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Autore: _Lillian_    10/09/2014    8 recensioni
"Sarà come se non fossi mai esistito".
Aveva detto così prima di scomparire e così sarebbe stato se dentro me non stesse crescendo qualcosa che mi lega ancora più inesorabilmente a lui.
"Quando non si ha più nulla a cui potersi aggrappare anche il pericolo diventa un'ancora di salvezza, e i Volturi per me, per loro... lo sono stati"
Mi chiamo Isabella Marie Swan e sono un'immortale.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Chapter 2 

POV BELLA

Affacciata alla grande finestra della mia stanza, ammiravo il paesaggio che circondava l'immenso e antico Palazzo dei Priori, la mia casa da 80 anni. La fitta vegetazione ormai da una settimana era tormentata da violenti piogge e se per molti questo era sinonimo di disagio, la pioggia per me aveva tutto un altro significato. Mi ricordava Forks, la mia amata città, lo scenario in cui la mia vita ebbe un vero inizio e una tragica fine.

Ti piace la pioggia?” mi chiese come se volesse leggermi dentro
Mi chiedi cosa penso del tempo?” risposi confusa dal suo sguardo, dalla sua presenza.
Si, credo di si” rispose mestamente.
In realtà la odio, ogni cosa fredda e bagnata proprio non la sopporto”.

