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Autore: xAlisx    09/09/2014    2 recensioni
[Versione Alternativa della 3B - Non tiene conto della 4]
Un demone intacca la vita di Stiles. Lo logora o lo condanna ad una vita confusa.
Scott e Allison sono vittima delle conseguenze del loro sacrificio.
Una ragazza arriva a Beacon Hills e instaura un legame profondo con Stiles.
La missione del branco dell'Alfa Scott è quella di salvare Stiles dal suo demone.
Ma non sarà facile.
(Stiles ha un ruolo principale, ma anche gli altri hanno il loro spazio. Non esistono Malia e Kira.)
Genere: Fluff, Introspettivo, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 4
Party di sangue
 
Aiden ed Ethan erano tornati a scuola con un solo obbiettivo: convincere Scott ad accettarli nel suo branco. Loro non volevano assolutamente diventare Omega e Scott necessitava di Beta.
Ma Isaac non era d'accordo sul loro inserimento nel più bizzarro branco che si fosse mai visto – davvero, un branco con lupi mannari, cacciatrici, umani, banshee e anche fenici era alquanto bizzarro – quindi anche Scott non approvava.
«Saremo morti nel giro di qualche giorno se non troviamo un branco.» fece Ethan, mostrando involontariamente una mal celata preoccupazione.
«Lo so, lo so bene.» ribatté Aiden, sbuffando. «Non ci arrendiamo, però. Convinceremo Scott e i suoi amici. Per forza.» aggiunse, stringendo una mano nella spalla del gemello per confortarlo.
«Okay, grazie per avermi rovinato la festa.» sbottò poco lontano Danny, chiudendo una chiamata.
«Tutto bene?» gli chiese quasi involontariamente Ethan.
Danny rimase a fissarlo per un po' - perché davvero avrebbe voluto prenderlo a schiaffi per non essersi fatto sentire per settimane e per essere spuntato di nuovo dal nulla – per poi scuotere la testa. «Stasera dovevo dare una festa, ma il tizio che doveva trovare il posto se n'è lavato le mani, quindi addio festa!» sbuffò.
Ethan guardò Aiden e il gemello capì subito le sue intenzioni. Lo prese per la maglietta e lo portò lontano da Danny prima che potesse aprire bocca.
«Non lo farai!» disse appena furono lontani dagli sguardi confusi di Danny.
«Che problema ci sarebbe?» si difese subito l'altro lupo, facendo spallucce. «Danny ha bisogno di un posto dove fare una festa e noi ce l'abbiamo. Noi siamo qui per essere quasi normali adolescenti e a Scott e alla sua combriccola serve una prova di fiducia. La festa potrebbe solo giovare a nostro favore!» spiegò, fiero del piano appena elaborato.
Aiden avrebbe tanto voluto prenderlo a pugni quando faceva dei ragionamenti così fastidiosamente logici. Il gemello sbuffò infastidito e poi si diresse da Danny.
«Ti aiutiamo noi.» gli disse, guadagnandosi un sorriso compiaciuto del fratello.
Un giorno o l'altro l'avrebbe sicuramente ucciso!
 
