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Autore: youaremysoul    10/09/2014    2 recensioni
Ed eccomi qua. Dopo un lunghissimo viaggio dall'Australia, sono arrivata in Inghilterra. Pronta a cambiare vita.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lo seguii fino all'ingresso della scuola. Dentro non c'era nessuno, solo qualche ragazzo che leggeva e qualche coppietta che amoreggiava. Jensen era velocissimo e, visto che sapevo di non poterlo seguire ancora a lungo, lo tirai per un braccio, facendolo girare verso me.

<< Cosa vuoi?>> mi disse con un tono carico di ira.

<< Sapere cosa ho fatto per meritare tutto questo odio da parte tua. Insomma, ci conosciamo da, quanto? Due minuti? E mi hai già squadrata, come se fossi la più ipocrita delle ragazze!>> gli dissi, facendogli sgranare gli occhi dal modo in cui gesticolavo e gli urlavo contro.

<< Senti ragazzina, io non ho tempo da perdere con te. Vuoi sapere perchè mi comporto così? Perchè quelli come te li odio.>> mi disse sussurrando avvicinandosi leggermente al mio orecchio.

<< Cosa vuoi dire scusa? Quelli come me in che senso?>> non riuscivo a capire quello che intendeva, cosa avevo di sbagliato?

<< Ah, fai anche la finta tonta.>> disse ridendo nervosamente.

<< Credi che io non sappia chi tu sia in realtà? Sei la solita figlia di papà, raccomandata, che si crede chissà chi. A me non va giù che noi, normali ragazzi dobbiamo farci un culo grande quanto la tua casa per venire promossi e gente come voi, viziata, che grazie ad una parola del papino vengono promossi senza alzare un dito. >>

<< Senti, io non so per chi tu mi abbia preso, ma non sono niente di quello che hai detto. Mio padre è entrato in questa scuola solo per portare l'iscrizione e non ha la minima idea di quello che siano i professori qui. Non sono per niente viziata, anzi, io una casa così grande neanche la volevo. Ho sempre studiato come tutti gli altri e sono sempre andata bene, non graze a mio padre, ma grazie alla forza di volontà. Io, sono stanca di tipi come te, ignoranti, che non fanno che giudicare le persone senza nemmeno conoscerle. E per tua informazione, io nemmeno volevo venire in questo maledetto paese, ma l'ho dovuto fare, per avere una vita più serena. Ed un'ultima cosa: fanculo>> terminai il mio discorso con molta calma e ritornai fuori. Appena misi piede sull'erba, la campanella suonò, e dovetti rientrare e tornare vicino il mio armadietto.

Appena aprii la porticina, mi si presentarono Jo ed Alex affianco, che chiesero informazioni su ciò che era successo. Decisi di non raccontare niente e mi limitai a dire che lui andava troppo veloce per potergli stare dietro e che non ci ero riuscita a parlare.

<< Quindi, non avete parlato?>> mi chiese ancora Jo.

<< Ancora? No, ti ripeto, non sono riuscita a stargli dietro.>> le dissi sospirando.

<< se lo dici tu.. che materia hai ora?>>

<< Biologia.. tu?>> chiesi sperando di stare con lei.

<< Ah che peccato.. io ora ho francese..>> mi disse dispiaciuta. Anche Alex mi avvertì che non stavamo in classe insieme, così mi allontanai da loro, andando nella classe che mi spettava. Appena varcata la soglia vidi quegli occhi, quelli color smeraldo, che poco prima mi avevano fatto arrabbiare di matto. Mi guardai intorno, per cercare un posto libero lontano da Jensen, che mi stava fissando per seguire ogni mia mossa. Sfortuna volle, che l'unico posto libero fosse accanto a lui.

“Bene”, pensai, ” basta spostare il banco e mettermi più a destra visto che più indietro di così non si può”.

Quando mi avvicinai al banco, notai che era attaccato al suo e che non si poteva spostare. A malincuore, senza guardarlo in faccia, posai la borsa sul banco e mi sedetti sbuffando. Lui continuava a guardarmi, ma non fece nemmeno una mossa, quando vide che mi sedetti vicino a lui.

<< Senti, Amber..>> iniziò. Lo fermai subito, non volendo rovinare l'ultima lezione che mi era rimasta, prima di tornare a casa.

<< No senti, non voglio sentire la tua voce, e non voglio sapere quello che hai da dirmi>> gli dissi, senza spostare lo sguardo dalla lavagna. Stava per dire qualcos'altro, ma il professore entrò giusto in tempo per fermarlo.

La lezione sui regni che popolano la terra sembrava non finire mai. Sentivo gli occhi di Jensen puntati addosso ed entrarmi dentro come una lama pungente. Pur essendo adirata con lui come mai con nessun altro, non riuscivo a non pensare a quegli occhi sbrilluccanti, in cui potevi immergerti senza annegare. Non mi era mai successo di pensare così profondamente a qualcuno e mi sentivo strana, come mai prima. Avevo paura che quei due smeraldi potevano entrarmi così dentro da poter capire quello che stavo provando. Ma infondo, come potevano capirli loro, se non sapevo nemeno io cosa provavo? Fortunatamente la campanella scosse tutti i miei pensieri facendomi tirare un sospiro di sollievo. Mi alzai frettolosamente, senza lasciare spazio a Jensen che stava per dirmi qualcosa. Corsi fino al mio armadietto, posai i libri e, dopo aver salutato frettolosamente Jo ed Alex, che mi avevano raggiunto all'armadietto, mi fiondai fuori, prendendo la strada di casa. Non feci altro che pensare alla discussione con Jensen ed alle cose che mi succedevano in classe pensando ai suoi occhi. Per smettere di pensare a tutto ciò, presi dalla borsa semi-vuota, il libro che stavo leggendo, che mi fece comagnia per tutto il tragitto.

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Eccoci arrivati al terzo capitolo. Spero che la storia vi stia prendendo, ci tengo molto. Come sempre non vi chiedo di recensire perchè so che è noioso, ma non mi dispiacerebbe. Insomma, fate come volete! Un bacio. a presto.
  
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