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Autore: TheGirlWhoDanceWithfire    07/09/2014    2 recensioni
questo One shot sarebbe una lettera scritta da una nipote ad un nonno defunto in cui si sfoga e in cui rivela tutti i suoi dolori.. grazie a tutti quelli che leggeranno questa ff
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Caro nonno…
Non so se ti ricordi ancora di me.. sono Rose, la tua nipote. È passato tanto tempo dal nostro ultimo incontro.. ricordi? Sai.. mi manchi. E non so perché sto scrivendo questa lettera se tanto non la riceverai mai. Questo mi fa arrabbiare, sì, ed anche tanto.. perché non hai voluto che venissi da te quando stavi male? Dicevi che volevi ti ricordassimo per com’eri prima della malattia! Ma, sai una cosa? A me non importava, io volevo almeno un ultimo abbraccio, e adesso non posso avere ricordo neanche di quello.. ti sembra giusto? A me no.. lo so, non è colpa tua, ma io quell’abbraccio lo volevo sul serio. Volevo stringerti in un modo tale che una parte di te sarebbe stata sempre con me. E sai una cosa? Non mi piace la frase “è con te nel tuo cuore” io non ti voglio nel cuore, io ti voglio qui con me. Pure perché nel cuore ci saresti stato sempre e comunque. Un’altra cosa che mi fa rabbia, sono io.. già, io mi faccio rabbia, perché quella settimana in cui sono venuta nel tuo paese dovevo stare a casa con te, a farti ridere masticando quel poco che sapevo della tua lingua, invece no, invece sono stata per la maggior parte del tempo da quell’amico, anche quando tu mi dicesti di rimanere con te.. scusa. Ti prego perdonami, che se potessi tornare indietro non lo rifarei.. scusa, scusa ancora! Non dovevo andarmene, dovevo restare, dovevo godermi il tempo passato con te e magari avrei anche dovuto cantarti una canzone. Anche questo mi avevi chiesto. Ma io da bambina stupida che ero, mi vergognai e ti dissi di no. Invece dovevo farlo. Perdonami anche di questo. Ricordo quella mattina in cui andai da mia mamma e chiesi: “Allora, nonno sta meglio? Quando andiamo a trovarlo?” e la sua risposta: “Rose, sì, ora sta molto meglio.. ora è con gli Angeli” speravo stesse scherzando, ma aveva gli occhi lucidi. Per un attimo mi mancò il respiro, il cuore incominciò a battere più lentamente, la vista cominciò ad ofuscarsi e tutto d’un tratto mi ritrovavo lì a gridare con le lacrime che uscivano veloci: “Perché non mi hai portata da lui? Perché non mi hai permesso di rivederlo? Adesso non potrò mai più parlarci, mai più abbracciarlo! Perché se n'è andato. No no no no no, mio nonno no" ed  a poco a poco il suono della mia voce fu soffocato dal dolore. Non puoi capire cosa ho provato. Se prima stavo male, in quel momento volevo proprio morire. è che prima volevo conoscerti di più.. la distanza non ci ha permesso di passare molto tempo insieme, ma ti assicuro che ogni momento passato insieme è stato il migliore, ti giuro che è vero, e che se ora avessi l’occasione di tornare indietro passerei ogni attimo attaccata a te. Mi manchi.. ma in effetti “mi manchi” è riduttivo, ma penso che ci sia solo questo termine.. forse ne posso inventare uno… ecco... mi soffochi. Sai.. è quando ti manca il respiro.. ecco tu eri l’aria, ed io adesso soffoco. Penso sia così. Voglio che tu sappia che eri il nonno migliore del mondo, e nonostante tutto, lo sei ancora. Ti voglio bene più della mia vita stessa.
 tua nipote Rose
   
 
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