Il Sole calò rapidamente all' orizzonte e seppi che mancava poco.
Stavo seduta nel dormitorio femminile a guardare il cielo tingersi di blu mentre i minuti passavano in fretta. James mi aveva preso da parte e mi aveva raccomandato di fare attenzione; si era persino offerto come mio secondo, ma avevo rifiutato. Non saremmo arrivati a quei livelli... forse.
Albus non sapeva nulla: in caso contrario credo che avesse già spedito un gufo per avvisare i miei, quindi dubitavo che Lily gli avesse detto qualcosa. A Lily l' avevo raccontato, ma solo perchè di lei mi fidavo davvero; la stessa Lily si era impegnata a tenere fuori dai piedi Hugo durante lo scontro.
Ero al sesto anno e desideravo ormai da tempo un duello decente, senza esclusione di colpi.
Una volta avevo provato a gareggiare con Luke Finnigan, ma lui non faceva che esitare e chinare il capo imbarazzato per paura di far male a una ragazza. Ero sicura al cento per cento che Scorpius non avrebbe mai fatto così perciò, quando in corridoio in uno dei nostri battibecchi mi aveva sfidato a duello, io avevo accettato senza attendere un istante di più.
Ora mi chiedevo se avessi fatto bene.
Indossai velocemente una camicetta di flanella bianca e una gonna scura a vita alta: le prime due cose pescate a caso dall' armadio. Attesi che le mie compagne scendessero sotto per cenare, quindi cominciai ad avviarmi nella Sala Comune.
James mi gettava eloquenti occhiate di sottecchi e sapevo che era contro al nostro duello (probabilmente lui per primo avrebbe voluto battere Malfoy, ma finse di essere preoccupato per me). Alla fine feci un sospiro, un po' nervoso, e uscii anch' io dal ritratto.
-Ehi Rose, - mi disse Hugo, che era rimasto un po' indietro rispetto agli altri -perchè non hai l' uniforme?-.
Dannazione, non ci avevo pensato!
In mio soccorso venne Lily, che era qualche passo più avanti.
-Vieni Hugo, Rose sta andando per una riunione da Lumacorno.- fece alzando gli occhi
castani al cielo con disinvoltura. Le dovevo la vita.
-Ah, già.- borbottò Hugo andandosene. Il Lumaclub era un argomento tabù per lui, visto che al contrario di me Lumacorno non ricordava mai il suo nome.
All' improvviso deviai e percorsi un corridoio laterale che mi avrebbe condotto in fretta nell' aula di Aritmanzia, a quell' ora deserta.
Scorpius mi aspettava.
Non l' avevo mai visto senza la toga nera e la camicia bianca sbottonata gli stava divinamente. Sorvolai quel particolare e avanzai; Scorpius mi vide, quindi sorrise.
-Weasley.- ammiccò con un cenno del capo.
-Scorpius.- salutai e mi fermai di fronte l' aula, aspettando che Scorpius entrasse per primo; luì però attese fino a quando mi rassegnai a entrare e chiuse la porta alle nostre spalle.
Sfilai di tasca la bacchetta magica e accesi le candele all' interno dell' aula vuota, mentre lui spostava i banchi contro il muro usufruendo di un incantesimo elementare.
-Colloportus.- disse infine Scorpius per evitare che qualcuno irrompesse durante il duello.
-Muffliato.- aggiunsi io e ignorai lo sguardo interrogativo di Scorpius.
Eravamo pronti: il duello poteva cominciare.