Oh accidenti a me! Da quando Jane mi aveva morsa per salvarmi la pelle dopo il disastroso parto, non solo avevo acuito tutti i sensi da buona vampira, ma ero anche diventata più masochista del solito. Perchè mai avrei dovuto tormentarmi con quei ricordi?
Mi avvicinai allo specchio grande quasi quanto un'intera parete, gentile regalo di Aro, e osservai la donna riflessa. Lunghi capelli tendenti al nero le scendevano in morbidi boccoli fino alla fine della schiena, occhi dorati incorniciati da sottili sopracciglia scure, figura minuta e slanciata, pelle più bianca della neve e labbra carnose rosso sangue. Se solo penso a tutto il tempo che mi ci volle per accettare la mia nuova versione... inizialmente non mi riconoscevo e i cremisi occhi da neonata sicuro non aiutavano la mia causa. Pur tuttavia, ora non era tanto il mio aspetto che notavo, quanto il fatto che al mio fianco mancasse ciò che da sempre avevo desiderato...
A cosa mai potrà servire una vita eterna se non puoi condividerla con chi vorresti?
“LILIAN CULLEN IO TI AMMAZZO!”
“E DAI FRATELLINO LO SAI CHE TI VOGLIO BENE”
“MA LA SMETTETE DI FARE BACCANO VOI DUE!?”
“Ed ecco la sgridata tra tre...due...uno”
“RAGAZZI PER L'AMOR DEL CIELO PIANTATELA DI URLARE COME SE VI AVESSE ALLEVATI UN BRANCO DI  BABBUINI IMPAZZITI!” Nonostante non ce ne fosse bisogno, sicura che anche il minimo sussurro fosse stato udibile in tutto il palazzo, urlai a pieni polmoni anch'io sperando che quei quattro sciagurati dei miei figli la smettessero di bisticciare. Con tutta la pazienza di cui disponevo e fortunatamente era davvero tanta, mi misi a sedere sul letto ovviamente inutile in un castello pieno di vampiri, aspettando che, come da copione, le loro figure facessero capolino nella mia stanza.
La prima ad entrare fu Lilian che con un balzo ed occhi imploranti saltò sul letto nascondendosi dietro la mia schiena. Alzai gli occhi al cielo e sorrisi. Tra i miei adoratissimi gemelli lei era quella che sempre più mi ricordava Alice. Il suo viso luminoso era incorniciato da un caschetto di folti boccoli mogano e i suoi occhi erano identici ai miei da umana. Vispa all'inverosimile, amava fare shopping e tormentare suo fratello Anthony.  Prima o poi ero sicura che le sue pazzie avrebbero sfidato la mia natura facendomi prendere un infarto. Nonostante sapessi che non le sarebbe mai potuto accadere nulla grazie alla sua parte vampira, le sue strambe e pericolose idee mi tormentavano. Questo tratto della mia bambina lo riconoscevo nella mia povera mamma Renee scomparsa ormai decenni fa, ero contenta che ci fosse qualcosa di lei in uno di loro ma avrei preferito magari che fossero stati gli occhi, o comunque qualcosa di innocuo.
“Che cosa hai combinato Lily?” chiesi carezzandole la mano che saldamente era ancorata alla mia spalla. “Io? Niente mammina” disse sorridendo a trentadue denti. Sospirai con ancora il sorriso sulle labbra ed attesi l'arrivo del prossimo. “Sei nei guai ora nanerottola!” disse il mio bellissimo Anthony entrando nella stanza più infuriato che mai. Se possibile aveva i capelli castano-ramati ancora più scompigliati del solito e i suoi occhi verde smeraldo erano lucidi per la rabbia. Semmai avessi avuto l'opportunità di conoscere Edward quando era ancora umano, sono sicura che avrebbe avuto questo aspetto. Anthony era la sua copia sputata e i suoi modi di fare me lo ricordavano terribilmente, anche se forse era giusto un po' più irascibile rispetto all'originale. Guardarlo spesso era come fare i conti con me stessa. Potevo ingannare gli altri ma di certo non il mio cuore fermo.“Mamma dovresti insegnare a tua figlia, nonostante abbia 80 anni, che non si usano i propri poteri per violare la privacy altrui!” disse indignato ormai paonazzo in viso. “Lilian?” dissi rivolgendomi alla birbante alle spalle. “Oh mamma ma non ho violato la sua privacy volevo solo sapere cosa quella vampira bionda avesse da dire al mio fratellino stamani!” sbuffò Lily cercando di scagionarsi. L'ampio spazio disponibile nella mia mente vampira mi permise di analizzare le parole di mia figlia...'Vampira bionda'? Mi era forse sfuggito qualcosa? “Non puoi semplicemente chiedere e aspettare che sia il diretto interessato a dirtelo!” rimarcò Anthony. “Si ma tu non me lo avresti detto e io... uffa ero gelosa, magari avevi accettato una qualche sua proposta...” sussurrò la mia bambina scendendo dal letto e ponendosi dinanzi al fratello con le spalle curve e la testa chinata verso il basso come fosse un detenuto pronto alla ghigliottina. Scambiai uno sguardo d'intesa con Anthony per poi sorridergli. Vidi i suoi lineamenti rilassarsi e i suoi occhi  passare dalla rabbia alla tenerezza. Si avvicinò a sua sorella per poi stringerla in un tenero abbraccio. “Scema di una sorella mezza vampira lo sai che nella mia vita c'è posto solo per quattro donne e fidati se te lo dico, ne siete già troppe” sorrise il mio uomo dando un buffetto sulla guancia di Lily che a sua volta sorrise e gli saltò letteralmente in braccio. Come non potevo essere orgogliosa di loro.
“Ah ma l'azzuffa è già finita? Uffa sono arrivata tardi”. Eccola li, il mio terzo angelo in tutto il suo splendore, Renesmee Carlie Cullen, stessi occhi di Lilian stessi capelli di Anthony. La mia Nessie era di una bellezza mozzafiato anche nella sua semplicità. I lunghi e ricci capelli erano raccolti in una coda di cavallo disordinata e i suoi occhi cioccolato esprimevano disappunto per essere arrivata in ritardo sulla scena della zuffa. “Renesmee Carlie Cullen non devi sperare che i tuoi fratelli si picchino per tuo divertimento personale” la ripresi fingendo di essere indignata. Per tutta risposta scoppiò a ridere, di una risata genuina che mi riempì l'anima e fece vibrare se possibile il mio cuore morto. Mi si avvicinò per poi posarmi la mano sulla guancia e parlarmi nel suo modo. Ciao mamma. “Buongiorno anche a te tesoro mio” risposi baciandole i capelli. Nessie aveva un dono particolare, riusciva a trasmettere tramite un tocco immagini cariche delle sue emozioni e intrise dei suoi pensieri. Particolare perchè sembrava essere esattamente il contrario del dono di cui disponeva suo padre...
“Per essere metà vampiri siete veramente ma veramente tanto rumorosi” sentenziò il mio ultimo angelo entrando nella stanza. Deliah Alice Cullen, copia al femminile di Anthony... copia al femminile del suo papà. Nonostante fossero gemelli, lei si presentava più piccola rispetto ai fratelli. Al contrario delle sorelle i suoi lunghi capelli non erano raccolti in boccoli ma in una cascata di onde e a differenza di Anthony i suoi occhi verdi erano più chiari, come quelli di Renee. Di una dolcezza unica, il carattere della mia bambina aveva molte sfumature che mi ricordavano quello di lui. “Buongiorno amore della mamma” le dissi amorevolmente. I suoi bellissimi occhi saettarono dai fratelli a me illuminandosi dello stesso splendente sorriso che ora piegava all'insù le sue labbra. “Buongiorno a te mamma”.
Eccoli qui, i miei miracoli, la mia vita,la mia essenza, il mio tutto.
“Ah mamma e comunque babbuini impazziti no, ma volubili licantropi si” disse Lily facendomi l'occhiolino e innescando in tutti una fragorosa risata. Già, dopo la nascita dei bambini e dopo che la mia trasformazione fu completa avevo chiesto ad Aro, Caius e Marcus di poter tornare a La Push per rassicurare Jake e gli altri e per poter spiegar loro cosa fosse successo. 

