Film > The Phantom of the Opera
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Autore: __aris__    10/09/2014    2 recensioni
Mentre è sulla barca con Raul, Christine si accorge di trovarsi nel posto sbagliato e di stringere il braccio dell'uomo sbagliato. Torna alla Dimora ma trova solo la distruzione lasciata dalla folla, nessuna traccia del Fantasma! Da quella sera Parigi e la Francia non sanno più niente di lei
Otto anni dopo un misterioso milionario sostiene di voler ricostruire l'Opéra Populaire e di volerla riportare all'antico splendore, non ponendo limiti di spesa. Ha tuttavia una condizione: Christine Daaè dovrà essere la prima donna della nuova Opéra. Mentre Mr Y entusiasmerà Parigi, il Fantasma dell'Opéra cercherà la sua vendetta senza sapere che molte cose sono cambiate rispetto al passato, anche lui.
-- qualcosa di più "tradizionale" rispetto alle precedenti ff. I commenti sono sempre graditi! Spero vi piaccia!
----STORIA IN REVISIONE------
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Avviso per coloro che non conoscono la Traviata: la storia narra dell’amore tra il nobile Alfredo e la meretrice Violetta. L’aria “Amami Alfredo” si svolge nel secondo atto dopo che il padre del nobile convince Violetta a sparire per il bene della famiglia. Alfredo torna a casa ed intuisce che c’è qualcosa che non va ma violetta finge che vada tutto bene, congedandosi implorando disperatamente l’amore dell’uomo. Sotto ci sono il link con la scena completa ed il testo.
Un ultime spiegazioni per la comprensione: le frasi in corsivo senza le virgolette non sono dialoghi perché le sente solo Christine; mentre la scelta dei verbi al presente durante la prova è voluta per dare maggiore realtà alla rappresentazione.
Il capitolo è un po’ corto ma spero comunque che vi piaccia e che mi lasciate una recensione.
 
Amami Alfredo: https://www.youtube.com/watch?v=1zKu8Y5dN0I
Testo:  http://semprelibera.altervista.org/giuseppe-verdi/la-traviata/amami-alfredo/?doing_wp_cron=1410094048.9294779300689697265625
 
