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Autore: alexiases    08/09/2014    9 recensioni
Lei : una ragazza timida e con un sogno : cantare con la band che più ama ....
Lui : il frontman di una band di successo ,è amato e acclamato eppure custodisce un grande peso nel cuore...
Un gioco del destino riuscirà a farli incontrare .. Cosa succederà ? E se non dovesse andare come previsto ? Una storia ricca di sorprese, colpi di scena, litigi , divertimento e tanto ... Tanto Amore... Riusciranno Sara ed Alessio a coronare i loro sogni ? Leggete per scoprirlo...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 4
Come un ragazzo normale

 

POV ALEX

 

Appena arrivo vicino alla mia auto prendo una chitarra e mi dirigo nuovamente verso il liceo. A pochi passi da me c’ è anche la tigrotta che mi guarda con un cipiglio davvero adorabile.
Scoppio a ridere e lei, fermandosi improvvisamente a pochi passi da me, esclama:”Si può sapere perché stai ridendo in questa maniera ? “. La fisso e noto che le sue guanciotte stanno assumendo la stesso colore dei suoi capelli.
“ Beh rido perché sicuramente non ho mai incontrato una ragazza tanto buffa in vita mia, sul serio, prima avevi un’espressione davvero esilarante”.La fisso con il mio solito ghigno divertito e aspetto una sua risposta che, però, non arriva. Infatti dopo avermi osservato per alcuni secondi con un’espressione quasi assente, mi volta le spalle e si avvia in direzione della macchina per prendere uno strumento.
Strano, la tigrotta non mi ha risposto, anzi è come se fosse rimasta indifferente a ciò che le ho detto . Riprendo la mia camminata vero l’edificio anche se sono molto confuso…
Che si sia offesa per quello che ho detto? No, non è possibile, insomma ci siamo urlati in faccia anche cose peggiori. Che si sia stancata di litigare con una pop star con cui non ha instaurato nemmeno un rapporto di conoscenza ? Probabile, in fondo tutti tendono a mettermi su un piedistallo appena mi incontrano, non  vogliono certo avere un nemico famoso. Eppure sono deluso, dopo così tanto tempo,era piacevole trovare una ragazza che non avesse una totale adorazione nei miei confronti. Non riesco a capire perché ...
Hey ma cosa cavolo …
Mi volto verso la direzione da cui mi è arrivato addosso un palloncino pieno d’acqua, che mi ha bagnato praticamente tutti i capelli e parte della maglietta.Indovinate cosa vedo? Francesco con affianco una Sara dall’espressione veramente soddisfatta …
“Hey amico scusami se ho sprecato un palloncino di quelli che avevamo in macchina, però una rossa tutto pepe aveva bisogno di una vendetta”. Francesco afferma ciò e la tigrotta scoppia a ridere.
Che bel sorriso che ha….
Però non devo distrarmi, altro che sospensione dei litigi, Sara ha voluto iniziare una vera e propria guerra e io non mi tiro mai indietro. Infatti adoro vincere e detesto essere un perdente. Con un ghigno stampato in faccia mi avvio a passo di carica verso di loro, la rossa ha un’espressione di sfida stampata in volto, però sembra divertita dalla situazione.
A un passo dal suo volto,esclamo :” Beh se vuoi la guerra che guerra sia “. Sto per continuare la frase, ma un urlo scioccato desta la nostra attenzione.
“ Oh mio dio Sara ma quelli sono i Leones !”.
La frase viene pronunciata da una ragazza con un caschetto biondo e degli occhi color nocciola. Sara si precipita verso di lei, le tappa la bocca con entrambe le mani e poi, in un sussurro,esclama:”Shh, fai silenzio. Si, sono loro ma non si deve sapere, quindi evita di urlare come una gallina”.Scoppio a ridere e lei mi osserva pensierosa, chissà perché mi sta fissando così.
“Ma Sara ti rendi conto che siamo davanti ai nostri idoli? Come faccio a trattenermi ? “.La bionda dopo aver detto ciò corre verso la mia direzione e mi abbraccia, gettandomi le braccia al collo. Contro il mio petto scoppia in singhiozzi e mi dice: “ Oddio la mia band  preferita è davanti ai miei occhi, non ci credo”.  Continua a stritolarmi e non ha la minima intenzione di staccarsi, quindi, con un sorriso speranzoso, guardo Sara. Speriamo mi dia una mano a scrollarmela di dosso. Lei scoppia a ridere e, avvicinandosi alla sua amica, le dice: “ Laura di là c’ è anche Francesco, perché non lo raggiungi ? “.Lei si stacca immediatamente da me e, vedendo il mio amico chitarrista, corre verso la sua direzione.
 Ok, questa ragazza è un po’ troppo euforica. Sara scoppia nuovamente a ridere e, guardandomi, mi dice:” Scusa è che siete i nostri idoli e lei è molto emozionata nel vedervi, non si aspettava una cosa simile “.
La fisso e, riflettendo sulle sue parole, esclamo :” Ah siamo i vostri idoli … Eppure non ti comporti proprio in maniera gentile nei miei confronti “.
Lei mi guarda, arrossisce e mi risponde :” Non sapevo che uno dei miei idoli fosse uno screanzato ...”.
“E io non pensavo che le mie fans fossero così scorbutiche…”. La osservo con un ghigno di sufficienza e lei, sbuffando, mi volta le spalle e si avvia verso Luna  o Lana … Insomma verso la sua amica e, afferrandola per una spalla, la stacca da Francesco. Dopodiché si dirigono entrambe verso il corridoio dell’edificio.
 Però, un po’ permalosa la ragazza ….
Scoppio a ridere e Francesco mi si avvicina dicendomi :”Come mai ridi ? “.
Lo guardo e noto che ha del rossetto sulla guancia.
Quindi esclamo divertito: “ Niente è che trovo molto divertente quella rossa. Tu, piuttosto, pulisciti la guancia, che quella biondina a suon di baci te l’ha  sporcata tutta di rossetto !”.Francesco velocemente tenta di ripulire il pasticcio che ha sulla guancia con il palmo della sua mano, però a quanto pare non ci riesce del tutto.
Ghigno divertito ripensando a quanto sia divertente questa mattinata.
Francesco, però, interrompe la mia spensieratezza, affermando:” Non giocare  con quella rossa sembra una brava ragazza…”.
“ Tranquillo non giocherei mai con una come lei, non è il mio tipo”. Il mio chitarrista mi guarda sollevato e se ne va.
So benissimo il motivo per cui è sollevato. Ormai, dopo quello che mi è successo, non sono più il tipo da relazione seria. Però, cavolo, a volte vorrei sentirmi solo un ragazzo normale come tutti gli altri e, con lei, per pochi attimi c’ero riuscito…
Perché non posso diventare suo amico? Semplice, perché non mi fido di nessuno e quindi finirei per ferirla.