Vi prego fidatevi di me, ho bisogno di far saper loro che sono viva e che stiamo tutti bene” dissi implorando i Volturi indicando con gli occhi i quattro fagottini protetti dalle braccia di Jane, Alec, Caius e Marcus. Tutti a corte già li amavano incondizionatamente.
Mia cara Isabella lo sai che sei libera di fare tutto ciò che vuoi qui...ma penso converrai con me che nel tuo stato di vampira neonata sia pericoloso allontanarti dal palazzo, non dimenticare che il nostro primo compito è mantenere l'ordine e garantire la giustizia” rispose Aro con la sua solita voce garbata.
Questo lo so, ma so anche che a loro non potrei mai far del male... e poi ci sono i bambini con me e qualcuno di voi potrebbe accompagnarmi se questo servisse a rendervi più tranquilli” rimbeccai io con vigore. Vidi Aro valutare le mie parole. Forse ci ero riuscita,
Cara, sei sicura che i tuoi amici licantropi ti accetterebbero come prima? Ricorda che tu ora sei come noi e come ben sai noi siamo loro nemici giurati da sempre” avanzò mestamente Marcus mentre accarezzava la guancia paffuta di Lilian.
Sicurissima. Non mi farebbero mai del male, loro hanno sempre accettato tutte le mie scelte e Jacob Black è il mio migliore amico, mi è stato vicino quando nessuno ha voluto”.
Comunque mi trovo costretto a declinare la tua proposta cara, sono spiacente ma il pericolo è troppo alto” sentenziò Aro.
Abbassai lo sguardo sconfitta.
A meno che il tuo amico non voglia venire a trovarti...qui. In questo caso potrei chiudere un occhio sulla presenza di volubili licantropi nel mio palazzo” terminò Aro guardandomi di sottecchi e venendo fulminato dai fratelli.
Mi aprii in un sorriso radioso per poi saltargli al collo.
Grazie...papà”.   

Certo Jake di tale proposta non ne andò matto. “ Dio Bells che fetore!” così aveva detto mettendo piede a palazzo “Questa è la prima e l'ultima volta che ci metto piede!” bofonchiò nervoso. Poi però aveva incontrato gli occhi di Renesmee e la sua filosofia anti- vampiro cambiò nettamente. Già, la mia Nessie era l'imprinting del mio migliore amico. Certo, in un primo momento vedendo il suo sguardo adorante nei confronti di mia figlia mi era venuto l'impulso di staccargli la testa a morsi ma poi ragionando razionalmente, capii che a Nessie non poteva capitar di meglio. Da allora Jake e gli altri ebbero il permesso di entrare e uscire dal palazzo come meglio credevano anche se, sempre per il 'fetore', preferirono farlo il meno possibile. Grazie a Nessie si era venuto a creare uno spesso equilibrio tra quei due mondi tanto diversi che avevano comunque imparato a coesistere e convivere in pace. Questo permise ai miei bambini di crescere con i miei cari amici Quiliutes che adoravano sopra ogni cosa. Fu uno dei periodi più belli della mia esistenza ma al contempo anche il più brutto.
I miei angeli crescevano a vista d'occhio e sembrava non ci fosse alcun modo per arrestare la loro crescita impazzita. Ogni secondo mi domandavo quanto tempo ancora avevo da trascorrere con loro, quanto tempo avrei avuto prima che potessi per sempre perderli. Volturi, guardie e licantropi , incantati dai miei bambini intrapresero ricerche su ricerche per scoprire tutti i segreti che la loro unica natura celasse. Dopo aver consultato tutti i libri del mondo, girammo quest'ultimo in lungo e in largo per trovare risposte da altri vampiri o per cercare un caso come il loro. Ringraziando qualsiasi buona stella ci avesse assistiti lo trovammo. Si chiamava Nahuel e proprio come i gemelli era stato concepito e partorito da un'umana con un vampiro. Nahuel ci spiegò di essere un mezzo-vampiro, la sua crescita si era bloccata sette anni dopo la sua nascita. Poteva nutrirsi sia di cibo umano che di sangue, per lui non avrebbe fatto alcuna differenza. Poteva dormire, arrossire, piangere e il suo cuore non era fermo come il nostro ma batteva più veloce rispetto a quello umano. Quando lo trovammo aveva 150 anni anche se ne mostrava solo 18. Non immaginate il sollievo che provai... che tutti provammo, nel sapere che i gemelli sarebbero potuti vivere sani e forti con noi per l'eternità. Jacob a quella notizia parve togliersi dalle spalle 100 anni abbracciando Nessie spasmodicamente, mentre i risolini della piccola riempivano il suo cuore. Lasciato Nahuel decidemmo felici di tornare a casa ed è lì che incontrammo Nassiri.

