CAPITOLO 19: NON SI USANO MAI LE PORTE!

"Qualche idea su come attaccare?" Chiese Elsa.

"Attaccare" rispose Calmoniglio con indifferenza. La ragazza lo fulminò con lo sguardo.

"Potremmo cercare di essere seri una volta tanto?!" Disse Jack prendendo in mano la situazione.

"Senti chi parla! Il guardiano del divertimento!".

Tigre si mise fra i due:"Basta voi due! Bisticciare non serve a nulla!"

Calmoniglio fu il primo a calmarsi "Ok..."

"Dovremmo fare degli attacchi di gruppo" Propose Dead Master, che fino a quel momento era stata in silenzio. 

"Sì, ha ragione." Concordò Black.

A quelle parole, Elsa sussultò. Non era ancora abituata al fatto che quella ragazza era sua sorella e Pitch suo padre. Le sembrava tutto...strano e fuori posto. 

"Come ad esempio....?" chiese Dentolina. Elsa non l'aveva mai vista così preoccupata.

"Ad esempio una combo" spiegò Pitch. Anche lui si sentiva a disagio: era tra i suoi nemici di sempre e tra loro c'erano anche le loro figlie.

Anna entrò con il the e in quell'istante la camera si riempì di un dolce odore alla vaniglia e croissant. E questo rifece sentire Elsa a casa.

"Io ed Elsa potremmo attacare insieme. In fondo abbiamo gli stessi poteri" disse Jack prendendo una tazzina dal vassoio argentato che portava Anna.

"Questo è proprio che si aspetta Hans, Frost". Nel tono di Pitch c'era una sfumatura di disprezzo. E lo spirito dell'inverno se ne accorse.

"Hai altre proposte, Pitch!" 

A quel punto, Elsa sbottò:"LA VOLETE PIANTARE! Se continuiamo a litigare, di questo passo non risolvere nulla e ci faremo uccidere! CErcate di contenervi! Non potete tenere a bada il vostro rancore fino alla fine della battaglia!?"

Tutti abbassarono la testa imbarazzati. "Sì" dissero in coro.

"Grazie!" rispose Elsa. Si sistemò i capelli e si rimise a sedere.

Ci fu qualche minuto di silenzio imbarazzante, finchè Black decise di rompere il ghiaccio.

"Elsa ha ragione: dobbiamo cercare di andare d'accordo almeno per un pò."

"G-grazie...". Elsa continuava a non avere il coraggio di guardarla.

Ci fu un'altro minuto di silenzio.

"Ehm...qualcuno visto biscotti?"chiese Nord.

A quel punto tutti scoppiarono in una risata e l'ansia si sminuì.

"Io proporrei di far combattere Elsa, Dead e Black." propose Dentolina. Le due sorelle si scambiarono un'occhiata. 

"ok, ci sto. Meglio parlarne con la mente riposata. La notte porta consiglio" Disse Black alzandosi dalla sua sedia.

"Ragazza ha ragione: domani avremo più tempo per parlarne. E ora andatevi a riposare" li congedò Nord.

Tutti uscirono dalla stanza lasciando solo l'aroma della vaniglia.

Elsa e Jack si disessero verso la loro stanza, quando una voce femminile li fermò. Era Black.

"Hei ragazzi aspettate!".

I due si voltarono.

"Jack, senti potresti lasciarmi sola con mia sorella, questa notte?"

Elsa si irrigidì all'istante e Jack voleva un pò di privacy con la sua ragazza, ma sapeva che era meglio che le due parlassero un pò.

"Ok" rispose lui e in quel momento prese una gomitata dalla sua amata.

Dolorante si allontanò, lasciandole sole.

Elsa senti il ghiaccio prendere il sopravvento e provò con tutte le sue forze a domarlo.

"Allora...che mi devi dire?" chiese lei.

"Credo sia meglio che prima raggiungiamo la camera: abbiamo molte cose di cui parlare noi due" e detto questo, Black la prese a braccietto e si diressero verso la destinazione.

Quando entrarono Black rimase incantata. Era la stanza più bella e misteriosa che avesse mai visto. E sapeva che rispecchiava la sorella. 

"Woah...."

"T-ti piace...?" chiese imbarazzata Elsa.

"Piacermi? E stupenda! E' regale, ma mi ricorda un'anima bambina che vuole giocare, ma è imprigionata in questo suo regno maestoso....!"

La ragazza dai capelli di platino rimase a bocca aperto: aveva appena riassunto la sua infanzia in una singola frase.

"E' davvero...poetica" continuò Black. Quando si girò e vide la sorella perse un battito. Era sconvolta e lontana, come se stesse...ricordando. Si avvicinò a lei e la squotè leggermente.

