Fog
- E i ricordi si perdono nella nebbia.
- Un vago sorriso.
- Un abbraccio caldo.
- Una eco lontana.
- E una voce che chiama, che urla:
- “Mamma! Mamma!”
- Quindi dalla nebbia scura che regna nel cuore tormentato emerge un volto umano, di donna.
- Lunghi capelli del colore della notte, occhi lucenti come universi lontani.
- Ti sorride gentile, con indulgenza ed affetto.
- Forse se fossi sveglio vedresti una lacrima scivolare furtiva sulla tua guancia.
- Poi il sogno svanisce e la figura scompare.
- E quando Kurogane si sveglia non riesce a ricordare cosa ha sognato.