 

“I tuoi bambini sono speciali, vampira” disse una bellissima donna dai folti capelli biondi e dagli occhi...viola. Non so per quale motivo ma era come se quella donna l'avessi già vista.
Di riflesso io, Jake, Jane e Alec stringemmo i bambini tra le braccia ancor di più per proteggerli.
“Che cosa vuoi!?” ringhia fra i denti. Mentre gli altri si acquattavano in posizione di attacco. Una parte del mio cervello si spaventò a quel gesto. Volevano attaccarla con i bambini in braccio!? Erano forse impazziti!?. Anche le altre guardie con noi si posizionarono pronti a scattare all'attacco in caso di necessità.
“Non voglio far loro del male, né voglio farlo a voi Volturi. Probabilmente di me tu non avrai alcun ricordo ma io si, ero sul tuo stesso aereo diretto a Volterra qualche mese fa. Mi chiamo Nassiri” disse la donna guardandomi dritta negli occhi. Ecco dove l'avevo vista!
“Come fai a sapere chi siamo?” chiese Jane sgarbatamente.
“Quei bambini non sono quello che pensate. O meglio non sono solo quello” disse Nassiri ignorando Jane.
Se possibile le mie gambe tremarono e il mondo mi crollò addosso. Se questa donna aveva ragione allora tutto ciò che avevo appena scoperto sui miei figli era stato di nuovo messo in gioco.
“Tu chi sei? Perchè mai dovremmo fidarci di te!?” sputò Jake tra i denti.
“Calma licantropo. Come ho già detto non sono qui per far del male a nessuno” rispose la donna continuando a fissarmi e spostando i suoi occhi sul bambino che avevo in braccio. Strinsi automaticamente di più Anthony a me. Jacob trasalì alla parola licantropo. Come faceva a saperlo.
“Mi presento, sono Nassiri Miuley Deck, ultima discendente dei veggenti di Murrai”.
“Veggenti di Murrai? Impossibile... quel popolo di veggenti immortali è stato sterminato da secoli” sussurrò Demetri tenendo lo sguardo fisso sulla donna come fosse un fantasma.
“Si è vero, il mio popolo fu sterminato senza pietà ma mio padre prima che venisse ucciso riuscì a sopprimere temporaneamente i miei poteri e a spedirmi lontano da li in modo che non potessi essere scoperta e inizio a credere che non sia l'unica ancora in vita” rispose Nassiri con lo sguardo perso nel vuoto.
La mia mente stava captando tutte le informazioni a velocità impressionante ma nonostante ciò non stavo capendo molto. Cosa c'entrava questa donna con i miei bambini e...
“Chi sono i veggenti di Murrai?” chiesi senza neanche accorgermene.
“Tanto tempo fa Murrai era un paese splendente posto alle pendici di un monte sacro. Un paese popolato da gente comune che viveva in pace e in armonia senza avere tante pretese, ci bastava ciò di cui disponevamo. Tuttavia ciò che è visibilmente bello all'esterno spesso nasconde del marcio all'interno. In una grotta creata all'interno del monte sacro venivano condotti esperimenti orribili su freschi cadaveri. Centinaia e centinaia di questi ultimi furono deturpati, sfregiati e gettati via nel momento in cui l'esperimento fosse fallito”.
“Ma qual era il fine di tale esperimento” chiese Jane assorta.
“Creare una nuova razza, una razza di gran lunga superiore a quella umana... una razza immortale”.
Rabbrividii al solo pensiero di tutti quei cadaveri.
“Contemporaneamente a questi esperimenti tuttavia, al villaggio iniziarono a succedere cose strane alla gran parte della gente che lo abitava, compresa me...”
“Che cosa?” chise Jacob interrompendola e stringendo Nessie ormai dormiente tra le sue grandi braccia. Nassiri spostò per la prima volta lo sguardo su di lui.
“Iniziammo ad avere visioni di morte. Qualsiasi persona sfiorassimo, nella nostra mente prendeva vita il momento in cui quest'ultima avesse incontrato la morte. Molti per la pazzia che tale maledizione infliggeva, si tolsero la vita con le proprie mani altri come me, si appigliarono alla fede credendo questo, come un dono divino. Capii di essere cambiata anche io quando abbracciando mio padre vidi la sua morte. Il villaggio sprofondò nel caos più totale, dividendosi in due, da un lato i comuni mortali, dall'altro i figli del demonio, coloro che vennero in seguito chiamati i veggenti di Murrai”.
Quella storia aveva dell'incredibile. Ascoltavo affascinata ogni singola parola della bionda donna ma non mi capacitavo, non capivo cosa tutto questo potesse mai avere a che fare con i miei gemelli.
“Ci riuscirono, riuscirono a ridar nuova vita ad un cadavere ma la situazione sfuggì loro di mano, la creatura che avevano creato fu la stessa che sterminò senza ritegno sia loro che tutta la popolazione. Riuscii a vederla una seconda volta, solo per una frazione di secondo, nascosta in una botola sotterranea. Era la stessa creatura affiorata nella mia mente dopo che ebbi abbracciato mio padre, la stessa che di li a poco gli avrebbe tolto la vita. Pelle bianca come la neve, aspetto angelico, forza e velocità disumana, occhi... rossi” sussurrò Nassiri in modo inquietante.
“Vampiro...” sussurrai.
“Tutto ha un origini, gli esseri umani come gli animali secondo il cristianesimo sono stata creati da un'entità chiamata Dio. Secondo altre credenze dietro di noi c'è la scienza. I vampiri millenari di questo mondo non sono nati dal nulla... ovviamente”.
Non potevo crederci... tutto questo era assurdo. Come potevano degli esseri umani aver creato dei vampiri...
“ Isabella Marie Swan Volturi. I tuoi figli sono...”