"Hei Elsa...tutto ok?"

"S-sì e solo che...hai appena riassunto la mia infanzia in poche parole... e il tutto solo vedendo la mia stanza!" all'ultima frase fece un debole sorriso e Black gli mise una mano sulla spalla.

"Racconta"

Così Elsa decise di raccontargli tutto, dall'incidente con Anna fino al ritrovo con lei. Black invece le raccontò cosa gli era successo il giorno della sua nascita e di tutti i momenti passati nell'ombra ad osservare da lontano suo padre.

"...ma perchè non ti sei avvicinata a lui in questi anni?" gli chiese Elsa.

"Perchè sapevo che se mi fossi fatta vedere...lui avrebbe sofferto ancora di più, e poi sarebbe di nuovo fiorito l'odio che iniziò a provare verso te il giorno della tua nascita..."

Dalla risposta di Black piombò nella stanza un silenzio assordante,ma proprio in quel momento ad Elsa spuntò il sorriso sulle labbra.

"Cosa c'è?" gli chiese la sorella stupita dalla sua espressione.

"Pensavo...che ne dici di provare a vivere la nostra infanzia in questo momento?"

"Cosa vorresti dire?"

Elsa non rispose, si avvicinò al letto e prese un cuscino.

"Elsa?" 

"BATTAGLIA DI CUSCINI! "

Elsa diede una cuscinata in faccia a Black che all'azione della sorella cadde a terra. La ragazza seduta sul pavimento guardò la sorella con aria di sfida.

Black si alzò da terra prese un cuscino e iniziò a prendere Elsa a cuscinate in faccia.

Dalla stanza si iniziarono a sentire risate di divertimento, le quali arrivarono alle orecchie di Pitch che stava passeggiando per il castello. Curioso di sapere di chi erano entrò nella stanza accolto da una cuscinata sulla sua faccia.

Sul volto di Pitch comparse un'espressione arrabbiata.

"ehm...battaglia di cuscin-..." provarono a giustificarsi le due ma non riuscirono in tempo che il padre gli aveva lanciato un cuscino in faccia a testa.

"Non sapete fare meglio?!" gli chiese il padre sorridendo divertito.

I tre ripresero il gioco ridendo per quasi un'ora. Le risate riempivano l’aria e la gioia si faceva strada nei cuori della famiglia riunita. 

Ma niente dura per sempre. E Hans fece irruzione nella stanza rompendo la fantastica finestra della camera. (Nota autrici: eh già...ormai le porte non servono ad un bel niente xD)

"Mi dispiace interrompere i vostri giochetti da bambini, ma ho un impegno urgente da completare.Che sarebbe...uccidere Black ed Elsa. Ma tranquillo mio caro fratellone: le raggiungerai successivamente."

"Non le avrai mai!...Prova a toccarle con un solo dito e giuro che..."

"Giuro che cosa? Cosa pensi?... in tutti questi anni sono stato ad osservarti ... pensi che non conosca i tuoi punti deboli?..."

A quel punto i 5 guardiani sfondarono la parete che li divideva da i quattro.

"Tu conoscerai anche il suo punto debole ma noi...siamo più forti di te!" Disse Jack."Ma dove è finita Dead Master?!"

Finche la ragazza in questione aprì la porta ed entrò nella stanza..."Ma perchè non siete entrati dalla porta?"   ( Nota autrici: qualcuno se ne è accorto xD)

"Essere stata idea di Calmoniglio!"rispose Nord.

In quel momento tutti rivolsero lo sguardo su Calmoniglio.

"Che c'è?! Era un'entrata in scena!" provò a ribattere il coniglio.

"Oooook..."dissero tutti in coro.

"Allora dove eravamo?" chiese Hans.

"Ehm...allora...in questo momento dovresti ribattere la mia affermazione precedente...se non sbaglio..." rispose Jack.

"Potresti ripetere l'affermazione di prima?...sai non la ricordo"

"Ah sì. Tu conoscerai anche il suo punto debole ma noi...siamo più forti di te!"

"Ne sei sicuro Frost?...vi assicuro che vincerò io! In questi ultimi anni oltre ad osservare Pitch ho messo su una piccola squadra..." 

NOTA AUTRICI: Buonsalve a tutti! Ci siamo di nuovo, e ci scusiamo nuovamente per il ritardo. Comunque Noemi è stata promossa (Yeah XD), quindi ritorniamo scrivendo. Allora…Hans non riesce mai a stare fermo e deve sempre rovinare dei bei momenti…purtroppo XD Ma quale squadra avrà formato? E riuscirà nel suo intento? Per scoprirlo non vi rimane che continuare a seguirci, quindi…un saluto pandoso a tutti e che Jack ed Elsa siamo sempre con voi!