POV SARA

 
“ Sara ma ti rendi conto che abbiamo incontrato i nostri idoli?”.
“Si Laura lo so, ma non urlare che gli altri ti potrebbero sentire, farebbero domande e sicuramente scoprirebbero questa cosa che, per ora, deve rimanere  un segreto, intesi ?”.
La mia amica Laura annuisce vistosamente ma ben presto ricomincia a parlare della fortuna che abbiamo avuto nell’incontrare i Leones e della gioia che ha  nel partecipare alle iniziative della scuola. Sono più o meno due orette che cerco di spiegarle che non deve urlare ma, niente, non mi ascolta.Ormai è completamente andata. D’altronde non so nemmeno io come faccio a rimanere così pacata pur sapendo quello che sta accadendo nel nostro edificio scolastico. Quando ho raccontato a Laura  tutto quello che ci aveva  spiegato il preside quella mattina, lei si è messa ad urlare e a saltare come una pazza, in corridoio. Quindi ho dovuto strattonarla fino al bagno e lì le ho spiegato che questa faccenda doveva rimanere un segreto, almeno per qualche tempo. Sul momento sembrava avesse capito l’importanza della cosa, ma adesso rimpiango il fatto che abbia scoperto tutto. Infatti è talmente gasata che non riesce a stare ferma e a non urlare i suoi sentimenti ai quattro venti . Spero davvero che nessuno ci stia ascoltando. Io e la mia migliore amica stiamo camminando per i corridoi della scuola, lei saltellando come un’invasata e io con lo sguardo diretto verso il pavimento per non vedere gli occhi di mezzo istituto puntati verso di noi. E già, perché Laura proprio non ce la fa a sembrare normale!
Ad un tratto, però, sentiamo una voce che ci richiama e, voltandoci nella direzione da cui abbiamo sentito parlare, vediamo il preside, che ci corre incontro . Al momento sembra più una polpetta con uno spolverino in testa che una vera e propria persona…
Sara non dovresti essere così cattiva nel commentare il fisico di una persona….
Ma io non sono cattiva e poi che cavolo vuoi tu stupida coscienza? Intervieni sempre nei momenti meno appropriati!
Vedi, adesso insulti anche me! Quando imparerai ad avere un comportamento da persona matura? Se ti comporti in maniera così acida non troverai mai un ragazzo.
E a te che cavolo ti frega della mia situazione sentimentale? Fatti gli affari tuoi che io sto benissimo da single incallita!
Fa un po’ come ti pare però so che non ti è certo indifferente quell’Alessio. Ha degli occhi, delle labbra, dei capelli per non parlare poi del fisico. Hai visto come è …
Stop non voglio un coscienza pervertita, già è abbastanza frustrante parlare da sola con te. Non dire altro e sta muta a me non piace quel cavernicolo!
Sei una grandissima bugiarda, però ricordati che tu ed io siamo la stessa cosa e quindi con me non puoi mentire, io sono la tua parte sincera, educata , bellissima e quindi perfetta…
Devo dire che sei anche molto modesta!
Sciocchezze ,io dico solo la verità, al contrario di qualcuno di mia conoscenza.
“Signorina Petrulli ma mi sta ascoltando ? Sembra immersa nel mondo dei sogni !”.
Il preside deve aver detto qualcosa e io non ho ascoltato un emerito cavolo perché ero troppo occupata a parlare da sola con la mia coscienza.
La cosa è alquanto patetica però mi capita spesso. Fin da piccola, non esprimevo davvero i miei sentimenti  per non dire cose di cui mi potessi pentire, quindi per sfogarmi tendo a parlare dentro me stessa. L’unica persona con la quale non sono riuscita a tenere la mia boccaccia chiusa è stato proprio Alessio dei Leones, che cosa strana, proprio l’unica volta in cui avrei dovuto rimanere zitta non l’ho fatto.
