Capitolo 3:
Commissione per l’insegnante
Mentre Miriam viene portata via da Envy, la povera Reika
giace immobile in mezzo alla strada.
La gente che ha assistito al gesto eroico della ragazza
nei confronti del bambino e del suo cucciolo la circonda,
allibita.
Tutti sono preoccupati per lei; alcuni notano persino
che del sangue scarlatto le esce da una piccola ferita riportata sulla testa,
macchiando così l'asfalto. Il bambino tratto in salvo, vedendola in quelle
condizioni, prova un forte senso di colpa. Dispiaciuto per ciò che è successo,
scoppia in un pianto disperato.
Ma prima di questo brutto incidente, prima che le due
gemelle litigassero per poi separarsi, a due isolati dalla loro casetta, un
ragazzo apre i suoi occhi dorati.
La luce che filtra dalla finestra della stanza dove ha
passato la notte illumina il suo viso, svegliandolo.
Si siede e stira le braccia, sbadigliando. Ha lunghi
capelli biondi che ricadono sulle forti spalle. Indossa la sua solita canotta
nera e un paio di pantaloncini corti.
-Buongiorno fratellone!- dice la voce del suo
inseparabile fratellino da dentro l’armatura seduta accanto al
letto.
-Buongiorno anche a te, Al!- risponde lui,
contento.
Il biondo si alza in piedi e si fa la sua solita
treccia. Poi, quando sta per uscire dalla stanza, Al lo
ferma.
-Dove stai andando?-
-Aspettami qui! Torno subito…- lo rassicura
Ed.
Si dirige verso il bagno, con fare assonnato; tuttavia,
per sua sfortuna, esso è già occupato.
Sbadigliando ancora apre la porta, senza neanche
bussare, incurante di chi è già al suo interno.
Un urlo megalomane e, a dir poco, assordante si espande
per tutta la città, facendo tremare anche i muri.
La signora Izumi indossa subito l’accappatoio, che
teneva accanto alla doccia e inizia a scrocchiare le dita infuriata, ripetendo
più volte il nome di colui che ha osato entrare nel bagno di casa sua senza
bussare… proprio mentre lei apriva la tenda della doccia, apprestandosi ad
uscire.
-EED! EED! EED!- continua lei, urlandone il nome e
fissandolo con degli occhi truci che non promettono nulla di
buono.
Edward indietreggia e deglutisce, spaventato. Sa di
averla fatta davvero grossa questa volta.
-Maestra, la prego! Mi perdoni: io non…- tenta di
giustificarsi il ragazzo.
-Mi chiedi di perdonarti?! Hai una bella faccia
tosta...- dice lei, trattenendosi.
-Lo so... avrei...-
-NON MI INTERESSA! ALLIEVO DEGENERATO: QUANTE VOLTE TI
HO DETTO CHE PRIMA DI ENTRARE IN UNA STANZA DEVI BUSSARE?!? EH? SEI TESTARDO
COME UN MULO: MERITI UNA LEZIONE!!- grida lei, apprestandosi a lanciargli
addosso una ciabatta che, considerata la forza e la velocità della maestra,
avrebbe fatto molto male.
-N-non succederà più! Sia buona…- la supplica Ed,
abbassandosi all’ultimo secondo per schivare la super ciabatta di
Izumi.
-ED... VIENI QUI! DEVO PUNIRTI COME SI
DEVE!-
-Aiutooooo!-
Il ragazzo dagli occhi dorati inizia a correre come un
matto per l'intera casa della sua maestra, schivando tutti i suoi attacchi, che
consistono nel lancio dei suoi famosi coltelli (Non si sa dove tenga i suoi
famosi coltelli. È come Creta di City Hunter! ndShurei&Rinalamisteriosa).
L'inseguimento continua fino a quando Ed non ha la brillante (e, aggiungiamo
pure, stupida) idea di nascondersi nell'armatura del fratello. Inizialmente
Izumi placa la sua collera, nascondendosi dietro la porta della stanza in cui si
trova l'armatura, e poi...
