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Autore: Corney Shippers    07/09/2014    2 recensioni
Era estate nella bella cittadina di Peaceville, un piccolo paesino famoso per la sua calma e serenità, e molti bambini e ragazzi passavano la loro estate nell'allegro campeggio chiamato "Campo Peaceville".
Era un posto divertente dopo tutto, niente genitori che ti dicono "vai a fare amicizia", niente professori che ti rimproverano se ti distrai un secondo o se metti giù la penna perché ti è venuto un crampo alla mano, niente stress in pratica.
Solo qualche ragazzo, tra i 18 e i 20 anni, che si occupava di sorvegliarli e farli divertire.
I ragazzini adoravano stare con gli educatori e gli educatori adoravano stare con i ragazzi.
Ogni anno era sempre un divertimento per tutti andare in quel campo, ma quest’anno qualcosa avrebbe turbato fortemente quel simpatico clima sconvolgendo ogni cosa.
Genere: Horror, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corey Riffin, Laney Penn, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vengo svegliata da alcuni raggi di sole che penetrano dalla finestra. Sento gli uccelli che cantano e un profumo di lavanda proveniente dalle aiuole qui fuori mi attraversa le narici come per darmi il buongiorno. Non posso credere che un delitto tanto orribile come l’omicidio di una diciannovenne possa davvero essere capitato in una cittadina adorabile come Peaceville!
Mi siedo sul letto stiracchiandomi e do un’occhiata all’ora sulla sveglia di Corey. Le 8:40.
Corey dorme ancora, lo sento mentre ronfa leggermente. Deve essere stata un’esperienza orribile per lui perdere sua sorella in una maniera così atroce. Chissà se gli pesa aiutarmi nelle indagini…
Mi alzo dal letto dirigendomi verso il bagno a mo’ di zombie. E mai possibile che più dormo e più sono stanca?! Almeno quelle orribili occhiaie che parevano aver messo le tende sotto i miei occhi sembrano essersene andate. Dormire qui mi fa bene!
Chiudo la porta alle mie spalle, mi spoglio e mi infilo sotto la doccia. Mi sveglio completamente solo dopo che l’acqua gelida si rovescia sul mio viso. Brrr… Troppo fredda!
Miscelando l’acqua la faccio tornare ad una temperatura consona ad una sedicenne e continuo a lavarmi.
 
 
-I still hear your voice, when you sleep next to me
I still feel your touch in my dreams
Forgive me my weakness, but I don't know why
Without you it's hard to survive-
 
 
Cosa posso farci, canto perché amo ascoltare il suono della mia voce. Dopotutto un po’ di narcisismo non fa mai male…
 
 
-Cause everytime we touch, I get this feeling
And everytime we kiss I swear I can fly
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last
Need you by my side
Cause everytime we touch, I feel this static
And everytime we kiss, I reach for the sky
Can't you hear my heart beat so
I can't let you go
Want you in my life-
 
 
 Aspetta! Questa non è la mia voce!
-Corey?- chiedo titubante, spegnendo l’acqua. Sento qualcuno mormorare impacciatamente qualcosa da fuori, ma non capisco cosa -Sei tu?- sento sputare -E chi altri?- MA CHE…? -Che stai facendo?!- urlo -Mi lavo i denti- lo dice come se fosse una cosa normale -Ma io mi sto facendo la doccia!- -E allora?- -ESCI SUBITO!!!- ora si che sto gridando. Mi fa una rabbia… -Ok, ok calmati!- sento alcuni passi e poi la porta si chiude… Bah…
 
 
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-Allora partner, chi dobbiamo interrogare oggi?- mi chiede Corey a pranzo. Partner…Davvero? -Mina Beff e Nick Mallory…- ci passo sopra... -Beh, Nick sta sicuramente giocando a basket, ne sono più che sicuro! Riguardo a Mina invece…- dice con aria pensierosa -Mina la cercheremo più tardi, ora andiamo da Nick!- lo afferro per la mano destra trascinandolo via… -A dire il vero io non ho ancora finito di man… AAAH!- …diretti al campo di basket!
 