«Quindi...quei cosi hanno attaccato Blaze per...?» Isaac sembrava parecchio confuso su ciò che Stiles, Scott, Lydia e Blaze avevano appena raccontato a lui e ad Allison.
Avevano detto di essere andati a scuola e che dei cosi neri con delle spade li avevano aggrediti. Sicuramente poco precisi nelle descrizioni e tanto meno nella comprensione globale della situazione. Era chiaro che Isaac era confuso.
Stiles lo guardò con uno sguardo assassino. «Potresti smetterla di fare domande idiote? Credi che sappiamo più di ciò che ti abbiamo appena raccontato?» fece, gesticolando in preda al nervosismo.
«Quello che ci avete raccontato non è che faccia capire proprio molto!» lo rimbeccò il Beta, scuotendo la testa.
«Non sappiamo nient'altro. Dobbiamo assolutamente capire cosa sono queste creature e cosa vogliono da Blaze.» precisò Scott, con un'autorità che ormai iniziava a diventargli familiare.
«Un attimo. Ricordate cos'ha detto Deaton?» domandò Allison, e continuò prima che qualcuno potesse rispondere. «Ha detto che le fenici sono molto braccate per i loro poteri.» ricordò la cacciatrice.
«Quindi, stanno cercando di rubarti i poteri.» constatò Isaac, rimarcando l'ovvio.
«Dobbiamo tenerti il più al sicuro possibile. E dobbiamo cercare contro cosa stiamo combattendo e come sconfiggerli.» sentenziò Scott, cercando di trasmettere sicurezza a Blaze.
Gli altri annuirono e la fenice sorrise grata a quelli che stavano piano piano diventando i suoi migliori amici.
«Chiederò a mio padre se conosce qualche creatura simile a quelle che ci avete descritto. Vi faccio sapere appena ho novità.» si offrì Allison.
In quel momento, Aiden ed Ethan entrarono nell'aula in cui il gruppo era riunito. Isaac s'irrigidì all'istante.
«Siamo qui in pace.» fece Ethan, alzando le mani in segno di resa. «Volevamo invitarvi ad una festa questa sera.» aggiunse, cercando l'approvazione di anche solo uno di loro.
«Vi aspettiamo al loft di Derek.» disse solo Aiden, prima di uscire dall'aula seguito dal gemello.
 
«Io non so nemmeno come si balla ad un festa.» boccheggiò Blaze, mentre cercava di capire perché il vestito che le aveva prestato Lydia fosse così corto.
«Te lo insegno io. Sarà divertente.» la incoraggiò Stiles distrattamente, mentre guardava il computer.
«Okay, e perché questo coso dev'essere così dannatamente corto?» chiese la fenice, indicando l'intero vestito con movimenti imbarazzati.
Stiles si voltò a guardarla e boccheggiò. Quel vestito stava bene a Lydia tanto quanto stava bene a Blaze. Stiles non pensava che avrebbe mai pensato una cosa del genere. Si sentiva incredibilmente confuso.
«Non è corto...o meglio, sì, è corto...ma ti sta bene...benissimo direi. Lydia ha ottimi gusti...ha scelto un vestito che ti dona moltissimo. Complimenti...a Lydia...e a te per il tuo corpo...insomma, per come ti sta il vestito, ecco.» s'incartò Stiles, sentendosi un terribile, terribile idiota.
Era che quella ragazza gli faceva scattare qualcosa dentro che proprio non riusciva a spiegarsi. Come Lydia, anche lei gli faceva sempre scattare qualcosa dentro. Già non riusciva a convivere con una ragazza stupenda che lo faceva sudare freddo, figuriamoci con due. Provò a riprendersi con qualche sospiro profondo.
«Quanto tempo passerà prima che tuo padre mi cacci via a pedate da casa vostra?» domandò Blaze sedendosi nel letto, affranta.
Da quando era arrivata, la settimana prima, ancora non aveva scoperto nulla riguardo alla sua famiglia. Gli Stilinski l'avevano ospitata con estrema gentilezza, ma Blaze si sentiva sempre un peso. Sapeva di non poter stare per sempre a casa loro, a scroccare il loro cibo, la loro acqua corrente, la loro elettricità e il loro letto – tra l'altro, il letto di Stiles che condividevano anche se il signor Stilinski aveva messo un materasso per terra e aveva raccomandato loro di stare lontani. Se avesse saputo che dormivano insieme, l'avrebbe cacciata via all'istante.
«Non ti caccerà via a pedate.» la rassicurò Stiles, sedendosi accanto a lei.
«Nemmeno mi conoscete.» aggiunse la fenice, facendo spallucce.
«Io ti conosco invece: sei una cattiva, cattivissima ragazza che prende fuoco per spaventare le persone che odia – quindi anche me, tra l'altro.* E poi sei una fenice che ha dei super-poteri da cui derivano grandi responsabilità. Noi Stilinski amiamo persone del genere, quindi non ti cacceremo via!» fece il ragazzo, prendo le mani di lei tra le sue.
«Hai dimenticato di dire che ti rubo il letto e che sono una frana in chimica.» aggiunse Blaze, sorridendo leggermente.
«Esatto.» concluse Stiles, posandole un bacio sulla fronte.
 
