Colors

Sono sempre stato convinto che nella mia vita tutte le cose positive e negative fossero legate principalmente a due toni cromatici.

Verde, il colore dei lampi che mi hanno condannato prematuramente ad una vita da orfano con grossi, grossissimi problemi di fama indesiderata.

Rosso, il treno che mi avrebbe permesso di assaporare per la prima volta un certo senso di libertà dai miei maledetti parenti.

Verde, le spire della creatura che, al confronto dell’esile corpicino di un malnutrito ragazzino del secondo anno, sembrava più grandi della sala stessa.

Rosso, le labbra di lei, così intense da togliere il respiro, e che mi fanno impazzire ogni volta che le morde, come una bambina monella che sa di essere stata scoperta in qualche sua marachella.

Verde, l’erba del cimitero dove la mia presunta innocenza è stata sotterrata insieme alla vita di Cedric, tra le risate di un pazzo maniaco e del suo gruppetto di fanatici.

Rosso, quel lieve rossore che tanto adoro e che troppo poche volte riesco a far nascere sulle sue gote, quell’arrosimento che pian piano, quando sono fortunato, sale fino a coinvolgere i suoi splendidi capelli.

Verde, quella luce che da sempre mi insegue nei miei incubi e che troppo spesso mi ha accompagnato in interminabili notti insonne.

Rosso, il colore degli occhi di mio figlio la prima volta che ha dimostrato di essere metamorphomagus come la sua mamma, cercando di imitare la tonalità dei capelli di un dei tanti Weasley.

Sono sempre stato convinto che il verde avrebbe segnato anche la fine della mia vita, magari per mano dello stesso mago che ora giace ai miei piedi sconfitto, perché mai avrei immaginato di riuscire veramente a vincere in duello con qualcuno con così tanti anni e rituali oscuri in più nella manica.

In questo momento capisco che ero in errore.

Il rosso del sangue che macchia il suo viso, la madre di un figlio del cui padre nessuno conosce realmente l’identità se non in pochi.

Il rosso dell’incantesimo che ha spezzato il collo all’uomo che più di tutti mi è stato fedele, fino al punto di fingere di essere sposato e di essere genitore, pur di proteggere la famiglia che con tanta fatica l’ultimo legame con i suoi migliori amici si era finalmente costruito.

Ecco cosa segna realmente la fine della mia esistenza.

Le voci dei miei amici e di chi ha combattuto al mio fianco risuonano per tutto il campo di battaglia, festeggiando e celebrando a gran voce il mio nome, smanacciando per cogliere la mia attenzione. Ma l’unica cosa che riesco a sentire è il lento cadere delle gocce del suo sangue e tutto ciò che vedo è il mare carminio che sembra inghiottire quel corpo ormai esanime che tanto spesso ho sentito, pieno di vita, schiacciato contro il mio in un tenero abbraccio o in un momento di torrida passione.

Il senso di perdita che provo mi porta ad alzare la bacchetta un’ultima volta. Sarebbe così facile puntarsela alla tempia e usare la stessa maledizione che ha piegato la mia nemesi. Due parole e sarei stato ancora una volta con lei, a sentire quel suo calore che tanto contrasta con la sua pelle, ora incredibilmente pallida e fredda.

Anche ora mi inginocchio davanti a lei e mi sporgo al suo orecchio, spostando i capelli incrostati di terra e sangue: "Manterrò la mia promessa Dora, starò qui ancora un po’, vicino a Teddy. Lo crescerò al meglio delle mie possibilità e non passerà giorno che io non gli ripeta quanto meravigliosa e solare era sua madre. Aspettami."

E solo quando tornerò a casa, vedendo mio figlio tra le braccia di sua nonna, realizzerò che il colore che veramente mi ha portato gioia nella vita è l’azzurro, della tonalità dei veri occhi del mio perduto amore e del nostro Teddy.

Disclaimer: Tutti i personaggi e/o luoghi innavertitamente citati con mio estremo disappunto non appartengono al sottoscritto ma a JK Rowling e la sua casa editrice.

Note Autore: Dopo aver passato mesi a divorare storie su fanfiction.net mi sono deciso a provare a scribacchiare qualcosa. Sono consapevole di non valere una suola di una scarpa di uno scrittore decente, ma come si suol dire tentar non nuoce, soprattutto se mi regala qualche oretta di svago. Come penso si sia notata dalla pairing in questa fic adoro pairing inusuali, quindi se riuscirò a tirare fuori qualcosa da questa testa vuota non riguarderà le solite pairing canon.