 
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Un ragazzo dai capelli biondo scuro lancia la palla da centro campo, eseguendo un perfetto tiro libero che centra in pieno il canestro. Alcune ragazze sedute sugli spalti esultano balzando in piedi e urlando in coro “Vai Nick!”. Credo che l’abbiamo trovato…
-Io e Nick siamo quasi amici…- spiega il blu qui a fianco –Non dovrebbe essere difficile per noi farci dire qualcosa di utile sulle nostre indagini- -Perfetto! Allora andiamo!-
Ci dirigiamo verso il campo da basket, ma una folla di ragazze assatanate ci blocca la strada
-Ragazze! Vogliamo solo parlare con Nick!- cerco di convincerle ad andarsene -È quello che vogliono tutte! Carina- dice una di loro spingendomi -Che vuoi fare a botte?- ringhio -Non ho mica paura di te!- ribatte quella spocchiosa ochetta dai capelli biondi.
L’ha voluto lei…
Per sua fortuna, prima di poterle saltare addosso e strapparle tutti quei bei capelli palesemente tinti, Corey si mette in mezzo.
–Non vorrete mica fare una rissa proprio qui davanti ai bambini, vero?- chiede sorridendo, forse temendo una possibile sfuriata da parte di entrambe (Cosa mooolto probabile) ma che comunque non avvenne. Aveva ragione, picchiarsi davanti ai bambini era sbagliato… Ma lo era anche rasarle i capelli durante la notte? Forse lo avrei fatto…
-Hai ragione Corey, non sarebbe d’esempio…- dice con un finto tono gentile, per poi spingermi di lato facendomi cadere a terra. Poi si gira e torna a farsi largo in quella folla di ochette.
-Ma io l’ammazzo!- sbotto mentre, con l’aiuto di Corey, mi tiro su -Ma sei fuori?- mi rimprovera lui in tono serio –Konnie Kagami è quattro volte te! Ti avrebbe fatta a pezzi in meno di cinque secondi!- in effetti quella Konnie era enorme, ma la taglia non mi ha mai impressionata più di tanto… -Tsè! Se credi che mi spaventi così facilmente vuol dire che non mi conosci proprio…- dico mentre mi ripulisco i pantaloni rossi dalla sabbia -Vorrà dire che quando avremo finito con Nick ci conosceremo meglio- sorride e non posso fare a meno che ricambiare… Insomma, quel sorriso è troppo bello e contagioso!
-Fai fare a me- dice poi lui facendosi avanti –HEY NICK!- esclama facendo un piccolo salto, sbracciandosi per farsi vedere e catturando brillantemente l’attenzione del biondino.
-Ragazze, ora Nick deve andare a parlare con il suo amico con il berretto arancione!- ma a parlare era stato davvero lui?
Con tutta calma si avvicina verso di noi, surclassando le sue ammiratrici e i bambini a cui stava evidentemente insegnando a giocare a basket.
-Nick Mallory è molto felice di vederti piccolo Riffin!- o mio Dio! Ma questo tizio parla in terza persona! Esilarante! -Vorremmo parlarti. Cioè, se hai tempo…- dice il blu alludendo alle diciassette ragazze (Le ho contate!) che guardavano con occhi sognanti il diciannovenne.
-Spiacente ragazze, ma Nick Mallory ora deve parlare con il suo amico e con la ragazza carina di fianco a lui-
Un sospiro di delusione si leva dal gruppo di ragazze che pian piano di allontanano, mentre una certa biondina in particolare mi fulmina con lo sguardo. Non ci faccio nemmeno caso… (Io la uccido!)
Ci dirigiamo verso il bar del campo e, dopo aver consumato qualcosa, prendo parola.
-Senti, vorremmo farti qualche domanda sull’omicidio di Trina Riffin- dico seria -Nick stava con Trina…- dice, e questo andare avanti a parlare di sé in terza persona comincia davvero ad infastidirmi… -Ma Nick non andava molto d’accordo con lei ultimamente…- è un tormento! -Capito. Nick, posso sapere dove ti trovavi la notte in cui Trina è stata uccisa?- -Non starete sospettando di Nick?!- -No, non stiamo sospettando di te, Nick…- non ancora almeno… -Nick e Trina hanno passato la serata insieme e poi hanno litigato…- nervi saldi Laney! Interessante però... -Non sai dirmi altro?- insisto -Nick Mallory non l’ha vista per tutto il resto della serata- -Qualcuno può confermare il tuo alibi?- chiedo. Lui ci pensa su -Lenny Nepp- conclude deciso –È il compagno di camera di Nick, era con lui quando Trina…- ad un tratto il su viso si incupisce e decido di non infierire oltre… -Capito. Grazie mille-
 
