa perchè.

Pensa alla sua famiglia, alla sua casa, a Mike, ai suoi fratelli, alla mamma, a papà, ad Andrew...

Sobbalza solo al ricordo di quel nome. Anche se sa che è tanto lontano da lui, ha paura che se ne stia nascosto nel buio, pronto a comparire all'improvviso e a fargli male.

Sei un figlio di puttana e ti troverò...

La sua immaginazione corre veloce. Troppo veloce.

All'improvviso non si trova più nella stanza buia, ma nel salotto poco illuminato e sporco.

Sente le mani gelide dell'uomo sfiorargli la guancia, vede il suo ghigno a pochi centimetri dal suo viso, sua madre che non fa nulla per impedirglielo. Vede sé stesso cercare di scomparire facendosi piccolo piccolo...

E poi vede gli uomini sconosciuti che sono entrati in casa sua e lo hanno portato all'istituto, strappandolo alla mamma e ai suoi fratelli.

E quella volta in cui, per sfuggire a lei e alle sue violenze, è scappato sulla scogliera con una valigia quasi vuota, e ha dormito lì sperando che papà, da dove stava, lo vedesse e lo portasse in salvo.

E anche quella volta che Andrew gli ha tirato uno schiaffo forte sulla guancia lasciandogli il segno per tre giorni. Le scene della sua vecchia vita gli scorrono veloci davanti agli occhi e Billie diventa spettatore delle sue stesse esperienze.

Nonostante all'orfanotrofio lo spingessero continuamente a parlare del suo passato non ha mai aperto bocca. Forse ha paura che se quelle persone scoprissero tutte queste cose potrebbero fare del male a sua madre. In fondo lui le vuole bene, ha bisogno di lei. Anche se lo faceva stare male, lo picchiava, lo umiliava. Perchè in fondo rimane comunque sua madre. Vorrebbe tornare da lei all'istante, ma non può. A quanto gli hanno detto, ora lui e la sua vecchia famiglia sono così lontani che il solo pensiero gli fa venire da piangere.

Chiude gli occhi un istante ed il sonno lo rapisce, prima che le lacrime possano iniziare a scorrergli sulle guance.

 

 

                                                                                              ****

 

 

Christine appoggia sul comodino il libro che sta leggendo -un libro sull'adozione- e spegne l'abat-jour.

Quando, nel buio, si volta verso Frank che credeva addormentato, incontra le sue labbra morbide.

“E' tanto che...” sussurra lui staccandosi leggermente da lei.

Oh.

Non c'è nemmeno bisogno di completare la frase per capire dove vuole arrivare.

Christine non si sente pronta. Dopo che Jason li ha lasciati nel modo più dolce e struggente possibile, fare l'amore con suo marito è diventato qualcosa di proibito, in un certo senso. Non si è più lasciata toccare.

“Frank, lo sai cosa ne penso”.

“Si” risponde, “E credo che sia ora di lasciarsi alle spalle quello che è successo e superare i fantasmi del passato, non credi?”.

“No, Frank, io...”.

“Non preoccuparti, ho già pensato a tutto io”.

“Billie dorme nella stanza accanto alla nostra, è ancora piccolo, lui...”.

“Esattamente. Billie dorme. E penso che non ci sia un momento più perfetto di questo” conclude baciandole la fronte nell'oscurità.

E in pochi attimi la prospettiva di una notte di sonno tranquillo muta completamente.

Il rumore di un involucro che viene strappato, le mani delicate di Frank che scorrono dolcemente sul corpo della moglie e si insinuano tra le coperte e i vestiti. I gemiti silenziosi, i sussurri, i baci, le carezze, il calore.

Un calore che non provavano da troppo tempo.

E c'è solo amore tra loro, adesso. Non rabbia, non disperazione, non la ricerca disperata di un figlio che non riescono ad avere. Solo amore, ed è meraviglioso.

Christine si abbandona all'orgasmo più travolgente che abbia mai provato, mentre Frank crolla dolcemente su di lei in preda agli spasmi.

Sudati, spossati, stanchi, giovani. Hanno tutta la vita davanti, una vita bellissima grazie al piccolo miracolo che dorme tranquillo nella stanza accanto.


 


 

                                                                                                ****


 


 

Ore 10.00

“Billie... Billie, svegliati”. Christine lo chiama dolcemente, accarezzandogli i capelli.

Il bambino apre gli occhi ed incontra il suo sguardo.

Si guarda intorno un po' spaesato, prima di ricordare dove si trova e con chi.

“Sono le dieci, dormiglione!” commenta Frank, facendo irruzione nella stanza con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso.

“Sai cosa ha preparato papà?” domanda Christine.

Billie scuote la testa, perplesso.

Papà.

Papà è morto, dannazione.

“Vieni, è una sorpresa”.

Frank lo prende per mano e scendono di sotto insieme. Sul tavolo della cucina c'è appoggiato un piatto di un bel verde smeraldo e sul piatto... wow.

“Papà ha fatto i pancake!” dice Christine, “Vedrai come sono buoni!”.

Lo fanno accomodare sulla sedia con il rialzo e Frank gli mette nel piatto un pancake con della marmellata.

Billie lo addenta un po' indeciso, poi spalanca gli occhi. Lo adora. Non ha mai assaggiato nulla di così buono in vita sua.

“Allora, com'è?” domanda Frank, e sembra così entusiasta che Billie si decide a rispondere.

“E' buonissimo pa... Frank”.

Christine e il marito spalancano gli occhi non solo perchè il bambino ha parlato e non si è limitato ad annuire o scuotere la testa, ma anche perchè, per poco, non ha chiamato Frank papà.

Billie arrossisce quando si accorge di come lo stanno guardando i due. Sembrano così contenti... orgogliosi.

“Oh tesoro! Hai una voce bellissima, lo sai?” chiede Frank, “Dovresti farcela sentire più spesso!”.

Christine annuisce e corre ad abbracciare il bambino.

 

Billie è confuso mentre le braccia della donna lo circondano. Ma cosa gli è preso? Non solo ha parlato, ma ha quasi chiamato quello sconosciuto 'papà'.

Eppure sa bene che quello non è papà. Il suo papà era ben diverso e... non c'è più.

Non capisce come possa essere successa una cosa del genere. Frank e Christine sembravano così contenti dopo che ha parlato... ma lui non può proprio perdonarsi di aver quasi detto quella cosa. Dovrà stare più attento in futuro. Una cosa del genere non deve succedere, mai più.

 

 

 

 

 

Angolo autrice

Ehilà lettori! Come va?

Vi ringrazio moltissimo per tutte le recensioni lasciate al capitolo precedente... e io che pensavo che nessuno seguisse più questa storia!

 

Cosa ne pensate di questo capitolo? E di Billie, adesso che il suo passato comincia a tornare fuori?

Fatemi sapere, non aspetto altro che il vostro parere! :D

 

Grazie di nuovo a tutti coloro che leggono/ recensiscono/ aggiungono la storia alle preferite/ ricordate/ seguite ! A presto!!!

 

BrutalLove xx

 

  
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