“Si preside, la scusi è che oggi non sta particolarmente bene, inoltre con la notiziona che abbiamo ricevuto e quindi con l’arrivo dei Leones nella nostra scuola ha perso completamente i neuroni, cose che capitano. Comunque stia tranquillo adesso le spiego tutto e come le ho appena detto non ci saranno problemi per quella cosa di cui abbiamo appena discusso “. Laura fortunatamente è riuscita a salvarmi in calcio d’angolo, il preside, infatti, mi sorride comprensivo e, annuendo, ci dice un arrivederci e un buona fortuna , prima di andarsene.
Guardo la mia amica in maniera scioccata, lei infatti mi dice :” Non hai sentito niente di quello che ha detto il preside, vero? “.
La guardo con uno sguardo colpevole e annuisco. Lei sbuffa e prende parola:” Allora gli ho spiegato che sono informata anche io su tutta la faccenda dei Leones, della giornata di beneficenza e della borsa di studio. Lui mi ha fatto promettere di non dire niente in quanto domani, l’intero edificio scolastico, verrà a conoscenza di tutto ciò, quindi non c’è bisogno di allarmare gli altri alunni già da ora, è meglio godersi la calma. Inoltre mi ha spiegato che da domani pomeriggio  inizieranno dei corsi di canto e mi ha chiesto se conoscevo qualcuno che sapesse cantare decentemente e beh .. io ..”. Laura mi guarda con espressione leggermente preoccupata, quindi le chiedo : “ E tu .. ?”.
La mia amica ,abbassa lo sguardo e, con un sussurro,dice :” E io ho fatto il tuo nome. Ho detto che tu sapevi cantare molto bene e che quindi potevi partecipare a questo concorso ”.
No, deve essere sicuramente  uno scherzo  di cattivo gusto!
“ Stai scherzando vero?Razza di imbecille perché gli hai fatto il mio nome?”.Urlo, non sono più in me. Come ha potuto fare una cosa del genere.
“Ti prego Sara non ti arrabbiare ormai non possiamo fare più niente, il tuo nome è stato già fatto e il preside si arrabbierebbe se dicessi di no”.
La guardo scioccata e in un sussurro le chiedo :”Perché ? Io non sono brava a cantare.”.
Lei mi guarda arrabbiata ed esclama:”Tu sei bravissima a cantare hai una voce fantastica il tuo unico problema è la timidezza.Sono sicura che Alessio dei Leones ti potrà aiutare. E poi chissà, potresti anche vincere il concorso e la borsa di studio. Tu non ne avresti bisogno però sarebbe comunque un ottimo aiuto economico, dai non fare quella facciotta. Ti divertirai amica mia!”.
La guardo incavolata e le dico:” Ti odio”.
Lei scoppia a ridere ed esclama: "Se fossi stata attenta durante la discussione col preside avresti potuto evitare tutto ciò, quindi non darmi la colpa, non ho sentito un tuo rifiuto alla mia idea e quindi pensavo fossi d’accordo.”
Ormai la cavolata è stata fatta, dovrò affrontare il mio più grande problema : la timidezza e questo perché sono perennemente con la testa fra le nuvole…
Lo dico sempre io che sei troppo distratta!
Tu sta zitta stupida coscienza che è soprattutto colpa tua . Mi spieghi perché capitano tutte a me ?
Perché non mi ascolti mai e finisci per fare sempre ciò che vuoi tu…
Sbuffo e mi dirigo verso la mia classe per affrontare l’ultima ora di lezione.
Non so perché... Ma ultimamente mi va tutto male !

Angolo autrice
Ma ciao :D
Sono felicissima che le lettrici aumentino sempre di più, quindi intanto ringrazio tutte le ragazze che hanno inserito la storia tra le seguite, preferite, ricordate. Naturalmente un grosso ringraziamento anche a tutte le lettrici silenziose. Grazie!
Per quanto riguarda il capitolo, beh, questa volta voglio lasciare a voi i commenti! Ci sono parecchie novità, alcune positive altre un po’ meno.
Al prossimo capitolo, un abbraccio.

Mi farebbe piace qualche commentino, sbizzaritevi!
  
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