09/09/2014
0 recensioniLa notte troneggiava sulla viva città di Londra, ogni tipo di ragazzo esistente era in qualche locale a ballare o semplicemente a bere qualcosa per dimenticare la vita.
Orribile.Era tutto orribile, bere per dimenticare.
Dimenticare cosa poi? Non si sa.
Andavano così le serate a Londra, ed era sempre una festa.
Certo c'era chi finiva male, ospedale o semplicemente a casa con un mal di testa atroce e la cena di giorni prima che faceva a pugni con lo stomaco per uscire.
Durante quelle serate c'era sempre qualcuno nei vicoli che spacciava, e c'era sempre qualcuno che comprava, sopratutto nei quartieri più malfamati.
I più ricchi non perdevano tempo dietro alla droga, perché in realtà erano già drogati dai loro soldi, dai loro abiti firmati, pensando che nella vita avendo appunto essi potessero permettersi tutto, anche amore e amicizia.
Osservare da lontano un ragazzo che ne paga un altro per mentire alla madre dato che sarebbe uscito, senza meta e sopratutto solo , conoscendo allora la risposta negativa sganciava soldi per mentire, non accorgendosi che in realtà mentiva più a se stesso.
Ma nonostante la differenza di ceto, i ragazzi ricchi o poveri si divertivano allo stesso modo, droga alcol e ragazze erano i passatempi preferiti di tutti, e poco c'era da stupirsi se passando per qualche strada, che fosse stata sperduta o abitata nelle macchine vedevi cose poco carine.
Probabilmente la gente solo durante queste feste, si mescolava, si divertiva, e perché no si amava.
Probabilmente si amavano come il fuoco ama l'inferno, e non c'era nulla di sbagliato secondo loro e la loro mente offuscata da l'alcol, si amavano perché non avevano nulla da fare, si amavano in un albergo, in una macchina o in un cesso di qualche discoteca, ma poi lasciavano che l'altro "partner" prendesse la propria strada, magri non ricordando neanche il viso di chi la notte prima gli aveva allegramente tenuto compagnia.
Ma almeno c'era la gioia di una serata passata a ballare, falò in spiaggia e dormire sotto il manto di stelle, magari venire sorpresi da una pioggerella estiva e correre ai ripari, questa era la vita estiva.
Era tutto così bello e dannatamente illusionistico, che davvero a volte le persone sembravano crederci, c'era senso di libertà nell'aria e questo aiutava le persone ad ambientarsi in un mondo che altrimenti avrebbero odiato.
Probabilmente era tutto dannatamente normale, tutto procedeva come tutti i sabati sera, come un normale giorno di festa, ma poi la visione si ampliò in uno di quei vicoli che a poco a poco diventava il centro di qualcosa di davvero grande.
Ed era quello che rendeva quella notte diversa da ogni altra eppure totalmente identica ad esse.
Era cosa già vista, il solito pusher che minacciava il solito ragazzino perché non era stato pagato adeguatamente. Ma c'era qualcosa di diverso questa volta, per il semplice fatto che tra i due era palpabile una certa tensione, al dire il vero era vera e propria tensione sessuale, e sicuramente era accentuata dal fatto che tra i due c'era stata una vecchia fiamma, erano la coppia indiscussa della droga, o si facevano affari d'oro, i loro occhi rispettivamente blu e verdi incantavano tutti, gli spingevano ad acquistare di tutto.
E per tutti era davvero un sogno fare affari con loro, erano conosciuti in ogni angolo di Londra e dintorni, una con i capelli dannatamente lunghi, l'altro con il viso angelico, anche se di angelico non aveva praticamente nulla.
Il primo aveva ventun anni suonati, faceva quel "lavoro" da quando ne aveva quindici e mezzo, era sempre stato abbonato alla vita di strada, il secondo faceva quel lavoro solo da quando aveva incontrato il primo, ovvero all'età di diciassette anni.
Era stata una storia tormentata la loro, fin dal principio, ed era praticamente andata avanti solo grazie alla droga.
Vendevano droga, ma sopratutto ne facevano uso e in modo spropositato, fino a ritrovarsi nel letto a genere di piacere mentre il più piccolo, quello dal viso angelico, inculava ((si non c'è modo di dirlo in termini più carini)) l'altro in maniera del tutto possessiva e si vedeva la sua forza, la sua voglia di dominare su quel tatuato sotto di lui.
Si erano lasciati con pochi convenevoli, avevano preso ognuno una strada diversa, e uno con qualche cosa di troppo, lasciando quindi l'altro a mani vuoti, e poi dicono che non devi incazzarti, quando il tuo ipotetico sniffa-ragazzo di lascia nella merda.
E quindi oltre ad essere un po' spiazzato, era incazzato nero, e da li iniziò la sua ricerca sanguinosa, l'avrebbe ritrovato e avrebbe fatto pagare tutto ciò che aveva fatto.
Ed ora l'aveva finalmente trovato.