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Autore: Lukerry    09/09/2014    2 recensioni
"La felicità faceva parte di me, ma era svanita insieme a lei, e non saprò mai se un giorno riuscirò mai a trovarla. Nessuno era mai riuscito a rendermi felice dopo la sua assenza. Non riuscirò mai a trovare una persona come lei, non riuscirò mai ad abbandonare il nero che si era impossessato di me da molto tempo, e niente e nessuno riuscirà a distrarmi o a portarmi in superfice, o a farmi ritornare come una volta......
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...ma poi ho incontrato lui.
Un altro colpo al cuore.
Mi faceva sempre questo effetto vederlo, anche se non gliel’avevo mai detto.
I suoi capelli biondi, sempre e costantemente in disordine, il suo viso così dolce e i occhi blu oceano, che erano diventati il mio mondo."
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una sagoma conosciuta in mezzo a centinaia di persone.
Camminava tranquilla, a passo lento.
Con le mani nelle tasche, e tanta spensieratezza.
Un sussulto.
Potrei riconoscerlo tra miliardi di altri individui.
Abbassai lo sguardo, il mio battito cardiaco accelerava.
Mi vide.
Un lieve sorriso gli increspò le labbra.,
Sorrise.
Il cuore mi si allargò di colpo.
Senza accorgermene mi ritrovai di fronte a lui, occhi negli occhi, mani nelle mani.
Un brivido mi salì lungo la schiena.
“Mi sei mancata.”
“Anche tu.”
Si avvicinò lentamente e..
“Raph Svegliati, è tardi, il lavoro ti aspetta!”
Aprii gli occhi, era solo un fottutissimo sogno.
“Arrivo zia”

Mossi le coperte per liberarmene, controvoglia, facendole scivolare sul pavimento. Si liberò in quel momento quel tipico aroma che ognuno sente solo e solamente sotto le proprie coperte; quell'odore di casa, di sicurezza, di calore.
Mi alzai e decisi di dare una rapida occhiata alla finestra, come prima cosa; spostai le tendine azzurre con un filo di speranza nello sguardo, ancora offuscato dal sonno: nulla, solo e soltanto il sole.
Mi mancava il tempo dell’Alaska, mi mancava davvero tutto di quel posto: il freddo, i paesaggi, la gente.. Mi ero promessa un giorno di ritornarci, perché era un posto in cui davvero valeva la pena vivere, e poi, per quello che avevo sempre sognato di fare, quel posto era proprio adatto a me. Il problema che non riuscirò mai a fare quello che io vorrei fare.
mi vestii molto semplice, una canotta e un paio di pantaloncini a vita alta e scesi al piano di sotto per fare colazione.
 
"Buongiorno" esortarono in coro i miei zii e mio padre vedendomi scendere le scale.
 Ricambiai il saluto con un gesto distratto della mano, poi mi dedicai alla mia zuppa di biscotti. Troppo stanca e pigra per scegliermi un posto a tavola mi adagiai all'unica frazione libera alle spalle di zia Karen, intenta a cucinare qualsiasi sorta di intruglio per la cena di stasera. Dovevano venire degli amici dei miei zii a mangiare a casa, e noi quattro, praticamente io, Ed, Will e Mike, dovevamo stare alla larga da casa fino alle undici di questa sera. Ed e Will avevano già trovato con chi stare, Mike andava a casa di Calum a giocare a fifa, ed io sicuramente sarei rimasta in camera mia senza che nessuno se ne accorgesse.
Ancora immersa nei miei pensieri, abbandonai il bicchiere vuoto dentro il lavandino e mi diressi nella mia camera, facendo attenzione a non cadere sulle scale di legno troppo scivolose. Scansai i due-tre jeans che avevo cambiato e lasciato sul pavimento per arrivare al cellulare poggiato sulla scrivania. Trovai un messaggio non letto.
 - Passo a prenderti a casa tua per le 10. Preparati, e non fare ritardo come sempre. Ash!:) -
 Lessi tutto d'un fiato e poggiai le dita sulla tastiera per rispondere, ma sentii in quel momento il richiamo di mia zia dal piano di sotto
“Raph, muoviti, sono le 10 passate”
Sospirai e scesi le scale. Presi la mia borsa e mi avviai verso la porta, lanciando un'ultima occhiata alla frase sullo schermo. Ash aveva scritto casa mia, la casa che abbiamo lasciato 6 mesi fa. Ash non sapeva che mi ero trasferita. Ed io non potevo tornare li, non potevo rivivere quell’inferno che ho vissuto 6 mesi fa. Scrissi velocemente un messaggio ad Ashton, doveva raggiungermi direttamente a lavoro, che forse era meglio, e uscii di casa dirigendomi verso la metropolitana.