 
Tutti coloro che, in un modo o nell’altro, lavoravano all’Opéra si erano radunati nella Gand Salle alla notizia che Mr Y avrebbe partecipato attivamente alle prove per il galà d’apertura: erano arrivati alla spicciolata, in piccoli gruppetti o da soli, ed avevano occupato posti a caso nella platea o nelle gallerie. Madame Giry e Reyer non ricordavano nulla del genere nei tanti anni che avevano trascorso in teatro, nemmeno quando la famosa Carlotta Giudicelli cantò per la prima volta.
André e Firmin erano particolarmente fieri della loro idea e continuavano a scambiarsi complici occhiatine di compiacimento mentre davano le ultime disposizioni prima dell’inizio della prova. In precedenza avevano spiegato la situazione al tenore che non aveva mosso alcuna obiezione, nel timore di inimicarsi un mecenate tanto ricco, così adesso era in platea accanto alla signorina Cmpbell ed al baritono Angelo Riccardi ad osservare i due omini sistemare vasi e suppellettili sul palco perché fosse tutto perfetto.
Dov’è la Daaé?” chiese qualcuno dei musicisti mentre si sistemavano sotto il palco.
Morrel è andato a chiamarla.” Spiegò Reyer intimando ordine e silenzio con la bacchetta.
Dal fondo dell’auditorium Nadir osservava tutto con la più alta attenzione di cui era capace. I direttori si erano fatti manovrare come burattini ed avevano fatto esattamente ciò che Erik voleva senza che lui dovesse nemmeno suggerirlo. Adesso poteva solo rimanere in disparte cercando di capire cos’avrebbe fatto a Christine. Erik passeggiava sul palco tranquillamente aspettando la sua preda: anche se si limitava a camminare su un palco semivuoto la sua sola presenza era sufficiente a riempire la scena. Se Madre Natura non fosse stata tanto crudele con lui, sarebbe stato senza dubbio un Dio delle scene.
Christine, Meg e Morrel arrivarono pochi minuti dopo ed il brusio che aveva animato la sala si smorzò di colpo. I direttori gongolarono per l’ennesima volta trascinando la cantante sul palco.
Mademoiselle siete stata informata della … particolarità della prova di oggi?” Chiese Firmin ringraziando che il carattere di Christine fosse molto meno tempestoso rispetto a quello dells Carlotta.
Monsieur Morrel mi ha raccontato  tutto pochi minuti fa.” Rispose cercando di essere sorridente.
E … non avete nulla in contrario … vero?” chiesero quasi all’unisono temendo un no.
Se i miei impresari lo comandano ...” I due omini deglutirono ricordando che l’ultima a dire quella parole fu la Carlotta prima di abbandonare le prove dell’Annibale.
Mademoiselle non siate troppo severa con loro!” intervenne il mecenate con un cenno di saluto “Quando gli ho detto quanto la vostra interpretazione del Don Giovanni mi era rimasta impressa hanno avuto questa idea e non mi sono proprio sentito capace di rifiutare.”
Non c’è bisogno che vi scusiate Mr Y, per me sarà un piacere cantare con l’uomo che ha ricostruito l’Opéra.”
Erik prese una mano della cantante e la baciò con eleganza “E per me sarà un onore accompagnare il vostro canto con le mie parole.
Non posso sperare in un duetto?” Christine sorrise innocentemente.
L’uomo fece un sorriso enigmatico, a dir poco incomprensibile trattenendo la mano di Christine nella sua “Dubito che vi farebbe piacere sentire la mia voce … Mademoiselle Daaé!
… Canta per me
Un sussurro, un fruscio o forse un ricordo turbò le orecchie di Christine che sciolse la oresa cercando smarrita attorno a sé.
… Canta per me … mio Angelo …
Di nuovo quella voce, ma adesso era più forte. Christine cercò di capire da dove veniva ma non ci riuscì. Sotto ai suoi piedi, alla sua destra, alle sue spalle … dove?
Possiamo iniziare, Signori!”  stufo di aspettare oltre Andrè batté le mani come se dovesse congedare la domestica “Tutti ai loro posti! Violetta … prego allo scrittoio … Alfredo la sua entrata … prego da questa parte” così dicendo Firmin fece posizionare Christine e Mr nelle rispettive entrate sceniche. “La Cameriera di Violetta! Dov’è la cameriera di Violetta?” chiamò Firmin non vedendo la comparsa.
Sono qui! Eccomi monsieur!” una donna vestita di nero emerse dalla platea correndo verso il palco.
Si, si … andate al vostro posto presto, presto! Maestro Reyer siamo pronti?” il direttore annuì dalla buca “Bene allora iniziamo!
Andrè e Firmin lasciarono il palco mentre Reyer picchiettava la bacchetta sul leggio per avere l’attenzione di tutti. Poi la musica iniziò. Il palco era arredato con pochi mobili, Violetta allo scrittoio con una missiva in mano raccomandava alla domestica di portala al destinatario al più presto, poi torna a scrivere chiedendosi cosa dire all’amato per lasciarlo. Dopo poco entra in scena Alfredo: la vede scrivere qualcosa e le si avvicina sena farsi vedere.
Che facevi?” senza cantare Erik parla con voce piena riempiendo la sala.
Nulla!” Violetta piega frettolosamente il foglio sperando che Alfredo non abbia letto nulla e lo nasconde nel vestito.
Scrivevi?” Erik la prende per le spalle per fare in modo che lei alzi lo sguardo.
Si … no …” canta Christine con tutto il turbamento che il momento richiede.
A chi scrivevi?” Erik scuote Violetta per avere una risposta.
A te!” finalmente Violetta lo guarda in viso.
L’uomo la lascia andare ordinando “Dammi quel foglio.” ma lai si allontana.
No, per ora.” Ed il canto trema, proprio come farebbe la voce della vera Violetta.
Nadir e tutti gli spettatori non poterono fare a meno di notare come la loro sincronia fosse assolutamente perfetta: senza nemmeno aver concordato nulla Christine ed Erik si muovevano sulla scena ricreando l’addio degli innamorati: nemmeno il fatto che solo lei cantasse distruggeva il miraggio. Ma la musica soccerva troppo veloce ed Alfredo doveva già chiedere a Violetta perché pianga.
Christine tra le braccia di Erik si scosta sorridendo “Di lagrime avea d’uopo, or son tranquilla … Lo vedi? Ti sorrido … lo vedi? Or son tranquilla … ti sorrido!” cerca di rassicurare l’amato ma il dolore per la separazione imminente e troppo e deve distogliere lo sguardo mentre si allontana “Sarò là, tra quei fior, presso a te sempre. Sempre, sempre presso a te!
Violetta lancia un ultimo sguardo a Mr Y “Amami, Alfredo, Quant’io t’amo!” torna indietro di corsa ed abbraccia Alfredo che l’accoglie disorientato dalla veemenza di quella supplica cantata con l’anima, talmente vera da bagnargli le giaccia. “Addio!” un veloce bacio e Violetta esce di scena correndo.
Gli applausi furono immediati e fragorosi; alcuni degli spettatori avevano le lacrime agli occhi tanto l’esibizione di Christine è stata emozionante. Appena Christine rientrò in scena tutti si alzarono in piedi e diversi “Brava!” furono urlati dalla platea, dalle gallerie o dall’orchestra.
Erik accompagnò la sua ex pupilla al centro della scena regalandole l’orchidea che gli ornava la giacca “Siete stata un incanto Mademoiselle!”. Dieci anni prima, quando l’ovazione era per l’Annibale, si era ritrovato solo nei sotterranei ad immaginare Christine inchinarsi ed arrossire proprio come faceva in quel momento. All’epoca avrebbe dato la vita per la sua musa, ma adesso sarebbe stata lei a cedergli la sua.
Brava, brava … bravissima!
Ancora una volta il canto del suo maestro riempì le orecchie di Christine, tanto soffice e leggero quanto potente per sovrastare tutto il resto. La ragazza ebbe solo il tempo di voltarsi verso Mr Y che le gambe non riuscirono più a sostenerla e lei svenne tra le braccia dell’uomo che le stava accanto.
   
 
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