Angolo Autrice u.u

Tadaaaaaaaaa! Salve a tutti lettori e lettrici e buon pomeriggio. Lo so lo so forse vi siete addormentati ma questo capitolo era importante per gettare le basi della storia e confondervi muahahah (risata maligna)....(colpi di tosse) ok la smetto xD
Comunque prometto che dal prossimo capitolo munirò ognuno di voi di copertina, cuscino e sveglia u.u
Tanti misteri inizieranno da qui a poco a districarsi, nuovi personaggi e ovviamente ben presto ci imbatteremo nel ritorno dei nostri bellissimi, adoratissimi, meravigliosissimi, superlativissimi.. ehm nei nostri Cullen.
Cosa mai saranno i figli di Bella?
A voi le risposte... ah solo una cosa vi prego vi prego vi pregoooooooo di lasciare una recensione per dare a me modo di capire se è il caso che io continui questa bizzarra storia o comunque se in qualche modo posso migliorare il mio modo di scrivere in base alle vostre esigenze.. siate buoni *-*
Lilian: lasciategliela una recensione non vedete quanto è disperata?
Anthony: Lilian non sta bene intrometterti!
Nessie: avete visto come ilmio Jaky mi stringe in questo capitolo *-*
Deliah: Sei impossibile Nessie e voi due piantatela di litigare -.-.
autrice: ragazzi state dando spettacolo -.-”
scusate xD alla prossima vostra Lilian.

 

 
   
 
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