Avevo davvero bisogno di stare un po’ da sola, e di pensare al perché fra tutte le persone che conosco avevo sognato proprio lui. Lui in questi giorni era stato così dolce, così riservato e troppo, troppo timido. Dopo quello che era successo con sua mamma a stento riuscivamo a parlarci. Mi aveva offerto di rimanere con lui una volta in camera sua un giorno che ero da sola a casa sua, ma avevo rifiutato. Lo conosco da due settimane appena, e l’idea di rimanere una sera da sola con lui, magari a guardare un film, o anche le stelle e a fumare una sigaretta.. mi piaceva, ma allo stesso tempo mi spaventava. Penso sia il giusto mix tra una cosa dolce e una cosa semplice, tutto perfetto insomma. Avevo dentro di me una sensazione strana quando ero con cui. Forse perché quando ero con lui, dimenticavo di essere un disastro.
Ma avevo comunque paura, avevo paura che potesse trovare una persona migliore di me. Perché diciamocelo, io non ero chissà che cosa. Avevo sempre qualcosa da ridire, non ridevo mai, mi annoiavo con molta facilità e tanti altri mille difetti che evito di elencare. Avevo paura di affezionarmi così tanto a lui, che un giorno o l’altro si sarebbe stancato di me e se ne sarebbe andato senza dirmi nulla, lasciandomi un vuoto dentro che non poteva essere ricompensato con niente.
Perché sapevo di non essere quel tipo di persona che potrebbe piacere a qualcuno.


Entrando nel negozio trovai Ashton seduto sul bancone cercando qualcosa dentro una scatola di cartone.
“Eccomi” dissi appoggiando la mia borsa sul bancone, cercando di spaventare Ashton, ma non ci riuscì
“Mi spieghi perché mi eviti?” disse alzando lo sguardo verso di me
“Scusami Ash” dissi accendendo il computer “volevo avvisarti l’altro giorno che non abito più in quell’indirizzo da più di sei mesi”
“Potevi rispondermi almeno ad un messaggio su facebook però” cercò di fare un tono serio per rendere questa frase un rimprovero, ma fallì miseramente.
“Se mia zia non mi avesse tolto il computer, ti avrei intasato la chat”
“Si, con i tuoi: cosa diavolo vuoi Irwin? Non rompermi le palle. Vaffanculo brutto stronzo” rise continuando a cercare nella scatola
“Sono così prevedibile?” lo guadai seria, cercando di non ridere
“Abbastanza Mins” sorrise guardandomi
“smettila di chiamarmi Mins” lo ammonii
“smettila di chiamarmi Mins” ripeté Ashton mimando in modo orrendo la mia voce.
“Non ho una voce da oca” dissi dando un piccolo schiaffo sul suo braccio.
“Oddio mi ha aggredito” urlò “sto per morire, arrestatela, è un oca assassina”
“Irwin” urlai cercando di fermarlo, ma lui scansò le mie mani scendendo dal bancone prima che potessi fare qualcosa contro di lui.
“vorresti violentarmi Mins? Dì la verità, sono così bello che..”
“Così bello che pensi cose stupide come chi ha un cervello di un’oca” dissi cercando di deriderlo.
“Vorrei ricordarti che sei tu l’oca, mica io”
Evitai di rispondergli prendendo il portatile. Lo appoggiai sul bancone e aprii subito safari. Avevo un disperato bisogno di sapere se avesse pubblicato cover dopo quello che era successo. Non gli avevo ancora risposto al messaggio, e lui non me l’aveva richiesto di persona. Forse avevo capito perché non riusciva a parlare con me, perché pensava che lo stessi evitando. In realtà ero solo indecisa su che canzone fargli fare una cover. Avevo una lista lunghissima, neanche lui riuscirà a decidere.
Entrai su youtube e cercai il suo canale, e trovai due nuovi video aggiunti di recente.
Erano Jersey dei Mayday Parade e Just the way you are di Bruno Mars.
Ero già pronta a premere play quando mi resi subito conto della presenza di Ashton qui insieme a me. Ma perché proprio oggi dovevano fare le pulizie al piano di sotto? Andai a prendere le mie cuffie in borsa e le attaccai al computer premendo play.
“che stai facendo?” sentii la voce di Ashton sotto la cover.
“Sto leggendo” mentii. Sapevo che ad Ashton non gli piaceva leggere, non avrebbe curiosato più di tanto.
“E da quanto uno legge con le cuffie nelle orecchie?” disse di nuovo interrompendo la mia concentrazione.
“Mi da fastidio la musica di sottofondo” dissi riprendendo da capo la canzone.
“Mhh okay” si arrese, finalmente.
“E cosa leggi?” riprese dopo soli 5 secondi di pace.
“Dio Irwin” dissi esasperata “sei una palla, sul serio trovati un hobby”
“ce l’ho già” disse porgendomi un fogliettino. Abbassai lo schermo e lessi il volantino.