 
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-Lenny Nepp. Dobbiamo parlare anche con lui!- -Perché?- chiede Corey addentando il suo panino allo speck e formaggio -Come perché? Prima di tutto conosceva tua sorella, giusto?- -Sì, ma non si parlavano neanche…- brontola lui -E poi dobbiamo vedere se è in grado di confermare l’alibi di Nick!- -Forse hai ragione tu…- certo che ho ragione io.
Rigiro la forchetta negli spaghetti al sugo che ho preso nella mensa del campo. Ovviamente sono freddi e insipidi… Ecco, far digiunare una giovane detective affamata dovrebbe essere riconosciuto come un crimine!
–Comunque se la versione di Nick non corrisponde a quella di Lenny avremo il primo sospettato!- -Sì! Nick e Trina avevano litigato e lui era così arrabbiato con lei da entrare nella sua camera e ucciderla. Tutto torna!- ingoio frettolosamente un boccone di pasta congelata -Calma tigre. Prima dobbiamo interrogare anche Mina e parlare con Lenny!- -Giusto, muoviamoci allora!- dice stranamente entusiasta. Si parla pur sempre di un omicidio, non di andare al parco giochi…
Corey ha sorprendentemente finito il suo panino in tempo record, mentre io… no. Butto la forchetta nel piatto, questo schifo è immangiabile!
-Coraggio, andiamo da Mina!-
 
 
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Ad aprirci è una figura in pantaloncini e canottiera che, masticando energicamente una gomma alla fragola, mi squadra da cima a fondo con sguardo torvo di chi non vuole affatto ricevere visite quel pomeriggio. Già la odio…
-Mina Beff?- chiedo sorvolando sul fatto che il disprezzo nello sguardo di questa ragazza mi fa innervosire -No. È mia sorella.- ah… per fortuna non dovrò interrogare proprio lei... -Dobbiamo parlarle!- interviene Corey in modo brusco, forse dopo aver intuito il mio improvviso malumore.
La ragazza dai capelli blu (Ma cos’è, una nuova moda?) sbuffa sonoramente, tornando nella capannina e chiamando a squarciagola la sorella. Poco dopo esce una seconda ragazza, di statura minuta, con i capelli verde-acqua sciolti sulle spalle e la montatura degli occhiali che le conferivano un’aria dolce, decisamente più graziosa dell’altra.
-Ciao Corey!- dice con un flebile sorriso carico di tristezza. Poi il suo sguardo passa su di me -Io sono Laney- mi presento -Piacere di conoscerti- sembra così… Indifesa. Mi sento un po’ in colpa a doverla interrogare… -Piacere mio. Senti Mina noi… Volevamo farti alcune domande-
Dopo una breve discussione con Mina scopro che lei e Trina erano migliori amiche da sempre (Cosa che già sapevo) e che quando fu compiuto l’omicidio, lei era in giro con sua sorella e i suoi amici.
-Carrie e i suoi amici possono confermare?- -Certo! Pensi davvero che una persona come lei possa uccidere qualcuno?!- sbotta la blu, che in questo momento sta scrivendo qualcosa sul cellulare, ma che evidentemente origliava ogni nostra parola. Va bene, non ce la faccio più… -Ascoltate bene tutti. Per ora nessuno è sospettato. Almeno fino a che non troviamo prove sufficienti siete tutte semplici persone che facevano parte della vita di Trina e che so che come noi vogliono conoscere la verità e sapere chi e perché è stato ad ucciderla, chiaro?!- tutti si zittiscono. Mina è sul punto di scoppiare in un pianto sfrenato ed io certamente non voglio assistere!
-Dai ora andiamo o faremo tardi al falò!- mi sussurra Corey afferrandomi delicatamente per il polso -Che falò?- -Ahahah doveva essere una sorpresa ma tu mi sembri fin troppo presa dalle indagini!- sorrido -Okay andiamo!-
Salutiamo Mina e Carrie e, senza farcelo ripetere, togliamo il disturbo.
 