Scott non aveva idea di come gli fosse venuto in mente di andare a casa Argent. Si stava maledicendo da solo mentre l'ascensore saliva fino al piano dell'appartamento. Rimase alcuni minuti davanti alla porta, riflettendo sul da farsi.
Al diavolo, era arrivato fin lì, tanto valeva suonare.
Ad aprire fu il signor Argent che dapprima lo guardò confuso e poi lo fece entrare. «Non mi aspettavo di vederti qui.» disse.
«Già.» fece Scott a disagio. «C'è Allison?» gli uscì dalla bocca prima che potesse ripensarci.
Chris annuì e lo guidò verso la stanza della ragazza. Arrivati davanti alla porta bussò. «Allison, c'è Scott.» l'avviso il padre.
Allison strabuzzò gli occhi e si guardò intorno, notando la camera non perfettamente in ordine. E, ora che ci pensava, nemmeno lei era tanto in ordine: aveva i capelli spettinati e indossava una vecchia canottiera bucata e una paio di pantaloncini davvero corti.
Si alzò di corsa dal letto, mise a posto qualche libro e poi s'infilò velocemente il primo vestitino che trovò nella sedia. «Avanti.» fece a quel punto, sistemandosi i capelli alla bene e meglio con le dita.
Scott entrò e Chris li lasciò soli. Aveva imparato a fidarsi di Scott, anche se non l'avrebbe mai ammesso.
«Ehm, ciao.» esordì il lupo mannaro, facendo un gesto con la mano.
Allison sorrise imbarazzata. «Ciao.» rispose. «Come mai qui?» chiese poi curiosa.
«Io...ecco, volevo chiederti se tuo padre aveva scoperto qualcosa riguardo alle creature.» improvvisò al momento il ragazzo, rendendosi contro che era la scusa più stupida che potesse trovare.
«Ah. Avresti potuto chiamarmi o mandarmi un messaggio.» constatò lei, sorridendo.
Scott ricambiò il sorriso, quel sorriso che a lui tanto piaceva. Si sentì le farfalle nello stomaco, ma fece finta di nulla.
Anche Allison non sembrava sentirsi diversamente da lui: avvampava di un leggero rosso nelle guance e si tormentava le mani.
Sembravano due adolescenti alla prima cotta e la scena risultò molto buffa e dolce ad entrambi, anche se non se lo dissero.
«Beh, hai ragione. Scusa se ti ho disturbato.» fece Scott, senza però accennare ad andarsene.
Restarono in silenzio per un po'. Si mancavano, era cristallino, ma nessuno dei due voleva fare il primo passo perché entrambi temevano di fare un errore. Lydia avrebbe detto ad Allison che non doveva perdere tempo e riprendersi Scott il prima possibile, ma la cacciatrice aveva paura.
«Allora...ci vediamo alla festa.» rinsavì Scott, facendo spallucce.
Allison annuì. «Sì, ci vediamo alla festa.» assicurò lei.
Scott le sorrise di nuovo e poi uscì dalla stanza. Allison si gettò di peso nel letto e sospirò.
 
