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Autore: Wyatt White    09/09/2014    1 recensioni
Alessandro, un Angel che frequenta il secondo anno di stage, dovrà riscoprire le proprie origini attraverso le pagine di un libro. Ma non sarà così semplice: Alessandro, infatti, dovrà affrontare un nuovo Neutro, aiutato dai suoi compagni di stage e dai due innamorati separati dal v.e.t.o.: Raf e Sulfus.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La culla dei fiori (prima parte)

                           
 
Era di nuovo mattina.
Io e le mie amiche ci eravamo svegliati all’alba per aver più tempo per fare ricerche.
Stavamo consultando ogni libro che si trovava all’interno della biblioteca riservata ai sempiterni: libri sulla storia degli Angels, sui miti della Gemma Scarlatta e quella Oscura, sulle battaglie tra angeli e demoni; ma niente: nessuna traccia di questa culla dei fiori.
Iniziavamo a pensare che non esistesse.
Eravamo disperati: se non trovavamo quel luogo non avremmo mai potuto trovare le Rainbow Wings.
Dopo un paio d’ore avevamo letto ogni libro presente negli scaffali della biblioteca e, purtroppo, non eravamo riusciti a trovare nulla che ci potesse aiutare.
Su consiglio di Arkan, che ci aveva raggiunti per essere informato sugli sviluppi, decidemmo di fare una pausa; non aveva senso continuare a leggere: ormai tutti i libri che potevano avere a che fare con la culla dei fiori erano finiti.
Allora, usciti dalla biblioteca, le ragazze si diressero verso le loro camere; io, invece, decisi di andare nel giardino della scuola per scarabocchiare un po’.
L’ultima volta che mi ero messo a disegnare, avevo fatto uno schizzo fedelissimo del tempio sommerso; quindi speravo di poter avere un’altra visione e di fare uno schizzo della culla dei fiori.
Raggiunsi il giardino e mi sedetti su una panchina che si trovava sotto un grande albero in fiore.
In quel punto, soffiava un venticello molto piacevole che mi rinfrescava.
Mi sentivo molto ispirato, perciò, presi il mio blocco e provai a disegnare; iniziai a fare delle linee a caso: un po’ curve, un po’ dritte e così via; però niente: non stava venendo fuori assolutamente nulla, nessuna immagine, niente.
Ero abbastanza irritato...ma come? Una volta funziona e la seconda no? Non è giusto!
Speravo allora che il mio settimo senso mi desse qualche. Non percepii niente.
Mi sentivo veramente a terra: non sapevo più cosa fare; mi sentivo veramente sconfitto.
All’improvviso sentii qualcuno dire:
“Ehi, Alex. Come mai, ogni volta che ti incontro, stai disegnando?”
Capii immediatamente chi era: chi altri poteva irritarmi solo pronunciando il mio nome, anzi, il mio stupido soprannome.
Avrei voluto urlargli di andarsene e di lasciarmi in pace; ma non mi sembrava educato.
Allora, cercando di non far vedere la mia rabbia nei suoi confronti, dissi:
“Buongiorno, Sulfus. Mi piace disegnare. Tutto qui.”
“Vedo! E sei anche bravo, per essere un Angel...”
“Grazie, credo...”
All’improvviso, il diavolo cambiò espressione: era diventato serio e mi guardava con l’aria di volermi scannerizzare con lo sguardo.
Iniziai a sentirmi un po’ a disagio...insomma, non è proprio piacevole essere squadrati, da un Devil poi!
Chiesi, un po’ imbarazzato:
“P-Perché mi stai fissando?”
“Non lo so: il mio settimo senso mi dice che c’è qualcosa di diverso in te...”
Andai nel panico: avevo paura che potesse scoprire i miei nuovi poteri e che avrebbe voluto sapere tutta la verità; e io non avrei potuto far altro che dirgliela.
In quel momento invidiai i Devils; invidiavo il fatto che potessero mentire anche nella forma sempiterna.
Poi, mi venne in mente una cosa: io ero per metà Devil, quindi forse potevo mentire anch’io.
Provai allora a concentrarmi per poter far emergere la mia parte demoniaca quel tanto che bastava per poter dire una bugia; anche una piccolissima, una qualsiasi bugia che mi potesse salvare.
Qualcosa scattò dentro di me, e con una tranquillità quasi spaventosa, dissi:
“Ho cambiato taglio di capelli.”
Non potevo crederci, avevo veramente detto una bugia e non mi era successo nulla...però! A quanto pare il V.E.T.O. non è così pericoloso! Almeno per me!
Sulfus, dopo la mia affermazione, ci pensò un attimo; e poi, con un grosso sorriso, disse:
“Sì, sarà quello.”
Tirai un sospiro di sollievo; per fortuna ci era cascato.
In quel momento io e Sulfus sentimmo qualcuno gridare; era Maria che, con un sorriso smagliante, urlò:
“Alessandro! L’abbiamo trovata: abbiamo trovato la culla dei fiori!”
Ero al settimo cielo: allora esisteva sul serio...che bello!
Allora corsi incontro alla mia amica.