 
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Sciacquo la faccia, passo mascara e eyeliner e… Voilà! Finito!
-A che ora dobbiamo andare?- chiedo a Corey dal bagno mentre finisco di sistemarmi, ma, seppur io abbia quasi gridato, non mi risponde –Core?- do un’ultima spazzolata ai capelli e poi mi dirigo verso la porta. Chiusa. -Corey?- tento di forzare la serratura ma questa non cede… Sono bloccata dentro! E il mio amico? Da quanto tempo sono chiusa qui senza che se ne sia accorto?! -COREY! Apri subito! Non è divertente!-
Dall’altra parte sento la porta d’ingresso (Per quanto questo possa essere definito un ingresso) aprirsi lentamente, con un singolare cigolio…
-Sei tu…?- sussurro. I passi si avvicinano, prima lentamente, poi li sento più fitti e vicini alla porta.
Qualcosa colpisce quest’ultima e io cado all’indietro dal terrore, troppo spaurita perfino per poter chiedere aiuto.
Un altro colpo…
E se fosse… Il killer che ha ucciso Trina Riffin? È la mia fine!
Un terzo ed ultimo colpo sfonda la porta, rivelando un Corey, con una strana espressione che non riesco a decifrare (Forse anche per la paura che provo tutt’ora), che tiene stretto tra le mani un grosso piede di porco.
-Laney! Stai bene?!- esclama. Io annuisco con enfasi, anche se… No! Non sto affatto bene! Sono totalmente scioccata!
-Cosa… Perché non mi hai aperto subito!?- lui ridacchia timidamente grattandosi la nuca -Ascoltavo la musica e non ho sentito… Scusa!- -Io la sento la gente che si dispera! Anche con gli auricolari!- borbotto in tono di rimprovero –E poi mi spieghi dove diavolo l’hai preso quello?!- Corey guarda l’oggetto e poi scoppia a ridere -Questo? Me l’ha prestato Kin per evitare appunto di rimanere bloccati in bagno!- non capisco… -La serratura è talmente vecchia che a volte non si riesce ad aprire. Quindi appena ti ho sentito sono corso a prenderlo fuori dalla porta d’ingesso dove tengo tutti gli attrezzi e ti ho aperto- spiega mentre mi dà una mano per rialzarmi -Beh… ora questo problema non c’è più giusto? Hai praticamente sfondato la porta!- -Già… suppongo che ora sarà difficile per noi andare in bagno…- -Un modo lo troveremo… Andiamo?- -Andiamo!-
 