Prima di raggiungere la festa, Stiles e Blaze erano andati allo studio veterinario per parlare con Deaton. Ancora non riuscivano a spiegarsi come la fenice captasse tutte le emozioni dell'umano, come se fossero connessi. Era una cosa che lei non poteva controllare: semplicemente, se Stiles si sentiva male, lei lo sentiva, come era successo con l'attacco di panico.
Deaton li osservava con occhio indagatore. I poteri della fenice non prevedevano alcun potere psichico, che lui sapesse.
«Non ho mai sentito nulla del genere.» confessò il veterinario. «Ma è chiaro che la connessione che avete è molto potente e può nascere solo da qualcosa di profondo.» spiegò.
«Abbiamo una sorta di connessione mistica che esiste da prima che nascessimo?» tentò Stiles, confuso.
«Può essere. Vedi, le fenici nascono con poca frequenza e solo per casi particolari. Potrebbe essere che lei sia nata con te o per te e che insieme vi completiate a vicenda.» suppose Deaton facendo avanti e indietro per la stanza.
«E questo è un bene o un male?» chiese Blaze.
«Dipende. Per te non è di certo semplice tenere a bada le emozioni di entrambi. Devi sopportare un grande peso. Potrebbe distruggerti, se troppo forte.» spiegò il veterinario con una nota di preoccupazione nella voce.
«Quindi, lei potrebbe morire per colpa mia?» chiese stupito Stiles.
«Non posso darvi una risposta definitiva perché ne so quanto voi. Solo il corso degli eventi potrà farci capire di più.» concluse Deaton.
Stiles guadò Blaze e sospirò. «Non permetterò che tu muoia.» le disse stringendole le mani.
«Non succederà. Non ti libererai di me.» sdrammatizzò lei dandole un buffetto sulla guancia.
 
Ethan guardava il party che si stava svolgendo nel loft di Derek e si sentì soddisfatto. Aveva raggruppato tutto il necessario in meno di tre ore e aveva anche assunto delle persone che pitturassero gli ospiti con vernice fosforescente. In quel momento, quel posto era un tripudio di colori, musica e persone senza pensieri.
«Non compiacerti troppo, dobbiamo ancora entrare nel branco di Scott.» lo rimbeccò Aiden, arrivandogli accanto.
Ethan lo ignorò con un gesto della mano e andò a cercare Danny in mezzo alla pista.
Aiden sbuffò e si fece dare da bere. E, mentre guardava quella bizzarra situazione in cui si trovava, dovette ammettere che Ethan aveva proprio fatto un bel lavoro e che anche lui si sentiva stranamente bene. Chiaramente, non l'avrebbe mai ammesso al fratello!
Poco lontano da Aiden, Stiles e Blaze stavano sorseggiando un cocktail e osservavano la pista con timore.
«Okay, andiamo a ballare.» fece improvvisamente la ragazza, prendendo Stiles per mano.
Lui esitò. «Hai presente quando ti ho detto che ti avrei insegnato io a ballare? Ecco, mentivo, anche io sono una frana a ballare.» ammise, grattandosi la nuca.
«Vorrà dire che saremo vergognosi in pista, ma non mi lascerai fare una pessima figura da sola!» affermò Blaze, trascinandoselo dietro.
Stiles mugolò, contrariato. «Ti odio.» soffiò.
«Nah, non è vero.» rise lei, per poi iniziare a ballargli intorno.
E Stiles dovette ammettere che non era per niente male ballando. Forse un po' goffa, ma tutto sommato brava. Quando iniziò lui a ballare, Blaze scoppiò a ridere, gli avvolse le braccia intorno al collo e presero a ballare insieme in maniera del tutto sconnessa dal resto del gruppo.
Nel mentre che i due si esibivano in una vergognosa, ma divertente esibizione, Allison arrivò alla festa con Isaac al seguito.
«Vado a prendere qualcosa da bere.» fece il lupo mannaro.
Allison annuì e prese a camminare tra la calca di persone per trovare un posto tranquillo.
«Ehi.» esordì Scott che l'aveva vista entrare.
I due si sorrisero.
«Bella festa, vero?» fece l'Alfa, urlando per sovrastare la musica.
Allison annuì, poi lo prese per mano e lo condusse dalle ragazze con i colori fluorescenti.
Dopo l'incontro a casa sua, Allison si era decisa che doveva fare qualcosa, qualunque cosa per sistemare le cose con Scott. Si sentiva bene con lui, davvero, e non voleva perdere tempo inutile a crogiolarsi nelle paranoie. Lydia sarebbe stata fiera di lei.
«Ti va di pitturarmi?» chiese la ragazza togliendosi la maglietta e restando in reggiseno.
Scott strabuzzò gli occhi e sorrise come un ebete – a passare tanto tempo con Stiles Stilinski si rischiava di prendere le sue abitudini.
Si avvicinò alla ragazza e iniziò a pitturarle il corpo con disegni a caso. Solo quando le loro labbra furono abbastanza vicine, Scott si lasciò andare e la baciò come avrebbe voluto fare da tempo.
Isaac, in mezzo alla folla, sentì un rumore sordo nel petto e sospirò affranto.
 