L’abbracciai forte e dissi:
“Sul serio? Dove si trova?”
“Ad Angie Town.”
“Cosa?!”
“Vieni. Ti spiegherò tutto nell’aula degli Angels.”
Andammo, quindi, nella nostra aula, senza dare nessuna spiegazione a Sulfus...poverino. iniziava a farmi un po’ pena.
Arrivammo a destinazione; lì Maria mi spiegò tutto: a quanto pare la culla dei fiori era una foresta incantata non molto lontana dal centro di Angie Town.
Una foresta magica in cui è sempre primavera: una grandissima macchia verde piena di fiori variopinti e alberi altissimi.
Però, purtroppo, come mi spiegò la mia amica, la culla dei fiori è anche la dimora di un orribile mostro dalle grandi zampe e dagli artigli aguzzi e affilati come una spada.
Dopo tutte queste delucidazioni, dissi:
“Ok, credo di aver capito. Ma...come avete scoperto tutte queste informazioni?”
“Leggendo.”
“Cosa, scusa? Abbiamo letto ogni libro della biblioteca!”
“Infatti. Tutte queste cose le abbiamo scoperte sfogliando una rivista di botanica.”
“Stai scherzando, vero?”
“No.”
Non potevo crederci: avevamo passato ore a leggere e rileggere migliaia di pagine polverose con il rischio di essere morsi da qualche ragno presente sulle centinaia di ragnatele che si trovavano in quella orribile biblioteca, per poi trovare quello che cercavamo in una rivista! Ma scherziamo!
Sì, scusate. Ora mi calmo.
Comunque...stavo parlando con Maria, quando mi venne in mente una cosa: dove erano finite le altre?
Chiesi alla mia collega dove fossero e lei mi rispose semplicemente:
“Stanno cercando un passaggio.”
“Prego?”
“Secondo il professore Arkan, non possiamo usare il portale della nostra città: rischieremmo di attirare troppo l’attenzione.”
“Allora come faremo ad arrivare ad Angie Town?”
“Non lo so. Le ragazze si stanno ingegnando per trovare il modo. Forse sarà meglio raggiungerle.”
Ci avviammo verso la sala dei ritratti.
Lì trovammo tutte e quattro le ragazze insieme al nostro professore.
Appena entrammo, notammo la loro espressione malinconica; un po’ preoccupati, io e Maria domandammo:
“Ehi, ragazze. Come va?”
“Male: non siamo riuscite a trovare il modo di arrivare ad Angie Town.”
In quel momento ci sentimmo tutti abbattuti: avevamo trovato un altro ostacolo sulla nostra strada e stavolta non sembrava esserci una soluzione...che sfortuna!
Iniziai a pensare a qualche soluzione: ci doveva essere un modo per arrivare alla culla dei fiori.
Poi mi venne in mente che forse nel libro c’era scritto qualcosa che ci potesse aiutare.
Allora feci apparire il libro dei saggi e iniziai a leggere alcuni paragrafi: in alcuni c’erano scritte cose che già sapevamo, in altri cose inutili; continuai a sfogliare le pagine del volume e all’improvviso trovai ciò che stavo cercando: in un paragrafo erano elencati tutti i poteri del libro, tra cui il teletrasporto.
Urlai, soddisfatto:
“I nostri problemi sono finiti! Il libro ha il potere di teletrasportarci!”
“Ne sei sicuro, Alessandro?”
“Sì, sorellina. È proprio scritto qui.”
“Perfetto.”
“Che stiamo aspettando? Teletrasportiamoci immediatamente!”
Annuimmo tutti, compreso il professore, e quindi ci preparammo per il viaggio.
Lessi attentamente il paragrafo per capire bene il procedimento, poi, cercando di essere il più tranquillo possibile, dissi:
“O libro dei saggi, potente volume degli antichi, tra lo spazio e il tempo, conducici alla meta!”
All’improvviso il libro si sollevò in aria, splendendo come una stella; poi le pagine del libro si staccarono dalla copertina e iniziarono a formare un vortice intorno a noi cinque; in quel momento si sprigionò una luce fortissima e pochi secondi dopo, senza che ce ne potessimo accorgere, ci ritrovammo nella culla dei fiori.
Lì allora ci trasformammo e iniziammo le ricerche.
 

Nei panni dell’autore

Ciao a tutti ^^ sono riuscito a mettere in tempo questo capitolo ^^
Scusate se l’ho fatto finire lasciando la storia in sospeso ma avevo paura che, se avessi messo tutta la loro missione in un unico capitolo, sarebbe diventato troppo lungo e frettoloso *^* spero mi possiate perdonare *^*
Comunque anche questa volta ho messo un disegno: nel disegno ho voluto dare un’idea di come dovrebbe svolgersi la trasformazione di Maria che ha poteri sulla natura (per questo ho disegnato una rosa da cui partono le scie dell’universo) ^^
Spero che il capitolo vi sia piaciuto^^ e che abbiate voglia di recensirlo ^^
Ringrazio tutti quelli che leggono la mia storia, Erika Green e Saragirl32 che hanno recensito i vecchi capitoli  ^^
A martedì prossimo,
                              Wyatt
  
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