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“Sul serio non hai iniziato il college perché cerchi di entrare in una band?” lo guardai sconvolta.
“Ho sempre sognato di suonare in una rock band famosissima e di girare il mondo in tour, di divertirmi come un matto con i miei amici di band e di scopare più ragazze possibili in tutto il mondo”
“Continua a sognare Irwin” dissi appoggiando il fogliettino sul bancone e alzando lo schermo.
“se trovi qualche band in cerca di batterista mi avviserai, vero?” chiese quasi supplicandomi.
“è più facile che entri in un college senza studiare che io trova una band in cerca di batterista, Irwin” dissi sarcastica.
“Ma quanto siamo diventati spiritosi” alzò gli occhi al cielo “E comunque, che cosa stai leggendo?”
“da quanto ti interessi di quello che faccio?” dissi guardandolo male.
“Mhh… da oggi” sorrise. Quanto vorrei prenderlo a sberle quel suo faccino quando si comporta così.
“tanto non lo conosci” dissi esasperata.
“tu dimmi il titolo, e poi vediamo..” disse continuando a cercare nella scatola.
Merda. Che dovevo dirgli? Guardai lo schermo del computer e notai l’illuminazione troppo alta, così’ l’abbassai, era troppo abbagliante e si vedeva tutto. Pensai un titolo plausibile, qualcosa di plausibile, qualcosa con abbagliante, visto che stavo per essere scoperta per colpa di quel fottuto schermo. Cosa può starci con abbagliante? Guardai la maglia di Ashton, era bianca con il simbolo della All Star. Ma certo, le stelle sono abbaglianti, soprattutto la stella polare, che è la stella che si vede di più.
“Un abbagliante stella polare” dissi sicura.
“Però.. ce ne hai messo di tempo per ricordartelo” disse alzando lo sguardo su di me per poi ritornare sulla scatola.
“si l’ho appena iniziato e..”
“di che cosa parla?” mi interruppe di nuovo.
“Se l’ho appena iniziato? Non lo so ancora Irwin. Scusa ma cosa stai cercando la dentro?”
“Non sono fatti tuoi, cerca la trama su internet e dimmi di che cosa parla”
“Perché diavolo lo vuoi sapere?” scoppiai. Tra poco l’avrei picchiato se non la smetteva di impicciarsi nelle mie cose, quando io non potevo sapere le sue.
“perché chissà, forse un giorno lo leggerò”
“tu leggere? Se tu inizi a leggere, io divento miss universo”
“vedi che io ho sempre letto libri, miss universo” cercò di deridermi, ma fallì.
“Si certo, lo sappiamo tutti che ti sei diplomato per un pelo”
“sei in vena di sfottermi Mins?” alzò lo sguardo verso di me
“e tu sei in vena di farti i cazzi miei?” Dissi alzando la voce.
“volevo solo sapere di che cosa parla quel libro, rilassati. Prenditi una camomilla dio santo”.
“Sei un’idiota Irwin” dissi prendendo il computer e andando verso l’uscita “Ah, visto che ci tieni tanto..” dissi voltandomi “parla di un ragazzo che pubblica cover cercando di diventare famoso e conosce una ragazza su youtube che l’aiuta in questa impresa” e uscì fuori sbattendo la porta.


Era quasi la terza volta che ascoltavo quelle due cover. La prima era abbastanza carina, non conoscevo quella canzone, era prima volta che la sentivo. E la seconda. Dio, la seconda. Ero sicurissima che grazie a quella canzone sarebbe diventato famoso, aveva un vero e proprio talento quel ragazzo. Improvvisamente una vibrazione mi svegliò dal mio stato di pace. Trovai un messaggio, e sorrisi vedendo il suo nome.

-Non ce la faccio più Raph, ho bisogno di chiarire con te.
Mi dispiace per tutto, ma non ce la faccio proprio a stare così. Ti prego perdonami, ho davvero bisogno del tuo aiuto. So che può sembrarti stupido, ma mi manca parlare con te (anche se l’abbiamo fatto una volta).
Ah, giusto per ricordartelo, ancora ti sei dimenticata, ho sempre bisogno del tuo aiuto sulla canzone
Luke. X(:
-

Sorrisi, e subito mi venne in mente l’attesissima canzone che tanto cercavo di consigliargli.
Scrissi il messaggio e glielo inviai:

- Forget you di Cee Lo Green, scusami se ti ho fatto aspettare, ma ho una lista lunghissima e non sapevo quale scegliere
Raph (:
-

 

Mar's Corner

Scusate il ritardo (di nuovo) per quelli che seguivano la mia storia
ho notato che l'ultimo capitolo ha avuto meno visualizzazioni ma più commenti
mi fa piacere, ma allo stesso tempo vorrei un commento anche da altre persone
più ne siete, meglio è, così aggiorno spesso.
Ho iniziato anche a pubblicare su wattpad
se volete seguirmi sono coldpluke, e li c'è la storia
see you soon (:
Mar

  
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