-Fiuuu! Grazie Al! A momenti m'infilzava!- dice Ed,
uscendo dall'armatura.
-Che hai combinato, fratellone!?!- chiede Al,
curioso.
-Ehm... che vergogna... ho visto la maestra nuda... sono
entrato in bagno, mentre lei usciva dalla doccia...-
-Ma fratellone...-
-Lo so, lo so! Dovevo bussare. Ma, di solito, a
quest'ora, il bagno è libero e sono andato a colpo
sicuro!-
-Ma bravo!- dice una voce
agghiacciante.
-Ma-maestra...- balbettano Ed e Al, abbracciandosi dalla
paura.
-ORA VI PUNIRO' COME SI DEVE!!!- aggiunge lei con uno
sguardo sadico.
Si sa che la loro insegnante, quando si arrabbia, è una
furia incontrollabile e, dopo aver conciato per le feste i due ragazzi, per loro
non c’è ancora tregua.
La maestra, infatti, per toglierseli dai piedi e
recuperare il suo equilibrio mentale, li spedisce a fare una commissione, che
consiste nel procurare della buona carne per la macelleria del signor Shigu, suo
marito.
-Fratellone… posso farti una domanda?- chiede Al, mentre
percorrono fianco a fianco la strada principale.
-Dimmi… Ahi, che male!- si lamenta Ed, mentre con una
mano si massaggia la schiena dolorante, a causa di uno dei calci ben assestati
della loro insegnante.
-Mi spieghi cosa c'entro io!? Io non ho fatto niente
alla maestra!!-
-Al, lei ti ha visto come mio complice,
quindi...-
-Quindi... io le ho prese nonostante fossi
innocente!-
-Sì, ma… ehi, guarda là!-
-Cosa?-
Davanti a loro, a pochi metri di distanza, c’è della
gente radunata in mezzo alla strada. Spinti dalla curiosità, i due fratelli si
avvicinano.
Con la statura che si ritrova Ed (Che in qualche
occasione, torna utile… ndShurei&Rinalamisteriosa), riesce facilmente a
farsi largo tra quelle persone, finché non la vede: una ragazzina che giace a
terra, immobile e pallida come una statua di cera.
-Ehi, mi scusi! Che cosa le è successo?- domanda Ed
all’uomo accanto a lui.
-E’ stata investita mentre portava in salvo questo
bambino. Sarà successo dieci minuti fa…- dice l'uomo, indicando il bimbo ancora
in lacrime.
Senza perdere altro tempo, Edward le si avvicina.
Prontamente le presta i primi soccorsi, ascoltando il battito cardiaco e
fasciandole la testa con un fazzoletto. Mentre glielo annoda, nota subito il
cerchio alchemico disegnato sul nastrino viola che porta legato intorno al
collo: anche lei, allora, è un’alchimista!
-Per fortuna è ancora viva: la sento respirare! Non
preoccupatevi, pensiamo noi a lei!! Al… vieni qui e dammi una mano, presto!-
dice Ed, prendendola in braccio.
Il fratellino, intanto, riesce a farsi strada tra la
gente e a raggiungerlo.
-Eccomi qui, fratellone! Che cosa facciamo?- chiede
preoccupato.
-Semplice: la portiamo subito dalla maestra! La
commissione la faremo dopo che si sarà ripresa… non possiamo certo abbandonarla
qui. Però prendila tu, ti prego! A me fa ancora male la schiena,
purtroppo…-
-Sì!-
Ed passa la misteriosa ragazza ad Al, tornando a
toccarsi la schiena.
Dopo ripercorrono la strada a ritroso, fino a tornare al
punto di partenza…
Nel frattempo, Envy arriva nella villa di Dante, con
Miriam ancora svenuta sulla spalla.
Continua…