Una bella festa, non c'era che dire. Certo, Lydia avrebbe fatto di sicuro meglio, ma non poteva negare che la gente si stesse divertendo e che l'organizzazione fosse buona.
La Banshee se ne stava in disparte, senza davvero amalgamarsi a quell'aria gioiosa della serata. Aveva una strana sensazione e trovava difficile smettere di pensarci.
Vide da lontano Scott e Allison baciarsi e sorrise vittoriosa: i suoi consigli alla fine si erano rivelati utili per far sì che la cacciatrice si sciogliesse. Lydia era fiera di lei.
In mezzo alla pista Stiles e Blaze ballavano in una danza assurda. Lydia si vergognò al posto loro, ma dovette ammettere che erano davvero carini.
«Non ti va di ballare?» le domandò una voce, destandola dai suoi pensieri.
Aiden la guardava sorridente, offrendole un drink.
«Non c'è nessuno tanto bravo da ballare con me.» fece altezzosa lei, prendendolo in giro.
«Vediamo se posso fare qualcosa per farti cambiare idea.» la invitò il lupo, prendendola per mano e portandola in pista.
A Lydia piaceva Aiden, ma non si sentiva pronta a nessuna relazione seria dopo Jackson. La spaventava il fatto che la ferita del suo primo amore fosse ancora così dolorosa. Comunque, stava sicuramente molto meglio di quando lui si era trasferito a Londra, ma cercava di stare ben lontana da sentimenti troppo forti per qualcuno perché era più che chiaro che la popolazione di Beacon Hills fosse in costante pericolo di morte. E lei proprio non ne voleva sapere di perdere qualcun altro.
Così ballò con Aiden solo come amica e si allontanò più di una volta quando lui provò a baciarla.
Finché, come un fulmine a ciel sereno, nella sua testa qualcosa si smosse e mille rumori la investirono più forti di qualunque musica. Stava per succedere qualcosa, qualcosa di brutto.
Ad interrompere la festa fu un urlo a squarciagola che attraversò la stanza: Lydia si aggrappò alla braccia forti di Aiden, senza riuscire a smettere di gridare.
Un corpo, poco lontano, cadeva a terra e diventava privo di vita. Le ombre apparirono in un attimo, portando scompiglio e morte nel loft.
Derek, appena tornato a casa, si fece largo tra la folla per accorrere in soccorso degli amici.
Tutti presero a scappare, mentre Scott, Allison, Isaac e Stiles si mettevano intorno a Blaze con fare protettivo.
Nel giro di pochi minuti nella stanza non c'erano che il branco di Scott con anche Ethan ed Aiden e le creature armate di spada che li circondavano.
Scott ringhiò, ma si guardò bene dal trasformarsi. Fece uscire fuori solo gli artigli e si mise in posizione d'attacco. Derek, Isaac, Ethan ed Aiden invece si trasformarono completamente, anche loro pronti ad attaccare. Allison afferrò il suo coltello. Tremava, tremava moltissimo, ma bastò la mano di Lydia sulla sua a tranquillizzarla. Stiles stava davanti a Blaze, facendole scudo con il suo corpo. Ed era comico che una fenice venisse protetta da un semplice umano, ma a Stiles in quel momento non importò nulla della sua impotenza e si fece coraggio – se avesse avuto la sua mazza sarebbe stato molto meglio!
Le creature avanzarono, braccando il branco. Il primo ad attaccare fu Aiden e a quel punto si scatenò l'inferno. Allison tentò d'infilzare il suo coltello nella sabbia di una creatura, ma quella evitò il colpo e riuscì a graffiare il braccio della cacciatrice. Scott, Derek e Isaac attaccarono insieme, ma poco servì l'attacco combinato: tutti e tre furono scaraventati dall'altra parte della stanza. Ethan aiutò Aiden ad alzarsi dopo un attacco di una creatura e poi si lanciò contro alla stessa vedendosela sfumare davanti. Stiles teneva le braccia allargate facendo da scudo a Blaze e Lydia. Le creature avanzavano verso di loro senza esitazione e senza problemi. Quando furono ad un palmo dal naso di Stiles, quelle restarono ferme, come indecise sul da farsi. Stiles non distolse lo sguardo dal loro volto informe, nemmeno quando una manciata di sabbia gli cadde nel braccio.
Poi dall'enorme finestra del loft spuntò il sole e le creature si diradarono come nebbia.
I presenti si guardarono, confusi.
Mille domande affollavano la mente di tutti, ma una iniziò a tormentare Stiles come se fosse una mosca: perché non l'avevano attaccato?
 
