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Autore: Ronnie92    08/09/2014    1 recensioni
Uno spunto sull'amore, e su come esso abbia influito nella vita di un singolo uomo. Come questi abbia affrontato i suoi drammi esistenziali, partendo da un semplice spunto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Secondo la mitologia greca, gli umani originariamente furono creati con quattro braccia, quattro gambe e una testa con due facce. Temendo il loro potere, Zeus li divise in due parti separate, condannandoli a trascorrere le loro vite a cercare l'altra metà.”

Posò il piccolo saggio sul tavolino di fronte a lui. Il rumore del vapore che fuoriusciva dalla macchinetta sul fornello. L’odore forte del caffè che usciva. Tolse la coperta da sopra le ginocchia, e si sollevò per dirigersi verso la fonte del rumore. Girò la manopola del gas di 180° e la spense, lasciando che il calore del fornello completasse l’opera.
Ebbe un attimo di esitazione quando prese lo zucchero dal mobile sopra la sua testa, per poggiarlo lentamente sul piano della cucina.
“Trascorrere le loro vite a cercare l’altra metà..”  Nel poco tempo che gli era ancora concesso, avrebbe cercato la sua metà in un’entità qualsiasi. In una donna, un uomo, in un cane, anche in  Dio se fosse stato necessario. La sua tenuta stagna di fitto ateismo, sarebbe stata inutile, tanto valeva abbandonarsi nel mondo fittizio dell’immaginazione e credere in un qualcosa che elevasse l’anima e non quel corpo che lentamente andava in putrefazione. Nessuno avrebbe amato “uno stadio terminale” come ormai da tempo sentiva chiamarsi. I medici gli avevano concesso tre mesi, non di più. In seguito avrebbe avuto difficoltà a respirare, a muoversi e a parlare. P Battere le palpebre sarebbe stata la sua unica attività, e attaccato a un respiratore artificiale gli avrebbe reso tutto impossibile.
Persino prepararsi il caffè da solo. Non avrebbe più potuto zuccherarlo come più preferiva. Nella sua mente maledisse Platone e la sua filosofia compensatoria.
Da qualche mese era ormai dedito alla lettura filosofica. Ricercava un qualche tipo di fede, dopo che per 35 anni non ne aveva mai ricercata una. Si, avere 35 anni ed essere al limite del baratro non era la cosa che lo consolava di più. Nemmeno incontrare Carmen 3 volte alla settimana rendeva più piacevole la sua agonia. Il sesso con lei era sempre fantastico, ma niente poteva lenire la ferita che aveva nell’anima. Lo vedeva nei suoi occhi verdi, un amore che lui stesso sentiva di non poter corrispondere. E anche quando aveva cercato di mandarla via, disprezzandola con difficoltà immensa, era ritornata come era solita fare ogni martedì. Non voleva ferirla, ma non poteva neanche amarla. Non quando si sarebbe reso conto di lasciare quell’atto a metà.
Cosa ne poteva sapere Platone dell’amore? Di quell’amore spezzato che non potrà collegarsi a niente fino a vedere il buio delle tenebre che lo avrebbero trascinato nell’oblio più nero.
Versò il caffè nella tazzina, e miscelò con cura il liquido marroncino con i piccoli granelli della dolcezza. 10 giri di cucchiaino, e pian piano cominciò a sorseggiarlo. Sentiva il calore assalire le sue papille. Ma lo amava. Tutte quelle percezioni sarebbero sparite ben presto, lasciandolo nell’impossibilità più totale se non quella di maledirsi giorno dopo giorno del suo triste destino.
Poggiò la tazzina nel lavandino, e si andò a risedere sulla poltroncina. Riprese il libro, ma non aveva nessuna intenzione di cominciare a leggerlo.
“Addio Platone”,pensò intensamente scaraventando il libricino dietro le sue spalle. Socchiuse gli occhi, tenebre.
Come avrebbe potuto cercare l’altra metà se non era consapevole nemmeno della sua di metà?
Troppi dubbi affollavano e affogavano nel brodo primordiale dei suoi pensieri più intensi.
Forse sarebbe caduto, forse non avrebbe trovato quella forza per risalire. Ma mentre la disperazione più cupa risaliva a imbrigliarlo in una morsa indistruttibile, il sonno lo vinse, e ad esso si abbandonò lasciandosi cullare da una piccola speranza menzognera.    
   
 
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