 
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Appena arriviamo al falò troviamo tutti già seduti attorno al fuoco.
Prendo posto accanto a Kin, che insieme a suo fratello mi saluta calorosamente a differenza di altri quattro che invece… beh, sembrano volermi trucidare da un momento all’altro…
Prima di tutto c’è Carrie, che… speravo di non rivedere almeno fino a domani!
Poi la biondina di oggi, Konnie mi pare, che mi fissa con lo sguardo di chi adesso mi salta addosso e mi fa un occhi nero senza bisogno del trucco, ma non ci faccio troppo caso.
Una moretta seduta lì vicino a lei, che da quando sono arrivata mi fissa attraverso i suoi occhiali da gufo come se fossi la cosa più disgustosa che avesse mai visto in vita sua.
E in fine, vicino alla blu, un ragazzo dai capelli rossi sta arrostendo pigramente un marshmellow, senza nemmeno rivolgermi uno sguardo…
Ma che atmosfera intrigante!
A parte il cannato inizio che ho avuto con le “simpaticissime” ragazze del campo, la serata procedette nel migliore dei modi!
Iniziammo arrostire i marshmellow in piena armonia dopo aver chiarito con Konnie che Nick Mallory era tutto suo. A me non poteva andare meglio di così…
Carrie si era portata la chitarra acustica dalla casetta e dopo qualche bicchiere di birra (Okay, dopo svariati bicchieri di birra) ci ritrovammo a cantare tutti in coro le note di “Friends will be friends”.
Io e Corey eravamo quelli che avevano bevuto di meno, perciò io ovviamente non cantavo a squarciagola come gli altri e Corey beh… lui lo faceva… ma ammetto che da quando ci siamo conosciuti non ho mai compreso affondo la sua complicata psicologia.
-Scusatemi- dice Carrie mentre si alza in piedi traballante, soffocando una risatina –Ma devo andare al gabinetto…- alla parola “gabinetto” scoppiamo tutti in una risata sfrenata, probabilmente a causa della mente annebbiata dall’alcool.
Vacilla pericolosamente continuando a sghignazzare e Lenny, quello con i capelli rossi che domani sarà il primo che interrogherò, si alza di scatto reggendola -Vieni che ti accompagno!- rise, mentre insieme si ritiravano verso la capanna di lei.
 
 
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Io e Corey ci scambiamo uno sguardo divertiti, quando urla raccapriccianti ci fanno sussultare e senza nemmeno accorgermene sto stringendo il braccio di Corey.
-Cos’è stato?- chiedo flebilmente spezzando il silenzio creatosi fra il gruppo -Scopriamolo- il blu mi afferra per la mano, intendo a trascinarmi verso la provenienza delle grida. Vedendo i due ragazzi che si erano poco prima allontanati cominciamo a corrergli incontro.
-Carrie!- riesco a dire tra gli ansimi della corsa –Perché urli?- lei mi guarda come se avesse appena visto un fantasma –I-io non ho gridato…- dice stropicciandosi gli occhi. Il mio sguardo, insieme a quello di Corey, si sposta sul rosso accanto a noi, che trema visibilmente -Lenny?- chiedo titubante, lui farfuglia qualcosa, indicando con mano tremante e con aria spiazzata di fronte a sé. Sembra voler tornare a gridare.
Io mi avvicino lentamente comprendendo che la ragione delle sue urla non era altri che… il cadavere di Mina…
-Forse non è stata lei ad uccidere Trina…-
 
 
 
Angolo Autrici:
 
 
Marty: Eccoci tornate!
Laney: Già, scusate l’assenza, ma non abbiamo avuto tanto tempo libero in questo periodo
Marty: Esattamente. Ma adesso siamo tornate e almeno fino all’inizio della scuola lavoreremo più spesso alla nostra long ;)
Laney: Mi spieghi cosa ti è saltato in mente di tirare giù la porta con un piede di porco senza neanche avvertirmi?!?!
Corey: Scusami Lanes. Non lo farò più lo giuro
Laney: Ci credo che non lo farai più! Io adesso ti stacco la testa!
Corey: Emh… ragazze. Aiuto!
Laney: Ahahah buoni voi due
Marty: Ahahah comunque io non ti do una mano u.u sei sempre cattivo con me, te lo meriti.
Laney: E voi due. Possibile che mi fate sempre ubriacare nelle vostre storie?!
Marty: Hehe calma, Laney. Dopotutto alla fine tu ti metti sempre con Corey, giusto? ^-^” aiutami Lanes!
Laney: Già, Marty ha ragione! Comunque, speriamo tanto che vi sia piaciuto il nuovo capitolo, fatecelo sapere con una recensione se vi va.
Marty: Ora andiamo che è meglio. Corey è già lontano e Laney sta per fulminarci tutti e tre o.o
 
Marty & Laney: Grazie ragazzi, è stato bello!
   
 
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