Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: naiveeve    09/09/2014    0 recensioni
Sono un corpo morto. L'anima non c'è, l'ho persa da qualche parte in un luogo lontano, in un posto dove la notte e il giorno si infrangono contro le onde dell'oceano: deve aver toccato il punto più profondo degli abissi e per sbaglio si è addormentata lì. Continuo un'esistenza inutile e aspetto solo la fine dei miei giorni come se non ci fosse niente di meglio. Aspetto.
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le mattine sono tutte uguali, create con lo stampo come le persone che ci circondano. Ti svegli al suono della sveglia anche se avresti voluto cadere per sempre in un sonno profondo da cui non ci si sveglia mai. Senti solo un gran silenzio attorno a te e a volte ti viene voglia di urlare forte tutto ciò che ti passa per la testa in quell'istante ma non puoi fare tardi e devi cominciare a prepararti per andare a scuola, questo luogo sempre tanto odiato da tutti gli studenti. Non hai voglia di mangiare niente perché hai ancora lo stomaco in subbuglio e l’ansia per ogni singolo problema da affrontare sembra penetrarti nelle ossa. Alcune mattine succede anche che ti svegli con dei lunghi segni neri sul viso. Sai cos’è successo ma preferisci non ricordarlo. Ti leghi i capelli, fai finta di niente e corri in bagno a togliere il mascara colato sulle guance. Ti rimbombano in testa tutte le parole che non avresti mai voluto sentire come quando la sera prima hai visto tua madre sbatterti la porta in faccia urlandoti contro che sei un cazzo di “errore”. E sono proprio le parole come queste che ti spezzano di più, che ti feriscono il cuore, che sembrano rincorrerti come cani affamati pronti per azzannarti quando meno te lo aspetti. Ma il tempo stringe, non puoi perdere l’autobus un'altra mattina anche se senti lo stomaco chiudersi come una morsa e il vomito salirti su per la gola. Fai in fretta: ti togli i vestiti ma senza guardarti allo specchio perché le costole si vedono sempre di più e le cicatrici sulle braccia sono ancora lì per farti ricordare cosa sei diventata. Mentre ti asciughi il viso ti rendi conto di quanto profonde si sono fatte le occhiaie sotto ai tuoi occhi blu mare ma copri tutto con un leggero strato di fondotinta, disegni il contorno degli occhi con l’eyeliner e colori le labbra di un rosso acceso. Prendi lo zaino, giri la chiave nella serratura ed esci di casa sfoderando il miglior sorriso che tu riesca a fingere, mettendo sull’ipod la tua canzone preferita, accendendoti l’ennesima sigaretta e sperando che qualcuno ti salvi da tutta la voglia che hai di morire.

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: naiveeve