Quando tornarono a casa, Blaze cadde nel sonno in poco tempo. Stiles, invece, restò sveglio a rigirarsi nel letto sommerso dai pensieri. Qualcosa non quadrava: le creature avevano attaccato tutti, nessuno escluso, ma arrivate davanti a lui avevano esitato, come se si fossero trovati davanti qualcosa di inaspettato. Stiles non riuscì a smettere di pensarci, fino a che non gli venne in mente un avvenimento di poco prima: quando la sabbia nera della creature l'aveva sfiorato, lui non aveva sentito nulla, al contrario di Lydia che ne era rimasta scottata.
Il ragazzo si alzò dal letto e si guardò intorno. Sapeva che qualcosa non quadrava, se lo sentiva. Poi, un luccichio alla base della finestra attirò la sua attenzione e vi si avvicinò. Posata come neve appena caduta c'era un manciata di polvere nera. Stiles la sfiorò, mentre nella sua mente iniziò a formarsi un'idea che gli fece venire la pelle d'oca.





SPAZIO ALIS: Qui non commenta nessuno D:
Però ho deciso di postare per due motivi: a) perché oggi in America va in onda l'ultima puntata della quarta stagione di Teen Wolf e mi sentivo di postare almeno un capitolo in quest'occasione; b) perché magari la trama ancora non ha convinto e quindi aggiungo un capitolo per invogliare le persone a recensire. Magari più va avanti la trama, più a qualcuno viene un'irrefrenabile voglia di recensire...
Non so perché la storia non piaccia, ma io ci tengo e quindi posto lo stesso, insomma XD
Se qualcuno volesse recensire anche solo per dire "che schifo!" andrebbe benissimo XD
Spero aumentino le persone interessate a questa mia piccola bambina innocente (?)
Alla prossima e buon ultimo Moonday dell'anno a tutti <3 ç_____ç

Alis

PS: *Stiles si riferisce al fatto che, quando Blaze prende fuoco, anche lui si spaventi e questo implica che lei lo odi, visto che prende fuoco per spaventare chi odia. Insomma, ci siamo capiti XD
La frase "Super-poteri da cui derivano grandi responsabilità" viene da Spider Man, pressapoco :)
   
 
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